Stefano1911 Inviato 24 Ottobre 2024 Inviato 24 Ottobre 2024 @garmax1 il brano di Vasks è stato più volte eseguito da Sol Gabetta, poi altre lo hanno inserito nei loro programmi. Non so se sia prevista la vocalità femminile, ma sta di fatto che mi pare solo violoncelliste lo eseguano. Prandi ha eseguito un frammento, circa metà del brano integrale che fa parte di un dittico (Pianissimo - Fortissimo). Brano molto suggestivo. Qui la versione di Sol Gabetta:
garmax1 Inviato 24 Ottobre 2024 Inviato 24 Ottobre 2024 @Stefano1911 grazie, lo ascolterò per intero 😉
garmax1 Inviato 16 Novembre 2024 Inviato 16 Novembre 2024 Cari amici di Roma mi piacerebbe sapere se siete andati ad ascoltare la Messa in si minore di Bach. Che impressioni avete avuto? Oltretutto mi pare che il cambio di direttore per indisposizione sia stato migliorativo. @analogico_09 @mozarteum Ma anche altri che non ricordo. Grazie
analogico_09 Inviato 16 Novembre 2024 Inviato 16 Novembre 2024 Andato ieri. Per motivi di salute il direttore annunciato, Semyon Bychkov,che non conosco, è stato sotituto da Reinhard Goebel capitano dal celebre e celabrato ensemble Music Antiqua Koln di "ispirazione" filologica. Bene, mi sono detto, conoscendo Goebel attraverso gli ottimi dischi registrati con il suo gruppo, visto che il coro e l'orchestra santaceciliana non siano intonati sullo stesso carattere interpretativo, forse con il cambio bacchetta si evita il rischio di una interpretazione "tradizionale", post-romantica. E su questa speme mi sono deciso ad andare a correre il rischio... Primo impatto, prevedibile, mi sono ritrovato di fronte ad un coro ed orchestra "monumentali", esageratamente corposo da nona mahleriana. Goebel sembra sfoderare un polso interpretativo aderente a quello che è o dovrebbe essere il "gesto" che rimanda alle prassi esecutive d'epoca, ma con un massa corale ed orchestrale così "procace", se da una parte si rivela in grado di tenere l'insieme, dando coesione ed "ordine" alla forma complessiva, lavorando ordinariamente di micro e macro dinamiche, dall'altra, in contesti corali ed orchestrali così elefantiasi, non abituati alle modalità esecutive più flessibili, "da camera" per così dire , mi è sembrato che diventasse proibitivo articolare le frasi di fino, di "nuance", di dettagli e sottigliezze agogiche e sonore che fanno la grande e profonda musicalità, caratteristica fondamentale della musica barocca e non solo. Goebel, già dal "metafisico", mantrico e sfinente Kyrie iniziale, adotta un polso ritmico sostenuto se non anche frettoloso durante lo volgimento della Messa in si minore di Bach che ho trovato abbastanza piatto e scontato, mentre la tensione spirituale che passa attraverso la musicalità, l'ampiezza di respiro delle frasi, il senso del "tempo" interiore che rifugge il "metronomo", vengono sacrificati alla necessità di dover "correre" per dare "bella forma" esterna all'opera non potendo, suppongo per i limti "oggettivi", "approfondire" gli interni. . La quale opera è talmente immensa, una delle prime cinque patrimonio della civiltà occidentale, che sembra autorigenerarsi e raggiungere l'ascoltatore in tutta la sua piena e profonda bellezza originaria ponendosi al di sopra delle "interpretazioni".., come sdoppiandosi miracolosamente.., crisalide che diventa farfalla, come dice l'amico mio quando gli piace a prescindere una cosa: è talmente buona che la magerei anche in testa a un rognoso... Peccato che una di quelle pochissime volte in cui si propongono queste opere CAPITALI poco eseguite non si sia pensato a chiamare interpreti più "appropriati"... non voglio dire che sia rimasto deluso, ma ... chissà quando sarà dato di poterla di nuovo ascolare live. L'orchestra che seguito ad apprezzare molto, non mi è sembrata in piena forma, non sempre intonata, specialmente i fiati inizialmente, una tromba era davvero terribile.., entrava sparata ed aspra, stonata nei pieni corali ed orchestrali (eppure è la tromba a pistoni, poi criticano qualche naturale stecca delle trombe barocche, naturali, un tubo ripiegato con campana dove si creano le note solo con labbro). Il coro molto buono.., bellissimo il colore delle donne, gli uomini, cosa normale.., erano troppo "lirici". Solisti di canto "funzionali". 2
analogico_09 Inviato 16 Novembre 2024 Inviato 16 Novembre 2024 2 ore fa, garmax1 ha scritto: Oltretutto mi pare che il cambio di direttore per indisposizione sia stato migliorativo. Hai per caso letto qualche recensione "professionale"? Mi piacerebbe sentire il tocco di altre campane.
