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Melius Club

Guccini ha ragione


Aqualung

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Inviato
45 minuti fa, jj@66 ha scritto:

è la più esilarante

 

pensa che io trovo esilaranti i complimenti fatti a Guccini per la castroneria che ha detto...perchè la tua opinione è corretta e la mia sbagliata, in base a quale criterio di valutazione? 🙄

Inoltre quando si generalizza come ha fatto Guccini, secondo me è quando si diventa rimbambiti. Mi spieghi per quale ragione la mia opinione è errata?

Aggiungo che sono stato tra i pochi in topic...

Ed il tuo atteggiamento come quello di altri, fa comprendere chiaramente che di Guccini non sapete nulla, perchè se lo amate così tanto dovreste almeno aver compreso il suo modo di pensare...ma evidentemente non è così.

 

La frase "a Beethoven e Sinatra preferisco l' insalata" è sempre attuale...🙄

Inviato
20 ore fa, OTREBLA ha scritto:

Oggi i giovani hanno molta più probabilità di fare i soldi diventando influencer che buttandosi nella musica.

questo potrebbe anche essere vero. D'altronde per fare musica ci vuole un minimo di conoscenza musicale, un minimo di passione e di impegno. Oggi la cultura, lo studio, l'impegno sono cosa rara, specialmente in un settore "marginale" come la musica.

Vige la moda del social-esimo, dove basta fare un video divertente per diventare "fenomeno web" e giù di interviste e visibilità a go-go.  

Io non credo che non esista più musica degna dei fasti del passato, ma che sia nascosta tra la rumenta che ci viene propinata dai mass media. Purtroppo spesso emerge chi fa bella presenza o fa parlare di se e non chi ha talento e vere doti artistiche. 

Poi c'è il fatto che oramai manca del tutto una minima cultura musicale. La gente non riesce a riconoscere la differenza tra un qualsiasi brano reggaeton composto in 9 minuti su protool e un brano scritto e curato secondo le regole musicali, con arrangiamenti veri, con gente vera che suona gli strumenti. 

Per cui emerge marracash che dice tre boiate in fila e non l'artista che ha 20 anni di carriera alle spalle.

Sicuramente il lato sociale della musica sta sempre più sparendo, o meglio adattandosi allo stile di vita moderno, dove contano le apparenze e non le persone.

Ma in realtà, anche qui, la critica sociale e la condanna non sono sparite del tutto, bisogna solo scavare per cercarle. 

 

per concludere, piccolo OT, non capisco perchè quando non si apprezza un artista bisogna per forza di cose fare offese o esprimere opinioni estremamente negative. Non basta dichiarare di non apprezzarlo? Bisogna per forza sparlare? Io non capisco che male vi abbia fatto Guccini. Io comunque lo apprezzo, pur non conoscendolo così profondamente come tanti tra di voi. E a culo tutto il resto.

👋

  • Melius 1
Inviato
6 minuti fa, P_rover ha scritto:

Io non credo che non esista più musica degna dei fasti del passato, ma che sia nascosta tra la rumenta che ci viene propinata dai mass media

Verissimo. Bisogna esplorare e scavare. Con Ondarock e le sue "pietre miliari" ho scoperto artisti e movimenti musicali dai '90 in poi che mi erano completamente sfuggiti. Il materiale c'è, la Rete usiamola, non facciamoci usare.

Inviato
3 ore fa, P_rover ha scritto:

Oggi la cultura, lo studio, l'impegno sono cosa rara, specialmente in un settore "marginale" come la musica.

Ma pure 30 40 anni fa.

Dimenticate sempre che oggi ascoltiamo solo il meglio del meglio di quegli anni. In mezzo c'era una marea di monnezza. Un po' come adesso

Inviato

@senek65 giusta osservazione, anche se la mia affermazione va letta in relazione a quella di @OTREBLA che ho citato.

Molto più semplice diventare "influencer" che musicisti. Ammesso che diventare influencer voglia dire qualcosa... 

spersanti276
Inviato

@P_rover li eradicherei volentieri con un vaccino obbligatorio, se si potesse.

  • Haha 1
Inviato

E se fosse impossibile creare qualcosa di veramente nuovo e originale?

