Robbie Inviato 13 Gennaio Autore Inviato 13 Gennaio 31 minuti fa, garmax1 ha scritto: però in un programma così popolare è strano sentire gli applausi durante l'esecuzione. Forse la replica di sabato raccoglie anche un pubblico meno abituato ai concerti e forse è stato proprio il programma stranoto ad aver contribuito alla sala piena? Probabile sì, in effetti la sala era praticamente sold out.
Tronio Inviato 13 Gennaio Inviato 13 Gennaio 42 minuti fa, garmax1 ha scritto: Forse la replica di sabato raccoglie anche un pubblico meno abituato ai concerti e forse è stato proprio il programma stranoto ad aver contribuito alla sala piena? Non so, c'era il pienone anche giovedì perfino nella galleria dietro l'orchestra... Secondo me è bastato che qualcuno un po' meno acculturato sul programma venisse fuorviato da quel paio di secondi di troppo nelle pause per far partire un accenno di battito di mani che poi, inevitabilmente, ha causato un ulteriore allungamento della pausa, prontamente condito dal brusìo scandalizzato di qualche vecchio tVombone sconceVtato da cotanta inaudita volgaVità... 1
garmax1 Inviato 13 Gennaio Inviato 13 Gennaio 25 minuti fa, Tronio ha scritto: qualche vecchio tVombone sconceVtato da cotanta inaudita volgaVità... 🤣🤣
Questo è un messaggio popolare. senek65 Inviato 15 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 15 Gennaio Ieri sera a Reggio Emilia ho ascoltato il Quartetto Fibonacci, freschi vincitori del premio Borciani, in questo repertorio: Haydn Quartetto n.78 in si bemolle maggiore “Sonnenaufgang” Bedřich Smetana Quartetto n.1 in mi minore ‘Z mèhoz ivota” Franz Schubert Quartetto n. 14 in re minore D.810 “Ver Tod und das Mädchen” Non sono in grado di fornire pareri squisatamente tecnici, ma personalmente li ho trovati favolosi. Bellissimo suono, intesa notevole, una passione che ritrovo spesso in giovani musicisti. Ho apprezzato tutte le interpretazioni. Ve li consiglio. 4
garmax1 Inviato 15 Gennaio Inviato 15 Gennaio Da ieri hanno messo in vendita i biglietti per concerti dal 26 febbraio dell'accademia di Santa Cecilia. Ho preso un biglietto per concerto diretto da Sokiev, un programma tutto russo. Come indicato dagli amici romani ho preso platea fila 12 centrale. Il programma è bellissimo! Immagino che anche il concerto lo sarà! 2
Lolparpit Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio Qualcuno che stasera va a sentire Pletnev alla Sapienza? Programma Bach, selezione dal CBT, Kreisleriana di Schumann e pezzi di Grieg♥️ 1
nickfats Inviato 18 Gennaio Inviato 18 Gennaio Il 13/01/2025 at 10:18, Tronio ha scritto: @Robbie concordo in pieno con la tua "recensione" (io ero andato giovedì), inclusa l'osservazione sugli applausi estemporanei e i di loro censori (i primi ingannati a mio avviso da alcune pause troppo dilatate tra i movimenti). Il maestro Chung deve aver compreso la situazione e nel concerto finale di domenica, a cui ho assistito, le pause sono state completamente eliminate, imprimendo una notevole brillantezza e velocità all’esecuzione della stupenda settima. Auditorium in visibilio. 1
Questo è un messaggio popolare. Lolparpit Inviato 19 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 19 Gennaio Impressioni dal recital di Pletnev ieri nell'aula del Rettorato alla Sapienza. Con un pianista come Pletnev bisogna essere disposti ad accordare fiducia all'interprete, a lasciarsi condurre per mano in esplorazioni di mondi sonori, e talora i luoghi che si visitano non sono propriamente graditi. Il Bach al pianoforte è sempre un incognita, e con Pletnev ancora di più: il pianista russo opta per una scelta antologica, quattro Preludi e Fughe pescati dal I e dal II libro del CBT, alternativamente maggiore