Grancolauro Inviato 27 Maggio 2021 Inviato 27 Maggio 2021 Nel vecchio forum esisteva un thread dedicato a questo grande musicista. Purtroppo non ricordo chi l’aveva aperto. Lo riapro qui per segnalare il ritorno di Pletnev in Italia, con una serata al Castello Visconteo di Pavia tutta dedicata a Chopin. Imperdibile, direi. Ecco qui sotto il link per l’acquisto dei biglietti https://www.teatrofraschini.it/programma/mikhail-pletnev-pianoforte/?fbclid=IwAR17OLtCY5zLqS7rA-KvrGmIo3FtoBaMiyYo28S3MlhxN-cNTN0S1Qyy5vQ_aem_AeCxkjATwSNT1HIB27iKE525aAuSb04IVEQ8AuDt6YEN57PoRAoJhb_LnTzE-cFgymIIuKY5MBDG5l7JUfmkMnjlycjiGA9OOGX2Efb9Fd8Ra6hh8gKduQZxCRIA_8JbktI 1
Alpine71 Inviato 27 Maggio 2021 Inviato 27 Maggio 2021 Grazie per la segnalazione. Prima o poi l'ascolterò dal vivo, il posto non mi è molto comodo. Programma bellissimo anche se mi piacerebbe tantissimo ascoltare la sua interpretazione delle mirabili Mazurche Op. 59.
maverick Inviato 27 Maggio 2021 Inviato 27 Maggio 2021 Pletnev è sicuramente uno dei pianisti per cui vale la pena fare qualche chilometro, .. chi è in un raggio "decoroso" lo vada a sentire, io ne ho meravigliosi anche se lontani ricordi.
tarantolazzi Inviato 27 Maggio 2021 Inviato 27 Maggio 2021 Sentito quattro volte dal vivo, la prima almeno 25 anni fa e non mi piacque molto (si vede che allora ero ancora piu' somaro di ora), le altre.....che dire, si tratta di un grandissimo interprete, da non perdere. L'ultimo concerto che sentii fu qui a Torino, la migliore esecuzione del Concerto di Schumann che ho ascoltato, considerando anche le registrazioni. E proprio qualche giorno fa ho riascoltato il suo CD schumanniano con la Fantasia, tanto per cambiare un capolavoro IMHO 1
Iohannes Inviato 29 Maggio 2021 Inviato 29 Maggio 2021 Il 27/5/2021 at 08:56, Grancolauro ha scritto: Purtroppo non ricordo chi l’aveva aperto. Io! Mi prendo i meriti...avevo rimandato a questo live con Mazurke chopiniane: Un saluto a tutti, Angelo 1
London104 Inviato 5 Giugno 2021 Inviato 5 Giugno 2021 Premetto che non sono un estimatore dell'esecuzione all'aperto della musica classica; i piano e soprattutto i pianissimo perdono molto, soprattutto con un esecutore come Pletnev dove i chiaro-scuro sono fondamentali. L'impianto, un paio di line-array a estremi palcoscenico, era stato ben calibrato ma il suono risultava piuttosto asciutto. Detto ciò, grandissimo interprete, lontano anni luce dalle atletiche esibizioni sino-georgiane. Forse il Largo della sonata in si più sorprendente e affascinante da me ascoltato, così come l'antologia di Mazurke proposte senza soluzioni di continuità. Spazio anche per un paio di bis: il Notturno in do# e la Polacca in LAb Op.53. 2
Grancolauro Inviato 5 Giugno 2021 Autore Inviato 5 Giugno 2021 @London104 grazie del resoconto! Mi dispiace un sacco di aver perso questo concerto, dev’essere sarò splendido, nonostante l’acustica non perfetta. Invidia...
London104 Inviato 5 Giugno 2021 Inviato 5 Giugno 2021 A proposito di esibizioni sino-georgiane, a fine luglio nella medesima cornice abbiamo la Wang insieme a un clarinettista. Immagino con le sonate op. 120 di Brahms e i Fantasiestucke di Schumann. 1
Alpine71 Inviato 13 Giugno 2021 Inviato 13 Giugno 2021 Della wang ho ascoltato sul Tubo un Rach3 stupendo. Zero atletismo, tempi giusti dettati del gesto minimale di whun-chung. Aspettavo fuochi artificiali, sappiamo che la sua tecnica è impeccabile, e invece sono rimasto sorpreso. Anche la toilette era sobria, brava!
