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Melius Club

Le nuove uscite di classica e di lirica in HiRes


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Inviato

A proposito di musica “poco nota”, mi sono molto piaciuti questi concerti per clarinetto e orchestra di compositori .... mai sentiti prima!

Musica bella ed interessante... album piacevolissimo e ben registrato...

 

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  • Melius 1
Inviato

Per abitudine professionale, che devo sempre compilare la “disclosure form”, la dichiarazione di assenza di conflitto di interessi prima di ogni conferenza o docenza... ebbene lo dico subito: conosco personalmente il flautista e il direttore di questo album!

Ma non ve lo segnalo per “piaggeria” e men che meno per “tornaconto personale”, ci mancherebbe! Ma solo perché è interessante e particolare.

Dopo ricerche musicologiche approfondite Roberto Fabbriciani ha scoperto composizioni di Respighi mai eseguite prima .... e queste musiche mi paiono così belle che sarebbe stato un peccato non poterle ascoltare!

L’album è completato dalla suite “Gli Uccelli”, per piccola orchestra...

insomma una impaginazione interessantissima di questo album tutto dedicato a Respighi... un compositore del gruppo italiano degli “‘80”, che viene poco eseguito...ma ingiustamente!

A Firenze il nostro giovane Daniele Rustioni ha dedicato spesso parte dei suoi concerti alla riscoperta di compositori italiani del primo novecento, come appunto Respighi, o Casella o Wolf-Ferrari o Castelnuovo-Tedesco...

 

Quest’album è comunque piacevole e interessante ed è una registrazione tutta italiana, della Tactus, finalmente in formato HiRes (24/48)!

Se vi capita ascoltatela... il flauto, almeno con la cuffia RAAL, viene fuori con un tono realmente “soffiato” ed argentato... e gli archi sono davvero belli ...

Certo l’orchestra dell’Abruzzo non è proprio come i Wiener o i Berliner Philharmoniker... ma si sente che hanno provato a lungo e hanno la “musica di Respighi” sotto pelle...e con questo “compensano”...😉

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  • Thanks 1
Inviato

Beh... avevo iniziato ad ascoltare l’album dedicato a Ravel con l’orchestra dei Paesi Baschi diretta da Robert Trevino, per la casa discografica Ondine, ma il primo movimento di Rapsodie Espagnole mi ha deluso...(forse il suono “striminzito” per il formato 24/44... forse l’orchestra non all’altezza... boh?).

Mi sono subito cercato una alternativa recentemente uscita e mi sono ricordato di aver ascoltato ma non averne parlato qui sopra il bellissimo album “tutto francese” della London Symphony Orchestra diretta dal suo nuovo Direttore Ospite Principale (François-Xavier Roth). 

In attesa poi di ascoltare il prossimo direttore principale, Pappano che prenderà a breve il posto di Rattle lasciando Santa Cecilia, mi sono messo a risentire questo album e... sì, proprio bellissimo! Quindi da segnalare qui sopra senza esitazione!

Di sicuro perché Roth ha “nel sangue” la musica di Ravel e di Debussy, e anche un po’ perché è un grande direttore “emergente” da tenere d’occhio... ma di sicuro anche perché la LSO è un’orchestra splendida!

E forse Debussy è eseguito, se possibile, ancor meglio di Ravel!

Insomma in attesa delle rimasterizzazioni in HiRes delle mitiche esecuzioni di Ravel di Abbado, proprio con la London, o di quelle di Boulez con i Berliner (sì, lo so, c’è già un album in formato 24/44 ma è una vecchia uscita con un suono non all’altezza dello standard HiRes attuale ... suvvia Deutsche Grammophon!)..ecco questo è un bellissimo album da ascoltare...

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Inviato
Il 2/4/2021 at 11:50, SimoTocca ha scritto:

Pappano che prenderà a breve il posto di Rattle lasciando Santa Cecilia

Non lo sapevo, mi dispiace moltissimo, dai pochi concerti ascoltati su Rai 5 mi sembra che abbia fatto un bellissimo lavoro 

Inviato
Il 2/4/2021 at 11:50, SimoTocca ha scritto:

diretta dal suo nuovo Direttore Ospite Principale (François-Xavier Roth). 

Roth è un direttore molto interessante a mio avviso, anche con la “sua” orchestra (“Les Siecles”), con cui suona prevalentemente repertorio classico-romantico, senza però disdegnare il novecento (oltre ai francesi del disco segnalato, anche Mahler).

