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Melius Club

L'inutilità generale delle prove di ascolto


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ascoltoebasta
Inviato
2 ore fa, grisulea ha scritto:

Ho avuto negli ultimi anni 3 impianti in funzione, mai potrei dire di averne preferito uno. Ma talmente differenti che più diversi non si potrebbe. Ma talmente simili perché senza caratterizzazione tali da renderli troppo diversi. Senza sgorbi insomma. Fossero stati molto diversi sarebbero stati almeno in parte sbagliati. 

Noto che tu continui a parlare di "sgorbi" e di "molto diversi",cosa di cui io non faccio cenno,io sostengo semplicemente la realtà di ciò che avviene,che non accadrà mai nella musica riprodotta,che tutti possano preferire un solo suono,per quanto perfetto sia,perchè siam diversi nel modi di recepire,elaborare e valutare un suono,non c'entra un piffero la voce di mia moglie con quella di belen,l'ascolto della musica riprodotta provoca reazioni,scelte e quindi preferenze soggettive esattamente come gli odori e i sapori,ciò che per te o per le misure corrisponde a perfetto equilibrio e realismo,e quindi lo preferisci,per altri sarà preferibile un equilibrio leggermente differente. E la risposta è la più semplice possibile,piaccia o no siamo esseri differenti,e le preferenze di ognuno dipendono da come siamo,nessuno di noi ha l'udito perfetto e allo stesso modo sensibile a tutte le frequenze,anche solo prese singolarmente,figuriamoci nell'insieme di più strumenti.Se non accetti questa realtà non è certo compito mio convincerti del contrario.

ascoltoebasta
Inviato

Comunque alla fine si finisce sempre con l'essere convinti che se la ricetta corretta è una sola,solo quella dovrebbe essere la preferita da tutti,quando si capirà che ognuno di noi è un mondo a sè,e di conseguenza non potrà essere sempre allineato ad una teoria,ecco sarà stato un piccolo passo in avanti.Trovo davvero molto strano non riuscire ad accettare una tale realtà.

  • Melius 1
ilmisuratore
Inviato
1 minuto fa, ascoltoebasta ha scritto:

Comunque alla fine si finisce sempre con l'essere convinti che se la ricetta corretta è una sola,solo quella dovrebbe essere la preferita da tutti,quando si capirà che ognuno di noi è un mondo a sè,e di conseguenza non potrà essere sempre allineato ad una teoria,ecco sarà stato un piccolo passo in avanti.Trovo davvero molto strano non riuscire ad accettare una tale realtà.

Esistono due categorie:

1) chi improvvisa nella ricerca dell'ottimizzazione 

2) chi ha un approccio più tecnico e ci mette poco a farsi piacere il risultato 

Solitamente nel secondo caso piace anche alla stragrande maggioranza di ascoltatori 

ascoltoebasta
Inviato
1 minuto fa, ilmisuratore ha scritto:

Esistono due categorie:

1) chi improvvisa nella ricerca dell'ottimizzazione 

2) chi ha un approccio più tecnico e ci mette poco a farsi piacere il risultato 

Solitamente nel secondo caso piace anche alla stragrande maggioranza di ascoltatori 

Esiste anche un'altra categoria,quelli che confrontano,con professionisti del settore, un risultato sonoro ambientale che risulta "perfetto",con alcune modifiche che,secondo i criteri a cui si fa riferimento, lo rendono meno perfetto,ma che è preferito dal soggettivo processo di elaborazione e di valutazione di quell'individuo.Qua la cosa assurda è il voler sostenere che tutti noi si abbia lo stesso udito con le medesime peculiarità e/o carenze,unica condizione per far sì che tutti si preferisca lo stesso suono,cosa ovviamente non possibile.

ilmisuratore
Inviato
6 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

Esiste anche un'altra categoria,quelli che confrontano,con professionisti del settore, un risultato sonoro ambientale che risulta "perfetto",con alcune modifiche che,secondo i criteri a cui si fa riferimento, lo rendono meno perfetto,ma che è preferito dal soggettivo processo di elaborazione e di valutazione di quell'individuo.Qua la cosa assurda è il voler sostenere che tutti noi si abbia lo stesso udito con le medesime peculiarità e/o carenze,unica condizione per far sì che tutti si preferisca lo stesso suono,cosa ovviamente non possibile.

Quando parlo di "farsi piacere un risultato" vengono associati i risultati strumentali (per la maggioranza) e la rifinitura ad orecchio 

Se il tecnico, oltre a saper utilizzare gli strumenti, ha pure un buon orecchio i risultati arrivano 

Inviato
8 ore fa, Mighty Quinn ha scritto:

Affermare che il mio ascolto  o l' ascolto di chicchessia è importante per altri per prendere decisioni e capire come vanno i componenti è la grande balla audiofila per eccellenza 

 

Infatti c'è chi adora le Tannoy e chi le Magneplanar.