London104 Inviato 13 Giugno 2021 Inviato 13 Giugno 2021 @Alpine71 In effetti, il programma che andrà a presentare a Pavia ha molto poco di virtuosistico
Questo è un messaggio popolare. Alpine71 Inviato 27 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 27 Aprile 2023 Finalmente, dopo oltre tre anni, sono tornato in un teatro per un concerto: ho ascoltato e visto il Nostro ieri sera a Ferrara esibirsi in pezzi “intimi” di Brahms e Dvorak. È stato bellissimo. Con il suo Shigeru Kawai Pletnev elabora alchimie sonore che non avevo mai udito, con un’attenzione al dettaglio straordinaria, dei pianissimi da brivido, delle sonorità sapientemente dosate grazie ad un uso dei pedali veramente unico. Nell’intervallo ho udito un ascoltatore lamentarsi della sua eccessiva libertà interpretativa. Volevo dirgli che proprio questa sua libertà lo rendeva unico ed era la ragione per cui ero lì! Nota di merito per la figlia novenne che, forse complice il programma tutt’altro che funambolico, si è ronfato buona parte della seconda….parte. Ma sono sicuro che tante cose sono state assorbire dal suo piccolo/grande cervello. Teatro Comunale con diversi posti vuoti. Peccato. Michelone vieni a Bologna! 1 2
Grancolauro Inviato 27 Aprile 2023 Autore Inviato 27 Aprile 2023 @Alpine71 invidia, sarebbe piaciuto tanto anche a me essere a quale concerto…peccato, non ci riesco mai…spero via siano presto altre occasioni del nostro in Italia
Questo è un messaggio popolare. maverick Inviato 27 Aprile 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 27 Aprile 2023 C'ero anch'io, e mi rivedo "abbastanza" nelle osservazioni di @Alpine71 Grande cura del dettaglio, programma antivirtuosistico per eccellenza (il Brahms e Dvorak nelle loro composizioni più intime, quasi da salotto). Indiscutibile il dominio sonoro della tastiera e la capacità di creare "magia timbrica" in ogni frase, anche se quello che in Brahms sapeva delibare il Lupu in forma per me resta irraggiungibile. Il programma, anche se ovviamente eseguito in modo superbo e coerente, era però per me un po' troppo monocorde, e rischiava di sfociare nel noioso. E forse non è stata un'impressione solo mia; che fosse un programma un po' "difficile" l'ha detto proprio Pletnev all'uscita dai camerini, dove intrattenendo con molta cortesia me e altri 4 giovani che volevano farsi autografare una partitura .. ci ha chiesto in perfetto italiano "È stato tremendo, vero ?".. Era una battuta , .. ma forse neanche troppo. Vero che l'interesse del pubblico non era a livello dell'interprete: larghi spazi vuoti, 20 euro un biglietto per un posto in primo palco, .. come un concerto di uno studente di conservatorio bene avviato.... Bah ..inspiegabile . 2 2
Alpine71 Inviato 28 Aprile 2023 Inviato 28 Aprile 2023 dirò di più: il Teatro ferrarese, forse proprio per incentivare un po' di ricambio generazionale, ha previsto una formula per cui se vai con almeno un familiare il biglietto è addirittura a soli 10 Euro! Forse ne avevamo parlato in altri post ma mia figlia, appena entrata, mi ha chiesto se era normale che praticamente tutti i presenti fossero anziani. Si pone quindi non solo un tema di fruibilità e di prezzo ma proprio di interesse dei giovani alla musica cameristica? Non saprei rispondere perchè non frequento più i teatri o le sale da concerto come una volta; di certo l'altra sera non mi sarei mai aspettato di vedere dei vuoti sia in platea che nei palchi
maverick Inviato 28 Aprile 2023 Inviato 28 Aprile 2023 erano diversi anni che non andavo a Ferrara, da prima del covid. E' sempre stato il mio festival preferito, perchè a 1 ora di macchina da casa ( quindi gestibile in una toccata e fuga, senza bisogno di pernottare fuori ..) ho sempre potuto assistere a decine e decine di concerti di straordinario valore ( ovviamente grazie ad Abbado, che in vent'anni ha portato in una cittadina di provincia il meglio del concertismo mondiale, .. come se si trattasse di Roma o Berlino). Ovviamente con i costi e le difficoltà che questo comportava (cento euro o più per i concerti più prestigiosi, diversi giri a vuoto in cerca di un biglietto, .. oppure, facendo i salti mortali, un posto in piccionaia raccattato all'ultimo secondo.) Ecco, .. dopo qualche anno il tornare per un concerto, indubbiamente di alto livello (anche se con i limiti che ho voluto segnalare sopra ..) abbastanza svalutato (e fin lì buon per le tasche di tutti) e trovare comunque molti posti liberi, sinceramente mi ha lasciato abbastanza basito. Leggo di concerti il quel di Salisburgo, o in altre rassegne maggiori, con prezzi esorbitanti e pienone fino al 2027, ... la cosa stride un po'. .. ma probabilmente è un segno dei tempi.
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