e minore. Immediatamente il tipo di suono, di fraseggio, appare eccentrico rispetto alla propria immagine sonora della musica tastieristica bachiana: pedalizzazione generosa, suono pochissimo articolato, sonorità sempre un po' alonate, che urtano con la mia personalissima esigenza di trasparenza, nitidezza, chiarezza e distinzione. Più che i contrappunti, Pletnev sembrava di tanto in tanto selezionare delle voci interne, dei controcanti, da far emergere, con una tecnica e un lavoro agogico che trovo normale per il repertorio romantico, mentre alle mie orecchie suona inappropriato. Un Bach che dalla cattedrale si riscopre una brughiera, tra rugiade, nebbie e vapori. Esperienza straniante, che mi ha incuriosito, ma anche un po' disturbato. Molto meglio la Kreisleriana di Schumann, della quale dà una lettura molto interiorizzata e introversa: mirabile la cura dei piani sonori, in particolare molto suggestivi i sottovoce o i momenti di cantabilità, sempre molto raccolta. Ne sono usciti splendidamente i numeri dispari, quelli lenti. Per i passi di maggiore agitazione, mi è mancata un po' la chiarezza e l'incisività del suono, e la cosiddetta agilità di forza: a volte il suono sembrava un po' impastato, quando l'avrei voluto più acuminato, tagliente, lucente. Gestione della dinamica: Pletnev è un mago dei pianissimo (con varie p) e si muove con grande disinvoltura fino, grossomodo al mezzoforte, mentre dal forte in su esce dalla comfort zone, e le cose funzionano meno bene. La sua proverbiale aplomb, il suo suonare in souplesse non gli consente di gestire in modo efficace i grandi volumi. Credo che la cosa si spieghi sia per scelta poetica, diretta verso una sistematica interiorizzazione, che per necessità: Pletnev si avvia verso i 70...e ho sentito qualche incidente in più del solito. I Kreisleriana sono stati talora penalizzati, soprattutto quando certe climax sono rimaste un po' irrisolte. Durante l'intervallo mi è venuta in mente la lucetta di alert alla macchina quando qualcosa non va al motore, e quando pigi sull'acceleratore ma ti accorgi che mancano i cavalli. Seconda parte dedicata Grieg con una selezione di Pezzi lirici: semplicemente splendida. Qui la tavolozza pianistica di Pletnev trova il suo territorio ideale di applicazione. Ne esce un mondo variopinto, sia di colori, sia di emozioni, delle quali esce una gamma davvero vasta che l'ascoltatore talora fa fatica a seguire, ma che cattura ed esercita fascinazione. Credo che questo Pletnev trovi la sua affinità elettiva con il Biedermeier, calato nel mondo nordico con tutto il suo repertorio di favole e leggende. Pubblico caldo, fin dalla prima uscita. Caldi applausi alla fine, affetto che Pletnev ricambia con un bis brillante (che non ho riconosciuto). Alla fine gran bel concerto, di quelli che sollecitano l'intelligenza e il cuore, di un pianista, che ormai è al li là del bene e del male, che si trova meglio nelle atmosfere domestiche, nei pressi del focolare piuttosto che negli scenari dell'epica e dell'epopea. E va preso così come è, lasciato alla sua sfrenata libertà. 2 1
Questo è un messaggio popolare. giorgiovinyl Inviato 19 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 19 Gennaio A proposito di Pletnev, venerdì al teatro Politeama di Palermo eseguirà il quarto concerto di Rachmaninov e la rapsodia su un tema di Paganini con l’orchestra sinfonica siciliana e Ryan Mc Adams, evidentemente suo direttore di fiducia, c’era anche l’anno scorso per il secondo e terzo concerto. https://orchestrasinfonicasiciliana.it/it/attivita/stagione/rachmaninov Speriamo che questa volta non tentino di fregargli il pianoforte, ne scrissi l’anno scorso. Se qualche forumer viene a vedere il concerto lo scriva così magari ci conosciamo. 1 2
