one4seven Inviato 2 Novembre 2024 Inviato 2 Novembre 2024 1 ora fa, damiano ha scritto: Bass Desires cioè Marc Johnson, Peter Erskine, John Scofield, Bill Frisell. Oh mamma... hai beccato tra i miei preferiti (o come direbbe Sula in una famosa puntata di Bing ) super super preferiti in casa ECM. Tutto nasce con quel disco di debutto magnifico di Marc Johnson, appunto Bass Desires. L'avrò ascoltato non so quante volte... esperienza che poi si trasforma in un secondo appuntamento discografico con "la band" che prende il nome di Marc Johnson's Bass Desires. E poi... poi c'è quell'altra meraviglia di Death in the Carwash (penso uno dei più bei pezzi di tutta ECM, a partire dallo stesso titolo) con l'altro perno della ECM degli 80, Eberhard Weber. Mammamia che robe che facevano... 1 1
damiano Inviato 2 Novembre 2024 Autore Inviato 2 Novembre 2024 Adesso, one4seven ha scritto: poi... poi c'è quell'altra meraviglia di Death in the Carwash (penso uno dei più bei pezzi di tutta ECM) con l'altro perno della ECM degli 80, Eberhard Weber. Fantastico, è uno dei brani che faccio girare più volte. Hai sentito le versioni tratte dai bootleg? Anche lì Frisell prende la mannaia e lancia il pezzo nell'iperspazio 🙂 Ciao D.
analogico_09 Inviato 2 Novembre 2024 Inviato 2 Novembre 2024 6 minuti fa, damiano ha scritto: 20 minuti fa, analogico_09 ha scritto: pare fu proposto di farlo in politica con i voti di scambio... Po' esse, in tempo di elezioni americane il sospetto di brogli è legittimo. Il mio account si comporta in modalità random, me ne fa lasciare un paio, poi mi ferma, poi me ne fa lasciare 5 e poi si riferma. Vedremo cosa succede, ho anche ripulito i cookies Era una battuta, Damiano, strano che abbia questo problemo di "blocchi", a me mai successo, non che ne sparga a raffica, a volte ne metto di più, a volte di meno, ma in genere non ho mai problemi.
damiano Inviato 2 Novembre 2024 Autore Inviato 2 Novembre 2024 Adesso, analogico_09 ha scritto: una battuta, L'avevo capito sai? È che vengo dall'informatica applicata e se non riesco a capire i meccanismi di replicazione dei fenomeni ci resto male 🙂 Vebbè unirò i puntini.... Ciao D. 1
analogico_09 Inviato 2 Novembre 2024 Inviato 2 Novembre 2024 Adesso, damiano ha scritto: L'avevo capito sai? È che vengo dall'informatica applicata e se non riesco a capire i meccanismi di replicazione dei fenomeni ci resto male 🙂 Vebbè unirò i puntini.... Vabbè.., poco male, se non puoi metterli ora li rimandi di qualche ora, un giorno.., tanto qua stiamo, non scappiamo mica... al chiodo fintantochè si vorrà o potrà...
Questo è un messaggio popolare. Plot Inviato 2 Novembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Novembre 2024 Menzione d'onore credo sia opportuno citare Dhafer Youssef e al suo sound che possiamo definirlo , grandi linee come Arabic Jazz. Nel filone musicale, come da topic, utilizzo il termine Arabic Jazz ben consapevole che altri artisti, probabilmente di vecchio "stampo" si siano espressi in maniera piu' classica riferendosi a questo genere utilizzando strumenti tipicamente Arabesque come l' Oud. Dhafer Youssef si contraddistingue per le innumerevoli collaborazioni di personaggi di spessore e per rimanere alla definizione di Arabic Jazz ha collaborato con 2 dei 3 elementi che compongono il trio dei Tasksim Trio di origine Turca con al Clarinetto Hüsnü Şenlendirici ed al Kanun Aytaç Doğan. Dhafer regala paesaggi sonori di incredibile bellezza, sempre alla ricerca di un sound che coinvolge diversi generi integrandoli col suono dell' Oud , strumento non convenzionale ma che si amalgama perfettamente nel messaggio che Youssef Dhafer vuole esprimere... riuscendoci perfettamente. - - 2 2
Plot Inviato 2 Novembre 2024 Inviato 2 Novembre 2024 A latere, l' ultimo lavoro di Dhafer Youssef il suo Street Of Minarets e' altamente consigliato, Youssef e' andato a scomodare nomi classici del panorama Jazz come: Marcus Miller, Herbie Hancock, Colaiuta, creando una malgama sonora molto piacevole ed interessante. Qui alcune fasi della lavorazione di: Street Of Minarets, album consigliato. - 1
Questo è un messaggio popolare. magicaroma Inviato 2 Novembre 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Novembre 2024 Finalmente posso segnalare il mio mito assoluto senza essere preso a male parole; John Zorn. Una discografia sconfinata che molto spesso lambisce e si immerge nel genere qui trattato. Discografia sconfinata, appunto, in cui non è facile destreggiarsi, ma la ricerca viene spesso premiata con lavori per me di rara bellezza 4 1
one4seven Inviato 3 Novembre 2024 Inviato 3 Novembre 2024 Che casino Zorn, non mi ci sono mai raccapezzato. Cmq mi pare che, guarda caso, proprio con Frisell alla chitarra nascono i Naked City...
