Questo è un messaggio popolare. mozarteum Inviato 5 Settembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Settembre 2024 Queste discussioni intorno a cio’ che si dovrebbe e non si dovrebbe a me personalmente non appassionano. Magari avessimo ancora um abm o horowitz che ci suonassero Scarlatti al loro pari al piano, con quella sgranatura perfetta delle note, singolarmente “pesate” eppure fluide e suonate con estetica antica (mi viene da dire cosi’), senza spaccare il capello in 4 di come e su quale strumento debba essere eseguito. Poi sentiamo anche Ross e Gustavo, a proposito magnifico questo album che certamente conoscerete 2 1
analogico_09 Inviato 5 Settembre 2024 Inviato 5 Settembre 2024 1 ora fa, Grancolauro ha scritto: Glen Carruther ha fatto delle belle ricerche sul tema. Già allora c'era la scuola "oggettiva", quella "soggettiva" e quella che mirava a recuperare il Bach "autentico". Per me vinse grandemente la scuola "soggettiva" (basterebbe ascoltare il pur encomiabile rifacimento della Passione Matteo di Mendellson, quella che determinò l'incessante battesimo della romanticità della musica bachiana per più di un secolo, al quale, pur dovendo confrontarsi con la ben aggerrita risposta "filologica", ancora seguita a romanticheggiare intorno a noi, come dato di fatto riconoscibile a semplice orecchio, al netto delle colte teorie e disguisizioni, dichiarazioni ed "aforismi", di illuminati addetti ai lavori di parte. Solo una battuta al volo Damiano, hai messo tanta di quella carne a fuoco a cui non prendendo io il treno molto preso invece da cose prosaiche e noiose, incasinato in 'sti giorni, proverò a rispondere in prossime spero vicine occasioni pur non avendo le tue specifiche conoscenze che insomma riguardano le scelte interpretative non già il megliom o il peggio musicale, il suonare musicale, questione che è molto più vicina nel tempo e a noi che dovremmo concentrarci sulle qualità e particolarità interpretative attraverso la pratica d'ascolto delle note partituriali immutabili, benchè interpretabili in vari modi, e meno sulle parole ballerine... Dice bene @mozarteum,ascoltiamo Horowitz e Leonhard.., poi ognuno decide da quello che gli dice l'orecchio, ora, qui.., con buona pace del musicologo o critico di 150 anni fa... Naturalmente i trattati antichi sulle forme di interpretazioni dei vari strumenti, testi "scientifici", su forme e tecniche, e stile, sono materia musicale concreta e viva, non già speculaazioni "filosofiche" (anche.., ma "dopo") ... p.s. - il problema è che, diciamocelo senza peli sulla lingua, il repertorio musicale tasteristico antico gravita in mmisura molto maggiore, preponderante intorno al pianoforte.., negli ambiti discografici e concertistici accademico-istituzionali, mentre il cembalo, o l'organo, o il gravicordo, non solo italia che detiene tuttavia il primato, viene sempre più relegato alle "nicchie"... E questo è per me inaccettabile se non anche scandaloso. Proviamo a guardare i programmi delle istituzioni concertistiche di maggior rilevanza, santacecilia, cecilier... quel poco di Bach tastieristico che viene proposto, è al 99% per pianoforte... Per poter ascoltare il cembalo, l'organo, bisogna spilucchiare i programmi pochissimamente pubblicizzati e promossi dei volenterosi organizzatori di concerti "alternativi"... Questa è la pura realtà dei (mis)fatti. Lo strapotere della congrega internazionale dell'anonima pianofortisti, associati ed affini... 😅 1
Grancolauro Inviato 5 Settembre 2024 Inviato 5 Settembre 2024 2 ore fa, analogico_09 ha scritto: Questa è la pura realtà dei (mis)fatti. Lo strapotere della congrega internazionale dell'anonima pianofortisti, associati ed affini Lo sapevo, complotto!! scherzo Peppe, qua i fiumi esondano, il mio treno non arriva, e devo farmi passare la nottata… Comunque tutto sto complottare dei pianisti non lo vedo. È il pubblico che comanda, alla fine, e le istituzioni musicali tendono ad assecondare i suoi gusti, nel bene e nel male. Lo fanno per non scomparire, d’altra parte. Come biasimarle? Il tempo della cultura educatrice delle masse è trascorso. Defunto, diciamo. Clavicembalo e clavicordo sono magnifici strumenti ma non riempiono i teatri. Facciamocene una ragione. Buona notte
