giorgiovinyl Inviato 16 Settembre 2024 Inviato 16 Settembre 2024 Torre di babele adesso su LA7, canale che giustamente Augias ha definito un servizio pubblico. Partecipano Michele Dell’Ongaro e Daniele Gatti. La potrete recuperare in replica o streaming. 1
maverick Inviato 16 Settembre 2024 Inviato 16 Settembre 2024 Appena finita. Che meraviglia !!, sia per i neofiti che per quelli che magari un po' di musica la masticano. Bravo Dall'Ongaro e bravissimo anche Gatti, che magari al pianoforte non sarà Bernstein o Barenboim, ma che ha spiegato in maniera chiara e semplice alcuni aspetti della composizione. (Tra parentesi persona gentilissima e disponibile, incontrata tre gg fa in concerto a Verona; magari gli artisti fossero tutti così cortesi ed educati.) Una mezz'oretta di grande tv, da parte di una delle poche TV che fa ancora qualcosa di serio. E adesso tutti a vedere il Grande fratello,... che non ci si istruisca troppo.
analogico_09 Inviato 16 Settembre 2024 Inviato 16 Settembre 2024 Avevo pensato di scrivere qualcosa al riguardo.., non intendevo aprire un topic, mi sarei riallacciato a quanto sostentuto recentemente nella discussione sul disco di Rameau e Debussy... Ho visto un po' di trasmissione poi.., beh.., senza intento polemico.., ma detto de core, ho provato un leggero giramento testicular.., nun se ne può più delle sinfonie di Beethoven, di come Beethoven fosse sordo e pure udisse tutto.., e le solite nozioni sugli stessi temi, argomenti, repertori musicali.., i soliti relatori "accademici", bravissimi per carità.., ma la storia della musica è immensa, di musicologi e critici ve n'è da poter fare ogni tanto un ricambio..., e non si fa altro che girare sostanzialmente intorno alle stesse cose raccontate dalle stesse persone degli enturage di maggior "potere". Se la televisone dovrebbe essere davvero servizio pubblico bisognerebbe che i soliti promotori, "presentatori", etc., cominciassero a pensare che tra il pubblico da "servire" vi è anche tanta gente a cui piacerebbe sentir parlare di Monteverdi, di Alessando Stradella, di Haydn, di Caldara, di Ligeti, di Terry Riley, di Arvo Part, di Bartok, di Penderecki, di Philip Glass... etc. etc. ho scritto nomi a sensazione... ce ne sarebbero ancora ennemila da osservare mentre noi giriamo intorno sempre agli stessi "feticci". Si obietterà che poi però il pubblico si annoierebbe se non gli si da' l'ennesima lezione sulla nonna di Beethoven la quale è talmente sublime e sacrale che dovrebbero vietarne l'esposizione "mercantile" a iosa per fare tanti ascolti televisivi con le cose che raggiungono più facilmente se non anche esclusivamente il grande pubblico il quale così facendo, perpetuando lo stato antico delle cose, non crescerà mai musicalmente, culturalmente, artisticamente.. pubblico sonnacchioso e stanco dopo una giornata di lavoro o di fancazzismo che sta lì con l'occhio sempiappeso svegliabile per qualche momento solo facendo risuonare i quattro sussultosi accordi iniziali della quinta di Beethoven... Stimo abbastanza Augias per varie cose.., non per queste "facilonerie" che trovo un poco autoreferenziali... Non ho capito se questa sia una puntata una tantum o se sia l'inizio di una serie di incontri sulla musica dedicati magari ad altri repertori che potrebbero non essere troppo graditi dai "pubblicitari".., sai com'è.., la legge dalla odience... oppure si scrive audience? E se scrivessimo nella nostra bella e musicale lingua: "la legge degli ascolti"? 1 1
Questo è un messaggio popolare. maverick Inviato 17 Settembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 17 Settembre 2024 3 ore fa, analogico_09 ha scritto: i soliti promotori, "presentatori", etc., cominciassero a pensare che tra il pubblico da "servire" vi è anche tanta gente a cui piacerebbe sentir parlare di Monteverdi, di Alessando Stradella, di Haydn, di Caldara, di Ligeti, di Terry Riley, di Arvo Part, di Bartok, di Penderecki, di Philip Glass... Perdonami Peppe, ma se già con Beethoven e Mozart è una relativa rarità ascoltare trasmissioni televisive, non oso pensare chi seguirebbe una disquisizione sulle sinfonie di Penderecky... Dai .., sinceramente neanche io. "Tanta gente" ? ..... mah.. 3
loureediano Inviato 17 Settembre 2024 Inviato 17 Settembre 2024 Anche a me succede come a Peppe, ma poi mi dico, ma chi mai ascolterebbe una trasmissione su un compositore ai più sconosciuto. Beethoven sa chi è almeno il 99% degli italiani.
