giorgiocana82 Inviato 22 Marzo 2021 Inviato 22 Marzo 2021 @SimoTocca Ciao, personalmente ho sempre valutato come te Barbirolli, l'ho sempre conosciuto per il concerto per Violoncello di Elgar con la Duprè. Stavo cercando di dare anche io un collocamento a queste sinfonie di Sibelius, e mi ritrovo perfettamente nella tua descrizione. Di Sibelius amo particolarmente i poemi sinfonici, Finlandia e Tapiola, in cui trovo molto i paesaggi dei Paesi Nordici: al ritorno dai miei viaggi di lavoro (quando si potevano fare) l'ascolto di Finlandia mi evocava subito i paesaggi che vedevo tanto in Finlandia, quanto in Svezia. E la sinfonia 5 è qualcosa che davvero apprezzo molto. Ecco Barbirolli secondo me ha molto da dire in Sibelius, non raggiunge le vette interpretative di Karajan e di Lenny, ma è secondo me molto valido. A presto Giorgio
alleroy Inviato 22 Marzo 2021 Inviato 22 Marzo 2021 38 minuti fa, SimoTocca ha scritto: Le segnalazioni riguardano tutte le uscite in formato liquido HiRes: possono essere sia in streaming dai diversi servizi disponibili in Italia (Tidal in MQA, Qobuz, HRA e la “nascente” Amazon Music...) Grazie per la risposta. Mi permetto solo di chiedere un'altra informazione tecnica, vista la tua competenza a riguardo, poi prometto di mettermi in rispettoso silenzio e di non disturbare più il thread: come valuti, se mai li hai provati, Primephonic e Idagio, riguardo alla loro offerta in hires di musica classica. Saluti a e ai gatti 😉
SimoTocca Inviato 22 Marzo 2021 Autore Inviato 22 Marzo 2021 2 ore fa, alleroy ha scritto: Mi permetto solo di chiedere un'altra informazione tecnica, vista la tua competenza a riguardo, poi prometto di mettermi in rispettoso silenzio e di non disturbare più il thread: come valuti, se mai li hai provati, Primephonic e Idagio, Chiedere è sempre lecito e rispondere è cortesia (cit. mia nonna Giulia). Nessun problema per le tue domande. Posso dire di aver provato tutti e due i servizi di streaming, ormai quasi due anni fa, e allora non mi pareva offrissero album in HiRes, allora... poi è tutto in così rapida evoluzione che probabilmente adesso sarà come dici tu, cioè offriranno anche lo streaming in HiRes. Il mio problema, sia con Amazon HD, sia con Idagio che con Primephonic, è che nessuno dei tre servizi è compatibile con il player che uso, cioè Audirvana! E senza il mio player la qualità audio (usando direttamente le App per il Mac Mini) è un pizzico più bassa ... La mia scelta di Qobuz, Tidal e HRA è anche legata al player Audirvana che uso... Poi magari con altri player, come Roon per esempio o come Amarra, magari compatibili con i due servizi citati, potrei riprovarli.... Per adesso mantengo l’abbonamento a Qobuz e HRA.... ho sospeso Tidal perché mi aspettavo che uscissero in qualità MQA tutti gli album DDD degli anni ‘80 e ‘90, ma per adesso non è così....quindi...se cambia qualcosa cambierò servizi di streaming... se no mi tengo questi che ho...😉 1
analogico_09 Inviato 22 Marzo 2021 Inviato 22 Marzo 2021 Il 20/3/2021 at 16:22, SimoTocca ha scritto: E ricominciare da zero può dare il senso di “novità” che l’abitudine spesso cancella.... ma a volte il senso della vita sta proprio nella “novità”, nella Primavera che si rinnova ....quindi forza e coraggio! Su questo però Simo debbo dire che di "novità" non ne sto vedendo.., ok che è ancora presto.., ma di novità, insieme alla norma, alle abitudini che mi pare si stiano ripetendo (tutto cambia affinchè nulla cambi), eravamo già ricchi prima.., ed erano certe, insieme alle cose meno "memorabili", quindi sta bene andare avanti ma personalmente non vedo la necessità, se non la "costrizione" fatale, di ricominciare da zero. Voglio dire che non siamo in posizione avvantaggiata.., e in ogni caso il "lutto" va elaborato fino in fondo. Ma il tuo ottimismo è tuttavia apprezzabile e come vedi anche io cerco di contribuire ancora in questo preciso "presente", però.., hai voglia se non ce n'è ancora da "metabolizzare" l'assurdo disastro, fatale ma non troppo... 😉
gabel Inviato 22 Marzo 2021 Inviato 22 Marzo 2021 8 ore fa, giorgiobg82 ha scritto: personalmente ho sempre valutato come te Barbirolli, l'ho sempre conosciuto per il concerto per Violoncello di Elgar con la Duprè. Stavo cercando di dare anche io un collocamento a queste sinfonie di Sibelius, e mi ritrovo perfettamente nella tua descrizione. 9 ore fa, SimoTocca ha scritto: Specie in Sibelius (era l'interprete favorito dallo stesso compositore!) dove il colore orchestrale è fondamentale, ecco che Barbirolli mi pare dica la sua con autorevolezza. Beh, mica solo in Sibelius! Sono da ascoltare anche le sue interpretazioni mahleriane (la sua nona è una delle più tese e dolenti che abbia mai ascoltato, peccato che ancora non si trovi ancora in HD). Poi gli autori inglesi (lui, di origine italiana): oltre al già citato Elgar, Vaughan Williams, Delius, ecc... (a chi piacciono). Il suo catalogo mi pare però ancora abbastanza limitato, speriamo che presto esca altro materiale, così da consentire di (ri)scoprire questo che è stato certamente non un fuoriclasse della bacchetta, ma certamente un ottimo direttore.