yukatan Inviato 19 Gennaio Inviato 19 Gennaio Io per Giugno 13 ho preso il biglietto per Petrenko, non ho avuto mai occasione di vederlo dirigere dal vivo. L’ho visto sempre live dal canale digitale della Berliner. Sono proprio curioso dirigerà Schumann Manfred: Ouverture - Mozart Sinfonia Concertante per fiati K 297b - Brahms Sinfonia n. 1 1
Spadaccino1 Inviato 22 Gennaio Inviato 22 Gennaio A causa delle conseguenze di una brutta influenza (ho pensato fino all'ultimo di farcela) devo rinunciare al Don Carlo di stasera al San Carlo. Metto a disposizione gratuitamente il mio biglietto, é una poltronissima e sarei contento che un appassionato lo sfruttasse. Fatemi sapere. Pietro 1 1
Questo è un messaggio popolare. Spadaccino1 Inviato 25 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Gennaio Ieri sera al San Carlo. Michele Mariotti, Mahler Kindertotenlieder (mezzosoprano Ekaterina Gubanova), Brahms Sinfonia nr. 3 in Fa maggiore. Prima parte del programma i cinque kindentotenlieder mahleriani (testi di Ruckert musicati da Mahler ad inizio del secolo scorso). La mezzosoprano russa Gubanova compenetrata ma mai fuori le righe. Potente quando occorre, altrimenti dolce, quasi sussurrante, all'unisono con l'orchestra, diretta in modo impeccabile. Solo un paio di volte i bassi (ma ero proprio di fronte a violoncelli e contrabassi) hanno coperto la sua voce per qualche secondo. Nel complesso, alle mie orecchie, una esecuzione commovente. Seconda parte con la 3ª di Brahms. Molti volti nuovi tra i numerosi orchestrali: influenza o qualche maestro che segue in tournée Mariotti? Non saprei, ma il risultato, alle mie orecchie poco più che amatoriali, è apparso magnifico. Un teorema matematico. Meccanismo perfetto; nessuna sbavatura, esecuzione di circa 40 minuti, compatta, veloce, eppure piena di romantico calore, con il finale Allegro che assume quasi i caratteri di un maestoso. Epico. Dall'inizio alla fine sono stato immerso nel sofisticato ambiente musicale fine ottocentesco creato dal "sinfonismo" di Brahms. Una serata da ricordare. 2 2
Lolparpit Inviato 25 Gennaio Inviato 25 Gennaio @Spadaccino1 ma la III di Brahms ha difetti? Per me no. Fino a qualche anno fa preferivo la IV…adesso sono combattuto con la III.
Suonatore Inviato 27 Gennaio Inviato 27 Gennaio tornato da poco dalla Scala, inaugurazione della stagione sinfonica con la settima di Mahler con Chailly sul podio..... che dire..... Butto l'impianto in discarica! Stupenda interpretazione, ottima l'orchestra, per me una conferma dopo la seconda dell'anno scorso..... Davvero una serata memorabile.
garmax1 Inviato 28 Gennaio Inviato 28 Gennaio 4 ore fa, Suonatore ha scritto: settima di Mahler 4 ore fa, Suonatore ha scritto: Butto l'impianto in discarica! Come prevedibile...
Spadaccino1 Inviato 28 Gennaio Inviato 28 Gennaio 6 ore fa, garmax1 ha scritto: 10 ore fa, Suonatore ha scritto: Butto l'impianto in discarica! Come prevedibile... Eppure serve..... tra un concerto e l'altro, tiene caldi i ricordi! 😏
garmax1 Inviato 28 Gennaio Inviato 28 Gennaio 16 minuti fa, Spadaccino1 ha scritto: Eppure serve..... tra un concerto e l'altro, tiene caldi i ricordi! 😏 Ormai più dell'80 %degli ascolti sono in macchina o una cassa Bluetooth 😉
analogico_09 Inviato 28 Gennaio Inviato 28 Gennaio Il 12/01/2025 at 11:58, analogico_09 ha scritto: Dalla Cappella Paolina, I concerti al Quirinale, musiche barocche di Pietro Antonio Locatelli e Giuseppe Valentini. “La Mole Armonica” dell’OSN Rai E' grazie a questo eccellente programma degnamente eseguito che ho scoperto il grande compositore Giuseppe Valentini ne parlo qui 1
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