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Melius Club

Sentire differenze... che non ci sono!


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ilmisuratore
Inviato
2 minuti fa, ildoria76 ha scritto:

io lo dico da sempre...tutto con le misure non si può spiegare perchè di mezzo c'è il cervello che è lo strumento più complesso che si possa conoscere in assoluto.

Però le misure sono come la luce di una torcia dentro una caverna completamente buia

L'ho sempre specificato

La massima correlazione tra misure e ascolto si ottiene confrontando il responso strumentale e l'ascolto in cieco

La percezione trova correlazione con i fenomeni macroscopici, mentre per le differenze piccole e nulle si va a sensazioni complesse

ilmisuratore
Inviato
1 minuto fa, pro61 ha scritto:

@ilmisuratore Non lo metto in dubbio, bisogna capire però cosa si riesce a sentire e cosa no.

Una stima si può fare, e con una certa attendibilità

Questo per quello che si riuscirebbe a sentire, a NON sentire e...per quello che ricade in un segmento "potenzialmente udibile"

Inviato
1 ora fa, jakob1965 ha scritto:

troppo simpatico .... ora capisci perché ascolto nel mio studiolo e la saletta la lascio libera -se no sai che risse 

Allora siamo in due meglio mille volte lo studiolo in solitudine che il soggiorno in condivisione con la dolce metà 🤣🤣.

Lo studiolo se poi chiudi la porta e la mia è antifiamma 🤣 e riesci a non sentire più nessuno per me  ha un' acustica migliore di qualsiasi studio di registrazione 🤣🤣

  • Melius 2
Inviato
3 ore fa, jakob1965 ha scritto:

non si può prescindere dalle misure se fatte bene e con criterio

per poter valutare in modo incontrovertibile  l'apporto sul risultato della bontà delle misure  basterebbe lasciare che si intervenga tecnicamente da parte dei massimi esperti di ciascuna disciplina, senza assolutamente ascoltare il risultato acustico ottenuto attraverso i vari interventi bensì ricorrendo esclusivamente al supporto del   riscontro strumentale.

.

Risolta  ogni potenziale problematica acustica ed ellettroacustica ritenuta a priori incidente sulla qualità finale della riproduzione e confermando che non vi sia altro sul quale intervenire, verrà valutato risultato all'ascolto.

Da li, nell'eventualita, probabilissima, di un performance musicale  non ottimale, 

individuate e condivise le eventuali carenze qualitative, si potrà valutare l'apporto di quegli interventi empirici che non trovano riscontro ad un'analisi strumentale.

E' un test, concettualmente,  abbastanza semplice:

tu opera come vuoi e su cosa vuoi e mostra il risultato dei tuoi interventi.

In seguito, torniamo all'imperfetta situazione  iniziale e lasciamo operare il suggestionato o  l'illuso che,  presumendo che operi sul nulla, non dovrebbe poter lontanamente replicare il risultato ottenuto in precedenza.

Hic Rhodus, Hic salta, un'esortazione a chiunque affermi di possedere oggettjva cojoscenza, di applicarla in ogni caso e condizione, ossia ovunque, comunque e per chiunque, ossia in ogni caso e condizione, replicando i  promessi grandiosi risultati, a parole sbandierati, ma mai dimostrati

Inviato
4 ore fa, ildoria76 ha scritto:

io lo dico da sempre...tutto con le misure non si può spiegare perchè di mezzo c'è il cervello che è lo strumento più complesso che si possa conoscere in assoluto.

sicuramente il cervello ha il suo peso , però @leonida sta sostenendo che il mio , come quello di moltissimi altri (forse milioni) , non funziona a dovere , recepisce ed elabora male  ciò che gli arriva tramite le orecchie. In tutta sincerità non me ne ero mai accorto....

Inviato
2 ore fa, Keegor ha scritto:

recepisce ed elabora male  ciò che gli arriva tramite le orecchie. In tutta sincerità non me ne ero mai accorto....

  non puoi accorgertene perche la modalità d'ascolto attribuita al sistema percettivo umano è da tempo codificata secondo più o meno  precise curve, (

cfr. curve isofoniche),  che mostrano l'inequivocabile presenza enormi errori di linearità, variabili in funzione del livello di pressione sonora.

Elaborazione acustica quindi, assolutamente non corretta da parte di chiunque, nessuno escluso e da tempo immemorabile, almeno dal 1932, data della scoperta da parte di due ricercatori americani, Fletcher e Munson.

