Questo è un messaggio popolare. jj@66 Inviato 22 Giugno 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Giugno 2021 Come dice giustamente il moderatore il topic dovrebbe essere incentrato sull’affermazione relativa al fatto che la musica odierna è poca roba (non tutta naturalmente, credo si riferiscano a quella pompata dalle major che tentano di fare utili e non di allietare le nostre orecchie) per cui, come giustamente ha scritto qualcuno, per molti di noi che abbiamo l’età più vicina ai 60/70 che ai 20/30 è naturale trovare la produzione odierna inferiore rispetto a quella con la quale siamo cresciuti, non la trovo una affermazione “errata” ma quasi fisiologica... che poi il tutto si sia trasformato (grazie a @Jackhomo e altri che sono intervenuti) in un sondaggio Guccini si/no (e anche il sottoscritto ci è cascato) ci ha fatto deviare dal percorso, però la perla dell’associazione età/nonpossosennòcapisciimmediatamentechisono è la più esilarante mai letta nel corso di decine di anni della frequentazione di forum, complimenti all’autore e se fossi in lui la depositerei in SIAE! 1 2
Jackhomo Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 45 minuti fa, jj@66 ha scritto: è la più esilarante pensa che io trovo esilaranti i complimenti fatti a Guccini per la castroneria che ha detto...perchè la tua opinione è corretta e la mia sbagliata, in base a quale criterio di valutazione? 🙄 Inoltre quando si generalizza come ha fatto Guccini, secondo me è quando si diventa rimbambiti. Mi spieghi per quale ragione la mia opinione è errata? Aggiungo che sono stato tra i pochi in topic... Ed il tuo atteggiamento come quello di altri, fa comprendere chiaramente che di Guccini non sapete nulla, perchè se lo amate così tanto dovreste almeno aver compreso il suo modo di pensare...ma evidentemente non è così. La frase "a Beethoven e Sinatra preferisco l' insalata" è sempre attuale...🙄
P_rover Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 20 ore fa, OTREBLA ha scritto: Oggi i giovani hanno molta più probabilità di fare i soldi diventando influencer che buttandosi nella musica. questo potrebbe anche essere vero. D'altronde per fare musica ci vuole un minimo di conoscenza musicale, un minimo di passione e di impegno. Oggi la cultura, lo studio, l'impegno sono cosa rara, specialmente in un settore "marginale" come la musica. Vige la moda del social-esimo, dove basta fare un video divertente per diventare "fenomeno web" e giù di interviste e visibilità a go-go. Io non credo che non esista più musica degna dei fasti del passato, ma che sia nascosta tra la rumenta che ci viene propinata dai mass media. Purtroppo spesso emerge chi fa bella presenza o fa parlare di se e non chi ha talento e vere doti artistiche. Poi c'è il fatto che oramai manca del tutto una minima cultura musicale. La gente non riesce a riconoscere la differenza tra un qualsiasi brano reggaeton composto in 9 minuti su protool e un brano scritto e curato secondo le regole musicali, con arrangiamenti veri, con gente vera che suona gli strumenti. Per cui emerge marracash che dice tre boiate in fila e non l'artista che ha 20 anni di carriera alle spalle. Sicuramente il lato sociale della musica sta sempre più sparendo, o meglio adattandosi allo stile di vita moderno, dove contano le apparenze e non le persone. Ma in realtà, anche qui, la critica sociale e la condanna non sono sparite del tutto, bisogna solo scavare per cercarle. per concludere, piccolo OT, non capisco perchè quando non si apprezza un artista bisogna per forza di cose fare offese o esprimere opinioni estremamente negative. Non basta dichiarare di non apprezzarlo? Bisogna per forza sparlare? Io non capisco che male vi abbia fatto Guccini. Io comunque lo apprezzo, pur non conoscendolo così profondamente come tanti tra di voi. E a culo tutto il resto. 👋 1
marce61 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 6 minuti fa, P_rover ha scritto: Io non credo che non esista più musica degna dei fasti del passato, ma che sia nascosta tra la rumenta che ci viene propinata dai mass media Verissimo. Bisogna esplorare e scavare. Con Ondarock e le sue "pietre miliari" ho scoperto artisti e movimenti musicali dai '90 in poi che mi erano completamente sfuggiti. Il materiale c'è, la Rete usiamola, non facciamoci usare.
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 22 Giugno 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Giugno 2021 4 ore fa, Don Giuseppe ha scritto: dal dopoguerra a tutti gli anni '70 l'Italia è stata - testuale! - il "faro culturale dell'Europa", e che il suo degrado culturale ha avuto inizio con il proliferare delle TV commerciali ed il relativo cattivo gusto indotto da esse. Io stesso che ho una certa età mi ero reso conto di come il degrado culturale fosse iniziato proprio in coincidenza con i primi anni '80. Io che ho qualche lustro sulle spalle più di te e che provengo dagli anni '70 che mi vedevano già giovanotto fatto, ho vissuto con indentico terrore quella trasformazione che andava via via crescendo in coincidenza con l'espansione delle televisioni "commerciali" private che spinsero al ribasso anche la RAI. Ottimo il tuo intervento e molto giusto, condivido ogni riflessione e non aggiungo altro perchè mi sfugge quali potrebbero essere i limiti argomentativi olte i quali si andrebbe OT. Nessun argomento, spunto di riflessione è a mio avviso a compartimento stagno; ogni tematica è collegata complementermente ad altre con le quali si ampia e si approfondisce la stessa, senza sconfinare in territori non pertinenti. Stiamo parlando di cose sulla scolta affermazioni di Guccini, tema del topic, sullo stato attuale della musica e del cinema italiano, ecc. Quindi spero che non si debba usare il "rigidomentro". Mi sembra scontato che per poter meglio avvalorare e circostanziare ciò che dice Guccini ci si soffermi anche su ciò che sia stato il "nostro" cantautore all'interno del suo ambito artistico - che sian cose grandi o trascurabili, a ciascuno il suo giudizio (purchè non si riduca il topic in una sorta di inutile "pro e contro Guccini" sparando a zero solo sulla scorta di personali suggestioni immotivate) - dove Guccini parla evidentemente da "addetto ai lavori", in base alla sua esperienza diretta e creatice, da grande della canzone italiana, esprimendo giudizi dall'"interno", non da semplice fruitore/osservatore. Per quel che vale, per quella che è la sua azione/testimonianza artistica che a mio avviso è di primissima e fragrante grandezza, ancora attuale dal momento che non sembra aver subito i cedimenti del tempo, mentre invece si fa sempre più matura e ancora buona per molte altre stagioni a venire. Che oggi non vada più di gran "moda" tra il grande pubblico delle nuove generazioni che "usano" la musica, è del tutto irrilevante sul piano dell'immutato valore estetico, poetico, stilistico, formale e contenutistico. 3
senek65 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 3 ore fa, P_rover ha scritto: Oggi la cultura, lo studio, l'impegno sono cosa rara, specialmente in un settore "marginale" come la musica. Ma pure 30 40 anni fa. Dimenticate sempre che oggi ascoltiamo solo il meglio del meglio di quegli anni. In mezzo c'era una marea di monnezza. Un po' come adesso
P_rover Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 @senek65 giusta osservazione, anche se la mia affermazione va letta in relazione a quella di @OTREBLA che ho citato. Molto più semplice diventare "influencer" che musicisti. Ammesso che diventare influencer voglia dire qualcosa...
spersanti276 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 @P_rover li eradicherei volentieri con un vaccino obbligatorio, se si potesse. 1
London104 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 E se fosse impossibile creare qualcosa di veramente nuovo e originale? Se lo sviluppo culturale e artistico avesse un andamento asintotico con un limite finito oramai vicinissimo? L’arte figurativa ha espresso quasi tutte le sue potenzialità fino alla I metà del novecento, la musica, probabilmente fino agli anni 70. Penso anche a un settore leggero come gli opinionisti del calcio; una volta c’erano i Gianni Brera, i Beppe Viola, i Gianni Mura, oggi Paola Ferrari. Discorsi da vecchio? Sicuramente. 1
Membro_0013 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 25 minuti fa, London104 ha scritto: E se fosse impossibile creare qualcosa di veramente nuovo e originale? Se lo sviluppo culturale e artistico avesse un andamento asintotico con un limite finito oramai vicinissimo? L’arte figurativa ha espresso quasi tutte le sue potenzialità fino alla I metà del novecento, la musica, probabilmente fino agli anni 70. Penso anche a un settore leggero come gli opinionisti del calcio; una volta c’erano i Gianni Brera, i Beppe Viola, i Gianni Mura, oggi Paola Ferrari. Discorsi da vecchio? Sicuramente. E se fosse la nostra civiltà, la civiltà occidentale intendo, ad aver raggiunto e superato il suo apice ed ormai si stia avviando ad un inarrestabile declino? I segni ci sono tutti: non solo sul piano culturale, ma ad esempio sul piano demografico ed economico. Forse abbiamo davvero già detto tutto, ed il futuro è nelle mani di altri popoli, di altre culture, di altre civiltà.
Questo è un messaggio popolare. ediate Inviato 22 Giugno 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Giugno 2021 Oggi viviamo un'epoca dove l'inutile è la regola: il consumismo ci spinge a comprare anche ciò che non ci serve, stimolando il nostro ego attraverso il paragone con gli altri ("il mio orologio è più costoso - non bello, costoso - del tuo", "la mia auto è più costosa - non bella, costosa - della tua") e via di questo passo. Si accende e si stimola una competitività tipica dei "leoni da tastiera", poi quando ci si deve contrapporre davvero - democraticamente, beninteso - tutti a trincerarsi dietro il trascinatore di folle, che sia becero o meno poco importa "tanto dice cose giuste" (?). Manca il substrato sociale, il substrato politico, non ci si entusiasma, veramente, più per nulla (lo vedo con i miei figli: saltavo dalla sedia ad ogni acquisto che facevamo io o mio padre, qualunque cosa fosse, loro niente), figuriamoci se dietro a questa società devastata da TV commerciali, da politica della porta accanto, da valori sociali nulli - a meno dello status symbol che ha una presa ancora pazzesca seppur nulla anch'essa - possa venir fuori della musica, venir fuori delle parole, musicate e non, degne di essere ascoltate e/o lette. Siamo purtroppo preda del banale e basta un tipo qualunque che dica "due cose due" con un minimo di logica che viene subito elevato a "guru" di turno. Non è una osservazione nostalgica, la mia, o meglio, potrebbe anche esserlo; mi guardo intorno smarrito ed inquieto, perchè oggi, di quei valori per cui ho lottato non c'è quasi più nulla. Io ho scioperato al liceo per avere diritto ad avere una scuola (fisica, reale, vera), ho fatto lezione in Piazza Politeama a Palermo portandomi i banchi dalla scuola fantasma che avevamo (era stata istituita sulla carta come scorporo di alcune sezioni del liceo scientifico più prestigioso della città), ho lottato per avere quello che mi spettava, ho fatto la Pantera del '77 all'Università... oggi i ragazzi non vedono l'ora di tornare a scuola non per la scuola, ma per incontrare fisicamente gli amici. D'altra parte un ventennio generalista e qualunquista, dove la scuola è stata ridotta al nulla perchè l'istruzione è un avversario temibile, ci ha portato a questo; figuriamoci la musica e l'arte in generale come si è ridotta, visto che è stata ritenuta inutile e sovvertita da kuli e tette a volontà.... non è nostalgia, temo purtroppo che sia la realtà d'oggi. Ovviamente è solo il mio parere, ma mi trovo d'accordo con Guccini. E ho diciotto anni meno di lui. 7
Grancolauro Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 Certo che questo 3D sprizza ottimismo da tutti i pori! 😂 Io di lavoro, tra le altre cose, faccio l'insegnante, e continuo a rimanere sorpreso dalla capacità dei giovani (quelli con cui ho a che fare io viaggiano tra i 19 e i 26 anni circa) di inventare cose nuove, di entusiasmarsi, di dimostrare conoscenze e competenze che nessuno si immaginerebbe lontanamente. E questo In qualsiasi campo del sapere come pure in ambito artistico. Il problema non potrebbe allora essere che semplicemente non riusciamo a riconosce ciò che di nuovo sta intorno a noi, a intuirne la qualità e le potenzialità? E questo perché siamo schiavi dei nostri schemi concettuali, sedimentati negli anni, nei quali identifichiamo ciò che siamo diventati? E se loro, i giovani, fossero ormai qualcosa di totalmente altro, di incommensurabile, anche dal punto di vista musicale? Come disse un certo filosofo, "se anche un leone potesse parlare, noi non potremmo capirlo" 🙂
ediate Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 @Grancolauro 26 minuti fa, Grancolauro ha scritto: Il problema non potrebbe allora essere che semplicemente non riusciamo a riconosce ciò che di nuovo sta intorno a noi, a intuirne la qualità e le potenzialità? In effetti, anche questo potrebbe essere vero. Per quello che mi riguarda però, pur non facendo un lavoro che mi porta a stretto contatto con i giovani, faccio un lavoro che quarant'anni fa - e, per certi versi, ancora oggi - è considerato all'avanguardia, qualcosa che stimola perennemente intelligenza e curiosità. Non sono quindi del tutto avulso da certi meccanismi, però io osservo il fenomeno contrario: ad essere comunque entusiasti e ad avere un senso altissimo del "dovere lavorativo" sono i "diversamente giovani", i giovani veri vogliono tutto pronto, impiattato e cotto. Magari vorrebbero mangiarlo anche con la mia bocca... 😄 Non tutti loro, ovviamente, ma parecchi. Come vedi, le esperienze non sono uguali per tutti. 😉
Grancolauro Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 33 minuti fa, ediate ha scritto: Come vedi, le esperienze non sono uguali per tutti. Sì certo, ogni contesto fa per certi versi storia a sé e i punti di osservazione possono essere diversi. Una cosa che mi sembra chiara è che c’è una generazione di persone attorno ai 70 anni e oltre che continua caparbiamente a monopolizzare dall’alto il mercato delle idee, del cambiamento, dei giudizi in merito a ciò che vale e ciò che invece non vale niente. Una generazione che sembra non tramontare mai, complice (per nostra fortuna) l’aumento dell’aspettativa di vita. E questo comprime il cambiamento, trasforma qualsiasi idea nuova in qualcosa di inutile o in una noiosa ripetizione di cose già viste. Questo non succedeva in passato. Le generazioni non tendevano a prolungarsi all’infinito e i giovani avevano spazi creativi aperti davanti a loro che oggi non hanno. Non c’è da sorprendersi dunque che tendano e sfuggire alla morsa che noi gli abbiamo costruito attorno proponendo cose per noi prive di senso. Almeno così sfuggono al nostro controllo di censori infallibili del bello e del brutto 😊
Camarillo Brillo Reloaded Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 Il 20/6/2021 at 23:03, one4seven ha scritto: Alcuni, come la Pausini o Ramazzotti ad esempio, sono diventati star internazionali. Cosa che nessuno dei "precedenti" (tipo quelli da te citati) è riuscito a fare Beh, fra quelli citati da @OTREBLA Celentano lo conoscono pure gli Inuit e Tozzi solo con Gloria farà campare di diritti i suoi eredi fino all'anno 10.000 d.c.
Alessiodom Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 Attualmente sto leggendo un libro di Alan Lomax (etnomusicologo antropologo) che mi fa molto riflettere...sul concetto di musica e sul suo scopo, perchè la musica ha uno scopo ben più profondo del priri e paparappà. Mi fa tanto tanto tristezza la trap, perchè non è musica felice, droga e molta solitudine, per quel poco che ho ascoltato.(ovviamente c è anche il lato iper libertino sul sesso e sulla violenza, gratuita)...questo è quello che comunica a me. Certi ragazzi non cercano nemmeno lavoro, aumento di hikikomori...... qualche sera fa ho guardato una bella serie "mappe criminali" (gratis su tv8), quartieri in italia dove ci sono murales mastodontici dove si osannano criminali..Messina Denaro (...) che tristezza...che vergogna....e lo stato ? e i "vecchi al comando" o sono dei liceali ? la colonna sonora nei quartieri è la trap, che cosa dovrebbe mai essere ? "Mi scusi egregio per il suo grammo di coca deve attendere il movimento finale della 1812 di Ciajkovskij ?" Certo che il giornalista poteva chiedere almeno il "perchè" a Guccini, la cosa era talmente ovvia...o almeno io glielo avrei chiesto e forse ci saremmo stretti la mano riflettendo che, anche io nato negli anni 80, mi ritengo fortunato a non essere un giovane di oggi. Suvvia non fate i baby boomers e del "ho fatto tutto io"...l'ultima vera generazione che ha visto (e ha sputato sangue) un cambiamento epocale è quella del 20/30 e primi 40... ps. nel 1950 circa si scriveva cosi perchè questa era davvero "la musica" per il "popolo".
jj@66 Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 12 ore fa, Jackhomo ha scritto: Mi spieghi per quale ragione la mia opinione è errata? Non mi sembra di aver scritto che la tua è errata, ho semplicemente scritto che (secondo me) i suoi testi verranno ascoltati (da cretini come il sottoscritto evidentemente) anche negli anni a venire... 12 ore fa, Jackhomo ha scritto: Ed il tuo atteggiamento Quale atteggiamento?
n.enrico Inviato 22 Giugno 2021 Inviato 22 Giugno 2021 13 ore fa, Don Giuseppe ha scritto: l'unica vera novità della musica pop dagli anni '80 in avanti fu da parte di un nato nel '43 - vediamo se indovinate di chi parlo -, esponente della vecchia generazione, che ebbe il coraggio di destrutturare la forma-canzone, mettendone a nudo la banalità nazional-popolare ed esponendosi al rischio dell'insuccesso Eh beh, ma quello è stato un vero genio musicale, come ce ne sono stati pochi al mondo, per quanto riguarda la musica cosiddetta "leggera". Che la storia gli darà ragione non ne sarei così sicuro, ma questo - in fondo - ha poca importanza.
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora