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Melius Club

Se voi foste il giudice


appecundria

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Inviato

E allora il risarcimento è giusto.

Inviato

Si ma anche per andare a fare la spesa e prendere il marmocchio a scuola? 

Inviato

 

1 minuto fa, mozarteum ha scritto:

andare a fare la spesa

Sì se è permesso autorizzato, come andare a pranzare fuori: deve essere autorizzato. 

extermination
Inviato
11 minuti fa, appecundria ha scritto:

Sì se è permesso autorizzato

Perdonami; autorizzato da chi?

Dal sul capo!? dubito, dal datore di lavoro!!

Inviato
18 minuti fa, appecundria ha scritto:

L'Inail è una assicurazione e copre anche i rischi del percorso per andare e tornare dal lavoro.

Qui non è “andare e tornare dal lavoro”. 
E’ “assentarsi” dal lavoro per un motivo legittimo (pausa pranzo, permesso ecc.).

 

Inviato
5 minuti fa, extermination ha scritto:

Perdonami; autorizzato da chi?

Dal sul capo!? dubito, dal datore di lavoro!!

Ecco perché prima ho scritto che bisogna anche guardare come è disciplinato lo Smart working e come regolamentato dai contratti collettivi.

Magari il permesso il dipendente in Smart se lo dà da solo.

Inviato

E' una situazione complicata perchè appare assolutamente logico che l'INAIL risarcisca chi ad esempio lavora con l'auto ma meno che il risarcimento copra il viaggio verso il luogo di lavoro e viceversa.

extermination
Inviato
9 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Magari il permesso il dipendente in Smart se lo dà da solo.

Gli interessi o motivi personali, tali sono e tali restano. In azienda se uno si assenta per motivi personali, informa il proprio responsabile e fa un permesso o in conto recupero oppure non retribuito. Se ne esce dall'azienda e fa quel che desidera. Poi esistono eccezioni esempio permesso per visita medica ma non credo che l'azienda si accolli con questo responsabilità 

Inviato
47 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Qui non è “andare e tornare dal lavoro”. 

Allora non hai capito la sentenza.

Inviato
44 minuti fa, Paolo 62 ha scritto:

appare assolutamente logico che l'INAIL risarcisca chi ad esempio lavora con l'auto ma meno che il risarcimento copra il viaggio verso il luogo di lavoro e viceversa.

Paolo, questa cosa esiste dagli anni '70. La so io che sono datore di lavoro e non la sanno i lavoratori! D'altronde è una polizza, il lavoratore paga le coperture, nessuno regala niente. E l'Inail strabocca di utili.

Inviato
42 minuti fa, extermination ha scritto:

se uno si assenta per motivi personali, informa il proprio responsabile e fa un permesso

Se i motivi non sono futili e se il responsabile ha concesso il permesso, è considerato andare e tornare dal lavoro.

O almeno così è la sentenza. 

Inviato
53 minuti fa, Roberto M ha scritto:

Magari il permesso il dipendente in Smart se lo dà da solo.

Il contratto smart non è uniforme e dipende molto dalle esigenze della specifica attività.

Può anche essere un banale 9-18 ma svolto da remoto fino a sfiorare il lavoro autonomo (fallo qundo ti pare basta che me lo completi per la scadenza).

Tuttavia è molto gradito che il lavoratore avvisi quando non lavora in un momento nel quale ci si potrebbe ragionevolmente attendere il contrario. Fa parte della lealtà necessaria tra le parti.

Inviato
32 minuti fa, appecundria ha scritto:

Allora non hai capito la sentenza

Non conosco la sentenza, ho letto quello che hai scritto tu, ed ho risposto al quesito.

 

Inviato

@appecundria Se l'INAIL ci guadagna forse sarebbe il caso di toglierla. Chi vuole si assicuri per qualsiasi tipo di infortunio.

Inviato

Si privatizziamo tutto. Negli edifici inail potremmo mettere dei casinò 

  • Haha 1
Inviato
2 ore fa, appecundria ha scritto:

Sì se è permesso autorizzato, come andare a pranzare fuori: deve essere autorizzato. 

infatti credo che il nocciolo della questione (e della sentenza) sia questo: se la dipendente era stata autorizzata, il risarcimento ci sta, in caso  contrario, s'attacca

Inviato

NUOVO CASO!!!

===

Al giornalista è stato addebitato di non aver rispettato i requisiti di verità pertinenza e continenza, “necessari ad integrare il diritto di cronaca o di critica”. I termini offensivi rivolti al governatore sarebbero consistiti in “cretino”, “incompetente”, “laureato in bottiglioni di vino”, “uno che dice supercazzole” e “presentatore di televendite che vende pentole”.

Tale linguaggio ha indispettito il presidente della Regione che ha dato al giornalista la possibilità di chiedere scusa, nel qual caso avrebbe ritirato la querela. Il giornalista non si era piegato alla richiesta di ritrattazione, affermando di aver esercitato il diritto legittimo di informazione e di critica, spiegando caso per caso il peso delle parole usate.

 

Come è finita secondo voi?

extermination
Inviato

A Zaia si possono dire!

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