granosalis Inviato 17 Luglio 2021 Inviato 17 Luglio 2021 È esattamente così, confesso che la mia era una domanda a cui avevo già dato risposta dopo alcune prove. Il vinile è solo una differente equalizzazione assolutamente gradevolissima ma che può perfettamente essere riprodotta dal digitale. A casa mia non c’è alcuna differenza tra il vinile ed il vinile registrato in digitale e riprodotto, anche la famosa “scena” risulta identica. Ciò non toglie che sia estremamente piacevole mettere su un vinile ed ascoltarlo ma la presunta superiorità del formato svanisce con una semplice prova.
one4seven Inviato 17 Luglio 2021 Inviato 17 Luglio 2021 35 minuti fa, granosalis ha scritto: ma la presunta superiorità del formato svanisce con una semplice prova. Se aggiungi poi che, per ottenere questo risultato di prova, non occorre alcun dac "esoterico"... i conti sono presto fatti. 1
Mxcolombo Inviato 18 Luglio 2021 Autore Inviato 18 Luglio 2021 14 ore fa, noam ha scritto: A volte basta una testina Mono da poche centinaia di euro per superare testine stereo da n mila euro , quando il supporto è rigorosamente Mono . Concordo, basta una Denon dl102. Non solo, siccome questa testina è stata progettata per ascoltare/trasmettere in mono anche vinili stereo, la uso per ascoltare quei vinili stereo (soprattutto jazz) con a sx batteria e contrabbasso e a dx piano e strumenti a fiato. Viene meno il buco al centro e aumenta la piacevolezza nell’ascolto. 1
Mxcolombo Inviato 18 Luglio 2021 Autore Inviato 18 Luglio 2021 13 ore fa, noam ha scritto: Dal vivo io tutta questa profondità e focalizzazione nn lho mai riscontrata , quindi nn é che più abbiamo queste immagini tagliate col laser e più ci allontaniamo dalla realtà....... 🤔 La mia esperienza è parzialmente diversa in merito alla profondità. Nell’opera, con l’orchestra collocata nella “buca” davanti e sotto al palco, è estremamente difficile percepire “profondità”. L’unico caso che mi viene in mente è la voce del Commendatore (Don Giovanni) che arriva da molto lontano. Nella musica classica, dove l’orchestra è sul palco, è percepibile la diversa collocazione del primo violino, rispetto al timpano. E qui potrebbe intervenire quanto evidenziato da @iBan69. Il vedere i musicisti disposti sul palco fa si udito e vista si integrano, aiutano a ricostruire/percepire e ricreare nel nostro cervello la profondità. Sono invece pienamente d’accordo con te in merito a definizione e dettaglio. Questi sono frutto di un attento lavoro del sound engineer. Basta confrontare un vecchio living presence, living stereo o sxl con i phase4. Da ultimo, l’allontanamento dalla realtà lo percepisce solo che ascolta musica acustica dal vivo. Di recente un caro amico mi ha fatto ascoltare una registrazione che considera di riferimento (uno dei tanti cd test) in cui violino e contrabbasso paiono fluttuare sospesi e hanno la medesima dimensione. Inutile dire che questa persona non ha mai sentito un violino e un contrabbasso dal vivo. 1
Mxcolombo Inviato 18 Luglio 2021 Autore Inviato 18 Luglio 2021 13 ore fa, iBan69 ha scritto: 13 ore fa, noam ha scritto: Non potrebbe essere che dal vivo, la compensiamo con gli occhi, rispetto all’ascolto “cieco” con l’impianto hifi? Concordo, vista e udito si integrano e ci aiutano a collocare l’origine del suono di uno strumento nell’esatto. posizione in cui si trova sul palco. 1
Titian Inviato 18 Luglio 2021 Inviato 18 Luglio 2021 L'essere umano riesce a distinguere la provenienta del suono e anche approssimitamente la distanza soprattutto dalle riflessioni e la differenza temporale dei segnali fra le orecchia. Se in una registrazione le riflessioni delle pareti (soprattutto quella della parete posteriore) sono nella registrazione si potrà sentire la dimensione di profondità e più un sistema è capace di riprodurle distintamente meglio si sentirà. Però detto questo qualsiasi altro segnale non facente parte della registrazione potrebbe incidere nel sentirlo. È giustissimo che l'occhio e i ricordi fa anche la sua parte anche in modo determinante. I ricordi (esperienze) è la base della capacità conscio di sentire suoni e associarli a qualcosa.
leoncino Inviato 18 Luglio 2021 Inviato 18 Luglio 2021 Ma la TV la avete? Esistono nella realtà quei colori? Ma manco per scherzo! Tutto ciò che è riproduzione è una finzione che solo il cervello riesce ad elaborare e farci illudere che abbia attinenza con la realtà. Quindi ogni riproduzione viene interpretata in modo diverso da persona a persona. Per questo non esiste la HiFi ma solo ed esclusivamente il myfi.
alexis Inviato 18 Luglio 2021 Inviato 18 Luglio 2021 Noi „sentiamo“ non la realtà… ma semmai un mix tra quanto catturato dei microfoni (materia prima), quanto ricombinato in sala missaggio e editing (preparazione) e infine quanto viene riversato sul supporto fisico o immateriale (confezionamento). É come se andassimo a comprare una merendina dal distributore automatico.. che non equivale ad andare da Peck a scegliere il piatto del giorno… 😁🙄 un concetto difficile da far digerire all‘appassionato audio, che si accanisce sul concetto di suono dal vero.. che non potrà mai essere ricostruito in sala, partendo dalle premesse di cui sopra.. 😎 Stiamo sempre parlando di artefatti, non di copie 1:1 di una realtà troppo complessa per essere realisticamente traslata nei nostri giorno dopo un viaggio spaziotemporale degno di Enterprise. accontentiamoci di ascoltare al meglio le nostre conserve, ve ne sono di ottime…e succulenti.. già tanta roba, anche senza pretesa di transustanziazione divina. 🤩 1
c10m Inviato 18 Luglio 2021 Inviato 18 Luglio 2021 54 minuti fa, leoncino ha scritto: Quindi ogni riproduzione viene interpretata in modo diverso da persona a persona. Vedi se riesci a farglielo capire a Grisulea nell’ altro thread. Io e altri non siamo stati tanto bravi…😃 1
31canzoni Inviato 18 Luglio 2021 Inviato 18 Luglio 2021 Il 17/7/2021 at 11:03, iBan69 ha scritto: Quindi, correggimi se sbaglio, ritieni che il piacere dell'ascolto del vinile sia prevalentemente da attribuire ad una sua minore definizione, che spinge il nostro cervello ad un maggior sforzo percettivo, manipolandolo a suo favore? Io credo invece, che sia la definizione del digitale, che non stimoli a sufficienza la nostra percezione e concentrazione, ottenendo un ascolto meno coinvolgente, mentre il suono analogico, ci stimoli a godere maggiormente dei suoi pregi e accettarne i difetti, rendendo l'ascoltatore più sensibile e attento, con il risultato che il suo ascolto si traduce in una maggior soddisfazione e piacevolezza. Semplici, punti di vista ... 😉 È lo stesso fenomeno descritto in modo diverso.
31canzoni Inviato 18 Luglio 2021 Inviato 18 Luglio 2021 In altre parole per raggiungere la "terza dimensione" con il digitale ci vorrebbe un digitale praticamente "rotto" con misure disastrose. Il difficile poi è accettare che un apparecchio veramente hi end super esoterico con misure imbarazzanti costruito male apposta suoni bene o meglio che per suonare bene debba essere una schifezza.
noam Inviato 18 Luglio 2021 Inviato 18 Luglio 2021 @Mxcolombo ritornando a palla al titolo del thd , anche per me il vinile supera in questo parametro le mie sorgenti digitali di riferimento ( Linn Unidisk 1.1 ed Emmlabs Cdsa se), però ricordo che lo Yamaha cd3000 ha fatto vedere i sorci verdi in quanto a focalizzazione millimetrica a tutti i set up analogici a mia disposizione, anche alla mitica Benz Ruby, che ha in questo parametro il suo apice prestazionale . Anche il dcs Puccini aveva una scatola sonora di una larghezza smisurata , poi però peccava sia in profondità ma soprattutto in altezza . Alla fine il vinile si fa preferire perché ha solo prestazioni più omogenee , senza screditare le sorgenti digitali .
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 18 Luglio 2021 Questo è un messaggio popolare. Inviato 18 Luglio 2021 L'hifi è lo strumento per ascoltare la musica registrata, è al "servizio" della musica; quelli che "giocano" con l'hifi per l'hifi - cosa legittima ma da non ostentare troppo, possibilmente... - generalmente lo fanno per il piacere del possesso, anche per ostentare uno status symbol che apparirà più "prestigioso" quanto più costosa e blasonata sia l'attrezzatura, impianto/dischi, mostrata. C'è un compiacimento "collezionistico" che non di rado sconfina nel feticismo (psicologico, culturale, ovviamente, non clinico) facendo dimenticare come il fine primo ed ultimo dell'hifi sia la musica arte dei suoni e non già intesa come fonte di "suoni" con i quali testare e far andare l'impianto per poter "giocare" con esso, e con i dischi in modo sempre più "sofisticato". Nessun impianto al mondo, neppure il più miracoloso e costoso potrà mai riprodurre con "fedeltà" il suono musicale così come nasce al naturale, in concerto, nello spazio psico-acustico nel quale si svolge la liturgia musicale. Per usare un paradosso, si potrebbero ottenere da impianti miracolosi suoni riprodotti perfino più belli, avvolgenti, seduttivi dei suoni che nascono direttamente dagli strumenti musicali, nello specifico spazio acustico, ma ciò avverebbe esclusivamente in funzione delle nostre personali e variabili suggestioni uditive e si tratterebbe inoltre di capire fino a che punto vorremmo autoconvincerci che la spesa fatta per l'impianto e per il disco sia valsa la pena da momento che, caspita!.., questo impianto suona meglio del concerto! Impressioni personali che cambiano da persona a persona. La "fedeltà" al suono musicale resterà sempre estremamente vago, uno stato "uditivo", mentale e psicologico personale. Se non riusciamo a capire questo.., hai voglia a dibatterre se sia meglio il digitale o l'analogico... Prima la musica e poi tutto il resto. Questa è la semplice "verità" che dovrebbe guidare l'appasionato di musica nonchè accorto e consapevole audiofilo non sovrastrutturato. 5 1
analogico_09 Inviato 18 Luglio 2021 Inviato 18 Luglio 2021 Il 14/7/2021 at 21:31, Mxcolombo ha scritto: Con il vinile il palcoscenico virtuale acquista in profondità rispetto alla pur ottima ricostruzione presentata dal cd. Qualcun altro lo ha notato? Se si, motivo? Ho notato anch'io questa maggiore profondità e "avvolgenza" di suono del vinile rispetto all'analogico, anche se non ascolto in una sala enorme, ma tale caratteristica, la "scena più profonda che certamente rende l'ascolto più piacevole, riguarda la musica riprodotta, non significa che in concerto live accada la stessa cosa. Nella solita sala che usiamo per gli ascolti l'acustica sarà sempre la stessa quindi si avrà sempre analoga profondità di suono, le differenze dipendono dal disco, da come è registrato, ovviamente, mentre in concerto cambia la sala, cambi posto d'ascolto, e si rivoluziona tutto... 1
antonew Inviato 18 Luglio 2021 Inviato 18 Luglio 2021 58 minuti fa, analogico_09 ha scritto: caspita!.., questo impianto suona meglio del concerto! questo capita sovente col digitale, quello suonato ad altissimi livelli. Chissà perché mai ho percepito questo col vinile, tanto più lontano da gigantismi ed iperrealismi e vicino alla naturalezza perché più 'organico' in tutto il messaggio se suonato ad alti livelli!
giaietto Inviato 18 Luglio 2021 Inviato 18 Luglio 2021 1 ora fa, 31canzoni ha scritto: In altre parole per raggiungere la "terza dimensione" con il digitale ci vorrebbe un digitale praticamente "rotto" con misure disastrose. Il difficile poi è accettare che un apparecchio veramente hi end super esoterico con misure imbarazzanti costruito male apposta suoni bene o meglio che per suonare bene debba essere una schifezza. Oppure come fanno certi produttori, un DAC proprietario “programmato” per far contento l’ascoltatore. Cito Nagra, ma pure DCS, Meitner, PlayBack e compagnia bella vanno in questa direzione
iBan69 Inviato 18 Luglio 2021 Inviato 18 Luglio 2021 1 ora fa, analogico_09 ha scritto: questo impianto suona meglio del concerto! Beh, per certi concerti amplificati ... e per certi parametri sonori, questo non è del tutto improbabile. Bisogna solo capire, cosa si intende per “suona meglio”. 😏
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