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Ai confini del Jazz


damiano

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Inviato
1 ora fa, damiano ha scritto:

jazz mainstream (scusatemi ma non ce la faccio a scrivere autentico)

 

Capisco, Damiano, ottima la tua iniziativa, ma se ti riferisci a me nel post nel topic Jazz ho messo il termine tra virgolette ponendo una domanda, proprio per anticipare qualche osservazione contrariata: Quindi suggerirei di tornare a parlare di jazz pieno ed "autentico" (spero non si risponda: chi lo dice che una musica, quale musica, sia jazz "autentico"? ), scritto inoltre in un contesto ben più articolato dove spiego cosa intendo dire per autentico in maniera più ampia e precisa certamente non manichea. Posto che l'autenticità sia un valore universale la cui riscoperta applicata a tante realtà artistiche,  in una fase storica secondo me molto promiscua,  con_fusionaria e approssimativa sul piano estetico, identitario, culturale, ovvero musicale è a mio parere cosa positiva e direi "necessaria". 

p.s. - in sostituzione al termine "autentico" non mi piace la definizione di jazz "mainstream", ovvero di "scia", mi piace scrivere jazz storico dove il jazz non è un fiume tranquillo che scorre a valle ad onda calma e fissa nel placido letto "mainstream", bensì un oceano vasto che solleva onde altissime nessuna della quali pur assomigliandosi e "stimonaldosi vicendevolmente, si ripete durante le tempeste. 

 

 

Inviato

In quanto alla proposta che hai condiviso, grazie della segnalazione, dispiace dover dire, so che non la prenderai a male, che non sia la mia "marca" di jazz preferita, tantomeno di "fusion" (posto che non tutto quello che sia "nero" corrisponda automaticamente al jazz "autentico").  Non credo che sarò al loro concerto nell'ambito del festival jazz: mi addormento all'ascolto di primo mattino, figuriamoci la sera dopo una giornata di puro e duro fancazzismo! :classic_laugh:

Minimo minimo mi ci vorrebbe per una gagliarda eccitazione l'arkestra intergalattica di un redivivo Sun RA... :classic_wink:

 

  • Thanks 1
Inviato

@damiano Anche a me piace il video che hai postato. Ma la musica (piacevolissima) sa di già sentito

innumerevoli volte, mannaggia non riesco mai a ricordare i nomi, IMHO è costantemente in bilico

col "lounge" o la musica 'da intrattenimento raffinato'...jazz direi assolutamente no...mi pare anni fa lo

chiamassero 'smooth jazz'.

Diverso tempo fa c'era una discussione sulla cosiddetta "Scuola Inglese" nuova, che prò IMHO

di 'nuovo' non ha niente: però è bella musica, senza conferirgli meriti eccessivi.

  • Thanks 2
Inviato
44 minuti fa, damiano ha scritto:

Secondo me qualche novità c'è

 

 

Su questi "generi" sei più ferrato di me, quindi il mio approccio è più di natura "sensazionale" e mi porta a ritenere che con l'ultimo video che hai postato vi sia infine un'abilità del suonare, una tecnica apprezzabile e a coronamente della forma che da sola vale poco ne viene fuori l'espressione robusta e il tratto di marcata ed originale personalità. Non è nuovissimo, ma come dicevo, è possibile eprimere un "gioco" musicale così libero e immaginifico, come quello del video di sopra, pur seguendo un traccia nella quale però non ci si impantana... Se ne parlava anche neltopic del jazz del fatto che la vera erdità del jazz "morto" sia stata raccolta dall'ip hop, dar rap, dal funky, nelle forme tuttavia "ghetto", quindi laceranti e dolenti non di facile cassetta. In questo contesto Nubya, smessi i panni pulitini della bella statuina della dolci e sciape "melodie", esprime una dimensione musicale decisamente più personale ed originale, idem gli altri musicisti.

 

Inviato

Allora non sono il solo a seguire questo "filone"... sul quale, è vero, c'è molto "hype".

Forse non saranno novità assolute, ma in questo calderone c'è tanta buona musica.

E soprattutto, è un calderone pieno di giovani.

La Garcia è sostanzialmente, oltre che brava, la punta di diamante "commerciale" della "scena".

Tant'è che il suo ultimo disco uscito a settembre, Odyssey, è stato presentato con un "lunch party" al Kef music gallery di Londra, per mostrare l'impianto Atmos.

  • Melius 1
Inviato
6 minuti fa, one4seven ha scritto:

E soprattutto, è un calderone pieno di giovani.

 

Preferisci questo 🤣

 

o questo 😩

 

o forse tutti e due... 😅

 

  • Haha 2
Inviato

Non riesco ad inserire i video ma mi piacciono molto i sons of kemet.

  • Melius 1
Inviato

E poi c'è la pista americana e come dice la dottrina Mericoni, so' fforti.

