analogico_09 Inviato 12 Febbraio Inviato 12 Febbraio Vedo che i grandi esperti di Dylan non parlano di Dylan, bensì di se stessi, di quanto sarebbero esperti, molto meno e superficialmente della musica di Bob, senza dare così la possibilità di sapere anche a chi secondo loro vivrebbe nell'ignoranza. Si faccia pure del divo oggetto di tifoseria acritica, scrivendo di cose fantasiose, di gossip ed altre amene autoreferenzialità, mentre si accusano altri, non è dato sapere chi, solita operazione "sparare sul mucchio", di aver parlato di "tradimento" dell'ex menestrello dei suoi trascorsi country, o folk , etc. Banalalità senza costrutto, tanto per distrarre dal proprio atteggiamernto negazionista su altre faccende reali e ben più cogenti. Nessuno mi pare, fino a prova contraria, abbia mai scritto una cosa del genere nel corso della discussione, men che meno il sottoscritto nel caso in cui, hai visto mai..., fosse a lui od anche a lui rivolto. Ho sempre asserito e se vogliamo riconosciuto che Dylan, dopo il perido country, con tutti gli annessi e connessi, dopo ANCHE il forte imprinting vissuto con colui che lo stesso Dylan riconosce come maestro - il profeta del nuovo folk americano con forti influernze in blues, Woody Guthrie - sia partito verso nuove strade e nuovi orizzonti musicali che non entrano naturalmente in conflitto con gli esiti degli inizi, per i quali anche è conosciuto, apprezzato, molto amato. Pero.., la disussione non va avanti, ferma alle solite cose dette e stradette, e che bisogna ripetere visto che si insiste con i negazionismi e con altre accuse indebite lanciate a vuoto.
analogico_09 Inviato 12 Febbraio Inviato 12 Febbraio 1 ora fa, giorgiovinyl ha scritto: 13 ore fa, UpTo11 ha scritto: Sì, persiste ancora la figura del menestrello del folk paladino dei diritti civili. Colpa soprattutto dei media spesso ignoranti, quelli italiani poi non ne parliamo proprio, che una volta che ti appiccicano un'etichetta addosso non te le levano più. Credo abbia passato il resto della vita cercando di strapparsela di dosso. Non che non ci sia (stato) anche quello nella sua poliedrica figura, ma è solo una parte, nemmeno preponderante. Condivido tutto. Persiste ancora quest'idea del Dylan traditore del movimento folk invece puro. Ma lo può sostenere solo chi non conosce e/o non ha capito Dylan. Verosimile ma senza troppo generalizzare che parte del pubblico e dei media (ignoranti o meno.., non siamo neppure noi dopotutto degli scienziati) sia rimasta ad un'idea fossilizzata di Dylan, e che non riconosca quanto e cosa abbia realizzato in seguito, dopo gli inizi country o folk (sono solo etichette). Ma, per converso, credo altresi che, a mio modesto avviso, non dovrebbe essere ritenuta meno preponderante tout-court, sottovalutando, come taluni fanno, la "prima parte" di Dylan la quale è ancora presente in una certa misdura, alle "seconde". L'importanza - chiamiamola pure preponderanza è solo una parola - della prima fase sta nel fatto che già da/in essa Dylan ottenne grande notorietà e grande seguito di pubblico, di critica e stampa (prima così si chiamavano i media) segno di una maturazione artistica già avvenuta, fattuale, riconosciuta a livello mondiale, dove le prime esperienze creative e fondamentali, non fallimentari o modeste, banali, insignificanti, restano per sempre nel bagaglio estetico, valoriale, psichico e poetico dell'artista. Ovviamente aggiornate. Infatti, nonostante le trasformazioni, pur cambiando stile, forma musicale, indirizzi testuali e quant'altro, il legame con l'aspetto "contestatario" e "morale","predicatorio" degli inizi, resta nella sostanza, fungendo da background, riconoscibile anche nelle successive edizioni dylaniane. La preponderanza, sta anche nel fatto che perfino le "semplici" cover dei primi dischi Columbia-CBS di Dylan siano diventati iconici, oggetto di "culto", presenti nella memoria, negli immaginari di più generazioni di ascoltarori, di fan, ammiratori, estimatori, se non anche presenti nelle loro librerie ancora ascoltati e riascoltati (non io ma non faccio testo, cerco solo di rappresentare senza pregiudizi e tifoserie ciò che credo corrisponda al vero). Nessuno ha parlato di "tradimento" di Dylan "traditore" dei suoi inizi "folk". Fantasie. 1