Gaetanoalberto Inviato 3 Novembre 2024 Inviato 3 Novembre 2024 9 ore fa, Plot ha scritto: Menzione d'onore Spettacolare! Grazie. Un pensiero che mi ha accompagnato ascoltandolo è “ cosa potrebbe fare l’umanità … se non si dedicasse alle guerre”.
damiano Inviato 3 Novembre 2024 Autore Inviato 3 Novembre 2024 7 ore fa, one4seven ha scritto: Cmq mi pare che, guarda caso, proprio con Frisell alla chitarra nascono i Naked City... È la continua ricerca dello sviluppo, compagni di passione! Tap di Pat Metheny è un altro punto di incrocio e Zorn con le sue 1001 facce è un fenomeno 🙂 Ciao D. 1 1
ascoltoebasta Inviato 3 Novembre 2024 Inviato 3 Novembre 2024 Came già scritto da @magicaroma finalmente un bel 3D in cui portare le proprie preferenze e gusti che altrimenti troppo spesso sarebbero fuori contesto,posto un video lungo che consiglio di guardare e ascoltare tutto d'un fiato anche per i contenuti parlati che narrano delle commistioni di generi considerati lontani o improponibili in un loro mix .Lui è il "nostrano" John De Leo,io l'ho visto due volte dal vivo e son state esperienze stre-pi-to-se. 2
Gaetanoalberto Inviato 3 Novembre 2024 Inviato 3 Novembre 2024 Pescano un po' ovunque e divertono abbastanza, ad avere gusti semplici. The Comet is Coming, scena inglese, al sassofono Shabaka Hutchings, alla batteria Maxwell Hallett, alle tastiere Dan Leavers, altrimenti noti come King Shabaka, una specie di melting funk con spruzzatine di jazz. Niente di sofisticato neh! 1
Napoli Inviato 3 Novembre 2024 Inviato 3 Novembre 2024 Di zorn amo solo il progetto Masada,il jazz che incontra il klezmer.
senek65 Inviato 3 Novembre 2024 Inviato 3 Novembre 2024 Cosa può fare un "rockkettaro" quando si cambia d'abito. 2
analogico_09 Inviato 3 Novembre 2024 Inviato 3 Novembre 2024 Il 2/11/2024 at 09:22, damiano ha scritto: È inutile dire che concordo al 1000% con quanto enunciato da @senek65 e aggiungo che questo thread avrebbe l'ambizione di esserne l'essenza. Scusa damiano se torno un attimo su questa faccenda non per polemizzare bensì per precisare, chiarire ulteriormente quanto già spiegato. Mi sembrava di averlo già fatto ma... La mia intenzione nel suggerire l'apertura di un topic come questo, inizialmente rivolta ad @ascoltoebasta e da te ben raccolta, era quella costruttiva di creare uno spazio ad hoc per le musiche "para, o post, o fusion jazz, oppure di confine, oppure figlie del jazz padreputativo delle stesse, o come altro ci pare fittiziamente chiamarle, non già per creare compartimenti stagno, separazioni, altre forme di sperecuazioni manichee - non c'è quindi di che preoccuparsene - tra l'universo del jazz storico che racconta il lungo cammino della cultura musicale afroamericana, e i "plurigeneri" musicali "di confine" di cui sopra, per quanto mi riguarda, non vi è nulla di più lontano dalla mia autentica intenzione già manifestata in maniera non fraintendibile suppongo negli ultimi interventi postati nella discussione del 3D "jazz" a cui rimando per chi voglia leggere per evitare di ripetere il già detto. Da sempre, nella varie discussioni musicali, anche recenti - chi ha memoria ricorderà - ho sempre manifestato la mia idea sulle correlazioni esistenti tra tutte le musiche dei mondi e dei tempi occidentali ed orientali, latini, africani, australi, etc, tutte diverse, tutte collegate tra di loro dalle profonde, ataviche radici universali, cosa che ci porta a riconscere nel "nostro" canto gregoriano, ad esempio, alcune importanti caratteristiche proprie del raga indiano. Non solo.., c'è pure il raga-jazz... "di confine" ... e mi torna in mente l'eccellente album di John McLaughlin "My Goals Beyond" con tabla, tambura.., esemplare delle influenze delle musiche indiane nel rock, rock jazz, altre "fusion"... vado a pranzo, posterò in altro momento un video o chi voglia farlo. 1
analogico_09 Inviato 3 Novembre 2024 Inviato 3 Novembre 2024 Latino-Jazz gran trio, virtuosismo in grande spolvero con molta musicalità... due esempi di "alma negra" vicina allo spirito del jazz. Musica sanguigna oltre i manierismi ... Michel Camilo - Anthony Jackson - Horacio (El Negro) Hernandez Paquito D'Rivera 2
Questo è un messaggio popolare. damiano Inviato 3 Novembre 2024 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 3 Novembre 2024 @ascoltoebasta De Leo di Quintorigo? Una delle più belle e bensuonanti band italiane E si sono anche cimentati (che coraggio) in riletture impegnative come Mingus e Zappa. Ecco come hanno suonato il Pithecantropus Erectus Il grande, grandissimo Antonello Salis suona l'accordion Ciao D. 5
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