garmax1 Inviato 16 Novembre 2024 Inviato 16 Novembre 2024 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: Hai per caso letto qualche recensione "professionale Ancora non ne ho trovate. 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: La quale opera è talmente immensa, una delle prime cinque patrimonio della civiltà occidentale, che sembra autorigenerarsi e raggiungere l'ascoltatore in tutta la sua piena e profonda bellezza originaria ponendosi al di sopra delle "interpretazioni Concordo pienamente, è una composizione, a mio parere, inarrivabile, le mie preferite Harnoncourt, Herreweghe e Suzuki. Un'opera da pelle d'oca (a proposito del thread dedicato ai brani da brividi).
analogico_09 Inviato 16 Novembre 2024 Inviato 16 Novembre 2024 50 minuti fa, garmax1 ha scritto: 2 ore fa, analogico_09 ha scritto: Hai per caso letto qualche recensione "professionale Ancora non ne ho trovate. Stavo giracchiando in rete per vedere se ci fosse qualche articolo sui concerti già eseguiti (al momento è ancora in corso l'ultimo dei tre), ma non è più come una volta che puntualmente i quotidiani recensivano non solo le prime della Scala... mi sono imbattuto in un articolo di Elvio Giudici pubblicato nella rivista online "Classic Voice " http://www.classicvoice.com/rivista/recensioni-cd/bach-messa-in-si-minore/ recensendo un disco della Missa in si diretta "filologicamente" da Marc Minkowski che vorrei condividere perchè chiarisce in modo molto più approfondito e sapiente ciò che ho cercato di dire umilmente sulla interpretazione cui ho assistito ieri l'altro, in particolare sullo strabordante numero di interpreti, coro e orchestra assolutamente inappropriati per certi repertori. Ne riporto uno stralcio. [...] Per esaltare questo trionfo della polifonia e del contrappunto, Minkowski ha fatto ricorso – come del resto pare facesse Bach – a dieci diverse voci soliste che fungono anche da coro e, quando occorre, perfino da concertino vocale. Uno shock, senza dubbio, per chi come me è cresciuto sulle favolose, grandiosissime incisioni di Klemperer e – mezzo gradino più giù – di Karajan. Ma salutare. Shock che si reitera ormai da oltre trent’anni, giacché sono molti i grandi direttori che hanno ripensato Bach (e non solo Bach) alla luce delle diverse possibilità offerte dal ritorno a moduli stilistici infinitamente più asciutti che il grande – e spesso pernicioso – rullo compressore del romanticismo aveva cancellato: uno per tutti, Abbado allorché a Salisburgo rivisitò le bachiane Messa e Matthäeus Passion con orchestra e coro ridottissimi entrambi, e gli esiti furono stupefacenti. Come lo sono in questa registrazione. Trasparenza e chiarità cartesiane non implicano necessariamente evanescenza sonora ma più spesso anzi il contrario: e nella nitidezza da disegno a china dei contorni ritmici, nell’evidenza con cui si scolpiscono i dettagli, nella smaltata, aurorale brillantezza dei colori, il contrappunto s’innalza... [...] l'integrale nella pagina linkata La Messa in si è una summa di complessità ricapitolatrici dell'intera vita compositiva di Bach. La "racconta" bene l'ottimo Francesco di Fortunato 1
garmax1 Inviato 16 Novembre 2024 Inviato 16 Novembre 2024 4 minuti fa, analogico_09 ha scritto: ma non è più come una volta che puntualmente i quotidiani recensivano non solo le prime della Scala... mi sono imbattuto in un articolo nella rivista online "Classic Voice " Anche ora si trovano recensioni subito già il giorno dopo, ad esempio il concerto che ho ascoltato a Parma con Currentzis 😜. 5 minuti fa, analogico_09 ha scritto: diretta "filologicamente" da Marc Minkowski Ho preso un biglietto per un concerto diretto da Minkowski a Firenze ma non con la sua orchestra ma con il Maggio Musicale, faranno le stagioni di Haydn, ho grandi aspettative, l'orchestra mi piace molto, poi nel loro auditorium... 🥰🥰 1
analogico_09 Inviato 16 Novembre 2024 Inviato 16 Novembre 2024 20 minuti fa, garmax1 ha scritto: Anche ora si trovano recensioni subito già il giorno dopo, ad esempio il concerto che ho ascoltato a Parma con Currentzis 😜. Forse con i concerti del nord.., Cuttentzis è oramai un divo, fa molta audience... 20 minuti fa, garmax1 ha scritto: Ho preso un biglietto per un concerto diretto da Minkowski a Firenze ma non con la sua orchestra ma con il Maggio Musicale, faranno le stagioni di Haydn Speriamo che Minkowski lavori più per sottrazione di organico anche con l'orchestra fiorentina. Sta andando di moda che i direttori "filologici" di prime generazioni piuttosto famosi un po' avanti con l'età, ancora a capo di propri ensemble , siano chiamati a dirigere orchestre "tradizionali", con strumenti moderni delle grandi istituzioni concertistiche... Gli strumenti moderni sarebbero il meno, l'importante è che non sia l'orchestra "romantica" a dirigere il direttore "barocco"...