analogico_09 Inviato 12 Febbraio Inviato 12 Febbraio 4 ore fa, Mighty Quinn ha scritto: " Credevo veramente che avrei rivisto Elvis" Strano che non ha detto credevo veramente che avrei rivisto i menestrelli folk di protesta, strano... Per non parlare di: "se vuoi cantare una canzone, quella è la montagna che devi scalare" A chi si riferiva? A Frank Sinatra Ecc... Perché già era passato oltre Faticavano a capirlo allora Faticano oggi Allora per ideologia Oggi per inerzia, scarsa informazione, conformismo alla vulgata nazional popolare Nel gossip sarebbe racchiusa la tua conoscenda di Dylan, il tuo modo di tracciarne il profilo personale e musicale? Ti poni come snob che critica le mediocrità degli altri, il conformismo ma da quale pulpito. Anche questo modo sprezzante di parlare dei menestrelli folk di protesta negandone il valore musicale e storico, sociale, di civiltà, è priva di acume e di veridicità, c'è lo stesso limite di chi pensa che Dylan abbia tradito con la svolta elettrica la sua tappa folk. Non solo di Sinatra, in quel caso dicendo bene secondo me... Dylan disse pure che la carriera di Jimy Hendrix fosse sbagliata, o inutile.., figuriamoci se sia possibile prendere questi siparietti da fanzine per definire una personalità così creativa e pure molto controversa come quella di Dylan. Ti poni come l'esegeta e conoscitore massimo di Dylan ma non vai ai fatti concreti, non commenti mai un suo brano musicale, dal punto di vista della msica, della vocalità, delle interpretazioni, sempre fermo alle lettarature... Spesso quando parlo di un disco, di un musicista di una musica cerco di entrare nel merito estetico e formale, riuscendoci o meno, ma ci provo, non solo delle aneddotiche cose simili. A me pare che le tue uscite siano di natura ideologica. . Da ignorante sarei felice di apprendere parte della tua scienza di cui ti vanti di avere.
Questo è un messaggio popolare. spersanti276 Inviato 12 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Febbraio Tutto quello che volete, ma quando ascolto questo mi sembra di essere posseduto dai ricordi, dai sogni, dalle speranze dei miei anni di ragazzo che era solo all'inizio di quel tortuoso viottolo che è l'esistenza. Un disco incredibile, magnifico, enorme. Mi pare impossibile che chi è di quella generazione non lo percepisca così. 5
dariob Inviato 12 Febbraio Inviato 12 Febbraio 6 minuti fa, spersanti276 ha scritto: Mi pare impossibile che chi è di quella generazione non lo percepisca così. Sono i 'matusa'...non capiscono i giovani come noi!! 1
Questo è un messaggio popolare. dariob Inviato 12 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Febbraio @spersanti276 Subito dopo il tuo metterei questo: (la sublimazione del dolore in arte e commozione) 3
Mighty Quinn Inviato 12 Febbraio Inviato 12 Febbraio Eh...se ci mettiamo a fare la classifica dei capolavori di Bob Dylan....eehhh
Mighty Quinn Inviato 12 Febbraio Inviato 12 Febbraio @dariob quello che sappiamo è che il disco di Bob Dylan preferito da Bob Dylan è shot of love Disco ovviamente considerato tra i minori, dai più Ma che contiene alcuni capolavori immortali E soprattutto non contiene un super capolavoro come Series of Dreams Una canzone immortale Che potrebbe essere il massimo del massimo per chiunque altro Per bob Dylan poteva tranquillamente rimanere fuori dal disco Se ne è favoleggiato per decenni, per fortuna ci ha pensato la bootleg series Destino simile per blind willie mctell su infidels 1
analogico_09 Inviato 12 Febbraio Inviato 12 Febbraio 4 ore fa, spersanti276 ha scritto: Tutto quello che volete, ma quando ascolto questo mi sembra di essere posseduto dai ricordi, dai sogni, dalle speranze dei miei anni di ragazzo che era solo all'inizio di quel tortuoso viottolo che è l'esistenza. Un disco incredibile, magnifico, enorme. Mi pare impossibile che chi è di quella generazione non lo percepisca così. Quell'inizio di Dylan che rappartiene al "primo" Dylan la cui importanza, il cui lascito, la cui grandezza (che io riconsosco, nonostante non sia la mia tazza di the preferita della musica "pop", in generale) qualcuno vorrebbe far passare come meno preponderante o caratterizzante o significativo della lunga parabola creativa del nostro, rispetto alle successive produzioni, fino ad oggi Non riesco a capire, nessuno fino ad ora ho motivato, spiegato perchè non sarebbe tale, nonostate abbia espressamente chiesto a chi ne sapesse più di me la cortesia di farlo motivando l'opinione al netto delle battute, mentre seguito a leggere espressioni di sufficienza quasi di