meridian Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 1 ora fa, mozarteum ha scritto: Puoi sentire tutti i dettagli che la registrazione contiene (avendo a riferimento la cuffia ad esempio) ma alla fine il risultato non e’ verosimile Ecco, molto condivisibile, per me è proprio così, se la musica ti ingaggia, non è mai per forza bruta, dinamica travolgente, iperdettaglio iperdefinito, ma è l' insieme che porge in modo coerente e corretto, verosimile all' evento, che un buon impianto può e deve ricreare con un senso di valido realismo, anche se sottolineo il verosimile, perchè non sarà mai possibile ricreare l' evento originale . . . saluti , Dario
il Marietto Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 2 ore fa, iBan69 ha scritto: guarda che non sei obbligato a leggere o scrivere su questo forum ... a che titolo affermi questo ?se puoi chiarire la tua affermazione , letta così mi sa di notizia... @cactus_atomo @appecundria @31canzoni
meridian Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 1 ora fa, grisulea ha scritto: 1 ora fa, mozarteum ha scritto: La risposta in frequenza e’ l’ultimo dei problemi. E' il primo, se non c'è quella inutile andare avanti. E non lo dico io.......... Non sufficiente ovviamente ma primo punto da smarcare. Dai, però ti contraddici e non poco, ma quale sistema audio almeno decente non ha risposta in frequenza sufficiente, oggi ??? Immagino tu stia scrivendo in modo paradossale, se no non ti seguo . . . saluti , Dario
mozarteum Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 Forse intendeva linearita’. Ci siamo chiariti
aldofranci Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 48 minuti fa, mozarteum ha scritto: Si vero. Pero’ per fortuna quando si ascolta dal vero le situazioni possono essere tante (dipende dalla qualita’ della sala, dalla posizione d’ascolto) e non sempre si coglie la tridimensionalita’ nella misura da te detta. In alcune sale formidabili acusticamente il valore sta anzi nella capacita’ di risonanza della sala e di “ fusione” del suono: non nel senso di confonderlo, ma di esaltarne la componente “concertante”. Le sale che invece atomizzano i suoni e ne fanno cogliere la direzionalita’ anche da lontano sono sale “sorde”. Dipende poi anche dal tipo di musica che si esegue Certamente ma sono tutte situazioni reali di fatto irriproducibili. Attieniti soltanto alla tua memoria acustica. Pensa, per dire, a una decima fila in platea della migliore sala che ricordi, perfetto rapporto distanza da orchestra/estensione orizzontale della compagine, tempi e frequenze di riverberazione ben bilanciate, perfetto rapporto tra individuazione spaziale (quando utile) degli strumenti e amalgama, struttura del messaggio musicale percepito. Ti è mai sembrato di ritrovare quella percezione acustica spaziale in un impianto di riproduzione? Io penso di no. Perché? Perché una coppia di cardiodi sovrapposti e angolati a 90 gradi, oppure spaziati di 17cm con stessa angolazione, oppure due omnidirezionali spaziati di qualche metro, oppure due dipoli (in gergo figura a 😎😎) sovrapposti, oppure... qualsiasi altra diavoleria di configurazione...contengono tutte a loro modo errori spaziali incorregibili quando capitano suoni rispetto a una capa, un naso, due orecchie ecc. So che sembra banale, ma la cosa ha implicazioni che solo conoscendo la materia si possono apprezzare nella loro enormita'. Ma non bisogna essere certo esperti di tecnica microfonica per rilevarle all'ascolto. A tutta sta roba aggiungiamoci le approssimazioni speculari che dal lato opposto della catena introduce una coppia di casse davanti a una coppia di orecchie, e come se non bastasse mettiamo pure lo stillicidio introdotto da un altro pachiderma in cristalleria: l'ambiente dove si ascolta il segnale musicale riprodotto, che però già in sé contiene (almeno in parte) l'ambienza del luogo in cui è stato ripreso. Insomma una stanzetta che suona insieme alla sala del Musikverein. Un bel bordello. P. S. Le due faccine idiote stanno per otto, sti correttori mi porteranno al manicomio.