cele Inviato 22 Marzo 2021 Inviato 22 Marzo 2021 Non mi toccate Barbirolli.... mediocre???? non scherziamo.... Sibelius, Mahler, Elgar di riferimento assoluto, una delle migliori Butterfly mai registrate.... benedetto sia lo streaming in HRez, finalmente disponibile (pure in 192/24 !!!) una delle più grandi integrali brahmsiane registrate (con i Wiener....) ingiustamente negletta, con una capacità di canto senza eguali... provate ad ascoltarla.... è gratis.... scusate se mi accaloro un pò... mi avete pungolato su uno dei miei direttori preferiti....😡😁
manta Inviato 22 Marzo 2021 Inviato 22 Marzo 2021 Di Barbiroll mi pare di avere una Tosca con la Callas. Stupenda.
giorgiocana82 Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 @cele infatti, almeno nelle mie intenzioni, non vi è quello di dire che è mediocre, anzi, intendevo dire proprio il contrario: grazie a queste nuove rimasterizzazioni ho scoperto un direttore che avevo sempre associato, per mia ignoranza, principalmente al concerto per violoncello di Elgar, e che invece meriti proprio di essere riscoperto e credo che la Warner stia facendo un ottimo lavoro in questo senso.
SimoTocca Inviato 23 Marzo 2021 Autore Inviato 23 Marzo 2021 @cele È legittimo per ciascuno di noi avere i suoi direttori “di riferimento”, ci mancherebbe! E ciascuno ha le sue legittime “idiosincrasie”. Con la qualità audio migliorata Barbirolli “ha il suo perché”, mi associo a quanto scritto da @giorgiobg82! Ma ecco, non trovo mai, nelle sue direzioni, un battito d’ala che le trasporti nell’Empireo, o almeno una spanna sopra quelle degli altri. D’altra parte il nostro fisico Enrico Fermi era tutt’altro che un mediocre, ma trovando sulla sua strada un tizio di nome Albert Einstein...beh...ecco... mi sono spiegato? 😉 Detto questo, nel vecchio Forum avevo segnalato la splendida Butterfly diretta da Barbirolli (che però, appunto, davanti a quelle di Karajan con la Callas prima e con la Freni poi, o a quella di Sinopoli con la Freni, ecco... a parte la meravigliosa Scotto tutto il resto viene “rimesso al suo posto” cioè in seconda fila, e non in prima...😉). Non conosco la Tosca con la Callas e se @mantace la indica con più precisione corro ad ascoltarla, anche non in HiRes! 😃 Chiudo questa digressione segnalandovi un bellissimo album, appena uscito per i tipi della BIS, con le musiche per pianoforte e orchestra di Weber. È un album che fa ben capire quello che succede, ai concerti per piano, nel periodo cronologico compreso fra i capolavori di Beethoven e quelli di Brahms, e “giustifica” le modalità di scrittura musicale di quelli di Mendelssohn, nel senso che li contestualizza (e questo vale in parte anche per quelli d Chopin, assai più simili, per stile a questi di Weber o a quelli di Mendelssohn...). Un album da ascoltare quindi, anche perché il pianista è uno dei migliori in circolazione, forse il numero uno attuale al fortepiano come strumento originale, Ronald Brautigam. Bellissima la registrazione BIS in formato 24/96, una delizia anche “in punta d’archetto”, cioè sugli estremi acuti, ascoltata con la cuffia Stax L700....
Alpine71 Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 Ammetto che l'album weberiano mi attirerebbe moltissimo. Ammetto anche che, per il solo fatto che è eseguito al fortepiano, l'interessa tracolla. Alzo le mani, sparatemi, ma proprio quel suono non riesco a farmelo piacere, a digerire, nemmeno a mandar giù.... E' un mio limite, lo ammetto; non riesco però a "guarire"
SimoTocca Inviato 23 Marzo 2021 Autore Inviato 23 Marzo 2021 @Alpine71 Il fortepiano suonato da Brautigam è molto simile, per sonorità, ai moderni pianoforti ad onor del vero....e d’altra parte si tratta pur sempre di uno strumento coevo a Mendelssohn e Chopin, con certo i primi fortepiano costruiti ai tempi di Bach.... E per capire quello che dico, cioè dell’evoluzione tecnica dello strumento “pianoforte” fino agli attuali “tank” Steinway, suggerisco l’ascolto del nuovissimo splendido album della Harmonia Mundi: il programma del concerto organizzato da Proust all’Hotel Ritz nella Parigi di inzio ‘900. Bellissmo il programma che comprende brani poco noti e brani famosissimi di Chopin e Debussy. Il programma del concerto prevede un violino e un pianoforte.... e mentre il violino è uno Stradivari Davidoff, il pianoforte è uno splendido Erárd .... La fantastica registrazione HiRes 24/96 consente di cogliere anche le minime sfumature di suono...e si sente bene la differenza di questo pianoforte ottocentesco rispetto ad un moderno Steinway... 1 1
cele Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 3 ore fa, SimoTocca ha scritto: È legittimo per ciascuno di noi avere i suoi direttori “di riferimento”, ci mancherebbe! E ciascuno ha le sue legittime “idiosincrasie”. Comunque è vero, a me ad esempio Karajan e Muti, per citare due mostri sacri, non mi sconvolgono le viscere...