mozarteum Inviato 16 Novembre 2024 Inviato 16 Novembre 2024 Concordo con la recensione di analogico: io sono stato giovedi’. A me e’ parsa lettura dimenticabile per due ragioni essenziali: la trama contrappuntistica sopita in un magma orchestrale denso e anche il coro uniforme, sembrava composto da una sola sezione di soprani e tenori, mancavano le voci “gravi” il cui colore e’ necessario per l’indispensabile contrasto non solo timbrico ma anche di architettura contrappuntistica. Ho avuto l’impressione che il direttore abbia optato per una lettura sontuosa ma poco incisiva per una sorta di prudenza per l’ignota risposta dell’orchestra ceciliana adusa ad altro repertorio. Altrettanto fece Rinaldo Alessandrini nel Giulio Cesare all’Opera di Roma. Stasera alla IUC il bravissimo vincitore dell’ultimo Busoni 1
analogico_09 Inviato 17 Novembre 2024 Inviato 17 Novembre 2024 @mozarteum D'accordo con ogni tua precisa osservazione, mi sembra che i nostri pareri siano sostanzialmente coincidenti, sul coro sei stato più indulgente di me ed a ragione: da ex corista per diletto e passione tendo a difendere la categoria... Ad ogni compagine orchestrale e corale, concertistica, cameristica, vada il proprio repertorio d'elezionie, ciò nonostante, come dicevo nel mio scritto, evidenziando le difficoltà incontrate dal direttore che ha dovuto forse operare scelte "dolorose", seguito ad apprezzare molto il coro e l'orchestra ceciliani che riascolterò prossimamente nei repertori ad essi più congeniali.
garmax1 Inviato 17 Novembre 2024 Inviato 17 Novembre 2024 7 ore fa, analogico_09 ha scritto: seguito ad apprezzare molto il coro e l'orchestra ceciliani che riascolterò prossimamente nei repertori ad essi più congeniali. Ho scaricato la programmazione ho notato che ci sono gli spettacoli al sabato pomeriggio e sono ideali anche per me che provengo da Bologna È probabile che più di una volta quest'anno faccia visita alla vostra orchestra. Ricordo @mozarteumche consigliava dopo fila 10 platea. Nella prima galleria non si sente bene? Mi piace molto vedere gli orchestrali e spesso nella platea si ha una visione schiacciata oppure c'è una platea come il teatro del Maggio tutta a scaloni?
mozarteum Inviato 17 Novembre 2024 Inviato 17 Novembre 2024 E’ una platea digradante, quindi si vede bene dappertutto. L’acustica migliore e’ intorno alla fila 10. Galleria lontanissima non si sente una mazza. Comunque, qui lo dico e qui lo nego, molti prendono bgl di galleria e poi vanno in platea in qualche posto vuoto che c’e’ quasi sempre. Pochissimi interpreti fanno sold out
analogico_09 Inviato 18 Novembre 2024 Inviato 18 Novembre 2024 22 ore fa, mozarteum ha scritto: Comunque, qui lo dico e qui lo nego, molti prendono bgl di galleria e poi vanno in platea in qualche posto vuoto che c’e’ quasi sempre. Pochissimi interpreti fanno sold out ehmmm... vedere dall'alto della piccionaia tutti quei posti vuoti, spesso tanti, come si è pur visto Giovedì scorso al concerto della Messa in si, quello spreco sembra proprio uno schiaffo alla miseria... Ambasciator non porta pena...
