Velvet Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 22 minuti fa, analogico_09 ha scritto: Ci vuole ben altro, ben altra passione, ben altro impegno, assidua ultradecennali frequentazioni 'azz, manco una vita basterà. Ci prenotiamo una reincarnazione, giusto per stare tranquilli 1
analogico_09 Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 2 ore fa, one4seven ha scritto: Se posso, vorrei ricordare che Time Out è soprattutto un disco in cui si mostra in tutta la sua efficacia, una nuova tecnica di estetica del suono, da parte della Columbia. E' l'apice dello Stereo 360 Sound, uno dei primi tentativi, con riprese microfoniche in prossimità degli strumenti da una parte, e riprese microfoniche ambientali e dei riverberi dall'altra, al fine di creare una esperienza immersiva. E vi riescono perfettamente, tanto che il disco offre ancora oggi, in maniera credibile, l'effetto che si erano proposti. Il disco cmq esce anche in mono, siamo pur sempre nel 1959. E' oltretutto un disco sperimentale anche per quanto riguarda la tecnica musicale, una sorta di fusion ante litteram, diciamo, perchè Dave Brubeck fonde jazz con tempi e forme musicali non appartenenti allora al jazz. Il fatto è che, Brubeck (e compagni) lo fa in maniera magistrale. Certo che puoi, sono stato il prima a dire che Time Out sia stato un enorme successo coincidente sostanzialmente col suo essere "da stero".., interessante l'approfondimento che proponi su questa faccenda. Ho parlato - ma leggi i post pfrecedenti? - delle commistioni con le forme musicali classiche, il "cool" bianco diventa "contrapuntal jazz", "jazz fughe"... etc, e non è il primo B. a farlo, dimentichiamo forse il MJQ che faceva cose analoghe "classicheggianti" in quegli stessi anni di livello imparagonabile, era una cosa ricorrente, anche le grande orchestre swing classicheggiavano.., non posso mettermi a fare elenchi, tra un po' si cena, ma queste forme di commistioni, che però non sono secondo me delle vere e prorio "fusioni".., dovranno passare degli anni prima che arrivassero quelle, il rock-jazz, o jazz-rock.., fsono cose diverse... Il jazz in tutte le sue "ere" si è unito agli stilemi della classica e la classica a quelli del jazz all'insegna dell'origionalito... Quello che fanno Bubeck e gli altri, è formalmente ben fatto, non ho mai pensato o deto che sia da buttare, li ho ascoltati e non poche volte anche io, ma dovremmo prendere il "cool" jazz bianco per bianco e quello nero per nero... senza schematizzare troppo, ovviamente, ma ci sono e come le differenze, e non lo dico per fare lo snob visto che riporto solo quello che è un dato storico-musicologico inoppugnabile. Secondo me, uno dei motivi del grandissimo successo di Brubeck del suo disco dei suoi suoi partner (la mente del gruppo era invero Desmond - Brubeck era un pianista modesto - tra l'altro anche autore del famigerato Take Five), forse il motivo principale, a parte i meriti musicali intrinsechi che pure contribuirono al merito, fu la forte promozione pubblicitaria che batteva molto sull'aspetto Stereo 360 Sound come da te ben evidenziato, ma la ciliegina della torta,come già ricordato nell'altro post, fu che la rivista Time, prestigiosissima, al pari di LIFE, altra ambitissima dalle "star", mise in copertina il bel faccione di Dave Brubeck in salsa un po' "pop" e questo fece schizzare molto in alto le azioni del pianista - è risaputo che il grande pubblico viene condizionato da queste cose - che entrò a far parte RICONOSCIUTA della cultura americana, mentre i grandi musicisti afroamericani che creavano la meraviglia del (l'in)creato musicale, lasciando che i bianchi ne rubassero grandissime porzioni, venivano razzistati, si attaccavano... come volgarmente e banalmente suole dirsi Col la faccia del tenebroso Miles Davis o del caustico Mingus la rivista ci avrebbe fatto una ben maggior porca figura!! p.s. ma serviva proprio scrivere che Brubeck era un jazzista?
analogico_09 Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 40 minuti fa, Velvet ha scritto: 'azz, manco una vita basterà. Ci prenotiamo una reincarnazione, giusto per stare tranquilli A me non serve la reincarnazione, sono immortale... meno male che hai allentato un po' il nodo della cravatta... 1
one4seven Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre @analogico_09 Dato per assodato che dietro Time Out, c'è (stato) una lavoro indiscutibilmente ben fatto sia sotto il profilo artistico che, soprattutto, tecnico, a mio avviso il successo ha una sola motivazione principale: è musica immediata, bella, semplice e sostanzialmente senza tempo. Ci metti un attimo a farla tua, a goderne. Fa parte di quelle cose che piacciono a tutti. O quasi, ma non fa differenza. Tutto qui, secondo me.
giorgiovinyl Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 10 ore fa, analogico_09 ha scritto: Che faccia parte della storia del jazz è un'evidenza scontata che nessuno nega. Sarebbe invece interessate capire su quali altezze della storia del jazz si potrebbero collocare il Time Out e il Gian Steps da te sopra citato, oppure, sempre per esempio, il Blues & Root, l'Everbody Digs Bill Evans ... ad libitum. Non all'altezza di Giant Steps o Kind of Blue et similia, ma è comunque un gran disco che segue una sua via più legata alla musica classica, europea e se proprio vuoi bianca
giorgiovinyl Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 2 ore fa, analogico_09 ha scritto: Col la faccia del tenebroso Miles Davis o del caustico Mingus la rivista ci avrebbe fatto una ben maggior porca figura!! p.s. ma serviva proprio scrivere che Brubeck era un jazzista? Temo che fosse ancora presto per mettere un jazzista nero, poi si rifecero con Monk qualche anno più in la. Però questa non è colpa di Brubeck. P.s. Time fece bene a specificare che fosse un jazzman, dal look poteva sembrare un impiegato.
analogico_09 Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 1 minuto fa, one4seven ha scritto: Dato per assodato 3 minuti fa, one4seven ha scritto: Dato per assodato che dietro Time Out, c'è (stato) una lavoro indiscutibilmente ben fatto sia sotto il profilo artistico che, soprattutto, tecnico, a mio avviso il successo ha una sola motivazione principale: è musica immediata, bella, semplice e sostanzialmente senza tempo. Ci metti un attimo a farla tua, a goderne. Fa parte di quelle cose che piacciono a tutti. O quasi, ma non fa differenza. Tutti qui, secondo me. Dato per assodato per ... dato per scontato, il disco è un lavoro ben fatto ma dato per scontato non un capolavoro. E va benissimo così, non si vive di soli capolavori, lo affermo solo perchè intorno a questo buon disco (l'ho scritto più volte non devi convincermi di ciò che ho già sostenuto più volte, nel caso in cui mi leggess) di immediata fruizione, di quelli che piacciono a tutti - cosa non data per scontata - , dove tutti i dischi del grande jazz sono senza tempo, ancora più senza tempo sono i dischi della "preistoria" del jazz registrati trenta anni prima, sa va sans dire, ... perchè intorno a questo disco si è creato un mito ingombrante ed esagerato non già in assoluto ma sul piano dell'effettiva portata estetica e dell'evoluzione dei linguaggi del jazz affatto modesta. Cosa che non mi ha impedito né mi impedisce di ascoltarlo ancora time out,: io mi sollazzavo pure con Fausto Papetti, figuriamoci... Successo meritato anche per le intrinsechè qualità musicali - pure questo lo scritto e riscritto e fatte le fotocopie.., servisse mandami l'indiritto e spedisco... - ma il fattore promozionale incalzante, nelle vetrine più inn e glamour nelle quali il disco è stato esposto, hanno avuto il loro forte e forse determinante peso ai fini del suo successo. E va bene anche questo, benissimo, chi se ne importa del mezzo, è il fine che conta, il problema nasce nel non voler prendere solo in considerazione l'ipotesi che se lo stesso trattamento pubblicitario, ci fosse finito Mingus sulla copertina di TIME, fosse stato riservato invece ad Ah-Hum forse questo album avrebbe venduto il doppio del time out perchè in aggiunta al glamour ci sarebbe stata anche l'elevatissima qualità artistica che il Brukick se la sogna. Spero di non dover tornare a ridire le stesse cose più volte dette, pèerchè non mi leggi, One, che ne parlamo affare. Per me è chiusa la discussione su questo album, ciascuno ha dewtto la sua se devere restare solo lo spirito polemico preferisco parlare di altri argomenti.
analogico_09 Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre 45 minuti fa, giorgiovinyl ha scritto: Non all'altezza di Giant Steps o Kind of Blue et similia, ma è comunque un gran disco che segue una sua via più legata alla musica classica, europea e se proprio vuoi bianca Questo si era capito... già superato. Ma che segua più la via della classica non sono d'accordo. E' un lazz "piacevole", perbene, rilassato, "impiegatizio" ... 42 minuti fa, giorgiovinyl ha scritto: Time fece bene a specificare che fosse un jazzman, dal look poteva sembrare un impiegato. ... che utilizza il contrappunto il fugato ed altri elementi del linguaggio musicale universali diversamente chiamati nel jazz anche interplay per il contrappunto, mentre la fuga potrebbe equivalere all'improvvisazione che si sviluppa dato un motivo o tema iniziale da "fugare" sul piano ritmico-tonale, melodico-accordale...in pratica simile a ciò avviene con le variazioni sul tema della musica colta particolarmente nella fuga del barocco con il quale il jazz presenta molte affinità..., checchè ne dicheno gli idiosincratici della sublime musica del 600/700 ...
one4seven Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre @analogico_09 non che il fattore promozionale non abbia importanza, anzi, ma Brubeck finisce in copertina del Time nel 54. Time out, con cui "sfonda", nascerà 5 anni dopo... . Questo è l'articolo del Time con Brubeck in copertina. https://thejazztome.info/glossary/time-magazine-dave-brubeck/
analogico_09 Inviato 16 Ottobre Inviato 16 Ottobre @one4sevenCome riconoscimento dell'essere diventato un campione della cultura americana con la musica dei neri sbiancata... Piacciono molto alla gente queste cose e nel jazz le scopriamo mica solo con Brubeck
one4seven Inviato 17 Ottobre Inviato 17 Ottobre @analogico_09 ci sta. Però se vuoi il milione di copie devi incidere nei solchi take 5. Con altri pezzi non arriva, anzi non ti ci avvicini nemmeno, nonostante la copertina del Time. Per cui, a mio avviso, è sempre la musica il primo driver.
analogico_09 Inviato 17 Ottobre Inviato 17 Ottobre Ti rispondo con una domanda: se un disco che ha solo un buon brano in grado di vargli vendere un milione di copie in funzione del suo intrinseco valore artistico (gli altri brani "trascurabili" anche da parte degli stessi estimatori dell'album), cosa dovrebbe vincere un disco come Ah Um di Mingus (per restare a dichi coetanei) che contiene 8 brani tutti capolavori? (premesso che io ci vedo un "neo" non attribuibile a Mingus né all'estetica assolutamente stellare, ma sarebbe da fare un discorso specifico a parte) SPOILER (non leggere prima di aver sisposto... ... 52 anni dopo la sua pubblicazione, nel 2013 Ah Um, a Mingus morto e sepolto, bontà loro, vinse il Grammy Hall of Fame Award... Immagino di vedere Mingus sbellicarsi dalle risate nella tomba nella quale tutte le sere si riuniscono lui, Bird, Powell, Gillespie e Roach lanciati in jam session animati dallo tesso spirito "folle" manifestato nel leggendario concerto alla Massey Hall negli anni d'oro del Bop)
one4seven Inviato 17 Ottobre Inviato 17 Ottobre 7 ore fa, analogico_09 ha scritto: Ti rispondo con una domanda: se un disco che ha solo un buon brano in grado di vargli vendere un milione di copie in funzione del suo intrinseco valore artistico (gli altri brani "trascurabili" anche da parte degli stessi estimatori dell'album), cosa dovrebbe vincere un disco come Ah Um di Mingus (per restare a dichi coetanei) che contiene 8 brani tutti capolavori? (premesso che io ci vedo un "neo" non attribuibile a Mingus né all'estetica assolutamente stellare, ma sarebbe da fare un discorso specifico a parte) il milione di copie, come già detto, lo realizzò il singolo 45 giri Take Five / Blue Rondo A La Turk > https://www.discogs.com/it/master/110102-Dave-Brubeck-Quartet-Take-Five-Blue-Rondo-A-La-Turk L'album Time Out, divenne, ed è ancora, un cosiddetto "long seller". Come TDSOTM, KOB etc... Le centinaia di edizioni e riedizioni nel tempo stanno lì a dimostrarlo, come il post di apertura di questo stesso 3d. Ora, la tua domanda, a mio avviso, è ininfluente, perché è basata su un confronto costruito su una tua opinione, condivisibile o meno. Io sto facendo un altro discorso, basato sui fatti: è il mercato, ossia il "consenso" del pubblico, che ha decretato, e lo fa tutt'oggi, a distanza di 60 anni, cosa sia Time Out. Questo non esclude che ci siano altri album che offrano un maggior valore artistico, come Ah Um. Ma il pubblico è Time Out che continua tutt'oggi a preferire. PS. Va detto, anche se in maniera minore, pure Ah Um è un "long seller".
analogico_09 Inviato 18 Ottobre Inviato 18 Ottobre 9 ore fa, one4seven ha scritto: Ora, la tua domanda, a mio avviso, è ininfluente, perché è basata su un confronto costruito su una tua opinione, condivisibile o meno. Fai delle precise affermazioni, ti rispondo nel merito in modo coerente, giusto o sbagliato nei contenuti e poi... non hai argomenti con i quali replicare a cecio. Mi riferisco al seguente post. Il 17/10/2025 at 09:58, one4seven ha scritto: ci sta. Però se vuoi il milione di copie devi incidere nei solchi take 5. Con altri pezzi non arriva, anzi non ti ci avvicini nemmeno, nonostante la copertina del Time. Per cui, a mio avviso, è sempre la musica il primo driver. Sarà ininfluente per te, per come cerchi di impostare i discorsi spostando ogni volta il focus su più aspetti in modo incoerente, un gioco di specchi distraente. La mia domanda è plausibile e concreta, verte su quello che sia il valore artistico, di sostanza musicale del disco, dei dischi a confronto. Potremmo anche addentrarci in analisi "formali" più dettagliate ma francamente non ne ho nessuna voglia, chiunque sappia il giusto di jazz saprà cogliere quali siano i distinti livelli qualitativi musicali, al netto del gossip, quindi a prescindere da quello che possa essere il successo commerciale di un disco che non è affatto, non sempre fatalmente, direttamente proporzionale alla sua effettiva qualità aertistica. Hai parlato tu di milioni di copie vendute, senza specificare che ti riferivi al singolo 45 take five, ad ulteriore conferma che dei 7 brani che compongono il disco di modesta qualità, a mio avviso, solo un brano abbia fatto grande presa sul grande pubblico, soprattutto in funzione della massiccia propaganda promozionale che da sempre lo ha accompagnato, e per altri fattori extra musicali, uno dei quali il fatto che sia musica adatta a dare ottima benzina agli impianti stereofonici, per cui potrebbero darsi non pochi casi di ascolti brubeckiani più per ascoltare l'impianto che la musica che riproduce. Il grado di popolarità, il numero di copie vendute di un disco non ne decretano il valore artistico in automatico. A prescindere da quante copie siano state vendute dei dischi del '59 di cui parliamo, ma vale per tutti i dischi di ogni epoca, i dischi di Davis, di Mingus, di Coltrane, di Ornette Coleman, di Bill Evans, di Monk, etc, sono stati accolti trionfamente dal pubblico e dalla critica (non importa in quali quantità, né importa quante copie se ne siano vendute) dalla "musicologia", dalla storia, perchè contriburono all'evoluzione del jazz alla crescita dei linguaggi, delle forme, degli stili, delle estetiche della musica afroamenricana che ebbero ricadute sull'intero panorama culturale, artistico, socio-politico, psichico-esistenziale dell'intera nazione afro (e) americana. Il disco di Brubeck, graziosamente ricreativo, si accompagna agli aspetti più marginali e passeggeri del costume, della moda, dell'ascolto facile ed immediato, audiofilizzato, cose assolutamnete importanti, giuste, necessarie e ripettabili, ma.., detto in soldoni la ragione per la quale il disco intero o il dischetto di "sfondamento" stravendette/ro ed ancora vende/ono è perchè è musica commerciale. Punto (p. s. - ho cercato di dirlo in maniera più argomentata, meno perentoria, visto che in tal modo non sono riuscito a farmi capire passo ad essere più rapido e conciso)
one4seven Inviato 18 Ottobre Inviato 18 Ottobre Ma lo decidi tu, tra i tanti long Sellers, i motivi per cui lo sono diventati? KOB, siccome me piace, è un long Sellers perché è un capolavoro artistico. Time out, siccome me sta antipatico, è long Sellers perché è musica commerciale, perché c'ha un sacco de pubblicità, etc... Come opinione personale ci sta benissimo. Ma secondo me non funziona proprio così... Di sicuro c'è solo che la Columbia sapeva bene il fatto suo, cioè come monetizzare con il jazz, che allora, e ancora oggi, non monetizzava granché come genere.
analogico_09 Inviato 25 Ottobre Inviato 25 Ottobre Il 18/10/2025 at 11:28, one4seven ha scritto: Ma lo decidi tu, tra i tanti long Sellers, i motivi per cui lo sono diventati? Non fai altro che aggiungere specchi ad altri specchi ma non stai parlando con le allodole... Io non decido nulla, esprimo le mie idee, dico quel che penso in maniera argomentata, non devi essere d'accordo ci mancherebbe altro, ma rispondere nel merito in modo altrettanto argomentativo evitando di fare battute fuori luogo rispetto a quanto da me sostenuto credo sia il modo più corretto di interloquile. Il 18/10/2025 at 11:28, one4seven ha scritto: Di sicuro c'è solo che la Columbia sapeva bene il fatto suo, cioè come monetizzare con il jazz, che allora, e ancora oggi, non monetizzava granché come genere. Io parlo di musica, di arte, di arte che vende anche ma per la propria sussistenza; tu parli di mercato di frutta e verdura di come monetizzare con il jazz come se fossero cassette di melanzane... non c'è dialogo, passo e chiudo con una amichevole raccomansazione: attento a che qualche specchietto non abbia a rompersi chè son 7 anni di disgrazie... facendo ovviamante le corna 🤘 ed i cornetti... 🌶️🌶️
supermike Inviato 2 ore fa Autore Inviato 2 ore fa Il 15/10/2025 at 14:07, OTREBLA ha scritto: Quando i tedeschi dicono Near Mint significa che il vinile è nuovo. Il prezzo di 54 Euro spedito è buono. E il disco li vale. @OTREBLA Certo come no arrivato e poi restituito! A parte il fatto che era ondulato, la testina poi si bloccava in mezzo a un solco della seconda traccia e non andava più avanti. Il crucco mangia-crauti ha avuto anche il coraggio di dirmi, una volta restituito, che il vinile è perfetto e che ha risolto il "problema" con la sola spazzolina....evidentemente avrà quella con le unghie di Wolverine , perché io ci ho provato per tre volte e premendo sempre a fondo. Se l'è anche presa per il feedback negativo su Discogs; gli ho risposto che se avesse detto la verità non l'avrebbe ricevuto. Io sono stato fregato diverse volte in Germania: una volta un tassinaro di Monaco mi fregò sul resto (quando c'era il Marco) e un'altra volta mi diedero una moneta fuori corso; in Austria cambiando albergo ogni tre giorni, dovevo sempre specificare il rilascio della fattura altrimenti tendevano a ignorarla. Insomma noi italiani portiamo la nominata, ma loro fanno i fatti! Alla fine ho seguito il consiglio di @giorgiovinyl e l'ho preso nuovo su Amazon tedesco; adesso è disponibile pronta consegna e mi arriva mercoledì.
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