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La nostra guida gourmet


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Pier Angelo

Beh indimenticabili Da Vittorio a Bergamo, Duomo ad Alba, Mirazur a Mentone, all'epoca Osteria del Ponte a Cassinetta e Gambero Rosso a San Vincenzo, Beck a Roma, Espadon a Parigi, Louis XV a Montecarlo.  Sono esperienze diverse da una semplice cena. Poi quando sento cucina casalinga, abbondanza e prezzi bassi comincio a sospettare. Sono tre termini che non vanno proprio d'accordo secondo me. La cucina casalinga me la faccio a casa come detto sopra, con ottimi prodotti. Se vado al ristorante voglio degustare piatti che non sarei mai in grado di fare.

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@Pier Angelo

Dipende: dalla regione, dalla location, dalla presenza dello scontrino, ecc...                          Per cucina casalinga intendo solo ed esclusivamente quella che utilizza prodotti tipici e/o ricette della tradizione.

Piatti che non saprei cucinare, e che fuori dalla zona non si conoscono.

 

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17 minuti fa, Pier Angelo ha scritto:

pago poco

Anche questo è molto soggettivo e varia enormemente da regione a regione. 

Pizza e birra, per restare sul più classico dei classici, ipotizzando la medesima qualità, ha un prezzo a Milano, un altro a Ortezzano, un altro ancora a Ostuni. 

15 euro per me milanese potrebbe sembrare quasi un regalo, per un ostunese una rapina.

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Ristorante Accademia  - Casale Monferrato

Ristorante Mamma Rosa - San Polo d'Enza (RE)

Osteria La Pinpinella  - Bra (CN)

Clinica Gastronomica Arnaldo - Rubiera (RE)

 

Ristorante la Soldanella - Pozza di Fassa (TN)

Pizzeria Dicocibo  - Reggio Emilia

Locanda Corte Ruspecchio - Quattro Castella (RE)

 

  • Melius 1
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4 ore fa, Panurge ha scritto:

Molte volte mi è capitato il contrario, non trovo affidabili le persone che non siano state viziate da nonne o fantesche dalle mani d'oro. Poi di solito gli urbanizzati da generazioni sono di bocca incredibilmente buona, non conoscendo il verbo.

Quoto riga per riga.

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1 minuto fa, Pier Angelo ha scritto:

Mia moglie è di Ostuni

Allora conoscerà Torino "lo sporcaccione": panzerotto (buonissimo) e birra Dreher da 66 (brodaglia) venivano insieme 2,5€. Le condizioni igieniche erano da far west e lo scontrino non sapeva manco cosa fosse. 

Con quella cifra a Milano ti davano il tovagliolo di carta... forse. 

A fine agosto sarò giù, se hai qualche posto da suggerirmi, Ostuni e dintorni, anticipatamente ringrazio!

 

 

 

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Conosco diverse Crêperies a Parigi  e, secondo me, la migliore in assoluto è sempre la Crêperie Beaubourg che si trova sulla piazzetta laterale al centro Beaubourg, davanti alla fantastica fontana di Stravinsky. Grande assortimento di galettes bretoni, ovviamente salate e crêpes. Prezzi molto abbordabili con tanti clienti giovani locali e di ogni parte del mondo. Da provare anche le birre bretoni dal sapore piuttosto deciso e di gradazione superiore alla media.

  • Melius 1
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per il pesce, .. se siete nel padovano o provincia, .. vi consiglio senza tema di smentita l'Antica Quercia a Solesino.

Qualità sopraffina, preparazione top, difficile trovare di meglio.

Il problema è che nel fine settimana occorre prenotare con tre mesi di anticipo....

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4 ore fa, mozarteum ha scritto:

Cominciamo dalle delusioni, pur con beneficio di inventario e nella consapevolezza che una serata storta puo’ capitare sia al ristoratore che all’ospite, se maldisposto.

....

Cracco a Portofino:

Condivido. Tanta presunzione manco ti dovessero servire una fetta di... rinoceronte! 😂

Un altro posto che, da langarola verace, mi sento di sconsigliare soprattutto nel periodo della Fiera del tartufo ad Alba, è il ristorante stellato Locanda del Pilone, Loc. Madonna di Como,  12051 Alba (CN). Eravamo in cinque e il conto è stato superiore ai 1000€ considerando che due di noi eravamo astemi e una in dieta vegetariana e ha mangiato pochissimo.

Il motivo per cui lo sconsiglio è anche perché,  quando siamo entrati nella sala da pranzo, siamo stati avvolti dal profumo di tartufo bianco molto caratteristico: ovunque troneggiavano piatti e cestini argentati su cui facevano bella mostra i preziosi tuberi. Al momento di servirci però  i tartufi erano altri, insapori e, per me, chiaramente importati dall'estero. I nostri ospiti erano stranieri e non abbiamo certo fatto bella figura! Inoltre il servizio è stato a dir poco squallido perché il cameriere dei tartufi ha lasciato davanti ad ogni commensale un foglietto che riportava la grammatura e il costo delle grattate. Mai più!!!

Raccontando la cosa ad un trifolau mi ha detto che da qualche anno ci sono in commercio degli spray che diffondono il profumo/odore dei tartufi e che questi vengono venduti ai ristoratori furbetti che spacciano gli ormai rari veri tartufi bianchi di Alba e dintorni con tuberi di qualità molto inferiore che provengono per lo più dalla Transilvania o dai confini russi.

Diverso il discorso dei tartufi gustati a Capodanno a Vienna: quelli erano di produzione austriaca dichiarata, di qualità non eccezionale ma apprezzabili. Questa è la mia esperienza anche se so che il tartufo è un alimento che o piace o si detesta e quindi l' argomento può interessare o meno. Comunque, mi spiace molto dirlo ma, se andate nelle mie adorate Langhe quest'autunno, state attenti a non farvi fregare! Chiedete sempre di annusare il tubero che vi stanno grattando sperando che anche quello non sia stato benedetto dallo spray... Del resto gli autentici tartufi indigeni, sempre più difficili da trovare, non basterebbero a servire tutti i commensali che li richiedono...

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mozarteum

Per quanto riguarda il Veneto, nel padovano ho un ottimo ricordo del Calandrino, succursale piu’ abbordabile delle Calandre.

A Verona l’anno scorso serata memorabile ai 12 apostoli, molto simpatico e “figone” -per il gentil sesso - lo chef Perbellini.

Anche al Desco ho mangiato bene. Quest’anno dopo il Nabucco con la Netrebko abbiamo provato in piazza Bra il Vittorio Emanuele, mangiato classico ma molto bene.

Devo dire che nel Veneto il

grande appuntamento

resta Chez Wertigo, sulle colline veronesi in compagnia di alcuni insigni forumisti. si stappa che manco all’Eliseo e al Quirinale, con leccornie preparate da mano sapienti.

 

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