analogico_09 Inviato 18 Novembre 2024 Inviato 18 Novembre 2024 Il 17/11/2024 at 09:24, garmax1 ha scritto: Ho scaricato la programmazione ho notato che ci sono gli spettacoli al sabato pomeriggio e sono ideali anche per me che provengo da Bologna È probabile che più di una volta quest'anno faccia visita alla vostra orchestra. Se verrai facci un fischio... musicale... 🎼 1
analogico_09 Inviato 18 Novembre 2024 Inviato 18 Novembre 2024 Il 16/11/2024 at 20:20, garmax1 ha scritto: Il 16/11/2024 at 20:11, analogico_09 ha scritto: ma non è più come una volta che puntualmente i quotidiani recensivano non solo le prime della Scala... mi sono imbattuto in un articolo nella rivista online "Classic Voice " Anche ora si trovano recensioni subito già il giorno dopo A proposito di recensioni, ne ho trovata una de Il Manifesto a cura di Dino Villatico, noto critico musicale, musicologo, etc, che esprime un giudizio più positivo rispetto alle osservazioni del sottoscritto e di @mozarteum ... una rece essenziale( magari di uno dei due concerti di Venerdì o di Sabato di dopo il "rodaggio" di Giovedì) con una "presentazione" molto interessante della grandiosa Messa in si di J.S.Bach (E' possibile creare eventualmente un account gratuito per accedere all'articolo e al quotidiano.) https://ilmanifesto.it/bach-e-quelle-partiture-crittografate Ne riporto uno stralcio. Come Dante, Bach – e dopo di lui Schumann – ama cospargere le proprie partiture di messaggi crittografati. Ovviamente, la tonalità ha un significato. Si è il grado della scala che, partendo da do, con un semitono, riconduce a do. Il centro del mondo armonico. Come Dio lo è dell’universo. La Messa è in si minore, perché è questa la via che conduce a Dio. Ma si conclude in re maggiore. Re, nella denominazione tedesca delle note musicali, che, come anche in ambito anglosassone, conserva i nomi alfabetici della tradizione antica e medievale, si chiama D, in latino l’iniziale di Deus, Dio.
Velvet Inviato 18 Novembre 2024 Inviato 18 Novembre 2024 Mentre voi vi dilettate con rappresentazioni sontuose, io sto seguendo un piccolo festival organistico che si tiene nella chiesa di un borgo trecentesco sulle nostre colline, Collalto di Susegana, con tanto di rovine del castello. Ieri alla tastiera c'era il maestro tedesco Johannes Skudlik, organista piuttosto quotato e direttore dell'orchestra della radio bavarese. Programma delizioso (Bach, Mozart, Dubois, Rachmaninov e un brano meraviglioso di Franck...), esecuzione impeccabile. A volte nel piccolo si trovano dei gioielli. Per chi fosse a portata di auto c'è ancora una data a dicembre. http://www.collalto.info/festival_2024-programma.htm 1
analogico_09 Inviato 18 Novembre 2024 Inviato 18 Novembre 2024 2 ore fa, Velvet ha scritto: A volte nel piccolo si trovano dei gioielli. A chi lo dici, forse di perle e gioelli musicali rari ne ho trovati più nel "piccolo" che nel "grande"... diciamo fifty-fifty, vah... Anche se in Italia, come nella politica che ha la tendenza a promuovere di più il ceto alto che quello basso e medio basso.., si va sempre più verso una concentrazione di concerti mainstream quantunque di eccellente qualità e fattura, non di meno "sempiterni"..., meno attenti e prodighi nel promuovere i concerti di "piccole" e grandi musiche apparentemente più minimali che tendono invero verso l'insolito, il più raro, verso la scoperta e riscopeerta, verso l'alta, ed "altra" specializzazione estetica, repertoriale, interpretativa, esecutiva, conseguita attraverso la ricerca dei repertori, delle fonti storico musicali e partiture originali da studiare ed interpretare nella propria mente e spirito, trascrivere in proprio licenziando gli spartiti "collettivi" prima di eseguirle.
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