Joel Ross, giovane vibrafonista Chicagoano DON (denominazione d'origine nobilissima), capace di scrivere e suonare musica molto interessante, anzi per me grande musica, ma cerco di essere neutro. Si tira quasi sempre dietro Immanuel Wilkins sassofonista poliedrico e dalla voce personalissima ed il grande Corren al piano. Presi il doppio Blue Note "Who are you"  quando uscì nel 2022, e gira sul mio giradischi piuttosto frequentemente. Vi lascio un assaggio ma conviene farsi un giro

 

 

Qui il "confine del jazz" lo intendo temporale perché dal punto di vista musicale, formale e sostanziale, la materia espressa è jazz al 100%.

 

Ciao

D.

  • Melius 2
Inviato
2 ore fa, giorgiovinyl ha scritto:

Capisco e apprezzo l’intenzione di @damiano ma anche a me il termine mainstream non fa impazzire

E lo so, ma come ho scritto in apertura non ho trovato altre parole.

Grazie Giorgio

Ciao

D.

Inviato
2 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Se ne parlava anche neltopic del jazz del fatto che la vera erdità del jazz "morto" sia stata raccolta dall'ip hop, dar rap, dal funky, nelle forme tuttavia "ghetto"



Niente più di questo disco (del 1994) , e di questa cover che parla letteralmente da sola (diventata ovviamente iconica), riassume ciò che hai detto:


image.png.383137dcb22213825bf6d99246a50cf9.png

  • Thanks 2
Inviato
1 ora fa, damiano ha scritto:

Qui il "confine del jazz" lo intendo temporale perché dal punto di vista musicale, formale e sostanziale, la materia espressa è jazz al 100%.

 

Sono d'accordo, il beat è jazz, l'interplay, sviluppi e piani improvvisativi sono in jazz, rimandano chiaramente a Coltrane, a Sanders, a Shorter, ai coltraniani più in generale.., quest'andamento "misticheggiante"... è musica che riassume in se altri stili jazzistici, potrenno approfondire di più, però mi pare che vi sia della "scuola" che balza subito alle orecchie, alta qualità esecutiva ma senza il sugello dell'originalità, del rapimento emozionale ed intellettuale delle sorgenti ispirative.

Parrebbe musica prevedibile e già sentita di cui istante dopo istante se ne potrebbero indovinare gli avanzamenti... Mi dispiace dovermi mostrare così critico, a limite "esigente", o magari non ci capisco niente.., ma la musica per me è qualcosa che va oltre il piacere dell'intrattenimento, dell'emozione immediata: da ateo la musica (d'l'arte) è la mia "religione",  e quindi tendo a concentrare le mie risorse intellettive e sentimentali, il mio tempo, su quanto secondo me di meglio possa ed esserci.., siccome devo fare necessariamente delle scelte, tendo a considerare e fruire, "copulare"  di più con ciò che ritengo sia ai miei personali massimi livelli dell'espressione nella piena armonia ed equilibrio di corpo e anima, del body and soul...

In ogni caso, come dicono in Spagna, cada loco con su cuento, alla fine tutto è relativo e si sentiva la mancanza di un topic come questo, non per separare maniacalmente i vari elementi/mondi musicali più o meno similari, più o meno dissimili, ma, sia una musica jazz o non sia jazz a seconda dei punti di vista e quando vi sia o meno la possibilità di "eggettivizzare, per approfondire un po' meglio i "fenomeni" non all'interno di un unico "canto".., il nostro Dante ne mise ben tre nel suo glorioso poema,... :classic_biggrin: in modo che vi sia maggior trasparenza a scanso di ammucchiate un po' incasinate. Mi pare che una cosa non escluda l'altra: il jazz "storico" precisamente entrato a far parte della storia della musica afroamericana ha indubbiamente una portata estetica e storica, socio-culturale diversa dalla musica "mista" che presenti dei contenuti di jazz ed altri più propri, frutto di fusioni, innesti di vario tipo che nelle forme più interessanti e pregnanti potranno vantare il proprio orgoglio nella stessa misura in cui il jazz più interessante e pregnante (uso per entrambi i generi temini riduttivi e limitati per sbrigarmi) potrà vantare il suo. E' una separazione fittizia non per evidenziare il meglio o il peggio, giammai, ma per evidenziare il grande valore delle diversità dove è bene che le due "misure" si incontrino tra diloro ma senza "ammucchiarsi". Credo che se ne vedranno di rimescolamenti o travasi spero fecondi da/tra un topic e l'altro... :classic_cool:

  • Thanks 1
Gaetanoalberto
Inviato

Dato che si è parlato della amata scena britannica, che da sempre partorisce innovazione, buone idee ed ottima musica, mi sono imbattuto in questa Emma Rawicz, che mi pare abbia inventiva, originalità e "colore", come suggerisce pure il titolo del disco. Belle sfumature, ottima ritmica, composizione mi pare più che decente.

Si nun ve piace, farommimene una ragione.

Baci.

 

  • Melius 1
  • Thanks 1

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