Pertanto, a fronte di una curva perfettamente lieare, decoodificherai l'informazione acustica con un'enorme percentuale di errore, ossia con una curva che se la osservassi in qualsiasi componente audio, lo riterresti con certezza guasto.

Attribuisci però ogni problematica acustica percepita attraverso il tuo sistema/ambiente, registrazioni incluse, ad ipotetiche deficienze tecniche e/o di acustica ambientale senza averne alcuna certezza, ne riscontro oggettivo di un preciso rapporto causa/ effetto.

Prova ne sia che in materia di riproduzione musicale devi necessariamente procedere con metodo trial& error, prova, sbaglia e riprova, l'unico metodo possibile  quando si ignorano le cause di un fenomeno, nel caso specifico l'anomalo carattere sonoro imposto da  qualsiasi elemento di un sistema, anche il più improbabile  come ad esempio, uno per tutti,  i fusibili.

Ad esempio caratterizzazione sonore introdotte da testine, bracci, giradischi, cablaggi di ogni genere, accessori di ogni genere, dispositivi che trasportano corrente, connettori di ogni genere, prese, spine,  multiprese,fusibili,  componenti passivi, attenuatori,  condensatori resistenze induttanze, componenti attivi, valvole,  terminali di ogni genere, preamplificatori, finali, diffusori etc..., nella quasi totalità dei casi non trovano alcun riscontro oggettivo che possa giustificare la loro capacità di introdurre variazioni all'ascolto, spesso anche di notevole entità.

 

 

extermination
Inviato

Solo per mettere a fattor comune: invertendo le curve isofoniche, si ottiene la risposta in frequenza dell'orecchio in termini di sensazione sonora. Alle basse frequenze l'orecchio è poco sensibile e poco selettivo. Alle medie frequenze è particolarmente sensibile e selettivo.

 

ilmisuratore
Inviato
1 ora fa, leonida ha scritto:

Pertanto, a fronte di una curva perfettamente lieare, decoodificherai l'informazione acustica con un'enorme percentuale di errore, ossia con una curva che se la osservassi in qualsiasi componente audio, lo riterresti con certezza guasto.

Diciamo che questo errore nelle tue affermazioni va chiarito

Noi non ascoltiamo mai una curva "perfettamente lineare"

Quella si ottiene ai fini di una funzione di trasferimento per determinare se alla base di uno stimolo lineare si ottiene un altrettanto segnale lineare, questo, dovrebbe anche mantenersi ragionevolmente congruo (si chiama alta fedeltà)

La linearità che osservi tu è fuorviante in quanto rappresenta le condizioni di riproduzione fedele al segnale registrato

Se invece si osservasse il modulo dello spettro della stragrande maggioranza di registrazioni al mondo, si noterebbe chiaramente che tutte o quasi presentano un vistoso roll-off al salire della frequenza

A questo punto la linearità (in fase di realizzazione del setup e sala di ascolto) serve principalmente come "metro di giudizio" e NON per aspettarsi che con l'ascolto della musica tutto sopraggiunga piatto come un righello

ilmisuratore
Inviato
5 ore fa, leonida ha scritto:

per poter valutare in modo incontrovertibile  l'apporto sul risultato della bontà delle misure  basterebbe lasciare che si intervenga tecnicamente da parte dei massimi esperti di ciascuna disciplina, senza assolutamente ascoltare il risultato acustico ottenuto attraverso i vari interventi bensì ricorrendo esclusivamente al supporto del   riscontro strumentale.

.

Risolta  ogni potenziale problematica acustica ed ellettroacustica ritenuta a priori incidente sulla qualità finale della riproduzione e confermando che non vi sia altro sul quale intervenire, verrà valutato risultato all'ascolto.

Da li, nell'eventualita, probabilissima, di un performance musicale  non ottimale, 

individuate e condivise le eventuali carenze qualitative, si potrà valutare l'apporto di quegli interventi empirici che non trovano riscontro ad un'analisi strumentale.

E' un test, concettualmente,  abbastanza semplice:

tu opera come vuoi e su cosa vuoi e mostra il risultato dei tuoi interventi.

In seguito, torniamo all'imperfetta situazione  iniziale e lasciamo operare il suggestionato o  l'illuso che,  presumendo che operi sul nulla, non dovrebbe poter lontanamente replicare il risultato ottenuto in precedenza.

Hic Rhodus, Hic salta, un'esortazione a chiunque affermi di possedere oggettjva cojoscenza, di applicarla in ogni caso e condizione, ossia ovunque, comunque e per chiunque, ossia in ogni caso e condizione, replicando i  promessi grandiosi risultati, a parole sbandierati, ma mai dimostrati

I problemi di natura acustica rimarrebbero tali, o quantomeno si ripresenterebbero puntualissimi

In ambiente scaturiscono delle alterazioni troppo grandi per poterle risolvere senza un massiccio intervento

Potresti alleviare il dolore indicizzando la percezione nel farli scomparire, ma poi ahimè riappaiono

Inviato
1 ora fa, leonida ha scritto:

Prova ne sia che in materia di riproduzione musicale devi necessariamente procedere con metodo trial& error, prova, sbaglia e riprova, l'unico metodo possibile

Per niente.

Ignori completamente quanti progessi siano stati fatti in termini metodologici sullo studio del sistema percettivo umano, del suo funzionamento, e della sua valutazione, pure in ambito audio.

 

 

 

  • Melius 1
extermination
Inviato

In termini di "Risposta", per quanto si possa semplificare, rimane la complessità intrinseca del "sistema" nella sua completezza vale a dire:

La risposta della REC

La risposta del sistema elettronico

La risposta del sistema elettroacustico 

La risposta della stanza di ascolto

La risposta del sistema uditivo

La risposta del sistema percettivo.

  • Melius 1
Antoniotrevi
Inviato

Comunque nel 2024 con le misure non si riesce a sopperire alla complessità del sistema di elaborazione umano.  Daltronde l’uomo é fatto da Dio , le macchine dall’uomo. Penso che non ci si arriverà mai. Conterrà molto il “manico” e l’esperienza dell’utilizzatore come un tempo si faceva nelle colture dei contadini con la tradizione cognitiva in forma  verbale . 

  • Thanks 1
ilmisuratore
Inviato
40 minuti fa, Antoniotrevi ha scritto:

Comunque nel 2024 con le misure non si riesce a sopperire alla complessità del sistema di elaborazione umano.  Daltronde l’uomo é fatto da Dio , le macchine dall’uomo. Penso che non ci si arriverà mai. Conterrà molto il “manico” e l’esperienza dell’utilizzatore come un tempo si faceva nelle colture dei contadini con la tradizione cognitiva in forma  verbale . 

L'uomo è stato capace di realizzare "macchine" superiori (di molto) a quello che è stato creato da Dio

L'uomo non riesce a vedere i batteri: il microscopio si

L'uomo va al massimo (un atleta peraltro) a 40 km/h: le auto e le moto vanno a 350 km/h

Di paragoni se ne potrebbero fare a milioni, compresi gli strumenti di misurazione dei segnali audio, che risultano macroscopicamente molto piu sensibili del nostro orecchio

Poi c'è la percezione con tutti i suoi pregi e i suoi difetti (ed errori) ed è qui che alcune cose trovano correlazione mentre altre no, in special modo quelle che provocano un influenza sui meccanismi elaborativi, che peraltro vengono elaborati in modo diversi tra vari individui

Inviato
40 minuti fa, scroodge ha scritto:

Per niente.

Ignori completamente quanti progessi siano stati fatti in termini metodologici sullo studio del sistema percettivo umano, del suo funzionamento, e della sua valutazione, pure in ambito audio.

Certamente tantissimi che permetteranno sicuramente di poter scegliere oculatamente ogni elemento del sistema  con elevata prevedibilità se non addirittura  certezza della qualità del risultato finale.

Purtroppo, ignorante come sono,  sconosco la loro esistenza.

Poco male in fondo, perche se anche ne venissi a conoscenza,  non saprei comunque interpretarli correttamente.

 

 

Antoniotrevi
Inviato

Tu vivi perche é Dio che te lo permette , non te lo dimenticare . Per il misuratore . 

ilmisuratore
Inviato
11 minuti fa, Antoniotrevi ha scritto:

Tu vivi perche é Dio che te lo permette , non te lo dimenticare . Per il misuratore . 

E se tu oggi ascolti la musica ad alta fedeltà è per merito degli strumenti di misurazione, anche questo devi ricordare

Il progresso non bisogna snobbarlo per come state facendo

Meritate tutti di ascoltare con un grammofono

  • Thanks 1
Inviato
9 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

E se tu oggi ascolti la musica ad alta fedeltà è per merito degli strumenti di misurazione, anche questo devi ricordare

Il progresso non bisogna snobbarlo per come state facendo

Meritate tutti di ascoltare 

Ogni tanto è meglio mollare il colpo...col creatore non sim discute......siamo proprio ad un altro livello. Altro che legnetti e fiocchetti...

Qui si scomodano i pezzi da 90 e passa...

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