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Melius Club

Si può misurare la qualità sonora? Non credo


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Inviato
12 ore fa, Paolo_AN ha scritto:

Possibile però non si faccia mai riferimento alle capacità dell’utente alla guida? Come se le misure (prestazioni globali) di una Ferrari siano presto apprezzabili da chiunque, basta un giro al parcheggio della Coop…!

 

Concordo. E vale anche, anzi ancor più,  per l'hifi. Il giudizio sulla qualità del suono è di tipo critico ed estetico, impossibile senza una cultura alla base.

Salute

 

  • Melius 1
Inviato

Le misure esistono e servono, però bisogna saperle fare e interpretare, avere sopratutto gli strumenti. Continueranno ad aumentare perché la riproduzione tecnicamente è debole, le problematiche verranno empiricamente superate da progettisti con conoscenze che coinvolgeranno più campi scientifici. 

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, Silver ha scritto:
Il 28/7/2021 at 09:50, leonida ha scritto:

 

Scusa ma vorrei sapere quale sia la terza opzione. Non fisico non elettrico cosa rimane.

Il metodo abitualmente utilizzato dal 99 % degli utilizzatori  di sistemi audio è  quello di "interfacciare" acusticamente,  attraverso l'ascolto quindi, apparecchiature ed accessori alfine di ottenere un equilibrio tonale soddisfacente. 

Ora, se il sistema, come è  certo, presenterà  ad un esame strumentale  picchi, buchi e varie non linearità,  spiega tu come sia possibile  ottenere una sensazione di equilibrio quando è  certo che nessuna apparecchiatura e nessun accessorio produce in realtà alterazioni sensibili della pressione sonora a varie frequenze.

Eppure queste variazioni  sensibili esistono e se il metodo risulta  essere ampiamente  utilizzato, significa che la loro entità  dovrà necessariamente essere rilevante e tale da potersi sostituire ad una scientifica alterazione dei livelli tramite equalizzazione. 

Se misuri l'onda di pressione emessa dai diffusori al variare di ciascun dispositivo  del sistema, scoprirai che la variazione  risulterà inesistente, per cui cavi apparecchiature, dac, giradischi, testine, accessori varie quant'altro, in realtà  non hanno alterato alcunché  di fisico tale da poter produrre la sensazione fisica di una variazione  all'ascolto.

Però  lo fanno, e questo è  certo.

A questo punto, da parte dei tecnici,  scatta il concetto di suggestione,  bias e quant'altro perché  non deve poter succedere che possa esser percepita una variazione  senza che il riscontro strumentale  l' abbia rilevata.

Però sembra che  succeda.

Su quale parametro, allora, agirebbero apoarecchiature ed accessori, per poter generare queste variazioni del livello percepito a varie frequenze tali da poter bilanciare un sistema e sostituirsi di fatto ad una correzione ambientale?

 

 

 

 

 

 

 

  • Melius 1
Inviato
11 minuti fa, leonida ha scritto:

l'onda di pressione emessa dai diffusori

E dove la fai questa rilevazione? 

Inviato
7 minuti fa, leonida ha scritto:

Su quale parametro, allora, agirebbero apoarecchiature ed accessori, per poter generare queste variazioni del livello percepito a varie frequenze tali da poter bilanciare un sistema e sostituirsi di fatto ad una correzione ambientale?

Se ci sono reali variazioni sono misurabili certo non con le semplici attrezzature/competenze alla portata di tutti l’accoppiamento tra diverse elettroniche passa per la sensibilità, impedenza e altri parametri normalmente non conosciuti o valutatati dal normale utente. È assolutamente impossibile variare elettronicamente il tempo di riverbero di una stanza perché è una misura fisica e scientifica indipendente dalle elettroniche installate (solo i diffusori spenti per ragioni assolutamente passive, es risonanze dei traduttori  che a tutti gli effetti sono risonatori possono influire) tanto che le misure  possono essere fatte anche in assenza di impianto. È possibile elettronicamente mitigare solo minimamente i risultati che l’ambiente restituisce eccitato da un impianto per mezzo di equalizzazioni e rotazioni di fase entro i 180 gradi. Questo intervento da la sensazione di un miglioramento che l’utente medio crede sia una correzione ambientale ma non lo è e non può esserlo. 

Inviato
2 ore fa, Vmorrison ha scritto:

a chi misura in ambiente e pensa di creare diffusori ad alta fedeltà 👍

Sempre a mitra spianato. Chi misura in ambiente, misura il risultato che si sente, quello che ti arriva alle orecchie, non il processo precedente. Che per inciso può essere di qualsiasi costruttore o marca. 

extermination
Inviato
1 minuto fa, Silver ha scritto:

grazie mille 

Ma va! Ho buttato giù 4 cose di getto!

Inviato
5 minuti fa, grisulea ha scritto:

non il processo precedente. Che per inciso può essere di qualsiasi costruttore o marca. 

tu parifichi anche i diffusori 😂

E giù a cannonate.

Inviato
1 ora fa, Silver ha scritto:

Questo intervento da la sensazione di un miglioramento che l’utente medio crede sia una correzione ambientale ma non lo è e non può esserlo. 

 Nel 1959 James Moir, uno dei precursori di questa materia, ingegnere, progettista, esperto di acustica, ed autore tra l'altro di un testo riguardante la riproduzione audio di alta qualità,

https://books.google.it/books/about/High_Quality_Sound_Reproduction.html?id=A99mQgAACAAJ&redir_esc=y

 

osservò l'esistenza di una strana coincidenza, cioè  che

a progressiva maggior  qualità musicale del sistema di riproduzione corrispondeva un'altrettanto progressiva diminuzione di problematiche in precedenza attribuite o attribuibili all'acustica ambientale. 

 

////

 

“In response to a 1959 paper on the subject of talks studio and listening room acoustics in broadcasting, he (James Moir) observed: ‘...in my view, if a room requires extensive treatment for stereophonic listening there is something wrong with the stereophonic equipment or recording.

The better the reproduction system, the less trouble we have with room acoustics.’

 

commento di Keith Howard, consulente  e storico recensore tecnico di HiFi News
“How true.

To this day, supposed room acoustics problems continue to dematerialize when system improvements are made, which strongly suggests that those problems truly attributable to the room cannot be so fundamental as ‘the last great barrier’ contention suggests.

Third, some of the worst listening rooms I have ever experienced have been purpose- designed, often at great expense, by acoustics consultants

 

 

https://www.yumpu.com/en/document/read/10350067/room-acoustics-with-attitude-wilson-audio

Inviato
41 minuti fa, extermination ha scritto:

la  mandate

No la mandano a te, silver o il misuratore .... che siete molto meglio di me. O a chi hanno fatto scappare che gli poteva fare una ndt.

extermination
Inviato
1 minuto fa, Silver ha scritto:

buon punto di partenza

Come ben sai, il problema principale delle sale HOME risiede sotto la frequenza di schroeder a causa di una non adeguata distribuzione delle risonanze modali aggregata ad un basso smorzamento dei locali alle basse frequenze che portano ad una inadeguata distribuzione dell'energia nello spazio e nel tempo.

  • Melius 1
extermination
Inviato
9 minuti fa, grisulea ha scritto:

la mandano a te, silver o il misuratore .... che siete molto meglio di me

No guarda!! Io non metto mano a " mic" e compagnia cantante da almeno 10 anni ed in più sono obsoleto tecnologicamente...e non leggo e non mi invischio in misure di altri.

Inviato

Scusate, ma Voi, la musica, l’ascoltate, o misurate e basta? 🤦🏻‍♂️

Inviato
1 minuto fa, extermination ha scritto:

@iBan69 c.v.d

🤔É un’insulto?😄

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