faber_57 Inviato 6 Settembre 2024 Inviato 6 Settembre 2024 8 ore fa, Grancolauro ha scritto: Clavicembalo e clavicordo sono magnifici strumenti ma non riempiono i teatri. Di certo dove non li propongono in concerto . Ma se inviti un grande solista al clavicembalo la sala la riempi, la riempi eccome. Peppe scherza sulla congrega internazionale, ma coglie un punto essenziale: per mille motivi le grandi istituzioni musicali hanno una programmazione imbalsamata, e chi vuole uscire dai sentieri strabattuti può farlo solo o attraverso i dischi o frequentando manifestazioni minori. Qui a Torino possono passare anni senza che venga eseguita una cantata di Bach, decenni senza un'opera di Janacek, settimane senza un'opera di Verdi, giorni senza una sinfonia di Beethoven. Però mi sa che sono OT. 2
analogico_09 Inviato 6 Settembre 2024 Inviato 6 Settembre 2024 @Grancolauro Il problema, caro Damiano, e' di (dis)educazione, di indirizzo "coatto" verso l' offerta musicale pressoche' univoca, del popolo alla cultura non solo musicale da parte delle istituzioni secolari borghesi di emanazione pist- romantica che cercano di conservare e difendere il proprio "potere", di far gravitare l' offerta musicale sui pur magnifici sempiterni repertori musicali ad essere più' consoni, spesso gli unici che conoscono e comprendono. Non si tratta di dare la colpa al " popolo bue" al quale si dà non gia' quel che vuole bensì cio' che si vuole il pubblico voglia, dove la questione potrebbe semmai essere del gatto che si morde la coda. Come il popolo televisivo: la televisione da' al popolo cio' che il popolo vuole dopo lunghi decenni di televisione "cura Ludovico" al contrario... E' facile fare la colpa al popolo... nei paesi "occidentali" più evoluti musicalmente e culturalmente del nostro, c'e' un pubblico più "smaliziato" ed esigente aperto alla stiria della musica a tutto tondo, dal gregoriano fino alle " avanguardie'. 1 1
Felis Inviato 6 Settembre 2024 Inviato 6 Settembre 2024 13 ore fa, Lolparpit ha scritto: Adesso mi ascolto la sonata citata ‘pour clavecin’:
Felis Inviato 6 Settembre 2024 Inviato 6 Settembre 2024 13 ore fa, Grancolauro ha scritto: Certo, oggi tutto ciò appare bizzarro e privo di senso. Ma non potrebbe succedere lo stesso tra 50 anni a ciò che noi oggi riteniamo l'originale, l'autentico? E se mia nonna avesse avuto le rotelle?
Felis Inviato 6 Settembre 2024 Inviato 6 Settembre 2024 @faber_57 36 minuti fa, analogico_09 ha scritto: @Grancolauro Il problema, caro Damiano, e' di (dis)educazione, di indirizzo "coatto" verso l' offerta musicale pressoche' univoca, del popolo alla cultura non solo musicale da parte delle istituzioni secolari borghesi di emanazione pist- romantica che cercano di conservare e difendere il proprio "potere", di far gravitare l' offerta musicale sui pur magnifici sempiterni repertori musicali ad essere più' consoni, spesso gli unici che conoscono e comprendono. Non si tratta di dare la colpa al " popolo bue" al quale si dà non gia' quel che vuole bensì cio' che si vuole il pubblico voglia, dove la questione potrebbe semmai essere del gatto che si morde la coda. Come il popolo televisivo: la televisione da' al popolo cio' che il popolo vuole dopo lunghi decenni di televisione "cura Ludovico" al contrario... E' facile fare la colpa al popolo... nei paesi "occidentali" più evoluti musicalmente e culturalmente del nostro, c'e' un pubblico più "smaliziato" ed esigente aperto alla stiria della musica a tutto tondo, dal gregoriano fino alle " avanguardie'. Esatto. Basta prendere un qualsiasi teatro o auditorio che non sia sotto le alpi e confrontarne la programmazione per vedere quanto qui si sia arretrati, provinciali e pigmei a livello culturale. Più a nord trovi sempre in cartellone un'opera di Monteverdi o Handel e pensa, persino Lully! Incredibile anche alla spericolatezza che davano l'altra sera su Sky classica: un Idomeneo con la Freiburger Barockorchester condotta da Currentzis! Ma non sono io ad affermarlo ma è una battaglia di uno dei miei più validi maestri quael'è Dino Villatico. 1
talli. Inviato 6 Settembre 2024 Inviato 6 Settembre 2024 10 ore fa, Grancolauro ha scritto: e clavicordo sono magnifici strumenti ma non riempiono i teatri. Come volume sonoro di sicuro!
