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I no-sunscreen, l'ultimo meraviglioso negazionismo


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Gustavino
3 hours ago, UpTo11 said:

Però dovete mettervi d'accordo, "comunication and coordination" (cit. @Martin).

È la crema chimica che causa il cancro, col benzo-none-none-none, ottoacrilaxo-none-none-none, ecc... (-one in chimica fa sempre la sua porca figura), oppure è il sole con gli UVA?

e' sempre la crema chimica  ,fa' entrambe le cose :
non funziona(finta protezione ) ed e' tossica

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Antoniotrevi
10 minuti fa, Savgal ha scritto:

@Gaetanoalberto

In ordine. Il sentimento di frustrazione consegue dal dissolversi dei codici morali fatti propri dalla società borghese ed adattati a quella società, formandone parte integrante. La società in cui viviamo li ha rimossi, li ha rifiutati, ma ciò è avvenuto non avendo a riferimento un altro modello di società. È un mondo fatto di un individualismo egocentrico estremo, narcisistico, di individui convinti che la sola regola è l’autonomia priva di limiti dei propri desideri.

La realtà inevitabilmente non concede a questi desideri di realizzarsi, da ciò consegue una frustrazione che tocca tanti, e non solo il proletariato, ma anche la piccola borghesia. Gli individualisti egocentrici per definizione non possono portare avanti un’azione politica, che è inevitabilmente collettiva. Il richiamo alla tradizione è una farsa, rifiutano il sistema di valori del passato che li avrebbe condotti ad accettare il proprio stato ovvero a modificarlo mediante un’azione collettiva, che non percepisco in alcun modo. Il rischio che questa frustrazione si consoli mediante l’identificazione con il “capo” è un rischio reale, al pari dei rischi conseguenti alla continua ed affannosa ricerca di un capro espiatorio cui attribuirne la causa. Quanto alla critica alla élite, alla classe dirigente, mi pare più un desiderio di sostituirvisi che un progetto politico.

Quanto alla complessità, è un elemento con cui conviviamo da tempo, ciò che è cambiato è il rifiuto dei ruoli. In questo processo di dissoluzione dei codici morali e sociali l’individualista egocentrico ritiene di poter giungere autonomamente alla comprensione della complessità. È un infantilismo proprio della deriva narcisistica, che conduce a rifiutare i propri limiti. La saggezza, la “adultità” dovrebbe condurre a riconoscere ed accettare i propri limiti e ad affidarsi a coloro che operano nel campo. Questo thread è la dimostrazione di quanto sopra, non possiedo alcuna conoscenza adeguata sull’argomento, ma pretendo di fare affermazioni assertive ponendomi al pari dello specialista.

Quanto all’istruzione obbligatoria, leggo certi fenomeni come il fallimento dell’istruzione, soprattutto in ambito scientifico. Nella esperienza di lavoro, ma anche in quella quotidiana come amici e persone con cui mi relaziono osservo molta ignoranza. Ho conosciuto tanti che dinanzi ad un argomento che a suo tempo è stato oggetto del percorso di studi in cui hanno conseguito il diploma di scuola superiore dimostrano una grande ignoranza. Il diplomato all’istituto tecnico commerciale che ha cognizioni di diritto e di economia pari a chi si è fermato alla scuola dell’obbligo. In ambito scientifico la situazione è in moltissimi casi disastrosa, una semplice moltiplicazione di frazioni mette molti in difficoltà, in fisica e scienze non sono solo assenti le conoscenze, ma non è stato neppure compreso il metodo e i principi della disciplina. La grandissima parte di loro non legge un libro da decenni. Osserva che nella gran parte dei casi non si porta un testo o un autore a supporto delle proprie tesi.

Ma la deriva narcisistica li ha convinti che una breve ricerca su internet sia sufficiente a compensare la propria ignoranza. Che costoro siano fin troppo facilmente manipolabili è purtroppo un dato di fatto.

Il dubbio cartesiano è stato un motore di progresso, al pari di come il borghese colto è stato universalizzato divenendo il cittadino delle democrazie liberali. Ma la gran parte dei cittadini non sono borghesi colti, cosa che Berlusconi ha compreso benissimo quando sosteneva che la gran parte degli elettori aveva la cultura di un ragazzino della seconda media e non tra i migliori della classe.  

Ritengo vero che l'uno vale uno sia la conseguenze di un narcisismo inconsapevole. È facile osservarlo quando provocatoriamente si mette in risalto il possesso di un titolo di studio o di una posizione sociale superiore a quella dell’interlocutore. La reazione è quasi sempre il ritorno ad un egalitarismo da sistema comunista.

Il Liceo di Gentile , dopo quasi un secolo , rimane la migliora scuola dell'obbligo in Italia .