Se lo sviluppo culturale e artistico avesse un andamento asintotico con un limite finito oramai vicinissimo?

L’arte figurativa ha espresso quasi tutte le sue potenzialità fino alla I metà del novecento, la musica, probabilmente fino agli anni 70.

Penso anche a un settore leggero come gli opinionisti del calcio; una volta c’erano i Gianni Brera, i Beppe Viola, i Gianni Mura, oggi Paola Ferrari.

 

Discorsi da vecchio? Sicuramente.

  • Melius 1
Inviato
25 minuti fa, London104 ha scritto:

E se fosse impossibile creare qualcosa di veramente nuovo e originale?

Se lo sviluppo culturale e artistico avesse un andamento asintotico con un limite finito oramai vicinissimo?

L’arte figurativa ha espresso quasi tutte le sue potenzialità fino alla I metà del novecento, la musica, probabilmente fino agli anni 70.

Penso anche a un settore leggero come gli opinionisti del calcio; una volta c’erano i Gianni Brera, i Beppe Viola, i Gianni Mura, oggi Paola Ferrari.

Discorsi da vecchio? Sicuramente.

 

E se fosse la nostra civiltà, la civiltà occidentale intendo, ad aver raggiunto e superato il suo apice ed ormai si stia avviando ad un inarrestabile declino?

 

I segni ci sono tutti: non solo sul piano culturale, ma ad esempio sul piano demografico ed economico.

Forse abbiamo davvero già detto tutto, ed il futuro è nelle mani di altri popoli, di altre culture, di altre civiltà.

Inviato

Certo che questo 3D sprizza ottimismo da tutti i pori! 😂

Io di lavoro, tra le altre cose, faccio l'insegnante, e continuo a rimanere sorpreso dalla capacità dei giovani (quelli con cui ho a che fare io viaggiano tra i 19 e i 26 anni circa) di inventare cose nuove, di entusiasmarsi, di dimostrare conoscenze e competenze che nessuno si immaginerebbe lontanamente. E questo In qualsiasi campo del sapere come pure in ambito artistico. Il problema non potrebbe allora essere che semplicemente non riusciamo a riconosce ciò che di nuovo sta intorno a noi, a intuirne la qualità e le potenzialità? E questo perché siamo schiavi dei nostri schemi concettuali, sedimentati negli anni, nei quali identifichiamo ciò che siamo diventati? E se loro, i giovani, fossero ormai qualcosa di totalmente altro, di incommensurabile, anche dal punto di vista musicale?

Come disse un certo filosofo, "se anche un leone potesse parlare, noi non potremmo capirlo" 🙂        

Inviato

@Grancolauro

26 minuti fa, Grancolauro ha scritto:

Il problema non potrebbe allora essere che semplicemente non riusciamo a riconosce ciò che di nuovo sta intorno a noi, a intuirne la qualità e le potenzialità?

In effetti, anche questo potrebbe essere vero. Per quello che mi riguarda però, pur non facendo un lavoro che mi porta a stretto contatto con i giovani, faccio un lavoro che quarant'anni fa - e, per certi versi, ancora oggi - è considerato all'avanguardia, qualcosa che stimola perennemente intelligenza e curiosità. Non sono quindi del tutto avulso da certi meccanismi, però io osservo il fenomeno contrario: ad essere comunque entusiasti e ad avere un senso altissimo del "dovere lavorativo" sono i "diversamente giovani", i giovani veri vogliono tutto pronto, impiattato e cotto. Magari vorrebbero mangiarlo anche con la mia bocca... 😄 Non tutti loro, ovviamente, ma parecchi. Come vedi, le esperienze non sono uguali per tutti. 😉

Inviato
33 minuti fa, ediate ha scritto:

Come vedi, le esperienze non sono uguali per tutti.

