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Melius Club

Le nuove uscite di jazz in HiRes


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Sempre parlando di grandi rimasterizzazioni recenti di grandi classici, ascolto stamani il famoso album Moanin’ di Art Blakey And the Jazz Messengers.

Un album mitico anche per la qualità di registrazione audio, con una versione pubblicata in Mono (siamo a fine anni ‘50) e una in Stereo, e diverse rimasterizzazioni e riedizioni, sia in vinile che in CD.... con millanta discussioni aperte per stabilire la migliore edizione....

Eppure ascoltata in streaming, in formato 24/192, con la cuffia “non-cuffia” RAAL sr1 A (una cuffia usata negli Studi di registrazione più raffinati in fase di mixing...proprio per la sua capacità di rivelare una buona registrazione e di non perdonare una di cattiva qualità...), questa versione su Qobuz, versione “ufficiale” della casa discografica originale, ecco... per me potrebbe essere la versione definitiva anche per qualità audio...

E tutto compreso nell’abbonamento....😉 

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  • 3 settimane dopo...
Inviato

Due bellissimi ascolti....

Il primo, riservato a chi ama le percussioni e la batteria in particolare, è un album di improvvisazione di.... tre batteristi tre! Nessun altro strumento se non tre batterie! Però... che ritmo! E che qualità audio in 24/192...

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Il secondo ascolto è invece più classico: ho approfittato della rimasterizzazione a 24/96 per riascoltare un album che già amavo...un album che però ha acquistato in HiRes una qualità audio che non pensavo!

La voce di Natalie Cole e l’orchestra Jazz hanno acquistato un respiro spaziale, un senso di realtà sonora incredibile...

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  • Melius 1
  • 2 settimane dopo...
Inviato

Ecco un album assolutamente suggestivo, perché il Trio di Karl Ivar Refseth ha al centro il suo vibrafono. E quindi il suono di questo suo nuovo lavoro,  Devotion, è peculiare e in qualche modo magico ed evocativo.

Il Trio è completato dal basso e dal sassofono, in un mix di sonorità accattivamente

Belle le composizioni originali d Refseth, in un album che, pure pensato in epoca di pandemia, non parla di questo, ma degli affetti personali...

Bella la registrazione in 24/96...

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  • Melius 2
Inviato

@SimoTocca grazie, bella segnalazione, molto particolare e anche rilassante a tratti. Melius meritato.

  • 2 settimane dopo...
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Ecco un bell’omaggio a quella mitica era del Jazz che sono stati gli anni ‘50 del ‘900 e ad un gigante come Louis Armstrong.

Erano quegli anni sotto il segno del “trionfo del sogno americano”, sancito dalla vittoria nelle due guerre mondiali e caratterizzato da musicisti solisti straordinari e ancor più da band che erano dei veri e propri “dream teams”.

Quesro nella classica (il Trio da One Million Dollars era formato dal pianista Rubinstein, dal violinista Heifetz e dal violoncellista Piatigorsky, ciascuno dall’immensomvalore di un milione di dollari in quanto ritenuto il migliore nel suo strumento...), ma sopratutto nel Jazz. Ed eccoci a Louis Armstrong che negli anni ‘50 si esibiva con una piccola band di musicisti di tale livello che aveva chiamato All Stars, tutte stelle di prima grandezza!

Come sempre, anche in periodi di Massimo splendore, ad Armstrong venivano mosse diverse critiche, e in particolare di ripercorrere sempre “sentirei musicali” sicuri e ben battuti e di sperimentare abbastanza cose nuove.

Ebbene, sarebbe bastato aspettare una decina di anni per avere le “cose nuove” da parte di Miles Davis & Co. e nel frattempo godersi il genio di Armstrong.... ma questo è detto col senno di poi...

E allora godiamoci questo nuovo gruppo di All Stars (basta scorrere i nomi per capire che la band di oggi è formata dalla crema della crema dei musicisti Jazz di oggi...che non temono di confrontarsi con la vecchia Band a cui fanno aprire l’album con una registrazione live di fine anno ‘50 rimasterizzata.

