mummu Inviato 12 Ottobre 2022 Inviato 12 Ottobre 2022 1 ora fa, Rimini ha scritto: queste le ho trovate molto belle è vero. non sono un fan di questo tipo di proposta, ma ho fatto un'eccezione e non me ne pento affatto. 1 minuto fa, cesare ha scritto: se i 3-4 fruscii osservando il piatto in rotazione lì senti nello stesso punto purtroppo sì, avevo già notato la cosa, ma speravo di non essere così scalognato: caspita, le ultime quattro rotazioni dell'ultima traccia del lato B del secondo disco! se qualcun altro ha modo di riascoltare e mi dà conferma...
giorgiovinyl Inviato 13 Ottobre 2022 Autore Inviato 13 Ottobre 2022 @mummuA memoria non ricordo il problema da te segnalato. Però c’è un alternate take in cui il nastro si interrompe, controlla se è l’ultimo brano. Sono in viaggio e non posso controllare
Rimini Inviato 15 Ottobre 2022 Inviato 15 Ottobre 2022 Il 12/10/2022 at 16:33, mummu ha scritto: vi risulta un fruscio anomalo? Sono rientrato in possesso di Blue Train stereo e sono andato ad ascoltare il pezzo che indicavi ma non ho sentito niente. Solo subito dopo la fine del brano, avverto un leggero fruscio continuo della durata di 3-4 secondi, che imputo a qualche residuo di stampa. Penso sparirebbe con un semplice lavaggio ma è talmente lieve che non da alcun fastidio.
OTREBLA Inviato 18 Ottobre 2022 Inviato 18 Ottobre 2022 E’ arrivato da qualche giorno Latin Bit di Grant Green, nella ristampa Tone Poet. Avendolo preventivamente ascoltato in Rete, cosa che di solito evito di fare, non mi aspettavo gran che da questo lavoro del 1963 e difatti nel complesso il disco non mi ha entusiasmato. In quegli anni la Bossa Nova era "on the crest" e molti musicisti jazz vi si cimentavano, con risultati non sempre all’altezza. Latin Bit, rispetto agli altri lavori di Grant Green, soffre del fatto che i musicisti di contorno non sono le star che troviamo in altre registrazioni del chitarrista e che non potevano non influenzare il suo modo di affrontare i brani. L’unico nome di spicco è il percussionista cubano Potato Valdez, che in effetti domina la scena per tutta la durata del disco assieme al bravo batterista Willie Bobo (scomparso prematuramente a soli 49 anni). Le improvvisazioni, di stampo blues, si staccano a volte troppo improvvisamente dal motivo principale, (proposto con una eco un po’ televisiva, vale a dire schematica) che poi riappare in maniera non del tutto naturale alla fine del brano (Tico Tico, Besame Mucho, Mambo Inn, Mama Inez) , come se fosse stato appiccicato con un’operazione di taglia e cuci. In ogni caso Latin Bit non è un disco di musica latina in salsa Jazz, ma è un disco Jazz venato di tinte latine. Registrazione senza pecche di rilievo, un po’ confusa al centro, ma con batteria e percussioni che fanno a gara a chi ci da più dentro, penso che una certa sovrapposizione di piani sia normale. Nel complesso Latin Bit è un disco piacevole e se pur non sfiora nemmeno da lontano le vette raggiunte dal chitarrista di Saint Louis in lavori come Nigeria, First Stand, Idle Moments ecc., resta un ascolto piacevole e superiore a ciò che spesso offre il Jazz contemporaneo. Vinile silenziosissimo, copertina Stoughton, al solito: un’opera d’arte. Voto artistico 7, tecnico 8. Alberto. https://www.amazon.it/Latin-Bit-Grant-Green/dp/B09Q95JPGV/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=ÅMÅŽÕÑ&crid=2TEG8GGCGW58K&keywords=latin+bit+lp&qid=1666080989&sprefix=latin+bit+lp%2Caps%2C96&sr=8-1
aldofive Inviato 18 Ottobre 2022 Inviato 18 Ottobre 2022 @OTREBLA Ho born to be Blue e Hidle moments che sono di alto livello. Vorrei prendere l'ultimo Feelin' the spirit che ho ascoltato un pò su youtube e devo dire che mi piace. Qualcuno che lo ha già acquistato?
max Inviato 18 Ottobre 2022 Inviato 18 Ottobre 2022 51 minuti fa, OTREBLA ha scritto: nel complesso il disco non mi ha entusiasmato in effetti qualche perplessità sulla scelta di alcune delle ultime pubblicazioni tone poet c’è……pur nel rispetto della linea editoriale, opere a loro parere meritevoli di essere riportate in auge, dovrebbero probabilmente avere di meglio da riproporre
OTREBLA Inviato 18 Ottobre 2022 Inviato 18 Ottobre 2022 Intendiamoci, il disco non è una schifezza, però certo, il catalogo Tone Poet è un giro sulle montagne russe. @aldofivePrendi anche Nigeria se lo trovi e non mancare di prendere First Stand, con un Baby Face Willette che fa praticamente tutto lui. Alberto.