Grancolauro Inviato 6 Settembre 2024 Inviato 6 Settembre 2024 2 ore fa, faber_57 ha scritto: per mille motivi le grandi istituzioni musicali hanno una programmazione imbalsamata Certo, hai senz'altro ragione. Al contempo, noto che quando si fanno iniziative coraggiose, perlomeno nelle realtà che conosco, il pubblico non viene, non si appassiona. Questo scoraggia, e lo dico con rammarico perché l'ho provato sulla mia pelle. 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: E' facile fare la colpa al popolo... nei paesi "occidentali" più evoluti musicalmente e culturalmente del nostro, c'e' un pubblico più "smaliziato" ed esigente aperto alla stiria della musica a tutto tondo, dal gregoriano fino alle " avanguardie'. Tutto vero quello che scrivi Peppe. E' che a me (perdona la franchezza, non mi sto rivolgendo a te) questo continuo inveire degli "smaliziati" - che la sanno più lunga di tutti e non mancano di farlo notare ad ogni piè sospinto - contro le istituzioni, i parrucconi, i professoroni, i conservatori, i poteri forti e compagnia cantando, mi sembra parte del problema e non la sua soluzione. 1 ora fa, Felis ha scritto: E se mia nonna avesse avuto le rotelle? Uhmm, argomento interessante. Fammici pensare un momento e poi provo a rispondere.
analogico_09 Inviato 6 Settembre 2024 Inviato 6 Settembre 2024 Sono davvero preso da varie cose personali quindi poco tenpo per il forum, leggo cose interesxanti, ci tornoerò su, per ora vorrei condividere, apprezzabile o meno c he sia, un'idea che mi è venuto prima mentre tornavo a casa in scooter smadonnando un po' di meno di quanto non stessero impazzendo gli automobilisti inscatolati in latte aerroventanta, in un traffico da far davvero pensare che il kondo sia affetto da una follia colletiva la quale essendo di tutti diventa "normale"...- Il singolo lo si chiude in manicomio.., ci sono "rumor", non provenienti da ... mariano.., di voler riedificare le case per i matti... Battute a parte, stavo pensando, anzi ripensando ad una cosa cui penso spesso, ovvero che oggi si vive in maniera spropositata il culto dell'interprete, delle orchestre, degli strumentisti virtuosi, ecc, e sempre meno si parla e si considera la MUSICA... Anche per quanto riguarda il pianismo dedito ai vai bach, couperin, scarlatti, etc., alla maggior parte dei pianistofoli interessa più come il proprio preferito tastierista suoni il proprio "ego" musicale autoreferenziale prendendo a "pretesto" bach, scarlatti, etc.., dei quali, diciamocelo, frega poco o niente se non in funzione di come dia la possibilità all'eccellente virtusoso di mettersi in mostra... Una concezione anche questa di trapassato "eriocismo"romantico individualista, nobile e sentimentale quanto si vuole, ma davvero oramai decotto, lontano questo si nel tempo, più di quanto non. siano le prassi ececutive barocche piene di fioriture, ornamenti, abbellimenti, improvvisamenti.., ed altre destrezze del suonar quasi componendo con cipiglio creativo e senza alcuna leziosità. Anche in questo forum si parla raramente delle opere musicali.., vanno per la maggiore i topic sulle interpretazioni di riferimento.., i dischi..., cosa divertente ed utile, ma allargare gli orizzonti non verrebbe a nuocere. Dico senza voler generalizzare.., farei torto ai vari amici che spendono parole per il mezzo e per il fine.., senza fare nomi. 1
analogico_09 Inviato 6 Settembre 2024 Inviato 6 Settembre 2024 1 ora fa, talli. ha scritto: 12 ore fa, Grancolauro ha scritto: e clavicordo sono magnifici strumenti ma non riempiono i teatri. Come volume sonoro di sicuro! Si tratterebbe di adattare i luogi adeguatamente acustici allo strumento e non già lo strumento al luogo "inacustico"... In Italia saremmo strapieni di luogo ideali entro cui far "sferragliare" il così temuto clavicembalo.., ma a cominciare dalla proprietà vaticane.., infinite.., chiese sconsacrate e non aperte solo ai tristi matrimoni.., ma è la "mentalità" ad essere avara e chiusa di fronte a queste potenzialità èoene di promesse apeerte e tuttavia irrealizzabili. Quando potrò racconnterò un già raccontato aneddoto che si sarà perso nell'incendio, a proposito di ciò...