Io lo seguo da un po’ di tempo... 😄

Inviato

@gabel è oltremodo attento ai dettagli, intonazione, etc. È anche molto originale nelle interpretazioni a volte. Ma è sicuramente da tenere d'occhio.

Inviato

Prendo spunto dalla Pasqua e dalla lettura di un’altra recente discussione per parlare (di nuovo, perché quello che avevamo detto è andato distrutto!) di Bach e delle sue Passioni.

La mia prima esperienza di ascolto davvero convincente della Passione secondo Matteo è stato, “secoli fa” il triplo album della Archiv: Gardiner riesce a rendere (complici anche i tecnici del suono DG, che riescono a rendere bene la disposizione spaziale dei cori e della piccola orchestra raddoppiata) in una esecuzione dai tempi rapidi.

Di questo magnifico album non se ne hanno ancora notizie in HiRes...purtroppo..

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Cosi come non si hanno “aggiornamenti hiressiani” dell’altra mia Passio selon Mattheus su CD, quella assai più recente di Herreweghe...

 

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Meno male che poche settimane fa la Warner ci ha fatto la “sorpresa Pasquale” e dentro l’uovo ci ha fatto trovare una edizione che dal punto di vista artistico non ha nulla da invidiare alle due sopra citate....

Harnoncourt a distanza di trent’anni dalla sua prima Passio ci regala una lettura sempre rigorosa, e certo!, ma più attenta allo sviluppo melodico, e poi supportata da voci di caratura straordinaria, Pregardien-Goerne-Von Magnus sono il “dream team” per le voci maschili,  Schäfer-Röshmann-Fink il trio da sogno per quelle femminili...e poi il “numero uno” fra i Cori, l’Arnold Schönberg Choir, così spesso scelto anche da Abbado per le sue esecuzioni di riferimento.

E poi il Concentus Musicus, l’orchestra filologica fondata a Vienna da Harnoncourt negli anni ‘60, è garanzia di qualità e attenzione sia alla lettera che allo spirito dello spartito bachiano.

Insomma con questa edizione recente in formato 24/96 ci si può ritenere così soddisfatti che... si potrebbe anche “chiudere baracca”... come si dice a Firenze... 😉

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Inviato

Certamente esistono molte versioni bellissime e alternative, ma a mio avviso quella sopra citata di Harnoncourt ha così tante frecce nella sua faretra da rimanere irraggiungibile.

Ma per i “curiosi” e gli amanti inguaribili della Passio di Bach non si può nascondere altre tre versioni “hiresssiane” di Matteo....

 Quella più recente di Gardiner, così diversa dalla sua prima (ma a mio avviso col tempo Harno ci ha guadagnato, Gardi ci ha perso... di fascino dico..)

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E poi quella recente di un grande direttore barocco, già cantante per Harno e Leonhardt (di cui peraltro amo la Messa in Si minore forse sopra ogni altra, ma che con la Passio mi ha entusiasmato meno..) Renè Jacobs, che ha dalla sua una splendida orchestra filologica, la Akademie für Alte Musik di Berlino, ma cantanti un “pelino” meno straordinari di quelli di Harno.

L’approccio di Jacobs alla Matthäus-Passion è...come definirlo in generale?, più “morbido”, nel suono e nei tempi.

Da ascoltare comunque per la bellezza del risultato di insieme e per la registrazione di qualità sopraffina da parte della Harmonia Mundi...

 

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E infine chiudo questa breve rassegna della Passio matteiana con una recentissima uscita in HiRes che a me è piaciuta moltissimo.

In fondo si parla dell’orchestra inglese guidata per anni e anni dal compianto Christopher Hogwood (che mai diresse la Passio, però!).

La Academy for Ancient Music (AAM) da una lettura, sotto la direzione (dal cembalo) di Egarr,  assolutamente corretta ma mai algida.

Una bella alternativa per finire in bellezza le esplorazioni “filologiche” di questa Passione così importante e così rivoluzionaria.

Una esplorazione che completa la nostra visione, perché la Passio esiste in versioni diverse proprio per mano di Bach, che l’aveva “ritoccata” dopo la prima esecuzione pubblica, anche assecondare in pratica le diverse forze orchestrali e corali che aveva di volta in volta a disposizione...

Un viaggio affascinante comunque ...anche se impegnativo... ma di quei “viaggi da fare” almeno una volta nella vita...

Buona Pasqua a tutti!

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  • Melius 1
Inviato

Non é una nuova uscita, peró vale la pena ascoltare le Nozze in questa versione, magari non fedelissima alla partitura, ma di una naturalezza veramente notevole. Forse merito anche della registrazione 24/192?

