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Melius Club

Gli ammazza giganti non esistono in hifi, ma … esistono i giganti dai piedi d’argilla.


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Inviato
3 minuti fa, mozarteum ha scritto:

Non e’ questo il punto appe.

Ho ascoltato impianti costruiti con passione da audiofili di lungo corso che non hanno suono “verosimile” per vari motivi.

la verosimiglianza non ha nulla a che vedere con cio’ che e’ registrato (qui concordo nessuno era presente) ma con quei tratti che nel suono acustico e registrazione permettendo sono ben riconoscibili a chi ha presente cosa sia il suono vero.

Direi che il blog di bombolink possa far luce su questo

Sono d’accordo... ma anche appecundria non ha tutti i torti, dipende da che parte la si guarda... e il risultato è il medesimo.

Inviato

@terlino spero per te, che tu sia molto giovane. Perché i 20.20.000 hz, piu che per gli impianti,  sono un problema per il nostro apparato uditivo, che dopo i 30 anni, è già tanto se arriva a 15.000...

  • Haha 1
Inviato
3 ore fa, grisulea ha scritto:
4 ore fa, meridian ha scritto:

 

ovviamente, fai tutti cambi che ti pare a monte e non otterrai un decimo.

Ora immagina un ambiente adeguato, diffusori ancora migliori, disposti come si deve ......  ecco questi sono i giganti.

Quel che sta prima conta meno di una insalata scondita ad un banchetto di nozze.  Altro che giganti.

Questo concetto mi pare lapalissiano... ambiente e diffusori ok, ma questi non suonano da soli figuriamoci poi suonare anche bene. Intendendo per bene che un violino deve suonare come un violino, non come una sega elettrica o un richiamo di gatto in calore. 

Inviato

La risposta in frequenza e’ l’ultimo dei problemi.

Non escludo che essendo anche l’orecchio umano strumento imperfetto soprattutto all’avanzare dell’eta’ con attenuazioni e buchi esattamente come gli impianti a volte il giudizio sia condizionato favorevolemente da compensazioni.

Ricordo quando ero giovane un amico grande audiofilo e collezionista un po’ sordo che aveva un impianto trapanante. Allora non capivo oggi capisco😝

Inviato
16 minuti fa, mozarteum ha scritto:

capacita’ di illudere di essere in presenza del fatto musicale

sono d'accordo, non ho il tuo proverbiale dono della sintesi focalizzata 🙂 Intendevo appunto dire che, se da un lato l'evento reale è un qualcosa di metafisico, d'altro lato l'evento riprodotto non deve esserlo. La via di mezzo è appunto la verosimiglianza.

Inviato

@mozarteum osservazione assolutamente condivisibile ... non solo l’orecchio umano è imperfetto, ma è diverso per ognuno di noi, pensiamo solo al padiglione auricolare, non ne esiste uno uguale all’altro.

Non saprei quanto questo possa influire su una diversa percezione dei suoni, ma sarebbe una variabile da tenere in considerazione quando si parla di ascolti e riferimenti. 

Inviato
32 minuti fa, mozarteum ha scritto:

no. Puoi sentire tutti i dettagli che la registrazione contiene (avendo a riferimento la cuffia ad esempio) ma alla fine il risultato non e’ verosimile. Per quello che valuto io (ovviamente e’ solo la mia opinione) molti impianti costosi meno costosi costosissimi cadono sulla capacita’ di illudere di essere in presenza del fatto musicale.

Per i motivi piu’ disparati:

grana (quella che io chiamo garza elettronica che attenua la vividezza immediata del suono), decadimento non realistico (impianti sbilanciati tonalmente e falsamente dettagliati con troncature in basso e smorzamento inadeguati) scala dei suoni sballata (il vocione il violinone), microdinamica insufficiente (questa si impara a riconoscerla ascoltando la musica acustica che ne e’ ricca), assenza di “spazio musicale” e cioe’ registrazione permettendo della riproduzione del luogo dove si posiziona il fatto musicale (anche secondo le intenzioni di chi registra), scena...

Secondo me

Una sintetica "lectio magistralis". 

Molto bravo; vado di Melius

Mighty Quinn
Inviato

@iBan69

Carissimo ,

Proviamo a rimanere IN TOPIC al 100%

Ti ricordo il tuo bel titolo: Gli ammazza giganti non esistono in hifi, ma … esistono i giganti dai piedi d’argilla. 

@scroodge se non ricordo male tempo fa scriveva che ancora non ha letto chi sono i Grandi Pedoargillati 

Ma tu scrivi che ci sono 

Allora: cominci tu a fare la tua, personale sacrosanta e insindacabile lista? 

Poi magari chi vuole può aggiungere o togliere nomi 

È un gioco, dunque giochiamo

  • Haha 1
Inviato
20 minuti fa, mozarteum ha scritto:

La risposta in frequenza e’ l’ultimo dei problemi.