Questo è un messaggio popolare. peng Inviato 17 Settembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 17 Settembre 2024 ottimista 1 5
Amministratori cactus_atomo Inviato 17 Settembre 2024 Amministratori Inviato 17 Settembre 2024 Oggi i fruitori di musica classica sono una frazione dei genitori di musica. Se voglio avvicinare un neofita a questo mondo parto dai brandeburghesi o dalle sinfonie di lvb, non certo dalla passione secondo matteo o dall'ultimo quartetto di lvb. Se parlo di Stradella usciranno le critiche di chi avrebbe preferito stockausen. La TV non può essere troppo specializzata 2
giorgiovinyl Inviato 17 Settembre 2024 Autore Inviato 17 Settembre 2024 Concordo già è tanto che abbiano fatto la puntata sulla nona di Beethoven. Dovesse avere successo magari affronteranno altri compositori. Di Augias ricordo degli allegati a Repubblica in conversazione con il musicologo Roman Vlad in cui si analizzavano diversi compositori, il primo volume dedicato a J.S. Bach, che contribuirono a farmi scoprire la musica classica
one4seven Inviato 17 Settembre 2024 Inviato 17 Settembre 2024 Se volessi instradare qualcuno verso nuovi percorsi, di certo non lo farei passare all'inizio per Arvo Part. Detto ciò, un tempo il servizio pubblico spiegava ad una popolazione ancora in parte analfabeta o minimamente secolarizzata il rock progressivo. Forse abbiamo fatto qualche passo indietro di troppo... Almeno nel servizio pubblico. . 1 1
faber_57 Inviato 17 Settembre 2024 Inviato 17 Settembre 2024 Ma trasmissioni come questa hanno ancora un senso? Quando c'era il canale unico, o poco più, l'intento pedagogico poteva portare qualche risultato. Ma oggi chi guarda una trasmissione così? Non i giovani, che hanno abbandonato la televisione; non noi amanti del genere, perché ci imbarazza il livello "basico" che devono mantenere per avere un minimo di ascolto. L'unico modo per educare alla musica è insegnarla a scuola già dalle elementari; ma nella nostra epoca non è di certo ritenuta una materia indispensabile alla formazione culturale. A mio avviso meglio, molto meglio canali di approfondimento non scontati come quello di Francesco di Fortunato: prima o poi ci capiti, e se hai un minimo di curiosità musicale magari scocca la scintilla. 1 1
analogico_09 Inviato 17 Settembre 2024 Inviato 17 Settembre 2024 2 ore fa, cactus_atomo ha scritto: La TV non può essere troppo specializzata Ma nemmeno troppo fossilizzata. Però all tv privata lo potremmo perdonare se non proprio accettare... meno perdonabile chi sia di così alto grado di sabiduria e cagnoscenza e non trovi il modo di, approfittando dello strumento televisivo finanziato essenzialmente con la pubblicità (oramai sulla RAI si son perse le speranze) di coinvolgere nel modo giusto, chiamando anche "commentatori" nuovi chè ve ne sarebbero di eccelsi più aggiornatie e meno "stagionati"... il grande pubblico che so.., anche con i fuochi d'artificio di Handel, con la Saga di Strawinsky, con i Concerti grossi di Corelli, con qualche luminoso e illuminante "numero" dal Vespro monteverdiano.., giusto per citare qualche msica di sicuro appeal, di immedito piacimento.., e che cavolo, ma s'to grande pubblico davvero lo vogliamo dipingere così tanto bue?? Coinvolgere con la nonna di Beethoven (di fronte alla quale mi inchino.., essend'essa del tutto incolpevole.., la stra-esposione combina i guai...) so' boni tutti i "presentatori" che fanno lo sgabello per se stessi... 