Questo album omaggio ripercorre in 12 brani la parabola gloriosa di Louis Armstrong  e si chiude con le sue stesse parole "I've always loved everybody, still do....”

Bella la registrazione in 24/96 e bella la copertina ... che ci fa fare un tuffo retrò nella Verve di 70 anni fa!

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E dalle All Stars che celebrano vecchie glorie alle 12 Stars, un album di esordio di una nuova stella, ecco... il passo sembra breve ma...dura 70 anni!

 

L’album è il debutto per l’etichetta Blue Note della sassofonista cilena Melissa Aldana, nata a Santiago ma di casa a Brooklyn.

La Aldana si rivela compositrice di notevole talento nonché band leader dal polso elasticissimo (nelle improvvisazioni) ma al contempo fermissimo nel mantenere un suono che sia il risultato di “una sola anima” e non un quintetto di musicisti.

A proposito di anima, Soul, se avete visto quel delizioso film della Disney (e se siete amanti del Jazz e non lo avete visto, dopo esservi costarsi il capo di cenere, correte a vederlo!) mi è venuto da pensare che forse il personaggio della Band Leader sia ispirato proprio a Melissa Aldana

The Brooklyn-based tenor player from Santiago, Chile has garnered international recognition for her visionary work as a band leader, as well as her deeply meditative interpretation of language and vocabulary. 12 Stars 

 

L’album presenta sette brani originali scritti dalla Aldana, con il contributo nell’arrangiamento del chitarrista Lund Lage

Un bell’ascoto di un album nuovo di zecca che farà felici sia i “tradizionalisti” del Jazz che gli amanti del “nuovo”....

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Melissa Aldana, tenor sax

Lage Lund, guitar

Sullivan Fortner, keyboards

Pablo Menares, bass

Kush Abadey, drums

 

  • 3 settimane dopo...
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È un album “particolare”, questo ultimo del sassofonista californiano Mark Turner. No, non è per il titolo (Turner è un appassionato di fantascienza e intitola i suoi album col nome di vecchi romanzi o racconti di S.F.), ma per il fatto che, una volta tanto, il quartetto non prevede un pianoforte o una chitarra. 

Il sassofono di Turner si intreccia in dialoghi serrati con la tromba di Palmer, dialoghi musicali ben sostenuti dal contrabbasso di Martin e dalle percussione di Pinson.

Un album moderno, con brani di Jazz contemporaneo che non hanno bisogno di fare l’occhiolino ai grandi classici per essere apprezzati...

bell’asolto anche grazie alla bella registrazione ECM in 24/96

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  • Melius 1
  • 7 mesi dopo...
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È un piacere, in questo Thread, aver segnalato una giovane e bellissima voce femminile, quella di Anais Reno, più di un anno fa (Aprile 2021).

E…il piacere prosegue …perché ho ascoltato oggi Samara Joy un tesoro di voce e di capacità di usarla benissimo nel repertorio jazz…. il tutto a 22 anni!

Non so se Peppe @analogico_09, che del Jazz è un appassionato esperto già la conosceva questa contante… io invece confesso di no!

Qualcuno in America ha definito la giovanissima contante come la perfetta combinazione fra Sarah Vaughan e Ella Fitzgerald! Niente meno…! Del resto questa etichetta se la porta addosso da quando tre anni fa, a 19 anni, Samara vinse il prestigioso concorso intitolato proprio Sarah Vaughan.

Questa nuova uscita per l’etichetta Verve vede Samara accompagnata da un nostro giovane connazionale, un vero fenomeno della chitarra, Pasquale Grasso, che ho già avuto il piacere di segnalare qui sopra. Per essere precisi in questo album è il Trio di Pasquale Grasso a fare da “morbido e sontuoso” tappeto sonoro alla voce straordinaria della Joy, Trio accompagnato al piano da un altro giovane fenomeno Ben Paterson.