SimoTocca Inviato 6 Settembre 2024 Inviato 6 Settembre 2024 2 ore fa, Felis ha scritto: Basta prendere un qualsiasi teatro o auditorio che non sia sotto le alpi e confrontarne la programmazione per vedere quanto qui si sia arretrati, provinciali e pigmei a livello culturale. Più a nord trovi sempre in cartellone un'opera di Monteverdi o Handel e pensa, persino Lully Avendo trascorso un periodo abbastanza lungo a Parigi, mi è del tutto evidente la verità contenuta nel tuo ragionamento. Non solo nei teatri, ma addirittura nelle chiese parrocchiali… e non dico solo recital di organo (che organi belli ce ne sono a Parigi, non solo quello di Nôtre Dame …) ma di piccoli ensembre e cori con programmi di musica antica … E, giusto per chiarezza, ribadisco la mia, già chiara, posizione: Non sono ricattabile! Ooops, scusate.. ho sbagliato notiziario.. ehm..discussione..😉 La mia posizione è chiara: opportuno, anzi necessario, tenersi aggiornati sulle le più recenti acquisizioni della filologia musicale e conoscere le versioni storicamente informate di ogni opera che si ascolta. Partendo dalla conoscenza e dalla consapevolezza, punti di partenza quasi sempre ignorati e trascurati, poi ciascuno è libero di scegliere se ascoltare le Variazioni Goldberg eseguite su un pianoforte moderno da Glenn Gould (e quali poi? quelle di fine anni ‘50, in Mono, o quelle di inizio anni ‘80 in stereo DDD?) oppure quelle eseguite su clavicembali “originali” da Leonhardt o da Rousset. La conoscenza è importante anche nell’Arte. Poi è vero che, mentre nella Scienza, non si può prescindere a nessun titolo dalle conoscenze già acquisite, non si può ignorarle e tornare indietro, nell’Arte c’è invece anche questa libertà, libertà che non è solo estetica ma anche etica. La libertà in nome della quale Picasso può permettersi di non usare la prospettiva razionale, in auge dai tempi di Piero della Francesca, per creare Guernica…. non la usa, ma la conosce e la saprebbe usare… questo il nocciolo.. 2
Grancolauro Inviato 6 Settembre 2024 Inviato 6 Settembre 2024 27 minuti fa, SimoTocca ha scritto: Poi è vero che, mentre nella Scienza, non si può prescindere a nessun titolo dalle conoscenze già acquisite, non si può ignorarle e tornare indietro, nell’Arte c’è invece anche questa libertà, libertà che non è solo estetica ma anche etica. Bel paragone Simone! Concordo su tutto. Mi verrebbe solo da aggiungere che quel “tornare indietro” è comunque veicolato dal presente e risponde a una sua esigenza. È un atto che accade oggi, e già solo per questo non può mai far riaccadere il passato se non mediante una finzione. Ciò non toglie che il gesto di tentare di riappropriarsi dell’originale, per quanto farlo sia impossibile (lo diceva già Platone, mica pizza e fichi), abbia una forte connotazione estetica ed etica che merita rispetto e, talvolta, ammirazione. Ma le mie sono solo elucubrazioni filosofiche del tutto inutili suggeritemi da mia nonna a rotelle, porella 😀. Porta pazienza
Felis Inviato 6 Settembre 2024 Inviato 6 Settembre 2024 48 minuti fa, SimoTocca ha scritto: La libertà in nome della quale Picasso può permettersi di non usare la prospettiva razionale, in auge dai tempi di Piero della Francesca, per creare Guernica…. non la usa, ma la conosce e la saprebbe usare… questo il nocciolo.. Sacrosanto ma basta che l'operazione sia fatta con coscienza specifica e non sia "di comodo" perché non mi interessa approfondire. 31 minuti fa, Grancolauro ha scritto: Ciò non toglie che il gesto di tentare di riappropriarsi dell’originale, per quanto farlo sia impossibile (lo diceva già Platone, mica pizza e fichi), abbia una forte connotazione estetica ed etica che merita rispetto e, talvolta, ammirazione. Ma le mie sono solo elucubrazioni filosofiche del tutto inutili suggeritemi da mia nonna a rotelle, porella 😀. Porta pazienza Invece sono utilissime per avvicinarsi al concetto cristologico di "verità" alla quale noi possiamo solo tendere ma dobbiamo secondo me farlo al meglio delle nostre possibilità. Quindi se è richiesta una viola da gamba sarebbe meglio non usare un violoncello.