Membro_0021 Inviato 18 Ottobre 2022 Inviato 18 Ottobre 2022 Ho preso il Tone Poet di Blue Train sia in versione stereo che mono...per me il mono è decisamente meglio: suona più dinamico, più neutro, la scena non è più piccola e ha il vantaggio di non poco conto di essere perfettamente focalizzata al centro. Non capisco i pregiudizi verso la versione mono.
Tronio Inviato 18 Ottobre 2022 Inviato 18 Ottobre 2022 19 minuti fa, veidt ha scritto: Non capisco i pregiudizi verso la versione mono. Superficialità di chi pensa che "ciù is megl' che uàn!"...
Membro_0021 Inviato 18 Ottobre 2022 Inviato 18 Ottobre 2022 Cioè con la versione mono è come "guardare dentro lo strumento" un'esperienza entusiasmante; lasciando perdere le pippe audiofile della serie "deve comparire il campanello in alto a destra e accidenti non compare"
giorgiovinyl Inviato 18 Ottobre 2022 Autore Inviato 18 Ottobre 2022 1 ora fa, OTREBLA ha scritto: E’ arrivato da qualche giorno Latin Bit di Grant Green, nella ristampa Tone Poet. Avendolo preventivamente ascoltato in Rete, cosa che di solito evito di fare, non mi aspettavo gran che da questo lavoro del 1963 e difatti nel complesso il disco non mi ha entusiasmato. In quegli anni la Bossa Nova era "on the crest" e molti musicisti jazz vi si cimentavano, con risultati non sempre all’altezza. Latin Bit, rispetto agli altri lavori di Grant Green, soffre del fatto che i musicisti di contorno non sono le star che troviamo in altre registrazioni del chitarrista e che non potevano non influenzare il suo modo di affrontare i brani. L’unico nome di spicco è il percussionista cubano Potato Valdez, che in effetti domina la scena per tutta la durata del disco assieme al bravo batterista Willie Bobo (scomparso prematuramente a soli 49 anni). Le improvvisazioni, di stampo blues, si staccano a volte troppo improvvisamente dal motivo principale, (proposto con una eco un po’ televisiva, vale a dire schematica) che poi riappare in maniera non del tutto naturale alla fine del brano (Tico Tico, Besame Mucho, Mambo Inn, Mama Inez) , come se fosse stato appiccicato con un’operazione di taglia e cuci. In ogni caso Latin Bit non è un disco di musica latina in salsa Jazz, ma è un disco Jazz venato di tinte latine. Registrazione senza pecche di rilievo, un po’ confusa al centro, ma con batteria e percussioni che fanno a gara a chi ci da più dentro, penso che una certa sovrapposizione di piani sia normale. Nel complesso Latin Bit è un disco piacevole e se pur non sfiora nemmeno da lontano le vette raggiunte dal chitarrista di Saint Louis in lavori come Nigeria, First Stand, Idle Moments ecc., resta un ascolto piacevole e superiore a ciò che spesso offre il Jazz contemporaneo. Vinile silenziosissimo, copertina Stoughton, al solito: un’opera d’arte. Voto artistico 7, tecnico 8. Alberto. Questo in effetti l'ho saltato a piè pari
preste Inviato 18 Ottobre 2022 Inviato 18 Ottobre 2022 @aldofive io l’ho preso un paio di settimane fa e ce l’ho ancora sul piatto che gira. A mio avviso merita. 1
aldofive Inviato 18 Ottobre 2022 Inviato 18 Ottobre 2022 1 ora fa, OTREBLA ha scritto: Nigeria grazie del consiglio, ma a trovarlo.....
Rimini Inviato 18 Ottobre 2022 Inviato 18 Ottobre 2022 4 ore fa, veidt ha scritto: Non capisco i pregiudizi verso la versione mono. Non credo ci siano particolari pregiudizi, specie quando un mono suona bene come nel caso di BT. È più una questione di preferenze personali perché entrambi suonano bene. Forse bisognerebbe considerare le alternate takes come il vero punto a favore della versione stereo. Di solito non le sopporto ma queste sono veramente belle, delle vere chicche.
OTREBLA Inviato 18 Ottobre 2022 Inviato 18 Ottobre 2022 Be' dai non prendiamo in giro, in generale gli audiofili preferiscono lo Stereo. La versione Mono (di qualsiasi cosa) è generalmente reputata un gradino sotto. Alberto.
gorillone Inviato 18 Ottobre 2022 Inviato 18 Ottobre 2022 Anch’io, in generale, preferisco le versioni stereo. Ho scritto “in generale” perché, a volte (anche se poco spesso), la versione mono ha un suono più diretto e piu … live! E questo si nota soprattutto … se alzi il volume
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