manta Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 7 ore fa, SimoTocca ha scritto: Non conosco la Tosca con la Callas Certo, perché era la Butterfly, mi sono confuso. La Tosca era quella di Serafin.
manta Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 4 ore fa, cele ha scritto: Karajan e Muti, per citare due mostri sacri, non mi sconvolgono le viscere Concordo. Grandi per carità, ma non i miei preferiti. Hanno in comune in certo amore per la fama, no?
manta Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 6 ore fa, SimoTocca ha scritto: si tratta pur sempre di uno strumento coevo a Mendelssohn e Chopin Si, ma ascolta un Playel, distantissimo dai nostri.
Dima83 Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 stavo aspettando questo Topic come un bambino aspetta babbo natale. Grazie @SimoTocca continua la mia scoperta..
SimoTocca Inviato 24 Marzo 2021 Autore Inviato 24 Marzo 2021 @Dima83 Troppo buono... grazie! il periodo è un “impegnato” dal lavoro... ma un po’ di tempo per costruire di nuovo un Thread che sia utile ed interessante per tutti noi ...ecco cerco di trovarlo! E allora approfitto di questo “nuovo corso”, per segnalare un album di chitarra solista. Tre valide ragioni per ascoltarlo. La prima è la figura femminile di Emilia Giuliani, figlia illegittima (poi legittimata) del famoso Mauro Giuliani. Le donne così spesso ostacolate anche nel comporre musica.... basta leggere le belle note di retrocopertina per capire il perché fino a poco tempo fa trovare una donna compositrice era fatto più unico che raro. La seconda è la chitarrista Federica Artuso, una musicista a “tutto tondo”, in grado di eseguire magistralmente queste “piccole gemme” per chitarra. La terza ragione è quella di “festeggiare” che la piccola etichetta italiana Tactus sia finalmente approdata ai servizi di streaming, e spesso anche in HiRes come in questo caso.... La registrazione poi è bellissima e naturale... quindi ascoltare diventa un piacere grande....
SimoTocca Inviato 25 Marzo 2021 Autore Inviato 25 Marzo 2021 Prendendo spunto dal recente breve dibattito sul Sibelius di Barbirolli, segnalato con nuovissima uscita in HiRes, mi sono riascoltato la seconda sinfonia delle numerose integrali “sinfoniche sibeliussiane” (😂😂 ma si può dire così??) e ho voluto spiegare, prima di tutto a me stesso, il perché ritengo alcuni direttori “soltanto grandi” e quei pochi per me invece sono “veramente geniali”. In realtà per capirlo bastano la manciata di minuti iniziali del primo movimento, ma è bene ascoltare tutti e quattro i movimenti per capire veramente. Prendiamo Barbirolli: e diciamo anche subito che non è “aiutato” dalla sua orchestra Hallè, non a livello stratosferico, perché una “grande orchestra” può certamente fare la differenza! La Hallè ha legni e ottoni non proprio di gran classe. Barbirolli ci lavora bene, non c’è dubbio, e riesce a far eseguire le sue idee musicali, molto tradizionali ma anche very “british” anziché ”very finnish”.... Le idee musicali di Maazel non sono “superiori” per qualità artistica e profondità a quelle di Barbirolli, lo dicevo già nel mio post iniziale, ma la morbidezza degli archi dei Wiener, la perfetta intonazione dei legni e quell’inconfondibile colore brunito degli ottoni dei Wiener aiutano non poco il direttore libanese naturalizzato americano. E... beh anche la registrazione Decca degli anni ‘60 lo aiuta...😉 Un altro grande direttore “sibeliussiano” è sempre stato ritenuto il buon Colin Davis... che infatti ha registrato (come Maazel) più integrali.... Anche Davis si attiene a tempi molto “rilassati” e fa grande attenzione ai colori orchestrali.... la London Symphony fa una buona figura in queste registrazioni... e Davis dimostra di essere un “signor direttore”... Anche se a dire il vero di Colin Davis preferisco il suo ciclo con la Boston Symphony... forse anche per il suono caldo e avvolgente di quell’orchestra americana che io amo molto (e a questo proposito basta ascoltare la secondo nella registrazione di Andris Nelsons per apprezzare tutta la bellezza del suono bostoniano...)
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