meridian Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 41 minuti fa, aldofranci ha scritto: 1 ora fa, appecundria ha scritto: La via di mezzo è appunto la verosimiglianza. Ma basta anche la plausibilità. Chiunque ha un contatto costante con la musica acustica si accorge benissimo che un impianto molto performante se la cava bene a restituire un timbro e un bilanciamento tonale credibili, addirittura verosimili, degli strumenti. Sulla dinamica, nei casi virtuosi, si può addirittura parlare di realismo. Ma quando si guarda l'aspetto spaziale, da dove provengono i suoni, dove sono collocati gli strumenti, ecc...insomma le tre dimensioni del suono, il confronto col live è semplicemente impietoso. Sempre. Ci sono impianti che fanno meglio di altri, soprattutto se inseriti in ambienti appropriati o fortunati, ma il massimo ottenibile è una vaga plausibilità. Faccio presente che la spazialità è molto figlia delle incisioni, e dei generi musicali, dove spesso il rock è piatto e di profondità, nisba, e anche nel Jazz, trovi grandi incisioni con timbrica e dettaglio ineccepibili, ma se siamo davanti ad un trio o un pianoforte solo, quanta profondità potrai mai avere ??? saluti , Dario
iBan69 Inviato 30 Maggio 2021 Autore Inviato 30 Maggio 2021 @FabioSabbatini stimato Fabio, mi permetto, prima un chiarimento. Il mio intendimento, era proprio quello di NON fare un elenco di prodotti o marchi ammazzagiganti o giganti dai piedi d’argilla. Non amo quelle discussioni dove si elencano solo prodotti, ma non si riflette sui diversi e possibili significati del perché delle cose. Sono ben conscio che taluni forumer preferiscono dettagliare, numerare e classificare qualunque cosa, forse perché così è di più facile comprensione, ma il mio modo di vivere le discussioni e il forum è più improntato a disquisire su motivazioni più riflessive, personali e intellettuali, che sui semplici numeri o questioni tecniche, questo perché dietro a questo “noioso” approccio, sta, per me, un più stimolante confronto comunicativo con gli altri. Capisco che possa non piacere, che venga accusato di essere vago, ma credo che il mio interesse stia tutto nelle argomentazioni, giuste o sbagliate che siano, non ha importanza, di tutti quelli che partecipano attivamente alla discussione, senza inutili e stupide polemiche. Intanto nessuno ha la verità in tasca, per cui confrontiamoci, civilmente, seriamente ma anche ironicamente. Detto questo, ho cercato nel corso della discussione, di dare un senso al titolare, provocatorio della discussione. Taluni l’hanno capito, altri meno. Sul fatto che non credo che esistano ammazzagiganti nell’hifi, penso di essermi espresso, non credo che ci si improvvisi costruttori, non credo che con budget ridotto si possono ammazzare prodotti che dispongono di investimenti e mezzi più cospicui, ci si può avvicinare, forse anche eguagliare in casi particolari, ma ammazzarli, non credo proprio. L”ammazzagiganti è solo un modo per taluni, di credere che con poco si possa ottenere molto … ma, questo accade molto raramente. Il discorso dei giganti dai piedi d’argilla, è più complesso e soggetto ad diverse interpretazioni. Io stesso ho scritto, che una chiave di interpretazione poteva essere quella riferita ad aziende che, pur costruendo prodotti validi, non sono riuscite oggettivamente a sopravvivere. Ma può essere riferita anche al singolo prodotto, ma in questo caso, ritengo che la valutazione sia molto più soggettiva. Potrei dire che alcuni prodotti che ho ascoltato, mi hanno deluso, giganti, che alla prova dei fatti non hanno retto un confronto o semplicemente il mio giudizio personale. Potremmo intendere che anche tutto un impianto, gigante per prestazioni e costi, non ha alla sua nomea con prestazioni deludenti. Ancora, e mi rifaccio alla criticata menzione dell’ambiente, che sistemi altamente performanti, sono caduti, per colpa dell’ambiente in cui erano inseriti. Ecco, queste possono essere alcune mie personali interpretazioni, sui giganti dai piedi d’argilla, che non necessitano necessariamente dei nomi, perché non aggiungerebbero nulla all’intendimento che ho di questa discussione. Ma visto che a molti piace più disquisire su cose pratiche e meno su teorie, potrei fare qualche esempio, nella speranza che si intenda che il giudizio sia del tutto personale, ma provato, non per sentito dire o letto. Giradischi top di Project Xtension 12 Signature con braccio Ortofon (costo 6500€), con un suono lento e impastato. B&W 802 D3, un gigante, bellissime, con degli alti freddi e asettici. McIntosh MA 252, Integrato, ibrido, né carne né pesce. Cavi Nordost, costosi e asettici nel porgere il suono. Costruttori mitici, almeno ai tempi, come Sansui, Kenwood, ESB, TDL, ecc. Innumerevoli impianti, sulla carta giganti, che ascoltati in fiere e negozi si sono rivelati, in quell’occasione fragili, per un motivo o un’altro. Insomma, come vedi ognuno può dare interpretazioni diverse a quei piedi. Personalmente, mi interessano di più i vostri punti di vista, da cui posso attingere informazioni ed esperienze da confrontare con le mie. Il forum è fatto da chi ci scrive e argomenta, non da chi legge o peggio polemizza e basta. Grazie
