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Prese! Opera Gran Mezza


Andrea Sarnella

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Inviato
3 ore fa, Mike27051958 ha scritto:

Mi sembra un commento un po'.....come dire ....impegnativo

Il Simply Two da 10 watt suona male?

L' unico 90 ma anche il 50 ma anche il secondo.............suonano male?

Mike

@Mike27051958 infatti se leggi attentamente per me suonano bene solo quelli a valvole, più sali e più suonano bene. Io non ho detto che suonano male, ma che secondo me non suonano tanto bene come i valvolari e gli preferisco di gran lunga degli ss. puri che costano anche decisamente meno, anche roba italiana. E dopo auguratevi che non si guastano mai, e si guastano abbastanza spesso purtroppo, perchè sono progettati bene, ma molto delicati e se si guastano tutti c....i vostri.

  • Amministratori
cactus_atomo
Inviato

l'unico 90, se basta la sua potenza, è un ampli eccellente. che poi gli si possa preferire altro, a valvole, a stato solido, ibrido o in classe d, ci sta, ma vale per qualsiasi ampli.Le Opera non le trovo adatte ad amplificazion9 valvolari pure,per le quali servono diffusori con altre caratteristiche

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, Andrea Sarnella ha scritto:

citi gli "ibridi dual mono, dal 50 a salire". Unico Secondo appartiene a questa categoria, o è differente (e, nel caso, inferiore)?

Ti hanno gia’ ampiamente risposto, comunque si, i dual mono non hanno nulla a che spartire con gli altri ibridi, basta guardare l’interno.

Ho avuto un Unico 50, 120 watt e dual mono reale (doppio trasformatore da 550 v/a !!), ampli dal suono raffinato e con una dinamica pazzesca.

Se qualcuno mi consiglia un ampli superiore, entro i 3000€, me lo dica che ne sto’ cercando uno.

  • Melius 1
Inviato
51 minuti fa, oino ha scritto:

Che dire? Se la pensi così è una tua legittima opinione. Avuto il 50 e dopo il 100, la penso molto diversamente. Per me ampli normalissimi dal prezzo comunque un po alto e dal suono mediocre, ovviamente per me.

Per carita’ nessun problema, non e’ detto che a tutti noi debbano piacere le stesse cose, sai che noia altrimenti.

Una curiosità, se posso, con quali ampli hai confrontato l’ Unico 50 ?

Grazie

2 ore fa, Alfio84 ha scritto:

valuteri anche un roma ac510 vallvolare

Non posso che quotarti, ampli semplicemente sontuoso.

giannifocus
Inviato
11 minuti fa, samana ha scritto:

Se qualcuno mi consiglia un ampli superiore, entro i 3000€, me lo dica che ne sto’ cercando uno.

Musical Fidelity M6 si

Inviato
23 minuti fa, giannifocus ha scritto:

Musical Fidelity M6 si

Mi piacerebbe ascoltarlo, ha 100 watt in piu’ dell’ Unico 50.

Che vada meglio sotto il profilo della raffinatezza e del suono in generale, lasciami avere qualche remora.

Prontissimo a smentire me stesso se ad un ascolto critico si rivelasse migliore.

Inviato
5 ore fa, oino ha scritto:

dal suono mediocre, ovviamente per me.

cosa hai trovato di mediocre? ripeto mi sembra strano che si possa definire un unico mediocre, magari tu cerchi altro da un ampli. ci spiegheresti in modo un po' più approfondito cosa ti ha fatto dare tale giudizio?

 

magari a te piacciono gli ampli pimpanti e dinamici che un certo impatto se cosi magari posso capire che l'unico non ti sia per nulla piaciuto.  con quale ampli hai poi sostituito l'unico che avevi?

 

 

  • Melius 1
Inviato

Possiedo le Opera Mezza 2007 da scaffale pilotate al momento da un Naim unitiqute da 30 watt,  che non mi pare siano sufficienti. All’epoca le ascoltai sempre da Stereomuch con il modello Unico di quegli anni ed il lettore cd unico; suonavano molto bene, meno fredde delle monitor audio serie silver rs1 con le quali le confrontai..avevano addirittura una discreta presenza in basso.

  • Thanks 1
Inviato
4 ore fa, giannifocus ha scritto:

Musical Fidelity M6 si

bell'ampli molto potente e pulito e preciso anche senza essere ruvido e  fastidioso. Pero' l'unico per piacevolezza e naturalezza del suono lo trovo un pochetto superiore.

 

 

Andrea Sarnella
Inviato

@Alfio84 parli dell'Unico Secondo, o di quale altro?

 @pietralata torneresti da Stereo Much ad ascoltare Unico Secondo con le nostre Opera, anche per conto mio? ☺☺☺

Inviato

@Andrea Sarnella io ho il 90, ma ho avuto il due che è un secondo con dac. e per me già quello  era un signor ampli.

 

 

 

  • Thanks 1
Inviato

@Andrea Sarnella

Se sei interessato ad Unison, tralasciando i dual mono, io cercherei

direttamente l’Unico SE.

Ampli che eroga 140 watt per canale, sovradimensionato. Suono possente e caldo, dettagliato e luminoso in alto.

Macchina stranamente sottovalutata.

 

  • Thanks 1
Inviato

@Andrea Sarnella buongiorno Andrea, potremmo accordarci per una sessione di ascolto da Stereomuch, anche se successivamente, dopo aver posseduto le ottime Quinta 2011, sono passato ad altra tipologia di diffusore..

 

  • Thanks 1
Inviato

@Andrea Sarnella Poche righe di incoraggiamento, solo perchè ho esperienza personale di qualche modello di Opera e Unison, ma non dirò nulla su questo perchè non farei che ripercorerre quanto già generosamente e ampiamente ti è stato esposto nel 3d. Sottoscrivo solo e riprendo il consiglio di curare molto il posizionamento dei diffusori e di usare pazienza per far "andare" e sciogliere le casse per qualche tempo. Ero tra gli ultrascettici sul rodaggio, mi sono dovuto ricredere (o forse lo hanno fatto le mie povere orecchie?).

Piuttosto mi sembra sia rimasto in ombra un aspetto importante: la sorgente e il "software". Non conosco il Denon Dnp800ne ma vedo che ha una buona reputazione. Cosa ci ascolti? Solo radio in streaming? Non credo proprio... Comunque, se possibie, io mi divertirei a farmi prestare e collegare anche qualche altra sorgente (Cd/Analogica), tanto per provare una diversa "impronta" sonora (diversa, non necessariamente migliore o peggiore), e valutare/confrontare i risultati con più parametri a disposizione. Sempre se ti va.

Ciao e soprattutto goditi le nuove casse.

Saluti,

Step

 

  • Thanks 1
Andrea Sarnella
Inviato

@Stephen s grazie per gli auguri e l'incoraggiamento 🤗

Col Denon ascolto solo Tidal HD, tutti dischi e brani in risoluzione 16 bit 44,1 khz, pari a quella del CD, giacché il Denon non legge i file MQA di Tidal in alta risoluzione. 

In realtà possiedo un lettore CD, un Harman Kardon senza pretese ma collegato all'ingresso digitale del Rotel A12, e qualche centinaio di CD, ma l'ho abbandonato perché non mi da nessun miglioramento sul suono, che giustifichi la scomodità di usarlo, stante la grande comodità dello Streamer di Rete controllato dallo Smartphone..... lo so, sono pigro 😉

 

Comunque, se ti va, leggerei con interesse le tue opinioni su Opera e Unison.

 

Ciao, Andrea 

Inviato

@Andrea Sarnella

Grazie della risposta e visto che lo chiedi (te la sei cercata) farò qualche considerazione, per scambiare 4 chiacchiere, sempre limitatamente alla mia esperienza diretta e con tutti i suoi limiti e valore personale, senza pretese di assolutezza. Per cui preparati ad una lunga tirata… e mandami al diavolo quando vuoi.

Intanto, per ora, non ho alcun abbonamento a servizi ‘seri’ come Tidal o Qubuz etc.; uso solo le versioni free di Spotify, YouTubeMusic, Internet Radio via ethernet etc. (Modestissimo Pioneer N30 riversato optical nel Dac Sabre ES9018K2M del CdDue e Marantzino 511 in studio: famoso impianto C'èKuelkec'èfinKevà). Prima o poi lo farò, ma ti confesso che affidarmi del tutto alla rete per la musica mi dà un filo di ansia (Don't put all your dreams in one basket cantava il grande Ray Charles ed ancora la brava Randy Crawford: con Joe Sample, No regrets. BTW, bell’album…). Per motivi forse banali ma che molti condividono, non mi dispiace avere ancora i vecchi supporti fisici per l’audio. Detto questo, non dubito che il Denon 800 (DAC + Advanced AL32 Processing Plus, che peraltro non ho mai ascoltato) faccia un eccellente lavoro (alcuni mi dicono anche che MQA forse non vale la candela, non saprei dirti). Magari in seguito ti potrebbe prendere la smania (costosa, ma ci avevo seriamente pensato, vedremo) di salire di livello con server e dac (roba cara, tipo Lumin, Auralic, Benchmark e dintorni), ma qui altri possono darti consigli e opinioni ben migliori e competenti delle mie; come sai c'è una ricca e vivace sezione apposta sul forum.

(Detto sottovoce tra noi, non so quale dignitosissimo lettore HK tu abbia, ma una prova con un cd player di alto livello, magari in prestito da qualche amico, potrebbe riservare piacevoli sorprese…).

Unison + Opera: accoppiata che molti danno per scontata e ideale. Certo, sono fatti quasi (quasi...) sotto lo stesso tetto  e credo si facciano i test reciprocamente (chiedere a Mario Bon, perchè no?). I due costruttori hanno però genesi e storia diverse, a mio modesto avviso sono molto molto stimabili entrambi e abbastanza facili da contattare alla bisogna, prodotti indubbiamente seri, poi de gustibus etc.

Conosco bene le Opera V 2011, le Opera Mezza 2006 e l’Unison Unico 100 (li ho dentro casa). Conosco discretamente le vecchie SuperPavarotti che ho avuto in prestito per alcuni giorni (e che però non mi hanno mai convinto del tutto, almeno con l’ampli HK 21+22 che avevo allora: ad ironia del nome, troppo "magre"). Conosco per ascolti limitati (ma molto invidiosi) in negozio le Callas da stand serie 2013 (quella con i tre tweeter dietro: come la divina, folli, eccentriche e stupende, ma non per il mio ambiente dell’epoca, troppo piccolo, vogliono molta aria e spazio intorno: spesso small box = big room).

Ma prima di ogni parere, terrei a mente alcune aride considerazioni, che però credo avrai già fatto.

Dato per scontato che ogni confronto tra componenti della stessa categoria (ampli vs ampli; casse vs casse, etc) andrebbe fatto rigorosamente nello stesso contesto di utilizzo (cioè: nel tuo ambiente, nel tuo impianto, con il tuo “software”, cosa assai difficile, ammetto), è evidente che cambiare un qualsiasi anello (il componente) nella catena (l’impianto) porterà ad un cambiamento più o meno marcato nel risultato della catena stessa.

Pilotare le tue Gran Mezza con più watt rispetto ai 60 del pur rispettabilissimo Rotel (dalle foto del layout interno e dalle caratteristiche di targa mi sembra comunque una macchina fatta molto seriamente), produrrà molto probabilmente (ma non sicuramente) un cambiamento (si spera migliore, ma non è detto) percepibile; ma non di soli watt sono fatti gli ampli. Altri parametri entrano in gioco (slew-rate, erogazione di corrente, tipologia di circuitazione e finali, alimentazione etc.). Alla luce delle caratteristiche delle tue Opera (88 db / 4 Ohm) credo che un robusto Unison 150 (con i suoi 150W pc e la tipologia mista valvole/mosfet) potrebbe forse portare maggiore dinamica e controllo, forse più ariosità (trovi una prova con le misure del 150 su AUDIOREVIEW, n. 369 di novembre 2015). Un valvolare, dotato di discreta potenza e corrente, potrebbe forse conferire un tocco di maggiore matericità al suono, esaltare le medie frequenze (ah, la voce delle valvole… e per carità non parliamo del “tube rolling”…). Un nuovo ampli potrebbe (probabilmente, ma non con assoluta certezza) quindi fare esprimere più efficacemente (...o solo diversamente?) le Gran Mezza in alcuni parametri di ascolto. Ma non credo che modificherà radicalmente e dal giorno alla notte la loro impronta sonora di partenza. Mi fermo qui perché, anche se da fuori sembrano le Quinta V 2011, le tue sono molto diverse (bass reflex-front port, materiali dei coni woofer-mid, forse il crossover, etc) e non le conosco. Parlando per me, per ora convivo bene con i limiti e i pregi dell’accoppiata Quinta 2011/Unico 100 (nel mio ambiente, bassi delineati e precisi, però non sempre generosissimi nella presenza, nella profondità e durata del decadimento - non entro qui nel merito della vecchia diatriba SP vs BassReflex + diametro dei woofers -, bella ricostruzione scenica, forse non sempre amplissima, molto belle le voci e gli strumenti acustici, potenza sempre adeguata, suonano meglio se alzi un filo il volume), nonché di quella Mezza 2006/Synthesis Seamus SE + Svetlana Winged EL on board  (su stand, in stanza piccola, bassi molto più profondi di quanto il litraggio farebbe supporre, dinamica non proprio agilissima, qualche limite fisiologico nei pieni orchestrali, ma molto dipende da cosa gli dai da “mangiare”: bel realismo e focalizzazione scenica: vocalists a volte davvero 'live' nella stanza). Ovviamente tutto è condizionato dagli ambienti e dalla catena nel complesso. Non so se le mie – relativissime – osservazioni possano trovare riscontro nella tua situazione, prendile con inventariale beneficio.

Se poi adesso ti va di giocare (budget a parte), non è che le Opera non suonino se non con gli Unison; cito alcune alternative tra quelle che ho ascoltato e molto apprezzato (attenzione, però non con le Opera!) Pathos Logos MkII (casa di un amico con le Tannoy Stirling: notevole); in vari negozi: Audio Analogue Maestro 150 (con Vienna Acoustic Haydn e Mozart SE), i poco citati ma per me molto notevoli Exposure 3010 due telai, Electrocompaniet ECl Mk2 (con le ProAc d15, mi pare), che credo abbiano tutte le carte in regola. Con le valvole, non scenderei troppo con i watt e cito Synthesis Roma 510 (sulla fiducia), Primaluna Evo 300 o 400 (sulla speranza…).

Poi Unison produce sia quella piccola/grande meraviglia che è il Triode 25 (eresia provare?) sia quella portaerei che è il Performance (50 kg e una tonnellata di €). Ma altri vedrai che te ne saranno suggeriti (VTL, Rogue, Luxman, NIghtingale…, McIntosh… le glorie nostrane Norma, Audia Flight…) in un carosello divertente ma potenzialmente infinito.

Al termine di tutta questa pallosa tirata (di cui chiedo scusa, ma suvvia, chiacchieriamo), il mio suggerimento resta quello di affrontare eventuali cambi in modo possibilmente razionale: 1. Dai tempo a te stesso per afferrare bene il carattere dei nuovi diffusori; cerca di capire dove sono i loro punti deboli e i punti di forza: a volte un piccolo spostamento in ambiente e nell’inclinazione produce risultati sorprendenti. 2. Se hai voglia di cambiare ampli, decidi la tipologia (tutto tubi, mosfet, transistor, ibrido, digitale, a vapore…) e se possibile (lo so, ci vorrebbe un dealer amico), prova il nuovo componente nel tuo ambente, con la tua catena, con brani di cui conosci anche le pause e i silenzi. Sennò prova a farlo in un negozio che almeno abbia quei componenti lì. 3. Come Jack Lemmon, nessuno è perfetto, tutto è migliorabile, ma se un disco (o cd, file) è realizzato (registrato, inciso, masterizzato) di schifo, nessun impianto stellare lo farà suonare meglio, anzi… Ricordiamoci che stiamo ascoltando (e vogliamo farlo al meglio) quel che l'ingegnere del suono ha messo nel software, non un evento dal vivo. 4. Non ti fidare dei consigli degli audiofili... Il vero limite di ogni impianto è nelle orecchie di chi ascolta. Le mie sono infatti un po’ ovattate.

Ma intanto che leggi avrai già deciso di cambiare le casse (ehi, hai visto quelle nuove scozzesi, appena uscite e già un mito, che meraviglia di progetto… e che eleganti e sofisticate quelle raffinate artigianali vicentine; oh! e le serissime, inappuntabili danesi, quelle più aristocratiche, lucidate a mano? E quelle made in Usa con i buffi nomi delle scimmie, che resa e che eccentrica finezza…).

Un saluto cordiale e un sorriso, goditi la musica.

Step.

 

 

  • Melius 1
Andrea Sarnella
Inviato

@Stephen s grazie della tua lunga e articolata risposta, che ho letto con interesse e piacere.

Purtroppo, come ho detto, è impossibile per me fare ascolti preventivi, dovrò procedere sulla base di quel che leggo in giro e sui vostri graditi consigli.

Farò ulteriori valutazioni e modifiche di posizionamento, ma al momento mi sembra proprio che col Rotel il suono delle Grand Mezza sia un po' troppo affilato, tagliente, anche affaticante.

Penso che un amplificatore più dolce, ambrato, morbido, si possa abbinare molto meglio ai diffusori e possa tirarne fuori le loro qualità migliori. 

In questo senso, un valvolare sembrerebbe la scelta migliore, ma quelli accessibili hanno pochi watt e  temo potrebbero avere qualche difficoltà di pilotaggio, con diffusori non sensibilissimi e a bassa impedenza nominale.

Mi preoccupa anche la loro affidabilità, che immagino inferiore agli amplificatori a stato solido, e sarebbe un problema, inoltre, l'eventuale eccessivo generato in particolare in occasione di lunghe sessioni di ascolto.

Da tutto questo, l'idea dell'ibrido, in particolare con stadio finale a mosfet, che io non ho mai avuto modo di ascoltare, ma che viene da tutti segnalato per possedere caratteristiche di particolare morbidezza sonora.

Il parere di ciascuno è bene accetto, grazie a tutti. 

Andrea

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