scroodge Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 Sì Quanta? 5Hz E' misurabile? Sì E' percepibile? In alcuni casi sì In alcuni casi no E chi lo dice? Lo dico io. E chi sei tu? Sono come Ulisse da Polifemo. Allora chiediamo all'Intelligenza Artificiale Ella ci dirà. "Rilevare una differenza tra 1200 Hz e 1205 Hz è possibile, ma dipende da vari fattori, tra cui il contesto e le capacità del sistema di rilevamento o dell'orecchio umano. Percezione Uditiva Umana: L'orecchio umano ha una capacità limitata di distinguere tra frequenze vicine. Generalmente, la differenza minima di frequenza che una persona può percepire, chiamata "soglia di differenza di frequenza" (o JND, "Just Noticeable Difference"), dipende dalla frequenza assoluta del suono e dal contesto (ad esempio, il livello del rumore di fondo). Per frequenze intorno ai 1200 Hz, la JND è tipicamente di circa 3-5 Hz per la maggior parte delle persone. Quindi, in condizioni ideali, una differenza di 5 Hz potrebbe essere percepita, ma una differenza di 5 Hz è al limite della percezione per molti individui. Strumenti di Misura: Con strumenti elettronici o software di analisi del segnale, è sicuramente possibile rilevare una differenza di 5 Hz tra due frequenze vicine come 1200 Hz e 1205 Hz. Questi strumenti possono misurare con grande precisione e rilevare differenze di frequenza molto più piccole di quanto l'orecchio umano possa percepire. Contesto Musicale: In un contesto musicale, la capacità di percepire differenze di tono dipende anche dall'intervallo di tempo e dalla natura degli strumenti. Due note suonate con una differenza di 5 Hz potrebbero essere difficili da distinguere senza un confronto diretto, specialmente se suonate a distanza di tempo. In sintesi, mentre è teoricamente possibile rilevare una differenza di 5 Hz, la capacità di farlo senza strumenti dipende dall'acuità uditiva della persona e dal contesto specifico."
scroodge Inviato 11 Agosto 2024 Autore Inviato 11 Agosto 2024 Vorre intervenire il meno possibile magari, non intervenire proprio, e se metto melius li finisco in un attimo. Il senso del thread, ma son sicuro si è capito, vorrebbe essere: A fronte di fenomeni acustici misurabili, quali sono udibili? 1
ilmisuratore Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 28 minuti fa, scroodge ha scritto: E chi lo dice? Lo dico io. E chi sei tu? La parte significativa e questa, per quel che accade (molto spesso) 1
captainsensible Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 La risoluzione tipica della recchia di un audiofilo è di 3 hz. In caso di gente con 40 anni di ascolti ed apparecchi cambiati anche di 2 Hz. L'AI dice un sacco di fregnacce CS 2
ilmisuratore Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 48 minuti fa, scroodge ha scritto: Vorre intervenire il meno possibile magari, non intervenire proprio, e se metto melius li finisco in un attimo. Il senso del thread, ma son sicuro si è capito, vorrebbe essere: A fronte di fenomeni acustici misurabili, quali sono udibili? Il 3D è interessante, e se ben sviluppato potrebbero emergere spunti interessanti (non le solite baggianate) e curiosità Adesso sto uscendo ma lo seguirò con piacere Intanto iniziamo a fissare un valore sulle capacità di risoluzione degli strumenti Tramite una FFT a 4.194.304 punti su una frequenza di campionamento di 44.1 kHz sarebbe possibile distinguere frequenze adiacenti pari a 0,010 hz Dimezzabile a 0,005 hz con FFT doppie Le differenze in frequenza appartengono alle variazioni cosiddetta di natura lineare, poi ci sarebbero quelle di natura non lineare, le distorsioni...e qui verrà approfondito anche il discorso Le soglie minime delle alterazioni non lineari vengono definite JDD
senek65 Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 56 minuti fa, scroodge ha scritto: A fronte di fenomeni acustici misurabili, quali sono udibili? A me pare, leggendo qui, che sia il contrario: si ode ciò che nessun strumento è in grado di rilevare. Un sorta di mondo a parte. 1 1
ilmisuratore Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 13 minuti fa, senek65 ha scritto: A me pare, leggendo qui, che sia il contrario: si ode ciò che nessun strumento è in grado di rilevare. Un sorta di mondo a parte. Scroodge si riferisce a delle cose puramente comprovate, e ché si leggono in letteratura scientifica Il mondo audiofilo in questo caso assumerebbe un carattere del tutto fuorviante, anche ridicolo In letteratura scientifica si trovano cose la cui dipendenza viene accertata anche con blind test e dati statistici Quello di cui parli..."si odono" dovrebbe essere trasformato in "si percepiscono" il che nulla avrebbe a che fare con i fenomeni reali, anche se in determinate circostanze potrebbe anche accadere
Ggr Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 Secondo me la variabile è la frequenza. Tra i 1.000 e i 3.000 abbiamo l'orecchio fino, e potrebbe succedere di sentire differenze, a patto che c'è le mostrino in successione. La differenza tra 40 e 45 invece, credo sia impossibile per i comuni apparati umani.