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Gaetanoalberto
1 ora fa, Savgal ha scritto:

egalitarismo da sistema comunista.

Che tuttavia, come tu stesso avevi scritto, aveva mantenuto le diverse funzioni nella produzione ed anche nell'organizzazione sociale, di fatto non rimuovendo le differenze, se non sotto il profilo retributivo e dei centri decisionali.

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2 ore fa, Savgal ha scritto:

@Gaetanoalberto

In ordine. Il sentimento di frustrazione consegue dal dissolversi dei codici morali fatti propri dalla società borghese ed adattati a quella società, formandone parte integrante. La società in cui viviamo li ha rimossi, li ha rifiutati, ma ciò è avvenuto non avendo a riferimento un altro modello di società. È un mondo fatto di un individualismo egocentrico estremo, narcisistico, di individui convinti che la sola regola è l’autonomia priva di limiti dei propri desideri.

La realtà inevitabilmente non concede a questi desideri di realizzarsi, da ciò consegue una frustrazione che tocca tanti, e non solo il proletariato, ma anche la piccola borghesia. Gli individualisti egocentrici per definizione non possono portare avanti un’azione politica, che è inevitabilmente collettiva. Il richiamo alla tradizione è una farsa, rifiutano il sistema di valori del passato che li avrebbe condotti ad accettare il proprio stato ovvero a modificarlo mediante un’azione collettiva, che non percepisco in alcun modo. Il rischio che questa frustrazione si consoli mediante l’identificazione con il “capo” è un rischio reale, al pari dei rischi conseguenti alla continua ed affannosa ricerca di un capro espiatorio cui attribuirne la causa. Quanto alla critica alla élite, alla classe dirigente, mi pare più un desiderio di sostituirvisi che un progetto politico.

Quanto alla complessità, è un elemento con cui conviviamo da tempo, ciò che è cambiato è il rifiuto dei ruoli. In questo processo di dissoluzione dei codici morali e sociali l’individualista egocentrico ritiene di poter giungere autonomamente alla comprensione della complessità. È un infantilismo proprio della deriva narcisistica, che conduce a rifiutare i propri limiti. La saggezza, la “adultità” dovrebbe condurre a riconoscere ed accettare i propri limiti e ad affidarsi a coloro che operano nel campo. Questo thread è la dimostrazione di quanto sopra, non possiedo alcuna conoscenza adeguata sull’argomento, ma pretendo di fare affermazioni assertive ponendomi al pari dello specialista.

Quanto all’istruzione obbligatoria, leggo certi fenomeni come il fallimento dell’istruzione, soprattutto in ambito scientifico. Nella esperienza di lavoro, ma anche in quella quotidiana come amici e persone con cui mi relaziono osservo molta ignoranza. Ho conosciuto tanti che dinanzi ad un argomento che a suo tempo è stato oggetto del percorso di studi in cui hanno conseguito il diploma di scuola superiore dimostrano una grande ignoranza. Il diplomato all’istituto tecnico commerciale che ha cognizioni di diritto e di economia pari a chi si è fermato alla scuola dell’obbligo. In ambito scientifico la situazione è in moltissimi casi disastrosa, una semplice moltiplicazione di frazioni mette molti in difficoltà, in fisica e scienze non sono solo assenti le conoscenze, ma non è stato neppure compreso il metodo e i principi della disciplina. La grandissima parte di loro non legge un libro da decenni. Osserva che nella gran parte dei casi non si porta un testo o un autore a supporto delle proprie tesi.

Ma la deriva narcisistica li ha convinti che una breve ricerca su internet sia sufficiente a compensare la propria ignoranza. Che costoro siano fin troppo facilmente manipolabili è purtroppo un dato di fatto.

Il dubbio cartesiano è stato un motore di progresso, al pari di come il borghese colto è stato universalizzato divenendo il cittadino delle democrazie liberali. Ma la gran parte dei cittadini non sono borghesi colti, cosa che Berlusconi ha compreso benissimo quando sosteneva che la gran parte degli elettori aveva la cultura di un ragazzino della seconda media e non tra i migliori della classe.  

Ritengo vero che l'uno vale uno sia la conseguenze di un narcisismo inconsapevole. È facile osservarlo quando provocatoriamente si mette in risalto il possesso di un titolo di studio o di una posizione sociale superiore a quella dell’interlocutore. La reazione è quasi sempre il ritorno ad un egalitarismo da sistema comunista.

Un melius è troppo poco per una roba così. 😁

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5 ore fa, LUIGI64 ha scritto:

Anche il cappellino pare sia deleterio

Influirebbe sulle connessioni neuronali

Meglio una bella insolazione che rischiare di diventare ebeti

In affetti il classico cappellino all'americana, col frontino, sarà anche efficace per il sole ma dal pdv estetico imbecillizza non poco l'aspetto :classic_biggrin:

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