one4seven Inviato 30 Gennaio Inviato 30 Gennaio 10 minuti fa, damiano ha scritto: "The Way Up", Naturalmente. È "la chiusura col botto" del PMG. È, a mio avviso, un condensato in 60 e passa minuti, senza una pausa che sia una, di tutto Metheny passato "e futuro". Futuro però che ha preso altre direzioni rispetto a quelle che "The Way Up" fa intuire.
Questo è un messaggio popolare. one4seven Inviato 30 Gennaio Questo è un messaggio popolare. Inviato 30 Gennaio 41 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Vediamo.. Un buon punto di partenza è anche anche la pagina dedicata di OndaRock - https://www.ondarock.it/classifiche/post-rock.php . Giusto per fare capire cosa intendo con "creduto"... Un pezzo come "Helicon 1" dei Mogwai, ha il potere di mandarmi letteralmente su un "altra dimensione"... 🥲 . . 1 2
Gaetanoalberto Inviato 31 Gennaio Inviato 31 Gennaio Questa sera mi godo quest'altra chicca, nella quale il mandolinista Hamilton de Holanda dedica l'album a "Bituca", il mitico Milton do Nascimento, nel 2017. Latinità e jazz si fondono bene, tra passato e presente. Anche questo merita un giro. 2
damiano Inviato 1 Febbraio Autore Inviato 1 Febbraio Il 24/01/2025 at 07:04, one4seven ha scritto: Il 23/01/2025 at 18:22, damiano ha scritto: Ho sentito Plumb e mi pare notevole È più o meno tutto su q Ci sono tornato con attenzione: bello, bello, bello! Grazie di nuovo Ciao D. 1
one4seven Inviato 1 Febbraio Inviato 1 Febbraio 3 ore fa, damiano ha scritto: bello, bello, bello! giusto per aggiungere una chicca... sembra sia anche una produzione "full analog" > https://trackingangle.com/music/david-murray-teams-up-with-questlove-and-analog-tape 1
one4seven Inviato 1 Febbraio Inviato 1 Febbraio E poi escono anche cose di "più facile accesso", ma di una bellezza straordinaria! Da tenere "under the radar" per il 2025. Il "cinematic" è un altro filone molto in voga... 1
one4seven Inviato 1 Febbraio Inviato 1 Febbraio Ed Infine (per oggi ) recupero un progetto nato nel 2022, che mi è piaciuto un bel pò, con due lavori all'attivo > https://www.discogs.com/artist/11253458-Flock-12 UK super-group Flock comprises five leading musicians from London's open-minded jazz and experimental scenes 1 1
Questo è un messaggio popolare. one4seven Inviato 1 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 1 Febbraio il 2022... eh si... poi giuro che la finisco per oggi! Questa è stato un altro stupendo disco uscito nel 2022... a mio avviso, una gemma imperdibile, che percorre altre strade sperimentali e di confine... https://www.discogs.com/master/2977393-Kadef-Kadef 1 2
Gaetanoalberto Inviato 1 Febbraio Inviato 1 Febbraio 1972 -Extrapolation - John McLaughlin (chitarra), John Surman (sax) Brian Odges (contrabbasso) Tony Oxley (batteria). Una miscela di suoni dentro ed al confine, nella quale si vedono i collegamenti con il passato ma anche lo sguardo agli sviluppi successivi. La componente melodica è sempre chiaramente riconoscibile, anche con il contributo della linea di basso, senza essere sopraffatta dalla ritmica, ed ogni tanto trasporta ai confini, con Surman in forma e McLaughlin in perfetta sintonia con armonie a tratti orientaleggianti. 2
Questo è un messaggio popolare. one4seven Inviato 1 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 1 Febbraio Caro @damiano, se non sbaglio ci avevi già parlato di Ambrose Akinmusire... Ebbene eccolo appena uscito il suo ultimo lavoro, per la Nonesuch Records. . Tra l'altro il precedente "Owl Song", si è guadagnato una nomination ai Grammy, come "best instrumental jazz album". . 2 1
damiano Inviato 1 Febbraio Autore Inviato 1 Febbraio 1 ora fa, one4seven ha scritto: Ebbene eccolo appena uscito il suo ultimo lavoro, per la Nonesuch Records. Bene, sapevo che stava per uscire ma non avevo contezza della data. Ambrose è bravissimo e la musica che suona è sempre da ascoltare con estrema attenzione e mai velocemente. Ciao D.
damiano Inviato 1 Febbraio Autore Inviato 1 Febbraio Stasera mi sono ripassato Lyle Mays il bravissimo pianista, compagno di Metheny nel Group e coautore della maggioranza della composizioni. Mays è considerato sia dai musicisti professionisti che dagli appassionati di musica come uno dei pianisti e tastieristi jazz più innovativi e creativi Egli si definiva "un serio compositore contemporaneo con un approccio avanzato alla musica classica, all'estetica armonica e allo sviluppo strutturale attraverso le forme lunghe". I lavori del Group sono molto noti e famosi (decine di Grammy vinti) mentre le opere di Lyle Mays da solista sono meno conosciute: Lyle Mays (Geffen, 1986), Street Dreams (Geffen, 1988), Fictionary (Geffen, 1993), Solo: Improvisations for Expanded Piano (Warner Bros., 2000), The Ludwigsburg Concert (Jazzhaus, 2015), Eberhard (self-released, 2021). Vi cito il primo e l'ultimo perché so che poi farete un giretto tra le altre cose: https://www.discogs.com/it/master/54917-Lyle-Mays-Lyle-Mays e da Lyle Mays estraggo la suite Alaskan Suite, composta da Northern Lights, Invocation e Ascent nel quale si possono riconoscere le parole con le quali Mays si autodefiniva; poi The Ludwisburg Concert https://www.discogs.com/it/release/8441122-Lyle-Mays-Quartet-The-Ludwigsburg-Concert dal quale ho estratto la seconda traccia Either Ornette nel quale, come in buona parte del disco, si può apprezzare il lato più radicalmente Jazz dell'artista Buon ascolto 🙂 Ciao D. 2
Questo è un messaggio popolare. Plot Inviato 1 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 1 Febbraio 40 minuti fa, damiano ha scritto: Stasera mi sono ripassato Lyle Mays Gran bel tocco, articolato, fluido e pulito con delle belle "fioriture" sui tasti. Sono lontano da casa e non riesco a controllare se ho piu' di un lavoro dei suoi, comunque anche l 'album Solo, ha dei bellissimi ed intimi momenti. 2 1
one4seven Inviato 1 Febbraio Inviato 1 Febbraio Posso dire una stupidaggine? Si.. Pat Metheny & Lyle Mays... a mene viene un parallelo, che a mio avviso, ha funzionato alla stessa maniera. Insomma, con lo stesso "schema vincente". E cioè U2 & Daniel Lanois. Naturalmente, con tutte le differenze del caso... ma "i ruoli" di base, sono stati gli stessi. Ed i risultati pure: hanno creato "un sound" che è diventato una firma riconoscibilissima. 2
Questo è un messaggio popolare. yukatan Inviato 2 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Febbraio Ulrich Drechsler - sassofono, Oliver Steger - contrabbasso e Alex Deutsch - batteria, sono tutti artisti esperti e di grande resaputo per decenni, conosciuti a livello internazionale per i loro contributi a varie collaborazioni e formazioni, nonché per i loro progetti individuali. La loro miscela personale e specifica di jam e improvvisazione sembra muoversi con i piedi leggeri e senza peso tra musica da club dal vivo e ritmi HipHop, canzoni contemplative. Ascoltatelo se avete voglia e modo, (occhio ai bassi😉), e fatemi sapere cosa ne pensate. Maurizio 1 3
Gaetanoalberto Inviato 3 Febbraio Inviato 3 Febbraio Sempre in quel viaggio che sto cercando di percorrere per individuare qualche momento chiave dello spostamento verso i confini, oggi mi godo questo: 1 1
Questo è un messaggio popolare. damiano Inviato 3 Febbraio Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 3 Febbraio 2 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: viaggio che sto cercando di percorrere per individuare qualche momento chiave dello spostamento verso i confini, oggi mi godo questo: Pure io l'ho preso, un po' di tempo fa, aggiungerei "con tanto amore". Shorter per me rappresenta il must assoluto perché ha sempre voluto andare "oltre". Ed ognuno può pensare quell'oltre a modo suo. E poi perché "Iska" per me è il prodromo di quello che poi sarebbe diventato il Wayne che mi piace di più, quello del Wayne Shorter Quartet con Danilo Perez (mamma che pianista), John Patitucci e Brian Blade. Purtroppo, che io sappia, ci sono solo 2 release ufficiali per Blue Note: "Beyond the Sound Barrier" del 2005 https://www.discogs.com/it/release/2569275-Wayne-Shorter-Quartet-Beyond-The-Sound-Barrier e "Without a Net" del 2013 https://www.discogs.com/it/master/530367-Wayne-Shorter-Quartet-Featuring-Danilo-Perez-John-Patitucci-And-Brian-Blade-Without-A-Net È in assoluto la musica che preferisco ascoltare, insomma quasi, se la batte con Jarrett, così capite quale è il mio olimpo. È musica che spiazza completamente ed assolutamente inclassificabile. Ovviamente la radice è il jazz più puro ed originale ma la musica, che è l'essenza, viene mostrata in modo assolutamente unico ed inimitabile. Per fortuna c'è tanto in rete, proveniente dai concerti che hanno suonato in giro per il mondo Lascio un pezzo di un concerto a Bonn del 2014 e credo che vi piacerà Ciao D. 1 2
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