7 ore fa, maverick ha scritto: Perdonami Peppe, ma se già con Beethoven e Mozart è una relativa rarità ascoltare trasmissioni televisive, non oso pensare chi seguirebbe una disquisizione sulle sinfonie di Penderecky... Dai .., sinceramente neanche io. "Tanta gente" ? ..... mah.. Pure tu però ti fermi solo su Penderecky che fa parte di una rosa di proposte fatte come esempio.., tanto per dire che negli infiniti percorsi della storia della musica hai voglia, volendo, non dovendo sempre riaffermare gli stessi repertori tanto cari alle "accademie" di ottocentesca emanazione, direi affatto monopolista, quanta musica bella e "facile" si potrebbe mandare, commentare, spettacolarizare che potrebbe attirare il pubblico "medio".., ovviamernte con un approccio "pedagogico" adeguato... quasi come si fa quando si parla dei soliti "beethoven" (giù il cappello!!!) in maniera spesso pure banale, rigirando la faccenda per lo più sulle solite cose biografiche che le sanno pure sassi. Griderei di piacere se una volta tanto, rischiando.., il rischio è il sale della vita.., la pigrizia invece lo è della morte, si presentassero i "Quartetti d'archi" di Beethoven, tra le opere più geniali di sempre patrimonio immenso dellumanità. Troppo difficili? Non è vero, sono troppo sconosciuti!! In ogni caso, secondo me vale che attraverso quella che si presenti come una politca di promozione culturale democratica, bisognerebbe tener conto anche delle minoranze! Ma così non vende!? Ma certamente.., ma anche non.., come strema ratio allora si rinunci a fare cultura, spettacolo televisivo con la musica di maggior sicuro impatto - INDOTTO (sono con @faber_57 che scrive: Ma oggi chi guarda una trasmissione così? Non i giovani, che hanno abbandonato la televisione; non noi amanti del genere, perché ci imbarazza il livello "basico" che devono mantenere per avere un minimo di ascolto. - e si resti sui programmi più cassetta...
analogico_09 Inviato 17 Settembre 2024 Inviato 17 Settembre 2024 1 ora fa, one4seven ha scritto: Se volessi instradare qualcuno verso nuovi percorsi, di certo non lo farei passare all'inizio per Arvo Part. Dai.., non estremizziamo.., non ho parlato solo di Arvo Part. Inoltre pensi forse che la televisione i programmi sulla musica la guardano solo che non capirebbero Arvo Part? Le cui composizioni peraltro sono di grandissima suggestione, a livello di persona sansibile, e si è in tanti ad esseròlo, checcè ne dica la televisione e chi sotiene queste preclusioni coatte. Cmq queste cose accadono solo in Italia, paese ancora "operistico" chiuso in un ottocento che non ce la fa' a morire.., negli altri paesi "occidentali" più ampiamente acculturati musicalmente del nostro, c'è anche molta ma molta più varietà e novità repertoriale nelle offerte concertistiche e mediatiche in generale. La nostra televisione nazionale si fa in quattro solo per mandare in prima serata l'evento mondano, la prima alla scala, più per il gossip del bel pubblico tutto in ghinghrei spesso oltre il kitsch, che per la musica...
