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Si può misurare la qualità sonora? Non credo


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42 minuti fa, Gici HV ha scritto:

solo che non capisco come certi diffusori,di alto livello, possano essere considerati non HiFi solo perché vengono usati nel pro

perchè come già scritto c'è pro e pro. per i concerti in grandi spazi aperti in pratica ti servono dei cannoni acustici,

dentro 4 mura è diverso. se le 4 mura sono 80 mq è una cosa, ancora diverso se sono 40 oppure 20. se ascolti a 1 metro è una cosa, a 2 un' altra e a 4 un' altra ancora. se il suono di base è scarso allora il drc serve a qualcosa ( scusa senza offesa eh ), se va già anche solo benino meglio evitarlo. infine ci sarebbe la prova audiometrica personale da fare, che poi forse sarebbe la prima cosa da fare. 

extermination

Estratto dal link: Qualsiasi sistema di correzione può modificare modulo e fase della risposta ma non può intervenire sulla dispersione di un sistema di altoparlanti. In sostanza possiamo modificare il suono diretto del diffusore acustico ma quello che succede al campo riflesso è fuori dal nostro controllo.

Questo esempio mostra che si può pensare di correggere (migliorare) un sistema che sia già sostanzialmente corretto. Tale correzione è tanto più efficace quanto più i filtri (passa basso e passa alto) sono pendenti. Quindi non ci si devono aspettare gli stessi risultati per un sistema con filtri del primo o del 4° ordine (meglio, da questo punto di vista, filtri del 4° o anche più).

8 minuti fa, audio2 ha scritto:

se il suono di base è scarso allora il drc serve a qualcosa

Non centra nulla scarso o abbondante, drc dovrebbe correggere situazioni anche indipendenti dal diffusore. Se metti un diffusore con gli altoparlanti nello stesse identico posto e con la stessa identica estensione avrai gli stessi identici problemi, sia per il diffusore scarso che quello stellare.

3 minuti fa, extermination ha scritto:

Qualsiasi sistema di correzione può modificare modulo e fase della risposta ma non può intervenire sulla dispersione di un sistema di altoparlanti. In sostanza possiamo modificare il suono diretto del diffusore acustico ma quello che succede al campo riflesso è fuori dal nostro controllo.

Esatto, la dispersione resta quella ma che il risultato sia fuori controllo non è esatto. Contrariamente a quanto pensa Van la correzione non va fatta a capocchia, il risultato va verificato. La difficoltà di previsione, in ambiente casalingo, è una costante, come i cioccolatini di Tom Hanks, non sai mai quello che ti capita. Anche senza correzione. A questo servono le misure

 

11 minuti fa, extermination ha scritto:

Tale correzione è tanto più efficace quanto più i filtri (passa basso e passa alto) sono pendenti.

Ovvio, solo Van  non sa che più sono pendenti e meno gli altoparlanti interferiscono tra loro. Coi digitali non c'è storia ottavo ordine senza battere ciglio e ben oltre

33 minuti fa, audio2 ha scritto:

se il suono di base è scarso allora il drc serve a qualcosa ( scusa senza offesa eh ), se va già anche solo benino meglio evitarlo

Rafforzando il concetto: dentro una caverna probabilmente meglio con DRC. In un ambiente normalissimo di casa i danni del DRC sono sempre enormemente superiori ai benefici. Per lo meno per ascoltare la musica per come la intendo io.

grisulea, perchè il drc risolve qualcosa e peggiora altro. in un sistema scarso riesce a migliorare qualche difetto e ti sembra in effetti di migliorare qualcosa, ma nel sistema buono peggiora appunto il buono che c'è, ed il saldo tra poco miglioramento e tanto peggioramento è negativo. spiegato in termini scientifici eh.

@rpezzane ecco si appunto. 

2 minuti fa, grisulea ha scritto:

Non mi interessa, se non è così spiega per quale motivo. Lo troverei molto più vantaggioso dell'avere ragione.

Avevo provato una decina di pagine fa.

Se sfasci il segnale a monte per poi ricostruirlo a valle, a naso qualcosina si perde per strada. In questo caso il qualcosina è la musica ed il suo sviluppo nel tempo nel tempo cosi come la sua distribuzione energetica sulle bande di frequenza su cui in letteratura si identifica il timbro in regime dinamico.

Saluti

1 minuto fa, audio2 ha scritto:

ma nel sistema buono peggiora appunto il buono

Ma non è sufficiente che quel buono no lo tocchi? I difetti dipendono dall'ambiente non dipendono dal sistema. Ma anche il sistema avesse un difetto, sempre meglio se possibile, correggerlo. Solo quello non tocchi altro.

9 minuti fa, grisulea ha scritto:

Solo quello non tocchi altro.

ma è impossibile non toccare altro. rpezzane è anche in grado di spiegarlo meglio di me, ma se metti al centro del sistema una mezza ciofeca di macchina alimentata dal trasformatore del telefonino e con dentro una batteria di operazionali economici, per forza che desfi tutto.

ps: per questo avevo chiesto a rpezzane se aveva mai sentito il trinnov, a parte che ce ne sono diversi modelli, da quello che ho visto è la macchina di quel tipo fatta meglio. la risposta è stata chiara, figurati le altre macchine più economiche.

14 minuti fa, rpezzane ha scritto:

è la musica ed il suo sviluppo nel tempo nel tempo cosi come la sua distribuzione energetica

Guarda, succede l'esatto contrario. Deve succedere, serve a quello, se non succede si sono fatti errori madornali. Eccoti un un ottimo diffusore nature e corretto. Tempi ed allineamento non sono paragonabili, eppure il diffusore mette in atto tutte le accortezze. 

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