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Guccini ha ragione


Aqualung

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Inviato
5 ore fa, dariob ha scritto:

Perche' e' ovvio che la prima risposta (per quelli  che pensano di aver capito tutto) e':

"Come i nostri padri disprezzavano la nostra musica (io sono del '57), cosi' noi ora...ecc.ecc.ecc.

Bel modo di porsi, complimenti.

Inviato

Non comprendo il definire "mediocre" Guccini, ma, come sempre, de gustibus; idem per quella cosa "solo nel quartiere", evidente pochissima conoscenza dell'artista.

Mi pare di ascoltare, sempre de gustibus, i detrattori di Pasolini, Carmelo Bene, Ungaretti, Fo etc, potrei proseguire all'infinito, ma non serve quando l'obiettivo è il il dito.

Manca qualcosina, suppongo, immagino, deduco...

  • Melius 1
Inviato
7 ore fa, analogico_09 ha scritto:

Nondimeno mi verrebbe da chiedere a chi pone la questione - ma non lo farò, chiederò alla "piazza" - come potrebbe ragionare una persona che dopo aver vissuto una vita intellettualmente, artisticamente, poeticamente brillante e piena di avventure, ancora in buona salute fisica e mentale, nonostante i fisiologici e non invalidanti acciacchi della senilità?... Dovrebbe forse ragionare male.., incapace perfino di ascoltare in maniera appassionante e mentalmente vivace la musica.., addirittura.., solo perchè compie 81 o più anni?? Uhmmm... La storia e le cronache dell'arte, della cultura, della vita di tutti i giorni sono pieni di vecchietti che lavorano  indefessamente fino alla fine.., qualunque sia l'attività alla quale si dedicano, musica compresa...

W Guccini!! 😄

 

Infatti: basta andare a vedere a che età Verdi compose il Falstaff, a che età Rameau compose Les Paladins e Les Boreades, senza dimenticare Telemann che visse fino ad 86 anni componendo fino agli ultimi giorni ed aggiornando il suo modo di comporre al "nuovo" stile classico.

Ma purtroppo siamo nell'epoca buia in cui un ex comico genovese, molto influente politicamente e tra l'altro molto vicino all'età di Guccini, aveva lanciato la proposta oscena di escludere gli anziani dal voto.

Aggiungo che di Guccini, alla sua veneranda età e dopo 60 anni di carriera, si parla ancora, si ascolta ancora ed è ben presente nella cultura italiana. Dei Maneskin (li nomino non perché abbia qualcosa contro di loro, ma perché sono stati citati a più riprese in questa sede) tra 60 anni forse non si ricorderà neppure il nome: "noi non ci saremo", ma sarei pronto a giocarmi qualsiasi somma.

Inviato

@Bazza Chiedo scusa, non volevo essere arrogante o offendere nessuno🥶

E' solo che quella risposta ( ai nostri tempi era la stessa cosa, ai nostri genitori  non piaceva la nostra musica,

come ora noi vecchi, disprezziamo quella dei nostri figli), l'ho letta troppe volte e non mi soddisfa

affatto.

In ogni caso mi spiace che tu ti sia scocciato.

  • Thanks 1
Inviato

@dariob Ok, tutto apposto 😉.

Capisco che è un po' un luogo comune e sicuramente ci saranno anche altri motivi ma, almeno per come la vedo io, la musica a grandi linee è una cosa generazionale. È a mio avviso più facile apprezzare cose già esistite usando il famoso senno di poi che restare al passo con i tempi. Sicuramente questo non è valido per tutti.

Poi giustamente come dici tu il contesto sociale influisce in modo pesante ma imho ci si riallaccia al contesto generazionale e di chi ha vissuto periodi diversi.

Inviato

Ma poi, scusate, uno avrà pure il diritto di dire se una cosa gli piace o meno?

Pensate che io, che non ho mai scritto una canzone in vita mia, faccio come lui. Non ascolto quasi nulla di attuale, perché non mi piace 🙂

Inviato

A me Guccini piace, ci sono alcuni dischi che sono imprescindibili nel genere (vedi Radici, tanto per citarne uno).

