one4seven Inviato 27 Gennaio Inviato 27 Gennaio @damiano eh.. se non è (stato) un personaggio di confine lui, chi altri lo sarebbe? 1
Gaetanoalberto Inviato 28 Gennaio Inviato 28 Gennaio Oggi mentre lavoro (arrrrgggggghhhhhh) ascolto questo francese Hadouk trio, che ha come leader il polistrumentista francese Didier Antonin Malherbe (ricordate i Gong ?) ed altri due illustri, Loy Erlich, altro polistrumentista, il primo suona come principale il doudouk, un flauto armeno, il secondo l'Hajoui, una specie di basso marocchino, con Steve Shehan alle percussioni. Non si può descrivere, si ascolta e magari piace... 2
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 28 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 28 Gennaio Niente commenti, solo groove Lonnie Linston Smith & The Cosmic Echoes - Expansions - 1975 Andate tranquilli and enjoy with dj Tano... Have fun! 3
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 28 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 28 Gennaio Vabbé, oggi esageriamo. RadioTano chiude con Nils Petter Molvaer, album d'esordio Khmer. Non suoni scandaloso che Ecm si affidi alla sordina della Tromba di Nils, che naviga tra melodie sospese, elettronica, qualche ritmo tribale ed una sordina che ricorda tanto il Miles elettrico. Musica sensuale. 2 1
damiano Inviato 29 Gennaio Autore Inviato 29 Gennaio 13 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: album d'esordio Khmer. Capolavoro assoluto, che è stato anche l'inizio di qualcosa. C'è, alla chitarra, Eivind Aarset che è un deus-ex-machina di molte cose belle, tra cui Dhafer bin Youssef bin Tahar Maarref detto Dhafer Youssef. Di Molvaer ne abbiamo scritto all'inizio di questo lungo parlare, di musiche che ci piacciono, senza alcuna pretesa. È stato membro di un gruppo fantastico chiamato Masqualero (per celebrare uno bravo bravo 🙂) e creato dall'apertura musicale e mentale di, un altro che torna, Arild Andersen. 4 dischi: Masqualero (Odin, 1983), Bande À Part (ECM, 1986), Aero (ECM, 1988), Re-Enter (ECM, 1991) con al volante: Arild Andersen, Jon Christensen, Tore Brunborg, Nils Petter Molvær, Jon Balke e Frode Alnæs (grande chitarrista). Tutti belli e da avere. Poi, nel 97 ed iniziata l'avventura da solista per ECM con Khmer....come detto è un capolavoro, ma io preferisco Solid Esther che mi piace di più, sempre nel senso del pensiero debole. 🙂 Ciao D. 2
one4seven Inviato 29 Gennaio Inviato 29 Gennaio 17 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Lonnie Linston Smith Ci vado matto! Hai detto benissimo: groove, groove groove! 1
damiano Inviato 29 Gennaio Autore Inviato 29 Gennaio E dietro input è arrivato il riflesso pavloviano si Eivind Aarset Phantasmagoria or a Different Kind of Journey https://www.discogs.com/it/release/20397808-Eivind-Aarset-4-Tet-Phantasmagoria-Or-A-Different-Kind-Of-Journey Doppia batteria ed un sound incredibile Ciao D. 1 1
Plot Inviato 29 Gennaio Inviato 29 Gennaio 14 minuti fa, damiano ha scritto: E dietro input è arrivato il riflesso pavloviano si Eivind Aarset Phantasmagoria or a Different Kind of Journey il brano che hai postato non credo faccia parte dell' album che hai citato, in effetti lo avevo gia' postato qualche pagina addietro. Dico questo perche' non ricordo il titolo del brano, che e' un rifacimento di materiale gia' suonato in altre occasioni. PS: non vuole essere una cazziata ovviamente
damiano Inviato 29 Gennaio Autore Inviato 29 Gennaio 30 minuti fa, Plot ha scritto: Dico questo perche' non ricordo il titolo del brano, che e' un rifacimento di materiale gia' suonato in altre occasioni. PS: non vuole essere una cazziata ovviamente Figurati se mi preoccupo di qualche "cazziata" 🙂 Comunque a me il brano suonato nel filmato risulta essere "Duløc or The Cat ́S Eye" che è nel disco linkato. Boh! 😉 Ciao D.
damiano Inviato 29 Gennaio Autore Inviato 29 Gennaio 42 minuti fa, one4seven ha scritto: Post-Rock come sei messo Domanda complicata e che (stranamente) capita a fagiolo per una cosa che mi frulla in testa da sabato e domenica. Stavo sentendo "The Way up" del Metheny Group del 2005 che ogni volta che guardo i CD, e mi viene all'occhio, mi scatena il desiderio di ri-ascolto. Perché è un'opera massiccia ed ogni volta ne scopro un aspetto nuovo. Intanto ho deciso che è uno dei migliori del Group e che è stata la degna uscita di scena. Poi ho metabolizzato che è un disco geometrico che (forse) penalizza la spontaneità per un approccio più cerebrale, se vuoi, ad " effetto calcolato", ovviamente in buona fede. E' indubbiamente per palati non di grana grossa e per orecchie abituate a navigare nelle molteplicità di stili. E soprattutto mi ha ricordato alcune cose di Reich......😉 Ciao D. 1
Plot Inviato 29 Gennaio Inviato 29 Gennaio 56 minuti fa, damiano ha scritto: Figurati se mi preoccupo di qualche "cazziata" 🙂 Comunque a me il brano suonato nel filmato risulta essere "Duløc or The Cat ́S Eye" che è nel disco linkato. Boh! 😉 ...il brano che ho sempre ascoltato si chiama Wanderlust o perlomeno si e' sempre chiamato cosi, come postai in questo topic ma non ricordo dove Magari sul disco gli avranno cambiato nome, non saprei Questo e' wanderlust presentato anni fa' - 2
Gaetanoalberto Inviato 29 Gennaio Inviato 29 Gennaio Vi mando una buonanotte con qualcosa che avrete già sentito, e che forse ho già visto in giro nel forum, ma che ascolto solo adesso con la dovuta attenzione. Un gran bel brano dove c'è tutto, melodia, esecuzione, arrangiamento, ritmo, nostalgia, passato e futuro. GoGo Penguin - Return to text 1
one4seven Inviato 29 Gennaio Inviato 29 Gennaio 2 ore fa, damiano ha scritto: Domanda complicata Eh, ma hai scritto "sound incredibile" sopra quel video live di Eivind Aarset... E per come suona in quel video, non ci sarebbe nessuna difficoltà a metterlo in questa classifica - https://www.impattosonoro.it/2020/05/13/speciali/classifiche/muori-delay-i-30-migliori-dischi-post-rock-di-sempre/ 1
damiano Inviato 30 Gennaio Autore Inviato 30 Gennaio 18 ore fa, one4seven ha scritto: non ci sarebbe nessuna difficoltà a metterlo in questa classifica - Devo studiare.....grazie per l'imbeccata ! Ho scorso rapidamente la lista annessa alla classifica e, nella stragrande maggioranza confesso profonda ignoranza. Però, per aiutarti a capire la difficoltà che ho denunciato nel post precedente ti dico che Sigur Ros li ho sentiti 2 volte dal vivo e non ho nessun disco. Quindi mi piacciono ma non li ho mai fatti miei 🙂 Ciao D.
one4seven Inviato 30 Gennaio Inviato 30 Gennaio 8 minuti fa, damiano ha scritto: Sigur Ros Eh lo avevo intuito che ci stavi vicino... Beato te, io nessun concerto dei Sigur Ros, ma i dischi li so a memoria Ci sono almeno 3/4 dischi "must have". Ágætis byrjun su tutti ovviamente. Capolavoro senza se e senza ma. . Ciò detto il discorso sul post rock è lungo e complicato. Io sono uno che ci aveva "creduto" molto... Ma la vena si (quasi) è esaurita, tranne qualche eccezione. Magari ne parleremo da qualche altra parte un giorno.
damiano Inviato 30 Gennaio Autore Inviato 30 Gennaio 2 minuti fa, one4seven ha scritto: sul post rock è lungo e complicato. Io sono uno che ci aveva "creduto" molto. Hai sentito "con l'anima" il disco che ho indicato un paio di post sopra "The Way Up", l'ultimo di Pat Metheny Group del 2005. Io ci sento molta influenza di Steve Reich (declinata a-la- Metheny ) e la stessa influenza la sento in alcuni lavori di Molvaer, di Sidsel Endresen, di Bugge Wesseltoft di Terjie Rypdal o di Palle Danielsson e potrei andare avanti... E dentro The Way Up ci sono tante sfumature prog, ed ha vinto il Grammy 2006 come miglior disco di "jazz contemporaneo" 🙂 Ciao D.
Gaetanoalberto Inviato 30 Gennaio Inviato 30 Gennaio 10 minuti fa, one4seven ha scritto: discorso sul post rock è lungo Io ho approfittato della tua imbeccata per iniziare a sentire qualcosa. Vastissima ignoranza. Vediamo...
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