Che, per inteso, sono ambedue diffusori penosi per i reciproci avversari :classic_laugh::classic_laugh::classic_laugh:

Inviato
6 ore fa, ascoltoebasta ha scritto:

ogni ambito in cui i gusti personali determinano le preferenze,

 

Non c'è altro da aggiungere: più evidente di così ...

Coltr@ne
Inviato
33 minuti fa, ilmisuratore ha scritto:

2) chi ha un approccio più tecnico e ci mette poco a farsi piacere il risultato

Disse il Saggio

Inviato
43 minuti fa, ascoltoebasta ha scritto:

Comunque alla fine si finisce sempre con l'essere convinti che se la ricetta corretta è una sola, solo quella dovrebbe essere la preferita da tutti,

 

ma quando mai... suvvia ...

ps: al concorso Tchaikovskij con circa 30 pianisti in gara, c'è chi ha scelto Steinway, chi Kawai, chi Yamaha.

3 signori pianoforti dal timbro e meccanica assai differenti: ciascuno ha scelto quello che preferiva, come avviene nell'HiFi.

grisulea
Inviato
29 minuti fa, Max440 ha scritto:

ciascuno ha scelto quello che preferiva

Non vedo cosa c'entri riprodurre col suonare.

 

one4seven
Inviato

Concordo con l'opener, ma sarei meno severo. Le prove di ascolto rischiano di essere inutili, anzi spesso fuorvianti, se gli si dà valore collettivo. Però dall'altro lato condividere "socialmente" le proprie esperienze di ascolto ha la sua importanza. Non in relazione alla carabattola elettroacustica di turno, ma in relazione alla persona.

 

.

Sono naturalmente essenziali, invece per il responso personale, qualora si debba scegliere una carabattola da acquistare o valutare per se.

 

 

 

  • Melius 1
Inviato
6 ore fa, grisulea ha scritto:

Non vedo cosa c'entri riprodurre col suonare.

 

Sempre di scelte di suono si tratta: c'entra eccome.

  • Melius 1
Inviato
1 ora fa, one4seven ha scritto:

Non in relazione alla carabattola elettroacustica di turno, ma in relazione alla persona.

 

Esattamente!

Aneddoto: anni fa un amico mi dice "Vieni ad ascoltare un sistema ad alta efficienza autocostruito eccezionale, dinamica mozzafiato, bassi da paura, etc.etc..."

Ok, ci provo, e decido di andare, pur conoscendo i gusti musicali del mio amico, decisamente diversi dai miei.

Ebbene: ho ascoltato 45 minuti di Rock e Jazz sparato a palla, con una resa assolutamente innaturale dei timbri strumentali, ma con un coinvolgimento "live" da paura.

Avevo portato 2 cd di classica, uno di pianoforte ed uno di violino e orchestra: dopo 5 minuti di ascolto ho fatto smettere perchè il suono era quasi insopportabile tanto era "finto".

Ma....ecco il punto: le mie "delicate e trasparenti" Maggies avrebbero fatto pena alle persone di cui sopra....

Nacchero
Inviato

Ho capito via..,......

Inizierò io a fare le prove e le recensioni così vi metto tutti d'accordo!

  • Haha 1
Inviato

Stavo per aggiungere altre considerazioni sulla superficialità delle misure e sulle differenze di ascolto del medesimo apparecchio in contesti diversi, ma non paiono gradite.

Mi astengo e lascio il 3D.

Bye!

ilmisuratore
Inviato
11 minuti fa, jakob1965 ha scritto:

Ho il ricordo di un forumer che aveva avuto un Sudgen in classe A  - gli piaceva da matti ma lo diede via perché probabilmente le misure non erano stratosferiche  - prese delle macchine poi dalle buone misure ma rimpiangeva il sugden.

Posso? Io il mio me lo tengo stretto anzi strettissimo - Deve piacere a me - poi se ad altri non piace chissene.....

E' myfy?  Doppio chissene ... 

Le misurazioni tra varie elettroniche non ricoprono l'importanza e il valore di cui stiamo discutendo 

Per misure buone, quelle che contano, ritengo di virare sul contesto acustico dato dalla somma diffusore+ integrazione con l'ambiente 

DAC, pre, ampli sono sottigliezze molto spesso azzerate durante la fase di ottimizzazione di ciò che ha un influenza macroscopica 

  • Melius 2
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