mozarteum Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 1 ora fa, leonida ha scritto: Credo ti piacerebbe poter ascoltare con incrementata risoluzione, estrema artucolaziine e perfetto e del tutto inusitato equilibrio tonale, qualsiasi brano musicale vivo o riprodotto, incluse le registrazioni dei primi del 900. Ma gia’ ci siamo su questo. e’ la “quisquilia marginale opinabile” che a me par esagerata. Comunque sempre musica riprodotta e’
leonida Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 57 minuti fa, grisulea ha scritto: 2 ore fa, leonida ha scritto: Altro che giochetti di parole, la questione esiste fin dal 1700 , Berkeley/ Esse est percipi Giochetti di parole. L'evento esiste anche se nessuno lo ascolta. L'ascolto è il nostro modo per trasformare in concreto un variazione. Un pipistrello lo decodifica in modo diverso, è il suo modo per interpretarlo. Stando a questi giochetti se non vedi non può succedere nulla. L'albero non cade perché io non c'ero a vederlo. No, l'albero è caduto anche se nessuno l'ha visto e sentito. Nel farlo si e' spostato da a a b ed ha prodotto uno anche spostamento di pressione. La variazione è lo stimolo, se ci sono lo vedo e lo sento e lo decodifico, se non ci sono lo stimolo rimane tale, nessuno lo osserva. Siccome parliamo di musica, se all'orecchio arriva piu' o meno lo stesso impulso di un suono vero, il risultato all'ascolto non potrà che essere molto simile. Che poi quello stimolo piaccia o meno, vero o riprodotto, è tutt'altro paio di maniche. Un suono può piacere o meno anche se vero. E quindi? Dopo trecento e passa anni che se ne discute, cosa avresti scritto di innovativo che non si sappia già, ed abbondantemente anche, sull'argomento in questione?
leonida Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 14 minuti fa, mozarteum ha scritto: è la quisquilia marginale opinabile” che a me par esagerata. Comunque sempre musica riprodotta e’ Che si tratti di musica dal vivo o riprodotta, qualsiasi modalità volta a variare una sensazione d'ascolto può essere considerata come quisquilia marginale opinabile.
mozarteum Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio Leo’ parli con uno che ascolta una media di 80 concerti/opere all’anno da 48 anni. Si ascolta in mille situazioni, luoghi diversi, se uno anziche’ ascoltare la Musica si fa distrarre dai mille accidentalia che possono occorrere dal vivo e dal morto, secondo me non parte col piede giusto. 1
extermination Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio Tutto ruota attorno a conoscenze e sensibilità diverse.
grisulea Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 55 minuti fa, leonida ha scritto: cosa avresti scritto di innovativo che non si sappia già, Nulla ma mi pare ti sfugga ancora il concetto. Le cose avvengono indipendentemente da noi. Non potranno chiamarsi suono, quello è il modo in cui noi le chiamano perché il nostro senso in quel modo le codifica ma avvengono. Se avvengono qualcosa nel mondo fisico è successo. Questo qualcosa è misurabile con sistemi più attendibili e performanti dell'orecchio. Se sono in qualche modo misurabili in altrettanto sono confrontabili, non come suono ma come evento. Se l'evento è lo stesso o molto simile ................ trai tu le conclusioni. 1
leonida Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio A conclusione di questa lunga discussione, ciò che appare evidente è una sostanziale soddisfazione da parte di tutti gli intervenuti per l'attuale livello qualitativo ottenibile attraverso una riproduzione sonora. Poichè al contrario di quella che mi appare evidentemente come opinione comune, non ritengo, per quanto mi risulti, per nulla sufficiente l'attuale livello qualitativo potenzialmente ottenibile anche attraverso la piu estrema delle applicazioni di qualsiasi tecnologia conosciuta allo stato attuale, cessa, da parte mia, per evidente diversità di vedute se non di esperienze,, ogni motivazione volta al replicare ed in generale, al contendere.
extermination Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio Come affrontare le molteplici problematiche connesse al “suono”, alle sue proprietà, alla sua riproduzione, al suo ascolto, rispettando l’intelligenza di chi legge e nello stesso tempo stimolarne l’interesse, se non attraverso i metodi che la scienza e la tecnologia hanno via via saputo offrire e che continuano ad offrire?