sprezzo per una stagione musicale folk i cui testi sono anche a forte contenuto sociale, di contestazione, di ribellione verso gli establishment di potere moralisti, autoritari, razzisti, fascisti. A parte questo tuo messaggio col quale hai saputo significare con parole semplici ma sentite e condivise la bellezza, il valore estetico, poetico e sociale di queste "pime" ballate che hanno fatto la storia del "genere", di Bob Dylan, degli altri "sodali", "iniziati" in larga misura dal riconosciuto mentore Woody Guthrie, le quali, come tu anche tu testimoni, sono sedimentate nell'immaginario musicale plurigenerazionale universale e vastissimo che ancora si identifica con nostalgia e graditudine con esse. 1
Mighty Quinn Inviato 12 Febbraio Inviato 12 Febbraio E poi ci sono queste chicche, grazie a youtube oggi tante cose sono a disposizione Qui veramente si può cogliere come era quella vita, dolcemente improvvisata, poetica (a mezzanotte parte con la plymouth per andare a vedere le montagne in Virginia, all'alba), impegnata (attraversa in macchina vari stati per prendere contatto col partito comunista di Oklahoma city), inaffidabile ( lo invitano a cantare gli dicono che ha dieci minuti lui racconta storie per un quarto d'ora poi gli dicono canta qualcosa e lui canta jesse James) Partivano in macchina senza sapere se avevano i soldi per il pranzo Altri tempi, eroici per certi versi
Mighty Quinn Inviato 12 Febbraio Inviato 12 Febbraio Un paio di cose su woody, non so se il film ne parla Fu arrestato dalla polizia mentre faceva Hitchhiking in quanto credevano fosse ubriaco Non era ubriaco, era malato Lo hanno messo in un reparto psichiatrico con gravi deficienze intellettive mentre ovviamente Huntington's disease è una malattia neurodegenerativa ma la lucidità è intelligenza rimangono Woody aiutava molto in reparto e scriveva C'era la fila di giovanotti cantanti folk che andavano a trovarlo ma in genere volevano cantargli le canzoni che scrivevano loro e lui diceva no non mi interessa. Bob dylan al contrario ("Woody juke box" lo chiamavano) le conosceva tutte le canzoni di Woody e lui era felice quando gliele cantava Questo succedeva in quanto Woody non era conosciuto tanto per le canzoni, era conosciuto soprattutto per il libro bound for glory Quindi pochi cantanti folk giovani conoscevano le sue canzoni Canzoni che, secondo quanto dice sua sorella, sono diventate famose nel giro folk del village proprio perche le ha rese famose bob dylan. Qui di toccherebbe un altro aspetto interessante, evidenziato anche da g.e. smith (il chitarrista) molti anni dopo: bob dylan era una biblioteca di canzoni una enciclopedia vivente di canzoni, ne sapeva molte ma molte di più di chiunque altro. Sapeva quelle di Woody come quelle di tantissimi altri. Ascoltava ovunque, in negozio, a casa di chiunque (tipicamente prendeva in prestito dischi che non restituiva...) 1
giorgiovinyl Inviato 12 Febbraio Autore Inviato 12 Febbraio 22 minuti fa, Mighty Quinn ha scritto: Un paio di cose su woody, non so se il film ne parla Fu arrestato dalla polizia mentre faceva Hitchhiking in quanto credevano fosse ubriaco Non era ubriaco, era malato Lo hanno messo in un reparto psichiatrico con gravi deficienze intellettive mentre ovviamente Huntington's disease è una malattia neurodegenerativa ma la lucidità è intelligenza rimangono Woody aiutava molto in reparto e scriveva C'era la fila di giovanotti cantanti folk che andavano a trovarlo ma in genere volevano cantargli le canzoni che scrivevano loro e lui diceva no non mi interessa. Bob dylan al contrario ("Woody juke box" lo chiamavano) le conosceva tutte le canzoni di Woody e lui era felice quando gliele cantava Questo succedeva in quanto Woody non era conosciuto tanto per le canzoni, era conosciuto soprattutto per il libro bound for glory Quindi pochi cantanti folk giovani conoscevano le sue canzoni Canzoni che, secondo quanto dice sua sorella, sono diventate famose nel giro folk del village proprio perche le ha rese famose bob dylan. Qui di toccherebbe un altro aspetto interessante, evidenziato anche da g.e. smith (il chitarrista) molti anni dopo: bob dylan era una biblioteca di canzoni una enciclopedia vivente di canzoni, ne sapeva molte ma molte di più di chiunque altro. Sapeva quelle di Woody come quelle di tantissimi altri. Ascoltava ovunque, in negozio, a casa di chiunque (tipicamente prendeva in prestito dischi che non restituiva...) Nel film non ci poteva essere tutto questo spazio per la vita di Woody Attenzione spoiler Si vede Bob andarlo a trovare appena arrivato a New York dove incontra pure Pete Seeger e mi fermo qui Quanto ai dischi presi in prestito mi ricordo che in No Direction Home