E' il primo, se non c'è quella inutile andare avanti. E non lo dico io.......... Non sufficiente ovviamente ma primo punto da smarcare. Deve essere almeno decente. Se non lo fosse puoi cambiare tutto quello che ti pare. L'errore è guardare quella e vedere solo quella. La rif dice molto. Puoi aver sentito tutto quello che ti pare, se tecnicamente non sai quello che succede hai voglia di cercare giganti. Questo non preclude che a caso si possa raggiungere un buon risultato, nel caso la rif sarà almeno decente come decente sarà quello che si porta dietro in quella condizione.  

Inviato

Mi riferivo non alla linearita’ ma al fatto che si reputi di poter ascoltare sopra i 15.000 hz.

Inviato
1 ora fa, iBan69 ha scritto:

guarda che non sei obbligato a leggere o scrivere su questo forum ... puoi anche darti all’ippica, intanto nessuno se ne accorgerebbe. 

Mamma mia che livello.

Inviato
1 ora fa, appecundria ha scritto:

La via di mezzo è appunto la verosimiglianza.

 

Ma basta anche la plausibilità. 

Chiunque ha un contatto costante con la musica acustica si accorge benissimo che un impianto molto performante se la cava bene a restituire un timbro e un bilanciamento tonale credibili, addirittura verosimili, degli strumenti. 

Sulla dinamica, nei casi virtuosi, si può addirittura parlare di realismo. 

 

Ma quando si guarda l'aspetto spaziale, da dove provengono i suoni, dove sono collocati gli strumenti, ecc...insomma le tre dimensioni del suono, il confronto col live è semplicemente impietoso. 

Sempre. 

Ci sono impianti che fanno meglio di altri, soprattutto se inseriti in ambienti appropriati o fortunati, ma il massimo ottenibile è una vaga plausibilità. 

Questo non è un caso, i limiti su esposti sono già codificati nella ripresa stereofonica (di qualsiasi tipologia essa sia, ce ne sono tante) che per sua natura contiene approssimazioni spaziali anche grossolane rispetto al riferimento di una capa e due orecchie messe in uno spazio reale davanti a musici in carne e ossa. 

 

Ma il cervello si adatta, accetta che è un altra cosa e gode comunque. 

Inviato
1 ora fa, iBan69 ha scritto:

guarda che non sei obbligato a leggere o scrivere su questo forum ... puoi anche darti all’ippica, intanto nessuno se ne accorgerebbe.

 

Apperò

Inviato

Si vero. Pero’ per fortuna quando si ascolta dal vero le situazioni possono essere tante (dipende dalla qualita’ della sala, dalla posizione d’ascolto) e non sempre si coglie la tridimensionalita’ nella

misura da te detta.

In alcune sale formidabili acusticamente il valore sta anzi nella capacita’ di risonanza della sala e di “ fusione” del suono: non nel senso di confonderlo, ma di esaltarne la componente “concertante”.

Le sale che invece atomizzano i suoni e ne fanno cogliere la direzionalita’ anche da lontano sono sale “sorde”.

Dipende poi anche dal tipo di musica che si esegue. Come non ogni impianto va bene per ogni tipo di musica, cosi’ una sala

che esalta Stravinsky non e’ il

top per Bruckner o viceversa.

In questo bailamme si colloca l’avventura audiofila che percio’ non puo’ prescindere a mio avviso da esperienza del suono vero 

 

  • Melius 2
Inviato
1 ora fa, prometheus ha scritto:

Questo concetto mi pare lapalissiano... ambiente e diffusori ok, ma questi non suonano da soli figuriamoci poi suonare anche bene. Intendendo per bene che un violino deve suonare come un violino, non come una sega elettrica o un richiamo di gatto in calore. 

Bravo, sembra che in Hi Fi, sistemato l' ambiente, e già bisogna intendersi, assorbente, diffondente, misto, dove, davanti ,dietro, i lati, le prime riflessioni e via dicendo, poi buoni diffusori, e voilà, tutto a posto, basta un bel Rotel , con rispetto parlando, da poco, e la magia è belle e pronta !!! 

Purtroppo, e lo dico con rammarico, visto il tempo, le prove, gli investimenti e la costanza, non funziona così, a meno di voler solo dinamica e forza, ma la raffinatezza e la qualità, stanno in piccoli dettagli e spesso da altre parti  . . . 

saluti , Dario 

Inviato
3 ore fa, Gici HV ha scritto:

ad esempio a me la classica non piace proprio...

Dire cosi’ pero’ non ha molto senso.

La cd classica comprende musica che va dal medio evo a sciarrino e attraversa molti secoli e quindi molti stili anche profondamente diversi.

Se si ascolta un pezzo di Mozart e non  piace questo non piacere come

puo’ essere trasferito su tutta la produzione musicale plurisecolare?

Magari potrebbe esserci qualche autore che potrebbe piacere perche’ piu’ vicino alle corde di chi ascolta.

E’ una produzione sterminata qualcosa che piace prima o poi si incontra e da li si puo’ partire.

Fermo restando che poi uno ascolta quello che piace.

Ma trovo che solo nei forum audiofili si dica senza un po’ di imbarazzo cultutale a me la musica classica non piace.

Provate a sostituire

musica classica con letteratura classica o arte rinascimentale...

Meglio non dirlo😄

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