Un album così ben registrato, così bello da ascoltare in formato 24/96, da risultare “pericoloso”: una volta iniziato ad ascoltarlo potreste rimanere attaccati al vostro impianto audio senza riuscire a…smettere di ascoltare! Siete avvisati… 

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  • 2 settimane dopo...
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Dopo un paio di anni dal suo ultimo (e bello!) album  Valentine, Bill Frisell firma questo suo nuovo album, Four.

Il tono intimistico dell’album lo si intuisce bene dal primo brano, “Waltz for Hal Willner,” dedicato alla memoria dell’amico musicista morto nel 2020.

Tono appunto meditativo che in fondo si apprezza in tutti i 13 brani dell’album, forse perché brani nati nel corso del primo lockdown per la pandemia COVID.

Il filo conduttore, questa specie di “intimità musicale”, lo si coglie anche per la formazione strumentale del gruppo, formazione scelta è fortemente voluta da Frisell, con la sua chitarra (ovviamente), con il clarinetto o sax di Gregory Tardy, con il pianoforte di Gerald Clayton e la batteria di Jonathan Blake…. in assenza di un basso vero e proprio …assenza che appunto sembra accentuare la natura intima di questa musica.

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  • 2 mesi dopo...
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E seguendo la regola aurea di segnalare “pochi vecchi album”, seppure in veste nuova HiRes, ma segnalare invece molte nuove uscite ecco il nuovo album di Pierannunzi.

 

Un album dedicato alla musica di John Lewis, una musica che come quella di Gershwin fonde qualche radice “classica” con notevoli quantità di “jazz”…. ma a distanza di oltre 30 anni da quei fatidici anni ‘20 americani di Rapsodia in Blue.

Del resto John Lewis, pur essendo un eccellente pianista come Gershwin, ha avuto esperienza di collaborazione con giganti del Jazz  come Charlie Parker e  Miles Davis.

Dalla sua esperienza jazz e dal suo amore per la classica ecco la musica di Lewis, qui celebrata nell’album dal nome evocativo “Blues and Bach”

Poerannunzi, eccellente pianista jazz che non ha bisogno di presentazioni, insieme al suo Trio e all’Orchestra Filarmonica Italiana, rielabora anche nell’orchestrazione diversi brani famosi di Lewis e li offre in una veste accattivante e orecchiabile…. che potrebbe far storcere la bocca ai puristi del Jazz… ma ovviamente nessuno è obbligato ad ascoltare quest’album! 

Per me e rimane un ascolto piacevolissimo che consiglio!

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Enrico Pierannunzi Trio & Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Michele Corcella

 

Inviato

Un’altra uscita recente e godibilissima è questa di Christian McBride, un live album registrato al Village Vanguard di New York, luogo mitico che “riesce ad ispirare” i musicisti come pochi altri nelle loro improvvisazioni jazz…

È un Jazz Swing, per chi vuole le etichette a tutti i costi, di facile ascolto anche per la sensazione di trovarsi davvero nella mitica sala americana! La registrazione è infatti impeccabile e in formato 24/96 riesce a dare la sensazione della musica dal vivo…lá sul palco a pochi metri da noi….

Album segnalato come “cinque stelle e album del mese” dalla rivista Fono Forum….

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Christian McBride Basso

Carl Allen Batteria

Steve Wilson Sassofono

Eric Reed Piano

Warren Wolf Vibrafono

Concerto live al Vanguard del dicembre 2014

  • Thanks 1
  • 1 mese dopo...
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Ci sono giornate un po’ grigie, per meteo dico ma non solo, in cui un album che “mette allegria” e dá una bella scossa, ecco… può salvare la giornata!
 È il caso dell’ultimo album del bassista Buster Williams, uscito per celebrare i suoi  80 anni.