Ma concordo anche con Rino Gaetano, che lo inserisce in Nuntereggae più. 😁

Inviato

Io invece ne ascolto di musica attuale.

Per me ascoltare musica significa spendere soldi; è questo il valore più alto che do alle parole "ascoltare musica" e credo che sia quello che l'artista si aspetta da me, quando affermo che "ascolto" in modo particolare la sua musica.

Giovanissimo, inserivo cento o duecento Lire nel Juke-Box; era il mio contributo alla causa. Superata finalmente la fase squattrinata, ho acquistato i dischi di Guccini come di tanti altri cantautori italiani; inoltre sono andato ai concerti, pagando il biglietto.

Ancora oggi "ascolto la musica" dei nuovi artisti, anche giovanissimi, peccato che nessuno di loro sia italiano.

Alberto.

 

analogico_09
Inviato
6 ore fa, Gabrilupo ha scritto:

🤣Ben ritrovato!

 

Grazie Gabri, con un po' di "fatica" a dire il vero.., ma dopotutto l'assassino torna sempre sul luogo in cui ha commesso tanti ma tanti delitti... (anche se tutti caduti in "prescrizione".... )  😉

 

Inviato

Io credo Guccini abbia ragione, ed ha ragione anche quando dice nell'intervista che la musica e gli autori di qualità  ci sono ma non emergono. Ascoltare una piccola storia di 3/4 minuti ormai non lo fa più nessuno, si preferiscono canzoni un po' tutte uguali, che passano e vanno senza lasciare traccia.

Fu profeta in tempi non sospetti il grande Brian Eno; come esistono i non luoghi ben descritti da Marc Augè (vedi ad esempio massimo i centri commerciali) esiste la non musica che non a caso è la musica che ti accompagna nei non luoghi. 

spacer.png

  • Melius 1
  • Thanks 1
analogico_09
Inviato

La musica usa e getta che si ascolta ovunque per fare da riempitivo; la musica che crea sensazioni muscolose e assuefazioni lenitive da "nevrosi" collettive; la musica per stordire ed evadere, non già per coltivare l'elevazione del sentimeto e della pische, nell'appoccio anche ludico che intrattiene fa godere i sensi e insieme fa "riflettere", alimento della mente e dello spirito, la musica degli stupiri che fa "sentire" trasferito in noi il "messaggio" poetico/musicale di altri; la musica che è comunicazione e cultura, esperienza personale e collettiva, non già moda passeggera ed effimera. Musica ancora in grado di "stupire, che non sia lo strumento del feticcio discografico, della tecno-audiofilia che diventano il fine... musica dell'essere e non dell'avere, ecc.  ecc. ecc.

Anche "prima" c'era la musica "commerciale".., c'è sempre stata, l'arte la cultura è anche "commericio", non vive di sola aria.., ma, a parte la musica inverecondamente "festaiuola" che tuttavia non aveva la pretesa di apparire diversa , c'era un diffusione/ricambio continuo, enorme di musica "commerciale" dalla quale faceva di sorpresa, e non di sorpresa, capolino l'arte... Oggi succede il contrario.., la norma è il mero e prosaico commercio di una musica vuota che non dice nulla di nuovo pur attingendo ai paradigmi gloriosi del passato.., vale per il rock, per il jazz per altre musiche "popolari".., per la classica si han da fare altri discorsi; musica che ha molta tecnica da equilibristi e scarsa sostanza espressiva, nessuna originalità, nel quasi tutto un già sentito.., dove l'arte raramente si affaccia, con le sole poche, scarse eccezioni solite di musiche di valore le quali, nonostante le scarsezze in termini numerico-qualitativi, viene anche scarsamemnte o quasi per niente promossa e incentivata, "finanziata",  perchè i "commercianti" non se la sentono di rischiare sul nuovo... Meglio andare sul sicuro, stra-rimasterizzare in eterno i vecchi gloriosi dischi.., quelli che vendono alla grande anche tra le giovani generazioni, e questo è un bene da una parte, un male dall'altra.., oltre che tra noi babbioni attempati nostalgici e pò "panzoni"... 😄

  • Melius 1
Inviato

Un altro cambiamento (fra i '60/'70/'80 e adesso) che, secondo me, fa'  la differenza e' che allora con la musica

si potevano guadagnare cifre enormi.

Diventare rockstar  significava vita principesca, ragazze a frotte, jet privati ecc.

Dall' altra business enormi per discografici, produttori ecc.

-

Datemi pure del gretto e meschino ma sono convinto che anche l'arte abbia bisogno di incentivi e che questi

contino enormemente nella sua produzione.

Sognare di diventare rockstar spingeva milioni di ragazzini a provarci, e alcuni riuscivano, fra cui i nostri

beniamini: Beatles,Pink floyd, Springsteen o chi volete voi.

Sostenuti dai discografici e dal dio denaro.

D'altra parte non bisogna dimenticare l'importanza dei mecenati e dei committenti dal rinascimento fino

a Mozart.

IMHO anche questo conta, rispetto ai nostri tempi.

 

Inviato

Anche questo è vero. Oggi i giovani hanno molta più probabilità di fare i soldi diventando influencer che buttandosi nella musica.

Alberto.

 

Inviato

Guccini non è stato solo politica, e nel suo essere politico ne ha avute da dire

per Tutti, anche per i suoi colleghi di partito per citare “E tutti, sai, ti san dire come fare
Quali leggi rispettare, quali regole osservare
Qual è il vero vero
E poi, e poi, tutti chiusi in tante celle
Fanno a chi parla più forte
Per non dir che stelle e morte fan paura”.

 Guccini è stato, a mio umilissimo modo di vedere, tra i conoscitori dell’animo umano il più capace a scriverne in musica  in maniera intelligibile. Difficile credo… parlare delle emozioni che siamo capaci di provare con le parole che sono per eccellenza lo strumento della razionalità… beh non è da tutti.
Non riuscirei a immaginare la canzone d’autore, la musica, senza Guccini. Ma resta la mia singolare opinione. 
ah… e sono d’accordo con lui sulla

pochezza, soprattutto se si parla dei contenuti, ma non solo, della musica dei giorni nostri. 
Poi… può anche non piacere, si può non comprarlo e non  ascoltarlo. 
rispetto l’opinione di tutti, in fondo là democrazia è il più alto concetto che sia mai stato concepito dall’uomo. No? Si… peccato che votano tutti. 
 

  • Melius 2
Inviato
Il 19/6/2021 at 16:00, Jackhomo ha scritto:

Ma è così, molti legano la musica migliore alla propria adolescenza ed è completamente errato come concetto...

ma infatti io quando ero ragazzino negli anni 90 andava forte la dance (alexia e compagnia bella) , le spice girls e gli 883. ma non mi sognerei mai dire che era musica di qualità e di spessore. infatti non la ascolto più da un bel pezzo. direi da almeno 20 anni... anzi solo per puro effetto nostalgia (mica per altro!!) ogni tanto  (ma tanto tanto) mi riascolto gli 883... in auto...

  • Haha 1
Inviato
4 minuti fa, dipparpol ha scritto:

ma infatti io quando ero ragazzino negli anni 90 andava forte la dance (alexia e compagnia bella) , le spice girls e gli 883. ma non mi sognerei mai dire che era musica di qualità e di spessore. infatti non la ascolto più da un bel pezzo. direi da almeno 20 anni... anzi solo per puro effetto nostalgia (mica per altro!!) ogni tanto  (ma tanto tanto) mi riascolto gli 883... in auto...

ma perchè si paragona Guccini al nulla?

secondo me l' ultimo album di iosonouncane uscito nel 2021, vale più dell' intera discografia di Guccini...e le sue affermazioni, sono le classiche del vecchio rimbambito che siccome è diventato vecchio può dispezzare tutti gli altri.

Inviato

Cosa mi tocca leggere! Che uno dei nostri più grandi poeti è un "vecchio rimbambito".

Proprio vero che il web, tra i tanti pregi che ha, ha il grande difetto di aver dato voce a chi, in un normale consesso umano, verrebbe seppellito con una risata!

Moderatori, per favore, intervenite! Leggere degli insulti rivolti ad un monumento vivente della cultura italiana svaluta il forum e ci fa passare tutti per imbecilli.

 

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