faber_57 Inviato 17 Settembre 2024 Inviato 17 Settembre 2024 10 minuti fa, analogico_09 ha scritto: negli altri paesi "occidentali" più acculturati musicalmente del nostro, c'è anche molta ma molta più varietà e novità repertoriale Che poi, gira e rigira, si torna sempre qui. Ho chiesto a Gemini se in Francia, Spagna, Germania, Austria ed Inghilterra è previsto l'insegnamento musicale nella scuola d'obbligo. Ecco la risposta. Spagna L'educazione musicale è presente nei programmi scolastici spagnoli fin dalla scuola primaria, ma la sua intensità può variare a seconda delle regioni e delle scuole. Francia La Francia ha una lunga tradizione musicale e l'educazione musicale è parte integrante del curriculum scolastico. Germania L'educazione musicale è obbligatoria nelle scuole tedesche e gode di un alto prestigio. Austria L'Austria ha una forte tradizione musicale e l'educazione musicale è considerata fondamentale per lo sviluppo della personalità. Inghilterra L'educazione musicale è obbligatoria nella scuola primaria e secondaria di primo grado in Inghilterra.
rebus Inviato 17 Settembre 2024 Inviato 17 Settembre 2024 3 ore fa, giorgiovinyl ha scritto: Di Augias ricordo degli allegati a Repubblica in conversazione con il musicologo Roman Vlad in cui si analizzavano diversi compositori, il primo volume dedicato a J.S. Bach, che contribuirono a farmi scoprire la musica classica Questi mi mancano, io invece ho una serie di DVD con lui e il pianista Giuseppe Modugno, interessanti anche se per forza di cose un po' frettolosi. Comunque almeno Augias è uno che fa servizio pubblico veramente: ce ne vorrebbero di più di iniziative così, anche se chiaramente la divulgazione la fai, almeno all'inizio, con le cose più note e accessibili, poi se ti danno modo di proseguire puoi affrontare anche brani meno scontati. Ricordo anche i concerti per i giovani di Bernstein, stupendi: lui era bravissimo anche a divulgare.
analogico_09 Inviato 17 Settembre 2024 Inviato 17 Settembre 2024 3 ore fa, giorgiovinyl ha scritto: Concordo già è tanto che abbiano fatto la puntata sulla nona di Beethoven. Dovesse avere successo magari affronteranno altri compositori. Di Augias ricordo degli allegati a Repubblica in conversazione con il musicologo Roman Vlad in cui si analizzavano diversi compositori, il primo volume dedicato a J.S. Bach, che contribuirono a farmi scoprire la musica classica Ma quella è un'altra storia, fu una iniziativa fantastica, con il grande Roman Vlad (discendente - sul serio - di Vlad III, "voivoda", passato alla leggenda come Dracula, il vampiro). Seguivo e conservo e consulto ancora tutti gli allegati di Repubblica. Erano dedicati a Mozart, Bach, Beethoven e i loro tempi ; all'opera: Rossini, Verdi Wagner, agli altri del loro tempo; ai "Moderni: Mahler, Puccini, Strawinsky, e i loro tempi.., insomma un excursus storico abbastanza ampio. Seguivo spesso le "Lezioni di musica" dal vivo che Roman Vlad teneva presso la Filarmonica Romana, nella Sala Casella. Semplicemente deliziosi, nella sostanza e nel modo di porsi (non provò mai a succhiare il collo a nessun spettatore...) 1
Velvet Inviato 17 Settembre 2024 Inviato 17 Settembre 2024 Il fatto che l'ottimo Dall'Ongaro sia fuggito da Rai5 dove conduceva trasmissioni di approfondimento bellissime sulla musica classica per approdare a La7 la dice lunga sull'agonia che sta vivendo Rai sotto il regime della famiglia Cecioni. 1 1
analogico_09 Inviato 17 Settembre 2024 Inviato 17 Settembre 2024 Ad. esenpio, nella dispensa allegata a "I Moderni", si affronta anche il jazz... Il jazz oramai è completamente spatito dalle televisioni...,m seguitiamo a giuggiolarci con le solite cose... Con tutto il rispetto nper Augias, per quello che ha fatto di buono e di notevole, ma ìsto giro non mi pare sia sulle parrate altezze... Una pagina di uno degli allegati intitolati "Il Romanzo della musica".
rebus Inviato 17 Settembre 2024 Inviato 17 Settembre 2024 4 minuti fa, analogico_09 ha scritto: Il jazz oramai è completamente spatito dalle televisioni Vero, non che si sia mai visto molto ma adesso è proprio introvabile
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