Non so di persona fisicamente, ma musicalmente i suoi 80 anni sono “portati” alla grande, perché la sua musica mette allegria, energia, buon umore.. 

UNALOME il titolo, il fiore di Loto simbolo dell’Illuminazione nel buddismo, potrebbe sembrare il primo passo verso una musica “meditativa”…. ed è invece la porta di un gioioso e giocoso sentiero che porta al “sentirsi bene” perché “si raggiunge una serena conoscenza di sé e del mondo”.

Insomma, l’allegria e la serenità, opposte alla sofferenza e alla difficoltà di un sentiero impervio che è la vita di un essere umano….

Insomma …grande jazz, come ci si aspetta da un musicista come Williams che ha suonato dal vivo è registrato album con nomi che comprendono da Sonny Rollins a Count Basie, da Art Blakey e Chet Baker a Chick Corea e  Wynton Marsalis.

Insomma questo è un bel modo di festeggiare un compleanno! Un ottantesimo poi…!

Una festa per le orecchie anche grazie alla grande qualità audio della registrazione, in HiRes 24/96 (solo con una piccola riserva per il volume audio, per le tracce che includono la voce di Jean Baylor, che sembra suonare più alto delle altre… e costringe a ri-regolare il volume…)

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Jean Baylor, voce solista
Bruce Williams, sax e  flauto
Stefon Harris, vibrafono
George Colligan, piano 
Buster Williams, contrabbasso
Lenny White, batteria

Inviato

Altra perla uscita ieri sera è questo nuovo album del trombettista Josh Lawrence e della sua band di cui si conferma leader fin dal primo assolo … un leader sì, ma a tipo Artù, un primo fra pari seduto ad una tavola rotonda che invece dei cavalieri vede musicisti di qualità straordinaria.

Ad iniziare da Willie Morris al sax tenore, che non è solo una brillante spalla per la tromba del “capo”, ma un insostituibile conversatore musicale con cui Lawrence intreccia dialoghi fitti fitti.

E poi il pianoforte Art Hirahara, capace di essere tappeto sonoro discreto alle “chiacchiere” musicali di tromba e sax, di cui sopra, così come di passare all’improvviso in primo piano con l’autorevolezza di un grande solista.

Insomma, And That Too è un album che ho trovato davvero bello per il suo continuo oscillare, in perfetto equilibrio, fra classico e moderno.

E attendo anche vostre opinioni in merito, dopo che l’avrete ascoltato.

Sono quasi certo che questo sia un album che non dispiacerà affatto ad esperti e aficionados del jazz come @analogico_09, così come sarà apprezzato anche da chi cerca qualcosa di “nuovo e di fresco”..

Se poi si considera la qualità audio della registrazione, peraltro  in HiRes 24/88, l’ascolto diventa così piacevole …da essere quasi irrinunciabile!

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Josh Lawrence, tromba
Willie Morris, sax tenore 
Art Hirahara, piano
Boris Kozlov, basso
Jason Tiemann che si alterna a Rudy Royston, batteria in diverse tracce audio

  • Melius 1
Inviato
41 minuti fa, SimoTocca ha scritto:

Sono quasi certo che questo sia un album che non dispiacerà affatto ad esperti e aficionados del jazz come @analogico_09, così come sarà apprezzato anche da chi cerca qualcosa di “nuovo e di fresco”..

 

 

Grazie Simo dei tuoi contributi e della considerazione troppo generosa che mi riservi. Non conosco questo disco, certamente sarà anche in Tidal, lo ascolterò senz'altro.

  • 3 settimane dopo...
Inviato

Uscito ieri l’album triplo di Sonny Rollins con le sue mitiche registrazioni Contemporary Records di dine anni ‘50.

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In questi casi il valore artistico della musica è così noto che il ribadirlo con mie osservazioni sarebbe completamente inutile.

Voglio invece qui sottolineare come il lavoro di remastering fatto dall’Ing Bernie Grundman sia assolutamente fantastico e che ascoltato in formato HiRes fa apprezzare il più piccolo dettaglio sonoro di ciascun strumento della band, con un senso di realtà davvero impressionante.

