Gianluca1969 Inviato 29 Gennaio 2022 Inviato 29 Gennaio 2022 @giorgiovinyl non è detto che non lo facciano. Come la Craft con il cofanetto di Chet Baker.
giorgiovinyl Inviato 29 Gennaio 2022 Autore Inviato 29 Gennaio 2022 @Gianluca1969 Si lo so, è più probabile che escano solo in box. Mi consolo ascoltando questo, almeno ha stampato Van Gelder nel run out groove 1
Folkman Inviato 29 Gennaio 2022 Inviato 29 Gennaio 2022 @giorgiovinyl Anche i miei hanno RVG nel run out
ferdydurke Inviato 30 Gennaio 2022 Inviato 30 Gennaio 2022 @Taniflex ho già dato con il cofanetto di Lee Morgan… 1
capodistelle Inviato 30 Gennaio 2022 Inviato 30 Gennaio 2022 Sempre riguardo a Coleman da tenere d'occhio : https://www.amazon.fr/Genesis-Genius-Contemporary-Ornette-Coleman/dp/B08Z2TG6V7/ref=sr_1_3?crid=1N4TEJAKHUN22&keywords=ornette+coleman+vinyle&qid=1643529950&sprefix=ornette%2Caps%2C281&sr=8-3. per ora il prezzo è molto elevato, 50€ a disco.
OTREBLA Inviato 30 Gennaio 2022 Inviato 30 Gennaio 2022 Nei giorni scorsi mi sono stati consegnati, praticamente assieme, due dischi molto simili: . . The Big Beat e The Witch Doctor, entrambi del batterista Art Blakey, assistito dai suoi Jazz Messengers, ovvero Lee Morgan alla tromba, Wayne Shorter al sassofono tenore, Bobby Timmons al pianoforte e Jymie Merritt al contrabbasso. The Big Beat (ristampa Blue Note Classic) è stato registrato nel 1960 mentre The Witch Doctor, con la sua copertina quasi tutta nera (anche se in fotografia non sembra) dalla quale non si distingue un gran che di ciò che è fotografato, risale al 1961. Questi vinile rappresentano due fulgidi esempi dei differenti livelli di qualità artistica e tecnica che si possono riscontrare in presenza di condizioni quasi identiche. Stessi musicisti, stesso tecnico del suono, più o meno stesso periodo, stesso riversamento realizzato dalla medesima persona, ovvero Kevin Gray. Tuttavia uno è un lavoro da 9 e ½ e forse anche da 10, mentre l’altro si ferma a 8, sia dal punto di vista tecnico che artistico. In The Big Beat i musicisti sono troppo vicini ai microfoni, ed il suono risulta sì più aggressivo ma anche più affilato, meno arioso e rotondo rispetto a The Witch Doctor. Inoltre in alcuni punti mi è sembrato di percepire un leggerissimo accenno di distorsione sulla tromba di Lee Morgan (non vorrei però che di ciò fosse in parte responsabile la stampa Optimal). In The Witch Doctor i musicisti emergono con maggiore naturalezza, grazie a quel tanto di distanza in più dai microfoni, il suono guadagnandone di corpo e quindi polpa. Inoltre secondo me, perché qua si entra nell’ambito dei gusti personali, The Witch Doctor è artisticamente superiore a The Big Beat: più indovinati i brani e più affiatati i musicisti. In The Witch Doctor tutto funziona alla perfezione, in The Big Beat tutto funziona piuttosto bene. Dovendo consigliare uno solo dei due dischi, consiglierei The Witch Doctor. Alberto.
GioSim Inviato 31 Gennaio 2022 Inviato 31 Gennaio 2022 Ringrazio in anticipo per chi vuole spendere due parole sul contenuto artistico e tecnico per questi due titoli che vorrei prendere della serie blue note classic…… Wayne Shorter Speak No Evil Herbie Hancock Maiden Voyage Ascoltati entrambi, quello di Hancock mi è piaciuto molto. Shorter un po’ meno, lo prenderei per spalmare le spese di spedizione, ma se l’incisione merita potrei dargli un’altra possibilità. Grazie, Giorgio
medio Inviato 31 Gennaio 2022 Inviato 31 Gennaio 2022 1 ora fa, GioSim ha scritto: due parole sul contenuto artistico e tecnico per questi due titoli che vorrei prendere della serie blue note classic da avere entrambi assolutamente, sia per qualità artistica (capolavori assoluti) che per rapporto q/p della stampa full analog 1
ansonico Inviato 31 Gennaio 2022 Inviato 31 Gennaio 2022 20 minuti fa, medio ha scritto: da avere entrambi assolutamente, sia per qualità artistica (capolavori assoluti) che per rapporto q/p della stampa full analog Niente altro da aggiungere!
GioSim Inviato 31 Gennaio 2022 Inviato 31 Gennaio 2022 Di questa serie ne ho presi molti, questi due li avevo messi da parte perché al primo ascolto veloce (e anche perché un po’ prevenuto nei riguardi di Hancock e Shorter non proprio nelle mie corde) non mi avevano colpito. Adesso riascoltati e grazie hai vs commenti mi metto alla ricerca della migliore offerta. Buona giornata a tutti, Giorgio
breso96 Inviato 31 Gennaio 2022 Inviato 31 Gennaio 2022 @GioSimmaiden voyage lo trovi su dodax.de a 19.89: https://www.dodax.de/de-de/filme-musik-gaming/sonstiges/hancockherbie-maiden-voyage-dpSGRN666UTFD/ 2
giorgiovinyl Inviato 31 Gennaio 2022 Autore Inviato 31 Gennaio 2022 10 ore fa, GioSim ha scritto: Wayne Shorter Speak No Evil Per me uno dei più bei dischi jazz anni 60 1
breso96 Inviato 5 Febbraio 2022 Inviato 5 Febbraio 2022 Buongiorno a tutti, visto che in questa sezione ci si concentra su registrazioni AAA stando ben alla larga dal digitale volevo un vostro parere circa la Stampa tone poet "I can see your House from Here" che mi è stata regalata a Natale ed oggi finalmente ho avuto il tempo di godermela per bene. Io non sono sicuramente un esperto e il mio impianto è più che modesto ma ragazzi questa stampa suona da paura!!! Quindi evidentemente anche entrare nel dominio digitale se fatto come si deve porta a dei risultati eccelenti senza perdere la qualità, il suono e la microdinamica che tanto contraddistingue l`ascolto tramite un supporto analogico come il vinile. Voi cosa ne pensate? Filippo
kindblue Inviato 6 Febbraio 2022 Inviato 6 Febbraio 2022 Buongiorno a tutti, ho acquistato recentemente Jimmy Smith – Home Cookin’ (1958) pensando di acquistare una stampa tedesca dell' optimal, invece la mia copia è stampata in Netherlands. Qualcuno può darmi alcune precisazioni in merito? Grazie
giorgiovinyl Inviato 6 Febbraio 2022 Autore Inviato 6 Febbraio 2022 6 minuti fa, kindblue ha scritto: Buongiorno a tutti, ho acquistato recentemente Jimmy Smith – Home Cookin’ (1958) pensando di acquistare una stampa tedesca dell' optimal, invece la mia copia è stampata in Netherlands. Qualcuno può darmi alcune precisazioni in merito? Grazie forniscici qualche altro dato per identificare che copia hai acquistato
giorgiovinyl Inviato 6 Febbraio 2022 Autore Inviato 6 Febbraio 2022 22 ore fa, breso96 ha scritto: Quindi evidentemente anche entrare nel dominio digitale se fatto come si deve porta a dei risultati eccelenti senza perdere la qualità, il suono e la microdinamica che tanto contraddistingue l`ascolto tramite un supporto analogico come il vinile. Se ne era parlato, anche i Tone Poet di Joe Henderson State of the Tenor vol 1 e 2 suonano molto bene
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