appecundria Inviato 22 Ottobre 2024 Autore Inviato 22 Ottobre 2024 Nessuno può dire "starei meglio senza gli altri". Anche un Sentinelese dell'Oceano Indiano è comunque, come noi, il frutto di 250mila anni di vita in comune. Se qualcuno ti ha preso quando sei uscito dell'utero già quello è il frutto della società. Senza gli altri non avremmo nemmeno la posizione eretta, altro che "starei meglio". 1
mozarteum Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 Nullo pero’ c’e’ soggettivo e soggettivo. E il soggettivo non e’ mai originario ma e’ sempre il risultato di ambiente, direi anche storia di un paese, educazione cultura, in combinazione con il carattere e l’esperienza di ciascuno. Il soggettivismo in Usa porta a campioni di ricchezza tecnologia e’ il luogo dove l’individuo puo’ avere la massima espansione ecc. In Italia un eccesso di soggettivita’ porta piu’ spesso ahhooooo’ a romaaa a lazzio e c’ho er biemmevu. Guardiamoci intorno. 1
densenpf Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 7 minuti fa, nullo ha scritto: 10 minuti fa, densenpf ha scritto: Cos'e' primario, un piatto di riso.......o stare bene con se stessi?? prima il riso, poi il resto che a pancia piena si filosofeggia meglio. Visione completamente materialistica, priva di spirito, cioe' quel nascosto in noi, che ci fa' ascoltare la musica divina di Mozart, o apprezzare la Venere di Botticelli. La rispetto cmq, ci mancherebbe, ma non e' la mia.
densenpf Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 6 minuti fa, nullo ha scritto: proprio ora in sottofondo Ottimo, sei sulla retta via, allora 1
LUIGI64 Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 45 minuti fa, densenpf ha scritto: daje....il fattore collettivo non esiste se non mettete al centro l'individuo. Sono d'accordo Se non evolve l'individuo, non può cambiare la società Anche con le migliori ideologie, se non cambia la coscienza delle singole persone, si gira in tondo.. 1
LUIGI64 Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 58 minuti fa, densenpf ha scritto: ' dallle acque piu' putride che nasce il fiore piu' bello, il Loto. Frase molto buddhista Mi ricorda molto il buddhismo della Soka Gakkai ☺️
Plot Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 1 minuto fa, LUIGI64 ha scritto: Frase molto buddhista Mi ricorda molto il buddhismo della Soka Gakkai ☺️ ...il buddismo e' arrivato qualche millennio dopo -
densenpf Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 30 minuti fa, LUIGI64 ha scritto: Anche con le migliori ideologie, se non cambia la coscienza delle singole persone, si gira in tondo. A maggior ragione con le due ideologie politiche dominanti degli ultimi 100 anni , comunismo e capitalismo, vere nefandezze della mente, concepite per schiavizzare, da due punti di vista opposti, il popolo. 1
LUIGI64 Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 6 minuti fa, Plot ha scritto: buddismo e' arrivato qualche millennio dopo Quel tipo di buddhismo, si ispira al sutra del loto...
Plot Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 ...non dovevi concentrarti sull 'intera immagine postata, ma dovevi vedere meglio la parte inferiore e superiore, il Loto fa parte dell' iconografia e Sacralita' degli Egizi ancora oggi come millenni fa' @LUIGI64 come rappresentato dalle descrizioni presenti in moltissime raffigurazioni millenarie. Il Loto, in egizio seshen, era il fiore della Nymphaea considerato sacro per gli Egizi, emblema di rinascita per la sua caratteristica di chiudere la propria corolla sprofondando nell'acqua la sera e di schiuderla riemergendo all'alba orientandola verso la luce del sole. - - 1
Savgal Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 Il concetto di individuo è centrale nella rappresentazione che i contemporanei hanno del mondo, ma la valutazione che si aveva in passato dell’individuo era ben diversa dal presente e non aveva una connotazione positiva. In filosofia il concetto di individuo era legato in origine a quello di "atomo". Cicerone traduceva quest'ultimo termine con l'espressione corpora individua, gli elementi primi non ulteriormente divisibili. Sempre Cicerone, nel De officiis, scriveva, "è contro natura che l'individuo cerchi di aumentare il proprio utile a danno altrui". Nel soddisfacimento dei propri istinti individuali, si esprimeva difatti una prevaricazione che è ribellione contro la natura stessa. Non diversa era la posizione di Aristotele, che "È evidente dunque e che lo stato esiste per natura e che è anteriore a ciascun individuo: difatti, se non è autosufficiente, ogni individuo separato sarà nella stessa condizione delle altre parti rispetto al tutto, e quindi chi non è in grado di entrare nella comunità o per la sua autosufficienza non ne sente il bisogno, non è parte dello stato, e di conseguenza è o bestia o dio.” L’essenza dell’uomo, la sua umanità, è in ragione del suo appartenere ad una comunità, che egli considera anteriore al singolo individuo. Tale idea di indivisibilità rimase la caratteristica della definizione di individuo data da Boezio ("si dice individuo quello che comunque non può essere suddiviso, come l'unità o lo spirito"). Il Medioevo condivideva la stessa rappresentazione. Scriveva Tommaso d'Aquino: "Individuo è ciò che rimane indiviso in se stesso, e diviso da qualunque altro essere, senza che sia possibile un'ulteriore suddivisione". In questa concezione atomistica l'individuo era considerato una sorta di limite del pensiero, l'ulteriormente irriducibile, che, in quanto tale, è incomunicabile, Sempre Tommaso d'Aquino: "Dall'essenza individuale discendono due cose, l'incomunicabilità, e l'impossibilità di trovarsi in più di una cosa". Di questa non se ne dà scienza poiché i nomi individuali, a differenza di quelli universali, possono essere predicati soltanto in relazione ad un unico soggetto. All'interno di questa convinzione l'individuo era percepito come limite, un elemento lontano dalla razionalità, che si esprimeva nel mondo e nel corpo sociale, e in quanto tale fonte di possibile perturbazione della natura stessa, in quanto incarnava un principio egoistico rispetto a quello universale che si esprime nella società. Questa diffidenza nei confronti dell'individuo continuò a permanere anche in epoche successive. La stessa coscienza cristiana deve esprimersi nell'assenso alla tradizione e all'autorità, cui voler contrapporre il proprio giudizio privato era considerato un atto di delirio della mente. Così, il fanatismo, nella società antica e medievale, è un problema che non riguarda l'ordinamento sociale, ma solo il singolo in quanto costui intende prevaricare una ragione comune. Fu nello scontro tra cattolici e riformati la prima manifestazione di un mutamento nella concezione dell'individuo, in quanto il contrasto avvenne anche sulla possibilità della fede come libero atto individuale anziché assenso a regole universalmente accettate. I cattolici concepivano infatti tali regole come il discrimine tra fede e superbia. (Ripropongo un post già scritto) 1
nullo Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 55 minuti fa, mozarteum ha scritto: Nullo pero’ c’e’ soggettivo e soggettivo tautologico direi 1 ora fa, appecundria ha scritto: Nessuno può dire "starei meglio senza gli altri". ma perché devi mettere tutto agli estremi, o bestia o Dio, o solo o in mezzo a tutti. con gli altri puoi condividere passioni, visioni e sentimenti, come ti puoi scontrare su ogni singola questione fino al parossismo. parli di una società che oggi pensa meno agli altri ed più concentrata sul sé. il perché sai bene che è scontato, la solidarietà e il coinvolgimento viene mediamente meglio quando premia il sé, il proprio modo di vedere e si vive in gruppi ristretti e affini. meno bene quando devi mediare la tua personale visione e piegarla per omogarla a quella degli altri, e tu nella mediazione con le altre visioni te la cavi così così... dopo diviene difficile stendere regole che vadano bene a tutti. sicché finisce che in molti caso gliela dai su, quando questo ti è possibile e scegli la solitudine o pochi soggetti con cui la fatica non superi il gusto.. e spesso oggi questo è possibile grazie ad un benessere diffuso mai conosciuto in precedenza. è il bisogno grave che in genere fa abbassare le orecchie. pli chiaramente a livelli filosofico si possono disegnare castelli e utopie, fare progressi o sfociare in una guerra per far prevalere un pensiero, cosa spesso accaduta. ma la realtà è fatta in genere di cose più basse legate alla natura dell'uomo.
appecundria Inviato 22 Ottobre 2024 Autore Inviato 22 Ottobre 2024 38 minuti fa, densenpf ha scritto: due ideologie politiche dominanti degli ultimi 100 anni , comunismo e capitalismo Sono teorie economiche, più che ideologie sono metodologie di organizzazione della produzione e della ripartizione degli utili.
LUIGI64 Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 16 minuti fa, Plot ha scritto: Loto fa parte dell' iconografia e Sacralita' degli Egizi ancora oggi come millenni fa Grazie per la suggestione La frase citata, spesso l'ho ascoltata in ambito buddista segnalato Il famoso mantra: Nam-myoho-renge-kyo In cui renge, tradotto significa loto Comunque, sono simboli e come tali evocano significati che possono travalicare culture specifiche 1
iBan69 Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 Può esistere un egoismo sociale, senza un egoismo individuale? Sono due facce della stessa medaglia?
extermination Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 Non mi è ben chiaro, in termini di principio, se sia cosa buona e giusta che: tutti corrano ( opzione A) corra solo chi ha imparato a correre ( opzione B) non corra nessuno ( opzione C)
iBan69 Inviato 22 Ottobre 2024 Inviato 22 Ottobre 2024 @extermination chi va piano, va sano e va lontano.
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