Gaetanoalberto Inviato 3 Febbraio Inviato 3 Febbraio @damiano Guarda, io amo Shorter in tutte le versioni. Comunque questo disco, che non ho ascoltato prima di acquistare, mi ha colpito in modo particolare ed in assoluto tra i tanti ascolti. Non lo collochi facilmente ma trasporta davvero senza asperità, con un tocco gentile e metafisico.
damiano Inviato 3 Febbraio Autore Inviato 3 Febbraio 29 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Non lo collochi facilmente ma trasporta davvero senza asperità, con un tocco gentile e metafisico. Certamente ed andando avanti negli ascolti scoprirai tante cose che verranno, anche dalla Norvegia 😉 Ciao D.
damiano Inviato 3 Febbraio Autore Inviato 3 Febbraio 29 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Non lo collochi facilmente ma trasporta davvero senza asperità, con un tocco gentile e metafisico. Certamente ed andando avanti negli ascolti scoprirai tante cose che verranno, anche dalla Norvegia 😉 Ciao D.
one4seven Inviato 5 Febbraio Inviato 5 Febbraio Il 02/02/2025 at 09:18, yukatan ha scritto: (occhio ai bassi😉 Porca vacca... Hanno esagerato un tantino... 1
Questo è un messaggio popolare. one4seven Inviato 5 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Febbraio Girovagando intorno ad Ambrose Akinmusire, emerge a mio avviso la figura del bassista che lo ha accompagnato in diversi dischi, Harish Raghavan. Raghavan ha all'attivo un paio di lavori come leader, di cui l'ultimo, datato 2022, "In Tense", scritto durante la pandemia. Secondo me un disco bellissimo, dal suond molto particolare. Cupo, drammatico, in qualche frangente oserei dire addirittura oscuro, che si esprime però attraverso un raffinatissimo lirismo. Consigliato! https://www.discogs.com/master/3287737-Harish-Raghavan-In-Tense 1 2
Questo è un messaggio popolare. mauriziox60 Inviato 5 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Febbraio Mi rivolgo a tutti ma in special modo a chi non ama l'immenso Zappa. Una serie di cover che hanno molto da dire. Merita senz'altro un ascolto. Ottima la resa sonora 4
damiano Inviato 5 Febbraio Autore Inviato 5 Febbraio 1 ora fa, one4seven ha scritto: datato 2022, "In Tense" Ci sono Joel Ross da Chicago (se ricordo bene) al vibrafono, del quale ho scritto qualcosa e che apprezzo molto ed Eric Harland alla batteria che è una garanzia. Gli altri non li conosco quindi è un'altra opportunità per imparare qualcosa 🙂 Ascolterò "In Tense" appena avrò quella mezza giornata di tregua che ci vuole per dedicarsi come si deve alle cose nuove. Grazie Ciao D. 1
damiano Inviato 5 Febbraio Autore Inviato 5 Febbraio E mentre mi date input per cose nuove e sicuramente belle, io sono ancora intrippato con Wayne Shorter Quartet (grazie @Gaetanoalberto 🙂) Mi sto risentendo un po' di concerti sparsi, qualche CD, qualche DVD, qualcosa sul tubo, se la musica è bella, la "qualità" la dimentico facilmente. In particolare il concerto del 2012 a Parigi del quale credo esita un Blu-ray. Io penso che Prometheus Unbound sia magnifica ed, in particolare, la musica che si sente dal minuto 30 al 42 sia assolutamente bella. Nel senso che non si può discutere Ciao D. 1
one4seven Inviato 6 Febbraio Inviato 6 Febbraio one of the most exciting emerging young artists on the London jazz scene. . . Ed è difficile dargli torto... Altro (molto, ma molto molto...) bel disco (opera prima) del 2023. Si percepisce "qualcosa di molto grande e profondo" in ogni nota che tira fuori sto ragazzo... Non so come spiegarlo... . . . 1
Questo è un messaggio popolare. damiano Inviato 8 Febbraio Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 8 Febbraio E poi c'è il Jazz Napoletano.... Spiegato in un libro da Antonio Onorato chitarrista (metheniano) napoletano. È bello da sentire perché spiega, tra le altre cose ed ancora una volta, che le scale modali sono parte da sempre della musica. E fa gli esempi Ciao D. 2 1
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 8 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 8 Febbraio Pluricitato Anouhar Brahem, mi godo e suggerisco (se non già fatto da altri) l’ascolto di questo raffinatissimo “The astounding eyes of Rita” del 2009. Sto riascoltando Stopover at Jhibouti che vale da solo l’album (imho ovviamente) 3
Questo è un messaggio popolare. Plot Inviato 8 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 8 Febbraio 10 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Sto riascoltando Stopover at Jhibouti che vale da solo l’album e' troppo poco.., c'e' ancora la title track: The Astounding Eyes of Rita ma anche Al Birwa senza escludere: Galilée mon amour Poi.., se ti e' piaciuto questo disco potresti proseguire con: Astrakan Cafe' - - 3
Gaetanoalberto Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio Bonne journée mes amis. j'écoute ce matin ce magnifique vinyle vient de sortir que je vous recommande de mettre parmi les écoutes du jour. 2
yukatan Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio Seulement du jour. J'aurais dit à propos de la semaine 😉 2
Gaetanoalberto Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio 6 ore fa, yukatan ha scritto: de la semaine 😉 Adiritúr? Je suis tres filici ca ti piaciu accussí tant! 1
yukatan Inviato 9 Febbraio Inviato 9 Febbraio 31 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Adiritúr? Je suis tres filici ca ti piaciu accussí tant! Je suis “très cuntent” du rapport 😀 1
Questo è un messaggio popolare. yukatan Inviato 9 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 9 Febbraio È dato come classica, ma io lo metterei ai “confini del jazz” solo per la copertina vale un ascolto di questo disco del compianto Ryuichi Sakamoto 2 1
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