giorgiovinyl Inviato 12 Febbraio Autore Inviato 12 Febbraio 38 minuti fa, Mighty Quinn ha scritto: Ascoltava ovunque, in negozio, a casa di chiunque (tipicamente prendeva in prestito dischi che non restituiva...) Quanto ai dischi presi in prestito mi ricordo che in No Direction Home viene intervistato un tizio che racconta che Bob si prese tutta la sua collezione di dischi e non gliela restituì mai 1
Questo è un messaggio popolare. UpTo11 Inviato 12 Febbraio Questo è un messaggio popolare. Inviato 12 Febbraio 22 ore fa, analogico_09 ha scritto: Non so a chi ti riferisca ma siccome la frase che quoti e approvi è riferita al sottoscritto, vorrei confortarti sul fatto che lo stesso non ha mai scritto nulla di quello di cui parlate invitandoti nel contempo a precisare su questo. Mi ero riallacciato al discorso di Mighty ma parlavo più in generale. Anzi, in realtà pensavo a tutte le (rare) volte negli ultimi anni che in TV ho sentito parlare di lui, ed era sempre la stessa tiritera, le stesse etichette, come avessero un foglietto nell'armadio da tirare fuori alla bisogna. Uguale per tutti, le canzoni di protesta, la guerra del vietnam, MLK, Joan Baez, e via così. Tra l'altro questo modo superficiale di trattarlo non è prerogativa dell'informazione generalista, perché anche fior fiore di giornalisti musicali o critici che dir si voglia l'hanno ripetuta alla noia. Non faccio nomi (assante buon anima "il gatto" e castaldo "la volpe" ). . 1 ora fa, Mighty Quinn ha scritto: Qui di toccherebbe un altro aspetto interessante, evidenziato anche da g.e. smith (il chitarrista) molti anni dopo: bob dylan era una biblioteca di canzoni una enciclopedia vivente di canzoni, ne sapeva molte ma molte di più di chiunque altro. Sapeva quelle di Woody come quelle di tantissimi altri. Ascoltava ovunque, in negozio, a casa di chiunque (tipicamente prendeva in prestito dischi che non restituiva...) In letture su parecchi personaggi che hanno incrociato la strada con lui questa cosa ritorna spesso. Molti raccontano di come gli basti ascoltare una canzone una o due volte per impararla a memoria. E a volte pure a fregarla . Per la sua conoscenza enciclopedica del repertorio americano, nel senso più ampio possibile, vedasi, anzi, ascoltasi le puntate del Theme Time Radio Hour. 2 1
Mighty Quinn Inviato 12 Febbraio Inviato 12 Febbraio 8 minuti fa, UpTo11 ha scritto: ascoltasi le puntate del Theme Time Radio Hour. Peraltro tutte disponibili su YouTube Molto interessanti
Mighty Quinn Inviato 12 Febbraio Inviato 12 Febbraio @UpTo11 It's nighttime in the big city....ecc... A proposito di treni (vedi thread dei treni) Sono praticamente delle lectio magistralis Impressionante 1
UpTo11 Inviato 12 Febbraio Inviato 12 Febbraio Dimenticavo. Vorrei spezzare una lancia in favore dei cosiddetti "puristi folk", quelli che "non capirono" e contestarono la svolta rock. Se si conosce un minimo della storia di quelle generazioni, di quel movimento, nato ben prima del greenwich village dei '60, la reazione all'elettrificazione è più che comprensibile, direi quasi sacrosanta. Quella era gente che si era fatta arrestare e portare via di peso con maniere non certo dolci dalla polizia non solo per le manifestazioni per i diritti civili, ma anche per il semplice motivo di ritrovarsi a cantare in washington square (ci sono foto stupende di quegli eventi), venivano spiati dall'fbi o erano finiti davanti al comitato per le attività un-american in pieno delirio maccartista. La musica folk aveva acquisito una dimensione sociale e politica pregnante per forza di cose. Logico che non la prendessero bene. Non certo per una questione di invidia, molti di quei personaggi non sono mai entrati nelle classifiche o nella storia della musica anche se hanno avuto ruoli rilevanti nel folk revival, semplicemente perché non gliene fregava niente. Dal loro punto di vista lo hanno visto salire sull'autobus che avevano faticosamente assemblato e tenuto in strada, per scenderne solo per saltare su una limousine. Pure a me sarebbero girate le palle. Facile col senno di poi chiamarli fessi.
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