rpezzane Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 3 ore fa, jackreacher ha scritto: Quindi stiamocene a casa e non andiamo ad assistere ad un concerto al teatro perché ci stanno fregando i soldi non essendoci suoni e musica A parte il sarcasmo de no antri, provo a spiegare in altro modo quello che tu e @grisulea chiamate giri di parole. Se per magia oggi eliminassi da tutti gli esseri viventi l'apparato uditivo, nel mondo rimarrebbero tanti bei movimenti d'aria, onde di pressione, o come preferisci chiamarli. Ossia rimarrebbero i fenomeni fisici ma scomparirebbe il concetto stesso di suono. Se tu sei fuori casa e cade un quadro perchè appeso male, il suono tu non lo hai sentito ma la vibrazione dell'aria c'è stata. Quindi se hai gli strumenti giusti e la capacità per farlo puoi misurare il fenomeno fisico ma non potrai mai misurare un suono perchè non ce ne è solo uno ma uno per ognuno che ascolta. La chiudo qui sperando di aver chiarito. Saluti
ilmisuratore Inviato 7 Luglio Autore Inviato 7 Luglio 26 minuti fa, leonida ha scritto: A conclusione di questa lunga discussione, ciò che appare evidente è una sostanziale soddisfazione da parte di tutti gli intervenuti per l'attuale livello qualitativo ottenibile attraverso una riproduzione sonora. Poichè al contrario di quella che mi appare evidentemente come opinione comune, non ritengo, per quanto mi risulti, per nulla sufficiente l'attuale livello qualitativo potenzialmente ottenibile anche attraverso la piu estrema delle applicazioni di qualsiasi tecnologia conosciuta allo stato attuale, cessa, da parte mia, per evidente diversità di vedute se non di esperienze,, ogni motivazione volta al replicare ed in generale, al contendere. L'ascoltatore, proprietario del setup di riproduzione, dev'essere principalmente soddisfatto... molto soddisfatto... Il resto è relativo
grisulea Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 42 minuti fa, rpezzane ha scritto: ma non potrai mai misurare un suono perchè non ce ne è solo uno ma uno per ognuno che ascolta. Fosse così ma non è. Non siamo così diversi. Soprattutto nel suono riprodotto esiste un riferimento. Anche se tu lo sentissi diverso da me il riferimento sarebbe lo stesso. Inoltre tutti gli studi, le teorie, le spiegazioni su cosa come e perché dell'udito, della percezione ecc.... sarebbero validi per una sola persona, così non è. Valgono per tutti. Almeno per tutti i normodotati.
jackreacher Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 1 ora fa, rpezzane ha scritto: Quindi se hai gli strumenti giusti e la capacità per farlo puoi misurare il fenomeno fisico ma non potrai mai misurare un suono perchè non ce ne è solo uno ma uno per ognuno che ascolta. La chiudo qui sperando di aver chiarito. suono /suò·no/ sostantivo maschile 1. Sensazione acustica che presenti ben individuabili i caratteri di altezza, intensità, timbro; è determinata dalle onde sonore emesse da una sorgente che, propagandosi in aria o in un qualunque mezzo elastico, giungono all'orecchio e vengono trasmesse al timpano: s. alto o acuto; s. basso o grave; registrazione e riproduzione dei s. . Stando alla definizione di che cosa è il suono --> può essere misurato benissimo che io e tu lo sentiamo o meno. . Senza sarcasmo
jackreacher Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 47 minuti fa, grisulea ha scritto: Soprattutto nel suono riprodotto esiste un riferimento. Anche se tu lo sentissi diverso da me il riferimento sarebbe lo stesso. Inoltre tutti gli studi, le teorie, le spiegazioni su cosa come e perché dell'udito, della percezione ecc.... sarebbero validi per una sola persona, così non è. Valgono per tutti Esatto, anche se fossimo sordi il suono si misura!!!!!!!! Secondo me alcuni confondono la percezione soggettiva del suono con il suono stesso... Ragionamento identico si può fare con la luce, noi la percepiamo soggettivamente e molto parzialmente ma lo spettro della luce è molto più ampio e ben misurabile.
jackreacher Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 1 ora fa, rpezzane ha scritto: non potrai mai misurare un suono perchè non ce ne è solo uno ma uno per ognuno che ascolta Inoltre dovresti spiegarmi come facciamo a distinguere il suono di un fagotto da quello di un violino in modo unanime.... Perfino i software li riconoscono da un'analisi dello spettro acustico, più "misurazione" di così....
Coltr@ne Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio Nel thread del pianoforte, a che punto siamo dell'evoluzione di come percepisce gli ultrasuoni il pipistrello della papuasia?
jackreacher Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 17 minuti fa, Coltr@ne ha scritto: Nel thread del pianoforte, a che punto siamo dell'evoluzione di come percepisce gli ultrasuoni il pipistrello della papuasia? Chiedilo al pipistrello... 1
captainsensible Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio 22 minuti fa, Coltr@ne ha scritto: Nel thread del pianoforte, a che punto siamo dell'evoluzione di come percepisce gli ultrasuoni il pipistrello della papuasia? Fa l'analisi di spettro, che domande.... CS 1
Vmorrison Inviato 7 Luglio Inviato 7 Luglio Mandate i misuroni con le loro apparecchiature…modificate gli ultrasuoni con il drc, vedrai che bella ammucchiata dentro le caverne, spiattellati sulle pareti 😂 meglio ridere Ole 💃 1
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