Felis Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 10 minuti fa, Ggr ha scritto: Secondo me la variabile è la frequenza. Tra i 1.000 e i 3.000 abbiamo l'orecchio fino, e potrebbe succedere di sentire differenze, a patto che c'è le mostrino in successione. La differenza tra 40 e 45 invece, credo sia impossibile per i comuni apparati umani. Ma dici tra 40 e 45 hz?
Coltr@ne Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 @Ggr io ricordo le prove coi dischi test a bassa frequenza, e differenze tra una frequenza e l'altra si sentivano bene e si riconoscevano, però capisco che io sono molto portato e credo di avere capacità non comuni, hai presente la pubblicità del cane accompagnato da Rocco l'idraulico? Ecco, a ognuno le sue chiavi.
Felis Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 Se non sentite la differenza tra 40 e 45hz cioè tra il mi e il fa#, dedicatevi ad altro per cortesia.
Ggr Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 9 minuti fa, Felis ha scritto: Se non sentite la differenza tra 40 e 45hz cioè tra il mi e il fa#, dedicatevi ad altro per cortesia. Potrebbe essere, se parliamo del mi è del fa# suonati con uno strumento, dove sentiamo anche un cambio di timbro, Che ogni strumento ha in base alle armoniche che produce, altrimenti il mi emesso da un pianoforte,.dovrebbe suonare uguale a quello di una tromba. Un tono puro, secondo me, è più difficile da distinguere. E con questo, posso anche vendere tutto e cambiare hobby. Occhio al mercatino gente.
piergiorgio Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 Dilettanti... https://www.facebook.com/share/p/MUwzKdUoomBYtuFQ/ 1
ilmisuratore Inviato 11 Agosto 2024 Inviato 11 Agosto 2024 Quando si arriva ai limiti inferiori di udibilità si deve provare con una commutazione veloce Certamente alle basse frequenze l'udito è meno sensibile e meno selettivo
Max440 Inviato 12 Agosto 2024 Inviato 12 Agosto 2024 Unico appunto: le differenze nel dominio della frequenza sono francamente poco "interessanti" (diciamo così) in senso assoluto. Sarebbe opportuno, in campo scientifico, che qualcuno si dedichi alle differenze nell'ambito del timbro, che a sua volta dipende ovviamente dalla curva risultante delle frequenze armoniche (che dipendono dalla sorgente sonora, ovvero lo strumento musicale nel nostro caso), e in misura minore, ma altrettanto importante, dall'altezza e dall'intensità del suono emesso. I suoni puri esulano da questo contesto, dato che NON esistono in natura, come esula ovviamente il "suono bianco" (o rumore bianco) che comprende tutte le frequenze udibili. Ma qui entrano in gioco fattori molto particolari, perchè il suono di uno Steinway o di uno Schimmel (per fare uno degli esempi più eclatanti) è distinguibile da chiunque, anche privo di cultura musicale. Ma l'analisi scientifica del loro spettro di emissione, e le relative spiegazioni del perchè QUEL determinato suono è così in campo spettrale, credo non sia mai stato fatto da nessuno ... O magari mi sbaglio...: nel caso, corrigetemi !
Max440 Inviato 12 Agosto 2024 Inviato 12 Agosto 2024 6 ore fa, Ggr ha scritto: La differenza tra 40 e 45 invece, credo sia impossibile per i comuni apparati umani. Occhio amico mio che hai detto una castroneria ... Più si abbassa la frequenza, più la minima differenza in frequenza (che è inversamente proporzionale alla lunghezza d'onda) crea grande differenza fra le note. vedi schema allegato .-.-.-.-.-. 2
mikefr Inviato 12 Agosto 2024 Inviato 12 Agosto 2024 Io ci metterei anche quelli che sentono differenze tra una resistenza di carico per una testina MC tra 50 e 100 ohm..............ma anche differenze minori.
Cano Inviato 12 Agosto 2024 Inviato 12 Agosto 2024 17 minuti fa, mikefr ha scritto: Io ci metterei anche quelli che sentono differenze tra una resistenza di carico per una testina MC tra 50 e 100 ohm..............ma anche differenze minori. Questo non c'entra nulla e il sentirlo o non sentirlo dipende dall'impedenza della testina
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