Stamani lo ascolto in formato 24/192 su HRA (ma se s ascolta anche in 24/96 su Qobuz non cambia una virgola del risultato audio sorprendente…).

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E stamani ho perfettamente capito la frase che il direttore di The Stereophile, Jim Austin, noto amante del vinile, ha scritto dopo aver ascoltato un album di Duke Ellington in streaming, durante la sua prova del DAC CH Precision: “il risultato audio di questo ascolto digitale è così convincente che, beh sí metterò ancora sul piatto il vinile per “celebrare” il weekend, ma con la consapevolezza che questo disco (nato in analogico!) in formato digitale suona meglio!”

  • Thanks 1
  • 4 mesi dopo...
Inviato

Ta dààààààà :classic_biggrin: > https://www.instagram.com/p/Cu9QO5qoaKX/

Era Ora!!!!

 

Già mi lecco i baffi, soprattutto per Eberhard Weber 

 

 

Cita

ECM Records continues its series of Hi-Res reissues from its early analog era. This summer’s batch of digitalized Hi-Res releases includes seminal albums by Jan Garbarek, @chickcorea, @davehollandjazz, Thomasz Stanko, @jackdejohnette_ , Eberhard Weber, Paul Motian, Ralph Towner, @egbertogismonti489 and many more.

As with all Hi-Res releases from ECM’s vast catalogue to date, the underlying premise in digitizing the analogue tapes is not to change the sound of the recordings, but to realize them in their original form, in the most detailed and best possible quality.

Derek Bailey, Evan Parker, Hugh Davies, Jamie Muir, Christine Jeffrey – THE MUSIC IMPROVISATION COMPANY

Chick Corea, Dave Holland, Barry Altschul – A.R.C.

Ralph Towner with Glen Moore – TRIOS / SOLOS

Stanley Cowell Trio – ILLUSION SUITE

Paul Motian – CONCEPTION VESSEL

Ralph Towner with Glen Moore – TRIOS / SOLOS

Jan Garbarek, Arild Andersen, Edward Vesala – TRIPTYKON

Eberhard Weber – THE COLOURS OF CHLOE

Tomasz Stanko, Tomasz Szukalski, Dave Holland, Edward Vesala – BALLADYNA

Barre Phillips – MOUNTAINSCAPES

Edward Vesala – NAN MADOL

Egberto Gismonti – SOL DO MEIO DIA

David Darling – JOURNAL OCTOBER - SOLO CELLO

Jack DeJohnette’s Special Edition – INFLATION BLUES

–––> Order and listen via link in bio.

Technical Specs:
In the capable hands of mastering engineer Christoph Stickel, the process begins with the original, analogue stereo master tapes. The masters are in excellent condition and can be played without problems. All tapes are played by a Studer A820, which is meticulously calibrated to the respective tape. The analog signal is then digitized in 96kHz/24-bit, which covers the complete spectrum of the original tapes. In each case, a decision is made between a PrismSound ADA-8XR, an Antelope Eclipse Mastering AD, and a Mytek Brooklyn ADC, depending on which one is suited best for the respective recording. No de-noising and no other restoration affecting the sound is applied.

 

 

  • Thanks 1
Inviato

@one4seven Grazie per avercelo comunicato…

Stamani mattina, a dire il vero spulciando le novità in streaming sul sito HRA avevo visto diversi album ECM rimasterizzati in HiRes…

E avevo adocchiato proprio un album di cui avevate parlato nella discussione ECM in vinile all analogue… Chick Corea … Return to Forever…

Non conosco l’album in vinile…la avevo solo in CD (un regalo di un amico appassionato di Jazz..).

Mi pare di poter dire che il miglioramento della qualità in HiRes, a 24/96, è davvero ben apprezzabile….

Evviva!  

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  • Melius 1

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