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Sentire differenze... che non ci sono!


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extermination
5 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

piacere,io quando ho misure riguardanti l'ambiente d'ascolto che consentono di godere della musica in modo equilibrato

 

Misure nel dominio della frequenza, del tempo e dell' energia; hai detto niente!!!

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ascoltoebasta
1 minuto fa, extermination ha scritto:

Misure nel dominio della frequenza, del tempo e dell' energia; hai detto niente!!!

Caspita,certo che l'ambiente deve,o perlomeno dovrebbe, essere adeguato per un buon ascolto,sistemato quello scelgo col metodo che ho citato senza preoccuparmi affatto della possibilità che il componente in prova e che io preferisco al mio, comporti variazioni misurabili con strumenti,per valutare uso il medesimo strumento delegato all'uso e al giudizio finale,ovvero il mio udito e i miei personali gusti,il tutto avvalorato da ripetute prove in cieco con metodo random che certifichino a me stesso di non esser stato vittima di suggestione o di casualità,gli unici due vizi che possano inquinare i risultati.

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ilmisuratore
1 ora fa, leonida ha scritto:

diversi a piacere, meglio o peggio indipendentemente dalla loro oggettiva qualità tecnica., anche meglio o molto meglio quello da 50 euro contro quello da 50.000,

Se ti servono gli occhiali leggerai meglio un giornale stropicciato rispetto a caratteri di maggiore dimensione ed ad alta definizione. 

Considera che se fosse vero quello che scrivo, non essendo più possibile tenere sotto controllo l'intera fenomenologia di quanto siia in grado di poter determinare variazioni percepibili, pardon sensibili, , la validità di un blind test va farsi benedire.

Ok, visto che ho introdotto dei paragoni macroscopici, e per certi versi assurdi, ritengo che possiamo stare tutti tranquilli in quanto quanto da te ipotizzato non potrà mai e poi mai ribaltare ciò che appartiene alla realtà fisica (misurabile)...e si avvertirebbe in modo macroscopico anche all'ascolto tanto da farti fare una magra figuraccia

Immagina, detto banalmente, un minidiffusore che deve produrre una nota tenuta a 31 hz messo vicino ad una Focal Gran Utopia: il primo non sarà in grado nemmeno di riprodurre la nota, e spernacchierà anche all'impazzata per la distorsione generata (valori misurabili) mentre dal secondo uscirà la nota a 31 hz con grande energia e senza distorcere (valori misurabili e confrontabili, nonchè correlabili)

Dunque Leonida, comprendo le cose risibili ed influenzabili come la percezione di un suono mediamente migliore (percepito come tale) le cosiddette "nuances" percepite, ma per le cose serie, fisiche e misurabili credo che l'avrai fatta fuori dal vaso

  • Melius 1
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ilmisuratore
34 minuti fa, extermination ha scritto:

Dedicata a Tom

@ilmisuratore

"Dico spesso che quando misurate ciò di cui state parlando, cioè se lo potete esprimere in numeri, avete delle conoscenze sull'argomento, ma quando non potete esprimerlo in numeri, le vostre conoscenze sono scarse o insoddisfacenti. Può essere l'inizio della conoscenza, ma siete ancora lontani dalla scienza, qualunque sia l'argomento"

Lord Kelvin

Da cui il detto misurare è conoscere.

Sotto questo punto di vista allora sono a posto in quanto posso rilevare grandezze fisiche, attribuirne (e con estrema precisione) anche un valore e metterlo nero su bianco

  • Melius 1
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52 minuti fa, scroodge ha scritto:

E' esattamente in queste condizioni che è utilissimo e del tutto valido il blind test.

necessiterebbe assoluta consapevolezza dell'esistenza e sopratutto dell'entità e quindi dell'incidenza,  di variazioni apparentemente insignificanti, migliaia di fatto, tali da poter determinare variazioni nella situazione ambientale.

Variazioni sconosciute ma abitualmente percepite senza alcuna consapevolezza,  e che  di fatto determinano la variabilità della qualità dell'ascolto in tempi differenti, erroneamente attribuita ad ipotetiche ed indimostrate cause, es. stato psicofisico, qualità  della corrente etc..

.