SimoTocca Inviato 6 Settembre 2024 Inviato 6 Settembre 2024 Se si scorre la mia, ormai troppo lunga, discussione sulle nuove uscite di classica… si vedrà che di recente ho segnalato l’integrale in tre album dei concerti per clavicembalo (anche quelli a due o tre clavicembali compresi) del giovane e valente Corti con l’orchestra filologica Il Pomo D’Oro. E dire che di versioni diverse di questi concerti ne conosco davvero a decine… ma questa edizione se non l’avete ascoltata..ecco..merita! Poi..ed ecco perché non sono ricattabile, è pur vero che ho segnalato l’album recente e controcorrente degli stessi concerti, eseguiti su un pianoforte moderno e da una piccola orchestra (famosa, ma non filologica) con strumenti ad arco con corde di metallo e diapason di accordatura “moderno” e non barocco. E devo dire che ho trovato anche questo ascolto, seppure diversissimo e seppure lontano dalle acquisizioni filologiche, l’ho trovato piacevolissimo… Ecco, l’ho dichiarato… ma..non aspettatevi “lacrime di pentimento”…in diretta .. 😆😆😉😉
Grancolauro Inviato 6 Settembre 2024 Inviato 6 Settembre 2024 36 minuti fa, Felis ha scritto: Invece sono utilissime per avvicinarsi al concetto cristologico di "verità" alla quale noi possiamo solo tendere ma dobbiamo secondo me farlo al meglio delle nostre possibilità. Quindi se è richiesta una viola da gamba sarebbe meglio non usare un violoncello. Cristologicamente parlando, pensare di poter cogliere l'essenza dell'eterno (lo spirito di Bach!) mediante le sue imitazioni (la viola da gamba costruita l'altro ieri) mi sembra piuttosto una forma di idolatria, che conduce fatalmente a trattare come infedeli, dediti al male e destinati alla perdizione, quanti invece considerano le imitazioni per quello che sono: una testimonianza storica dell'immaginazione umana, certo istruttiva e affascinante ma non più "vera" di altre manifestazioni umane. Azz, ho divagato, chiedo venia e mi zittisco subito! Sulla contesa tra monofisiti e nestoriani magari ci si vede un'altra volta
Questo è un messaggio popolare. Lolparpit Inviato 6 Settembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 6 Settembre 2024 1 ora fa, Grancolauro ha scritto: infedeli, dediti al male e destinati alla perdizione, quanti invece considerano le imitazioni per quello che sono Io sono epicureo, edonista e materialista. Da giovane anche un po' marxista e leninista, e forse per questo mi sono sempre piaciuti i tastieristi sovietici: Al di là di tutto, i pianisti che affrontano il repertorio antico, clavicembalistico o non strettamente pianistico, sono pienamente consapevoli di offrire un'immagine sonora lontana da quella autentica. E credo che non lo facciano solo, come è stato detto, per mettere in mostra le proprie doti di virtuosi e dar corso al proprio ego iportrofico, ma anche autentica ammirazione verso certa musica e dal piacere di eseguirla. 4
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora