leonida Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 7 minuti fa, grisulea ha scritto: 1 ora fa, leonida ha scritto: diffusore, Non credo, basta dotarsi di equalizzatore digitale Alludo a variazioni percepite a perfetta parità di rif, ed in generale a quelle,che poi risultano essere la stragrande maggioranza, che determinano sensazioni d'ascolto assolutamente non correlabili con certezza ad alcuna misura ed ad alcun fenomeno fisico conosciuto. Se utilizzi un equalizzatore per dimostrare che una micro variazione risulti percettibile stai operando oggettivamente sulla qualità del segnale con una variazione oggettiva. Quello che dovresti spiegare, senza ricorrere alla suggestione, è il perché ad esempio, questa variazione oggettiva introdotta, fosse anche di mezzo db, possa essere percepita in un illimitato numero di versioni , al variare di elementi che non determinano alcuna variazione, né sulla rif, né su altri parametri che possano potenzialmente aver una qualche influenza sull'ascolto
faber_57 Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 20 minuti fa, leonida ha scritto: Perché "magari" e perché servirebbero un centinaio di anni? E' già tanto aver capito che il nostro cervello ci fa vedere e sentire quello che vuole lui. Occorreranno decenni per capire come ciò avviene. Solo gli audiofili continueranno a cercare la magia, che a loro avviso la scienza ancora non sa spiegare, che sta dietro ai nostri elettrodomestici. 1
leonida Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 4 minuti fa, grisulea ha scritto: Un pessimo impianto tale resta ed uno eccellente pure. Percezioni o non percezioni Un pessimo impianto è tale perché lo percepisci in modo pessimo. Uno eccellente idem. Pessimo ed eccellente sono aggettivazioni di aspetti percettivi. Non risulta che sia prevedibile la qualità di un risultato senza averlo prima sperimentato empiricamente. Nessuno può prevederlo e su questo aspetto sembra vi sia un sostanziale accordo Se si cambiano cablaggi componentistica passiva, dac e quant'altro non alteri la misurazione, perché la percezione può passare come abitualmente viene riportato, dal pessimo al buono, e dal buono all'eccellenza? La rif è la stessa, le prestazioni idem. Cosa può essere cambiato, senza ricorrere alla suggestione, per poter determinare un'inversione del giudizio?
tapesrc Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 Se valutato in un complesso più ampio e articolato, l’elemento percettivo in una situazione definibile “nuovo evento” può essere influenzato da più fattori, sia ambientali, che strutturali ( cioè legati a eventi precedenti che hanno contribuito a costituire una memoria percettiva profonda di quanto provato ). Nei fattori ambientali che possono alterare, quanto pregiudicare, la puntale valutazione del fenomeno che andremo a prendere in considerazione, si posso annoverare sia quelli legati alla circostanza stessa dell’evento ( luogo caldo, piuttosto che refrigerato, silenzio assoluto, piuttosto che brusio costante di fondo, e via dicendo ), che quelli relativi allo stato fisico di chi si sottopone alla prova; in quelli prima definiti “strutturali” vanno a riconoscersi episodi che interessano in primo luogo sensi, quali la vista, l’olfatto, il tatto, attraverso i quali la nostra memoria profonda genera, per associazione pregressa, un senso di piacere, quanto di disgusto ( sulla base di quanto da essa appreso in eventi precedenti, riconducibili per sensazioni ricevute, a quanto si sta vivendo nel momento della prova ). Ultima, ma non certamente da sottovalutare, è l’influenza che l’appartenere a un determinato “gruppo” ( che vede in questa circostanza, prevalere il comportamento imitativo nel rispetto di un cliché, che si ritiene debba essere preso ad esempio quale dogma comportamentale, per ritenere di esserne membro a pieno diritto ) può comportare, portando a virare il proprio giudizio, da una soggettività univoca, ad una più ampia, quanto controversa, oggettività di classe. Comunque sia il parere, strettamente personale, su questi 3D ( inseriti in un ambito ben diverso da quello riscontrabile, ad esempio, in Lounge Bar ) mi fa venire quanto mai il pensiero, che ( uso parole non mie, che condivido al 100% ....) : "non trovo le parole giuste per rappresentarVi quanto, ma quanto, ma quanto me ne può f@ttere. " (cit.) Saluti, sonanti, a tutti. 🖐️
leonida Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 4 minuti fa, faber_57 ha scritto: già tanto aver capito che il nostro cervello ci fa vedere e sentire quello che vuole lui. Occorreranno decenni per capire come ciò avviene. Nulla avviene per caso, il cervello fino a prova contraria segue una sua logica ed avverte, in base a questa, di quanto stia succedendo. Se permette la percezione di differenze senza aver ricevuto uno stimolo attraverso l'orecchio, non significa che lo stimolo non possa essere stato prodotto da altra causa, ed altrettanto, che la relativa informazione non possa essergli arrivata attraverso un'altra porta di accesso.
grisulea Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 24 minuti fa, leonida ha scritto: Se utilizzi un equalizzatore per dimostrare che una micro variazione risulti percettibile stai operando oggettivamente sulla qualità del segnale con una variazione oggettiva No, lo utilizzi per dimostrare che la variazione che percepisci è una variazione di Rif e che quindi forzandola tu arrivi a percepire la stessa cosa. Non esiste che la Rif sia la stessa, non dimostrabile, nemmeno nello stesso impianto in momenti diversi. Contrariamente a quando si crede l'orecchio sente variazioni veramente piccole specie se estese un paio di ottave in piena gamma media medio alta. Diciamocelo chiaro, se alle misure varia nulla, misure più che ampiamente sufficienti a definire la qualità, inutile insistere. Tanto percepiremo quel che ci pare, tanto vale lasciare le cose come stanno, percepiremo comunque quel che ci pare. Rasoio o non rasoio gli impianti migliori alle misure lo sono per tutti. Purtroppo difficile sentirne, nella mediocrità delle misure che si vedono ci sguazza la percezione.
grisulea Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 27 minuti fa, leonida ha scritto: Se si cambiano cablaggi componentistica passiva, dac e quant'altro non alteri la misurazione, perché la percezione può passare come abitualmente viene riportato, dal pessimo al buono, e dal buono all'eccellenza? La rif è la stessa, le prestazioni idem. Presupponi che sia la stessa ma non lo può essere. Anche lo fosse non tale da rendere gli impianti di categoria differente. Pessimo resta pessimo, ottimo resta ottimo, magari solo diverso.
Mighty Quinn Inviato 1 Luglio 2021 Autore Inviato 1 Luglio 2021 23 minuti fa, leonida ha scritto: che la relativa informazione non possa essergli arrivata attraverso un'altra porta di accesso. Ecco cos'è quella strana e fino ad oggi inspiegabile sensazione che sovente fa dire a noi audiofili: quell'impianto fa veramente ca....! 😇
alexis Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 Come direbbe Neo, tutto il mondo percepibile è frutto di un inganno, di un’illusione indotta dalla Matrix… e ovviamente non riconoscibile come tale.. 🤔
Nerodavola62 Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 10 ore fa, leonida ha scritto: Oltretutto è proprio la prima sensazione a freddo a permettere una precisa valutazione del reale valore musicale del sistema, acquisizione di un miglioramento prima, quindi, che intervenga l'assuefazione attraverso la capacità di adattamento del sistema percettivo e nonostante l'assenza del presunto miglioramento prodotto da un più o meno lungo periodo di warm up. Trovo questa considerazione profondamente vera e valida. Uso sovente questo metodo per valutare gli effetti derivanti da qualche modifica apportata sull'impianto: si intruduce il nuovo componente e poi, il giorno successivo, si utilizzano diciamo .....i primi 3 minuti di ascolto con un brano di riferimento ben noto per valutare i cambiamenti; prima appunto che subentri l'assuefazione. Poi segue ovviamente l'ascolto prolungato per valutare altre dimensioni del fenomeno, ma il "primo ascolto" è efficacissimo a mio parere per inquadrare le peculiarità principali dell'oggetto in esame. mauro
31canzoni Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 2 ore fa, Nerodavola62 ha scritto: Uso sovente questo metodo per valutare gli effetti derivanti da qualche modifica apportata sull'impianto: si intruduce il nuovo componente e poi, il giorno successivo, si utilizzano diciamo .....i primi 3 minuti di ascolto con un brano di riferimento ben noto per valutare i cambiamenti; prima appunto che subentri l'assuefazione. È lo stesso effetto di quando non si è cambiato nulla ma sono giorni che non si ascolta l'impianto, suona meglio subito e la sensazione è così netta da apparire reale per un po'.
Nerodavola62 Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 13 minuti fa, 31canzoni ha scritto: È lo stesso effetto di quando non si è cambiato nulla ma sono giorni che non si ascolta l'impianto, suona meglio subito e la sensazione è così netta da apparire reale per un po'. No. Forse mi sono spiegato male, ma ho descritto un fenomeno diverso: - parlo di osservazioni rilevabili nei primi minuti di ascolto, anche giornaliero, ma comunque “prima” che si instauri quel fisiologico adattamento che tutti presumo conosciamo e sperimentiamo; - parlo di differenze (non per forza miglioramenti) derivanti dall’introduzione di una nuova componente, che (a me) risultano più facilmente razionalizzabili adottando questa tecnica. Insomma, esattamente quanto descritto anche da @leonida , sebbene in un contesto e con finalità dialettiche differenti. mauro
jakob1965 Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 2 ore fa, Nerodavola62 ha scritto: i primi 3 minuti di ascolto con un brano di riferimento ben noto per valutare i cambiamenti; prima appunto che subentri l'assuefazione. Quoto e concordo
pro61 Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 3 minuti sono pure troppi. Io dopo 30 secondi già sono assuefatto. 1
jakob1965 Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 @pro61 mi ricordo quando anni fa passai da un lettore CD jap consumer ad un astintrew AT 3000 Un gran bel suono - subito notai un bel passo avanti - ascoltai per ore la mia musica preferita contentissimo
Nerodavola62 Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 22 minuti fa, pro61 ha scritto: 3 minuti sono pure troppi. Io dopo 30 secondi già sono assuefatto. Assuefazione precoce. Esistono tecniche per migliorare un poco le performances.... mauro
meridian Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 Il 30/6/2021 at 20:00, grisulea ha scritto: Personalmente ho realizzato decine di cavi di ogni genere, ritorti, contorti, intrecciati, paralleli, distanti, in rame, in argento, in alluminio, schemati, SE xlr ecc... Si gira attorno ad un risultato quasi casuale che qualitativamente, alla fine, non differisce da un normale cavo inserito in un impianto degno dei soldi spesi. Permettimi, con tutto il rispetto, una cosa è intrecciare, in modo più o meno casuale, dei fili, e sentire cosa ne esce, altro è avere un progetto, un modello, una geometria, e realizzare il tutto in un modo che non lasci spazio ad approssimazioni, a partire da saldature, guaine, avvolgimenti, distanziamento e ripetibilità delle spire, e molto altro ancora . . . E agli ascolti, certe cose si sentono , e molto bene . . . Ho ancora in casa il mitico Focal, beh, onestamente ci potrei collegare forse il Tuner, non certo gli elementi principali del sistema . . . saluti , Dario
meridian Inviato 1 Luglio 2021 Inviato 1 Luglio 2021 12 ore fa, maxnalesso ha scritto: Il ragionamento dei cavi può essere trasposto anche su altri componenti molto lineari (come i DAC): innanzitutto c'è il "sembra", ma soprattutto vorrei sapere questi "più" in che contesto hanno rilevato differenze, oltretutto di "notevole entità" ... il dubbio è lecito, mi pare. Tutti i dubbi sono leciti, per toglierseli bisogna, in modo concreto e affidabile, provare e confrontare, poi si scrivono le proprie opinioni e ci si confronta, tutto il resto, come sempre, è aria fritta . . . Da Pro c' eri anche tu, mi pare che elementi di approfondimento ce ne potevano essere, ma se si parte prevenuti, anche negando, si finisce al solito a conclusioni poco costruttive e articolate . . . saluti , Dario
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