Anche la presenza ed il posizionamento di un secondo soggetto nell'ambiente d'ascolto incide negativamente sulla qualità percepita,  dovesse anche essere strumentalmente rilevata come un oggettivo miglioramento su aspetti riguardanti la  propagazione dell'onda sonora. 

In sostanza, la qualità del processamento dell'informazione sonora, concetto inesistente allo stato attuale essendo l'ascoltatore considerato elementp fisso, ha, per quanto abbondantemente mi risulti e considerati i risultati conseguiti,  assoluta priorità e ben più elevata incidenza sulla qualità dell'ascolto di quanto ne abbia l'ottimizzazione della cosiddetta e presunta "realtà fisica"

La mobilità del soggetto,, sconoscendone del tutto le cause, vedi assolute certezze del Sabatini e del Misuratore , non può quindi che essere attribuita a suggestioni, bias  e quant'altro quant'altro, da cui, la leggenda che quanto più elemento fisso risulterà l'ascoltatore, il quale dovrà addirittura allenarsi a non sentire differenze quando non riscontrate alle misure,  tanto più stabile sarà da considerare  la qualità del suo giudizio.

Esattamente il contrario di quanto affermo

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5 ore fa, audio2 ha scritto:

scusa se si può dire, chi era l' inglese che avevi nominato qualche pagina fa a proposito

dello studio di questi fenomeni ? grazie.

non appena posso te li invio in privato, qui è benvenuto  qualsiasi elemento che possa essere considerato spunto per un delegittimante attacco personale, ed il materiale che ti invierò contiene abbastanza da costituire nuova linfa e quindi  un invito a nozze per chi sai.

  • Thanks 1
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extermination
1 ora fa, leonida ha scritto:

qui è benvenuto  qualsiasi elemento che possa essere considerato spunto per un delegittimante attacco personale,

E però anche te,  con il tuo ermetismo quasi totale da una parte e la delegittimazione quasi totale della scienza "ufficiale" dall'altra... non scherzi mica ..nel stimolarli!

Questa è quantomeno la mia impressione.

 

  • Melius 1
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ilmisuratore
31 minuti fa, leonida ha scritto:

Non c'è bisogno di temperare il concetto con quel "credo".

Se lo dici tu, deve essere assolutamente vero

E' facilmente dimostrabile e con assoluta certezza

Quello che fa un grosso diffusore non lo può fare quello piccolo

Trattasi di grandezze misurabili

Se tu sostieni il contrario non l'avrei fatta io fuori dal vaso

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1 ora fa, leonida ha scritto:

necessiterebbe assoluta consapevolezza dell'esistenza e sopratutto dell'entità e quindi dell'incidenza,  di variazioni apparentemente insignificanti, migliaia di fatto, tali da poter determinare variazioni nella situazione ambientale....

No, è proprio perché esistono svariate modalità di esecuzione di un blind test, che esso prescinde del tutto, perchè sia correttamente eseguito e validato, da variazioni interne ed esterne al soggetto, a meno che non siano esse variazioni, oggetto dello studio.

Nessun problema al riguardo, in ogni caso.

1 ora fa, leonida ha scritto:

....Variazioni sconosciute ma abitualmente percepite senza alcuna consapevolezza,  e che  di fatto determinano la variabilità della qualità dell'ascolto in tempi differenti,....

Idem cumparate, nessun problema

1 ora fa, leonida ha scritto:

....erroneamente attribuita ad ipotetiche ed indimostrate cause, es. stato psicofisico, qualità  della corrente etc..

Questo potrebbe essere un outcome primario o secondario, a seconda di quello che ci si propone come obiettivo dello studio, non certo un limite, o un problema o un errore.

 

1 ora fa, leonida ha scritto:

Anche la presenza ed il posizionamento di un secondo soggetto nell'ambiente d'ascolto incide negativamente sulla qualità percepita, 

Che incida, ci sta, che lo faccia "negativamente" è da dimostrare.

In un caso e nell'altro, nessun problema ad allestire un test che tenga conto anche di questo o che escluda del tutto il secondo soggetto.
 

1 ora fa, leonida ha scritto:

In sostanza, la qualità del processamento dell'informazione sonora, etc...

Indifferente ai fini della validità di un blind test

 

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