Antonino Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 2 minuti fa, meridian ha scritto: Purtroppo, e lo dico con rammarico, visto il tempo, le prove, gli investimenti e la costanza, non funziona così, a meno di voler solo dinamica e forza, ma la raffinatezza e la qualità, stanno in piccoli dettagli e spesso da altre parti . . . saluti , Dario Infatti...anche il migliore diffusore se non scegli la giusta amplificazione potra’ suonare bene ma non in maniera eccellente Ritornando in tema forse non esistono diffusori,amplificatori o lettori cd che si possono definire ammazzagiganti senza paura di essere smentiti. Ma impianti completi ben assortiti da essere estremamente competititivi ,dei veri ammazzagiganti quelli li ho sentiti Mi lasciano sbalordite certe affermazioni
meridian Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 1 minuto fa, mozarteum ha scritto: Forse intendeva linearita’. Ci siamo chiariti Ok, meglio, diciamo che la linearità è importante, ma non dice tutto, posso avere un perfetto righello in stanza e nessuna emozione . . . !! saluti , Dario
Max440 Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 35 minuti fa, mozarteum ha scritto: In questo bailamme si colloca l’avventura audiofila che percio’ non puo’ prescindere a mio avviso da esperienza del suono vero Ah, meno male ... mi pareva di essere finito in una spirale al ribasso "AhiFai" .... e al rialzo dello status symbol 😎
Max440 Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 2 ore fa, mozarteum ha scritto: la verosimiglianza non ha nulla a che vedere con cio’ che e’ registrato (qui concordo nessuno era presente) ma con quei tratti che nel suono acustico e registrazione permettendo sono ben riconoscibili a chi ha presente cosa sia il suono vero. Santo subito !! 😇
iBan69 Inviato 30 Maggio 2021 Autore Inviato 30 Maggio 2021 55 minuti fa, aldofranci ha scritto: Ma basta anche la plausibilità. Chiunque ha un contatto costante con la musica acustica si accorge benissimo che un impianto molto performante se la cava bene a restituire un timbro e un bilanciamento tonale credibili, addirittura verosimili, degli strumenti. Sulla dinamica, nei casi virtuosi, si può addirittura parlare di realismo. Ma quando si guarda l'aspetto spaziale, da dove provengono i suoni, dove sono collocati gli strumenti, ecc...insomma le tre dimensioni del suono, il confronto col live è semplicemente impietoso. Sempre. Ci sono impianti che fanno meglio di altri, soprattutto se inseriti in ambienti appropriati o fortunati, ma il massimo ottenibile è una vaga plausibilità. Questo non è un caso, i limiti su esposti sono già codificati nella ripresa stereofonica (di qualsiasi tipologia essa sia, ce ne sono tante) che per sua natura contiene approssimazioni spaziali anche grossolane rispetto al riferimento di una capa e due orecchie messe in uno spazio reale davanti a musici in carne e ossa. Ma il cervello si adatta, accetta che è un altra cosa e gode comunque. Finalmente un’ottima argomentazione, che ho letto con piacere ed interesse, e che per quello che ne ho conoscenza, condivido. Senza polemica alcuna. Grazie
aldofranci Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 24 minuti fa, mozarteum ha scritto: La cd classica comprende musica che va dal medio evo a sciarrino e attraversa molti secoli e quindi molti stili anche profondamente diversi. Bravissimo, stavo per dirlo io ma poi me lo sono scordato. Fatico a comprendere ste affermazioni. Cioè cinque secoli di civiltà strumentale ridotti a non mi piace la capricciosa.
aldofranci Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 6 minuti fa, iBan69 ha scritto: Finalmente un’ottima argomentazione, che ho letto con piacere ed interesse, e che per quello che ne ho conoscenza, condivido. Senza polemica alcuna. Ok professorè, se me lo porta a 6 mi padre nun me mena. Grazie professorè.
iBan69 Inviato 30 Maggio 2021 Autore Inviato 30 Maggio 2021 @aldofranci potresti anche ottenere un 8, se fossi meno strafottente … le conoscenze, sono apprezzate e ascoltate, ma non ti esonerano dalle buone maniere, anche su un forum.
alexis Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 Traggo liberamente dalla pagina di jc Morrison, uno dei più grandi progettisti di elettroniche di sempre… che la pensa come noi.. i giganti del passato ( 1928, in questo caso) sono anche i giganti di oggi, il problema sta semmai nella terra di mezzo… 1
appecundria Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 1 ora fa, aldofranci ha scritto: insomma le tre dimensioni del suono, il confronto col live è semplicemente impietoso. In questo sono fortunato, dal vivo non riesco a collocare precisamente gli strumenti nello spazio. Anzi, per lo più il mio impianto (niente di che) è più tridimensionale del reale.
mozarteum Inviato 30 Maggio 2021 Inviato 30 Maggio 2021 36 minuti fa, Antonino ha scritto: Ma impianti completi ben assortiti Questo e’ il punto decisivo insieme all’ambiente secondo me. Non tanto il valore del singolo componente ma la compatibilita’ elettrica dei componenti felicemente sposati in un buon ambiente proporzionato alle dimensioni delle casse (o viceversa) 1
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