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Concerti di musica classica: stagioni, date e impressioni


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analogico_09
Il 19/01/2025 at 10:24, Lolparpit ha scritto:

Più che i contrappunti, Pletnev sembrava di tanto in tanto selezionare delle voci interne, dei controcanti, da far emergere, con una tecnica e un lavoro agogico che trovo normale per il repertorio romantico, mentre alle mie orecchie suona inappropriato. Un Bach che dalla cattedrale si riscopre una brughiera, tra rugiade, nebbie e vapori. Esperienza straniante, che mi ha incuriosito, ma anche un po' disturbato.

 

 

Come ti capisco.., e non avresti potuto descrivere meglio il "trasloco"... :classic_rolleyes:

  • Haha 1
Spadaccino1
Il 25/01/2025 at 19:46, Lolparpit ha scritto:

ma la III di Brahms ha difetti?

Ovviamente mi riferivo all'esecuzione, non originale, bensì moderna, precisa e condotta "per mano" da Mariotti. Su Brahms come darti torto? Parole sante! 

Ciao, Pietro 

Spadaccino1

Standing ovation meritata, ieri sera, per il controtenore argentino Franco Fagioli, che, nello spettacolo dedicato a Giovanni Battista Velluti (1780-1861,"l'ultimo dei grandi castrati") ha mostrato, in un programma da lui battuto ormai da un decennio, sia grandi doti naturali (con abilità virtuosistiche da vero castrato) che tecnica eccellente. Un esempio, il passaggio dai registri alti ai medio-bassi con grande immediatezza e facilità, notato sopratutto nelle arie e scene con rondò delle composizioni di Giuseppe Nicolini, parti scritte per "soprano castrato" (Decebalo da 'Traiano in Dacia' e Witikindo da' Carlo Magno', entrambi interpretati per la prima rappresentazione dal famoso Velluti. Era l'epoca d'oro dell'opera lirica e dei castrati). 
Inizio dello spettacolo (nelle prime battute della Sinfonia rossiniana 'Tancredi') con un po' di emozione per gli orchestrali: qualcuno non è partito proprio insieme agli altri...
Altrimenti conduzione leggiadra da parte del greco George Petrou, che ha portato l'orchestra a divertire e divertirsi, fino al magnifico ultimo pezzo dalla sinfonia di Rossini "Aureliano in Palmira", (ripresa in seguito dallo stesso Rossini per il conosciutissimo brano del Barbiere....), con ripetizione dello stesso accompagnando la bellissima aria e cabaletta di Arsace (con acuto spettacolare di Fagioli), parte scritta per contralto castrato ed interpretata nella prima da Velluti. Una collaborazione ormai consolidata tra il controtenore ed il direttore (due grandi professionisti); insieme hanno già inciso per DG un cd di arie rossiniane. 
Bis da  'Andronico' di Mercadante  "O voce Soave d'un tenero affetto" in un teatro quasi adorante, sia dalla parte del palcoscenico (Orchestra) sia dalla platea. Alla fine tutti ci siamo alzati nell'ultimo scrosciante applauso. Pensavo al concerto di novembre a Firenze, di cui ho parlato allora, in cui il sopranista ha avuto un tripudio di riconoscimenti. Se ci fosse stato Fagioli, sarebbe venuta letteralmente giù la sala Metha... A proposito, il prossimo giovedì 6 febbraio scende al Sannazzaro proprio Federico Maria Sardelli, direttore di quello spettacolo, per il reading musicato del suo libro "L'affare Vivaldi", biglietto preso. 
Per ultimo, un accenno ai due 'autori minori' presenti nel programma con brani sinfonici: Nicolaos Mantzaros ('Ulisse agli Elisi'), autore, tra l'altro della messa in musica del poema  "Imnos tin eleuteria", poi divenuta inno nazionale greco. 
E Johan Simon Mayr ('Lodoiska'). @analogico_09@SimoToccali conoscete? 
Due brani deliziosi. 

Screenshot_20250131_130806.jpg

  • Melius 1
France1965

Sarò lì il venerdì. Platea.

programma bellissimo e Sokhiev straordinario. Non si può mancare. Orchestra magnifica. L’ultimo concerto che ho sentito ( Honeck con la quinta di Shostakovich e walzer viennesi) da lacrime (in positivo ovviamente).

1 ora fa, mozarteum ha scritto:

Paladozza amplificato

Ho chiamato per confermare abbonamento, purtroppo è così... Però mi hanno parlato di conchiglia acustica oltre ad amplificazione per le parti più lontane (!) mah.. 

Comunque ho scelto un posto di platea nelle prime 10 file centrale magari sentirò un suono diretto e poco o nulla amplificato. 

Ieri sera

Gustav Mahler Sinfonia n. 5 in do diesis minore

Filarmonica Arturo Toscanini 

Robert Treviño 

 

Ammetto che non avevo mai sentito 5 di Mahler, quindi non avevo metri di paragone. 

Pagina estremamente ricca e complessa, che non sempre l'orchestra riusciva a dipanare lucidamente, con una certa fatica a gestire i continui chiaroscuri e dinamiche non sempre all'altezza. Suono non proprio ben amalgamato. 

Ma ho l'impressione che non sia una sinfonia così semplice da dirigire e suonare.

 

  • Melius 1

@senek65 L'ho visto al Teatro Alighieri di Ravenna.

Mi è piaciuto molto, la prima opera barocca dal vivo per me , mi piacerebbe vederne altre , non m i pare che sia molto programmata in Italia.

Accademia Bizantina con Ottavio Dantone molto bravi

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