Da Qobuz

 

 

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Inviato
Il 23/3/2021 at 17:27, manta ha scritto:

Certo, perché era la Butterfly, mi sono confuso. La Tosca era quella di Serafin.

Ehm....

tarantolazzi
Inviato

@Paolo.68

Ma che sorpresa questo Currentzis, questo (per me) sconosciuto direttore, che si presenta come attore-e-direttore, e ci manda da Novosibirsk una serie di perle......

Ho ascoltato su Tidal delle sue prove mahleriane, ma anche Mozart (che bel Don Giovanni) e altro......e come se non bastasse, sono anche registrate bene.

Ripeto, sorpresa!

Inviato

A corollario della esaustiva carrellata di "new entry" bachiane in Hi-res segnalo l'interessante proposta di de Vriend alla testa della Netherlands Symphony Orchestra e del coro Consensus Vocalis che ripropone la versione curata e riadattata da Felix Mendelssohn Bartoldy in un suo concerto tenutosi a Lipsia nel 1841. Rispetto ad altre edizione mendelssohniane questa è la più "fedele" al testo bachiano. Per di più l'esecuzione "storicamente informata" di de Vriend offre una lettura molto particolare velatamente "romantica", quasi di estrazione classica. In pratica una specie di Mendelssohn "filologico" per quanto potesse esserlo un compositore romantico nei confronti nella musica barocca ai suoi tempi. Mettiamoci anche la formazione dello stesso de Vriend, per decenni conosciuto come una specie di Harnoncourt olandese che piano piano si è avvicinato alla musica romantica, ed avrete una passione davvero singolare. La registrazione è di quelle coinvolgenti come poche anche perchè parliamo di ultra hi-res (352.8kHz, 24bit). La purezza delle voci e degli strumenti ben s'intona con l'impeto e la forza delle parti corali. Insomma un ascolto fuori dalle righe che merita attenzione.

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Inviato
42 minuti fa, manta ha scritto:

Cosa ho sbagliato?

Beh... le edizioni ufficiali EMI della Tosca con la Callas, quelle registrate in studio, sono due: la prima, mitica in assoluto e forse inarrivabile, degli anni ‘50, con Victor De Sabata alla testa dell’Orchestra della Scala, e quella degli anni ‘60 con George Pretre alla testa dell’Orchestra della Società del Conservatorio a Parigi (in stereo). Poi ci sono altre registrazioni, live ufficiali, come quelle di Londra con Cillario, e magari live “pirata”.... ma ecco.. Callas=Tosca=De Sabata per il 99% degli intenditori...😉

 

Inviato

Approfitto del tema “musica sacra” che Anto ha allargato con Bach-Mendelssohn (a proposito, mannaggia, Io questa registrazione di De Vriend non riesco a trovarla!) per segnalare questa bellissima registrazione delle Ultime Sette Parole di Cristo che Haydn ha scritto in versioni diverse.

Questa è per orchestra d’archi e fino ad ora le pur belle registrazioni su CD, ad iniziare da quella di Muti con i Berliner, non riuscivano a rendere la morbidezza degli archi in nessun modo.

Per capire quanto il digitale HiRes sia stato non solo un progresso, ma una vera “benedizione” per gli amanti della classica, basta ascoltare la magnificenza degli archi dell’orchestra di Berna, sotto le mani “sante” di Ton Koopman...

Una registrazione disponibile solo in formato digitale che la Cleves ha recentemente pubblicato come disponibile anche in streaming ...

Una bellezza di suono che lascia davvero a bocca aperta... 

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Inviato
11 ore fa, tarantolazzi ha scritto:

Ma che sorpresa questo Currentzis, questo (per me) sconosciuto direttore, che si presenta come attore-e-direttore, e ci manda da Novosibirsk una serie di perle......

Come non essere d’accordo con te? E allora ti dico che in settimana saremo ancora qui a parlare del buon Currentzis, visto che dovrebbe uscire venerdì la sua Settima di Beethoven. Dopo la sua Quinta al “fulmicotone”, una delle più belle e interessanti interpretazioni mai registrate, e catturata “ad arte” dagli ingegneri del suono Sony, ecco che l’attesa per la sua settima è...fervida!

Sono anche in attesa, sempre fervida, che si pubblichi il suo Requiem di Verdi.... sarebbe un regalo per tutti gli appassionati... speriamo bene..😉

Inviato
14 ore fa, tarantolazzi ha scritto:

ci manda da Novosibirsk una serie di perle......

Perché Novosibisk? 

L'orchestra e coro sono di Perm che dista quasi 2000 km da Novosibirsk

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