Sì certo, ogni contesto fa per certi versi storia a sé e i punti di osservazione possono essere diversi. Una cosa che mi sembra chiara è che c’è una generazione di persone attorno ai 70 anni e oltre che continua caparbiamente a monopolizzare dall’alto il mercato delle idee, del cambiamento, dei giudizi in merito a ciò che vale e ciò che invece non vale niente. Una generazione che sembra non tramontare mai, complice (per nostra fortuna) l’aumento dell’aspettativa di vita. E questo comprime il cambiamento, trasforma qualsiasi idea nuova in qualcosa di inutile o in una noiosa ripetizione di cose già viste. Questo non succedeva in passato. Le generazioni non tendevano a prolungarsi all’infinito e i giovani avevano spazi creativi aperti davanti a loro che oggi non hanno. Non c’è da sorprendersi dunque che tendano e sfuggire alla morsa che noi gli abbiamo costruito attorno proponendo cose per noi prive di senso. Almeno così sfuggono al nostro controllo di censori infallibili del bello e del brutto 😊

Camarillo Brillo Reloaded
Inviato
Il 20/6/2021 at 23:03, one4seven ha scritto:

Alcuni, come la Pausini o Ramazzotti ad esempio, sono diventati star internazionali. Cosa che nessuno dei "precedenti" (tipo quelli da te citati) è riuscito a fare

Beh, fra quelli citati da @OTREBLA Celentano lo conoscono pure gli Inuit e Tozzi solo con Gloria farà campare di diritti i suoi eredi fino all'anno 10.000 d.c.

Inviato

Attualmente sto leggendo un libro di Alan Lomax (etnomusicologo antropologo) che mi fa molto riflettere...sul concetto di musica e sul suo scopo, perchè la musica ha uno scopo ben più profondo del priri e paparappà.

Mi fa tanto tanto tristezza la trap, perchè non è musica felice, droga e molta solitudine, per quel poco che ho ascoltato.(ovviamente c è anche il lato iper libertino sul sesso e sulla violenza, gratuita)...questo è quello che comunica a me.

Certi ragazzi non cercano nemmeno lavoro, aumento di hikikomori...... qualche sera fa ho guardato una bella serie "mappe criminali" (gratis su tv8), quartieri in italia dove ci sono murales mastodontici dove si osannano criminali..Messina Denaro (...) che tristezza...che vergogna....e lo stato ? e i "vecchi al comando" o sono dei liceali ? la colonna sonora nei quartieri è la trap, che cosa dovrebbe mai essere ? "Mi scusi egregio per il suo grammo di coca deve attendere il movimento finale della 1812 di Ciajkovskij ?" 

Certo che il giornalista poteva chiedere almeno il "perchè" a Guccini, la cosa era talmente ovvia...o almeno io glielo avrei chiesto e forse ci saremmo stretti la mano riflettendo che, anche io nato negli anni 80, mi ritengo fortunato a non essere un giovane di oggi. Suvvia non fate i baby boomers e del "ho fatto tutto io"...l'ultima vera generazione che ha visto (e ha sputato sangue) un cambiamento epocale è quella del 20/30 e primi 40...

 

ps. nel 1950 circa si scriveva cosi 

 

2077471870_AlanLomax5.thumb.JPG.cbecb5c506ce2e61081b332c444a8555.JPG

 

perchè questa era davvero "la musica" per il "popolo". 

 

724848122_AlanLomax4.thumb.JPG.4eea8eaf19c6c1d25e22e978a3d5cb37.JPG

Inviato
12 ore fa, Jackhomo ha scritto:

Mi spieghi per quale ragione la mia opinione è errata?

Non mi sembra di aver scritto che la tua è errata, ho semplicemente scritto che (secondo me) i suoi testi verranno ascoltati (da cretini come il sottoscritto evidentemente) anche negli anni a venire...

12 ore fa, Jackhomo ha scritto:

Ed il tuo atteggiamento

Quale atteggiamento? 

 

Inviato
13 ore fa, Don Giuseppe ha scritto:

l'unica vera novità della musica pop dagli anni '80 in avanti fu da parte di un nato nel '43 - vediamo se indovinate di chi parlo -, esponente della vecchia generazione, che ebbe il coraggio di destrutturare la forma-canzone, mettendone a nudo la banalità nazional-popolare ed esponendosi al rischio dell'insuccesso

Eh beh, ma quello è stato un vero genio musicale, come ce ne sono stati pochi al mondo, per quanto riguarda la musica cosiddetta "leggera".

Che la storia gli darà ragione non ne sarei così sicuro, ma questo - in fondo - ha poca importanza.

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