dariob Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 20 minuti fa, claudiofera ha scritto: delle proporzioni, ,io considero Jack Lemmon il Manfredi americano.! Forse volevi dire "Manfredi, il Jack Lemmon italiano"...e per le "proporzioni"...imho si tratta di ordini di grandezza diversi.
claudiofera Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 E' proprio per questo che dovrei evitare di scrivere .Facciamo come sempre : de gustibus.Mi piace Lemmon,ma in fondo è americano,anche quando è il protagonista con B.Wylder..Invece Manfredi è il "mio" mondo "..rappresenta le cose che ho avuto intorno.Non sò spiegarmi meglio : c'è l'aggancio,c'è il moltiplicatore di attenzione,ci sono le mille sfumature...chiamala se vuoi "' presa diretta" .Saluti.
dariob Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 32 minuti fa, claudiofera ha scritto: E' proprio per questo che dovrei evitare di scrivere Ma no, scusami, e' che mi pareva un po' 'troppo'...😀
password Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 Molti attori, anche bravissimi, hanno sempre rifatto se stessi, magari con sfumature diverse, ma hanno sempre interpretato un cliché, Nino non ha mai fatto se stesso, ha reso tutti noi italiani protagonisti dei suoi film. Ha preso ognuno di noi e lo ha messo in scena. Per questo lo amiamo.
samana Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 Jack Lemmon un gigante. Ma si deve suo malgrado inchinare al cospetto di Mastro Geppetto.
Gabrilupo Inviato 23 Marzo 2021 Autore Inviato 23 Marzo 2021 @Guru Sua la frase più intelligente che abbia mai sentito in uno spot pubblicitario: "Il caffè è un piacere, se nun è bbono che piacere è?"😉 2
analogico_09 Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 8 ore fa, Gabrilupo ha scritto: Dispiace dover rilevare esiguità di interventi, eppure era un attore famoso..... Beh.., mi sembra che a questo topic stia andando di lusso a coinfronto con altri dedicati a attori, registi, sceneggiatori, ecc di livello non di meno alto, andati pressochè deserti, nei quali manco tu ti sei visto... 😉
analogico_09 Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 I miei 2my_cents lo ho già dati.., mi pare che non siano stati ancora citati Nell'anno del signore e Caffè-express ... memorabili, entrambi nastri d'argento per il miglior attore protagonista.
Gabrilupo Inviato 23 Marzo 2021 Autore Inviato 23 Marzo 2021 @analogico_09 La discussione ha preso quota dopo che ho "frignato" un pó 😝. A parte le mie lagnanze l'attore merita il nostro ricordo. Per quanto riguarda le mie latitanze preferisco tacere quando ritengo di non poter dire nulla di significativo e non certo per snobismo😉.
analogico_09 Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 @Gabrilupo Vero.., certe volte si rivela utile "frignare" un po'... ☺️
Branch Inviato 23 Marzo 2021 Inviato 23 Marzo 2021 Bravissimo attore. Fra i tanti bei film da lui interpretati, ricordo "Pane e cioccolata" di Franco Brusati, in cui interpreta un immigrato italiano in svizzera. Merita una visione. 1
analogico_09 Inviato 25 Marzo 2021 Inviato 25 Marzo 2021 Il 23/3/2021 at 17:15, claudiofera ha scritto: in "controsesso/cocaina di domenica" dove fà una coppia magnifica con la meravigliosa Anna Maria Ferrero...in "le bambole" Che ricordo emozionate.., Anna Maia Ferrero, scomparsa nel 2018, moglie di Jean Sorel, una attrice apparentemente più "defilata" e meno bambolona delle colleghe della sua generazione, tuttavia bellissima, elegante, di grande fascino. Scusate la variazione sul tema... Il 23/3/2021 at 19:04, samana ha scritto: Jack Lemmon un gigante. Ma si deve suo malgrado inchinare al cospetto di Mastro Geppetto. Non si possono fare paragoni troppo diretti e stretti.., aldilà di qualche somiglianza (bravi nel comico e nel drammatico) sono due mondi interpretativi diversi. Bisognerebbe vedere, per chi non li conoscesse già, "I Giorni del vino e delle rose "di Blake Edwards, e "Salvate la trigre di G. Avildsen per capire che razza s di attore "tragico" era Jack Lemmon.., in un modo suo diverso, nè meglio nè peggio, dal modo di Manfredi.
Gabrilupo Inviato 26 Marzo 2021 Autore Inviato 26 Marzo 2021 @analogico_09 C'è una canzone statunitense, divenuta uno standard nel jazz, che ha proprio il titolo del film, Days of wine and roses. Non so chi l'abbia scritta ma ne ricordo una magnifica interpretazione di Carmen McRae: Per inciso, tutto il disco è un capolavoro. Chiedo scusa per essere andato fuori tema.
daniele_g Inviato 26 Marzo 2021 Inviato 26 Marzo 2021 Il 23/3/2021 at 17:57, claudiofera ha scritto: ma in fondo è americano,anche quando è il protagonista con B.Wylder..Invece Manfredi è il "mio" mondo "..rappresenta le cose che ho avuto intorno.Non sò spiegarmi meglio : credo di comprendere: penso sia ciò di cui parlavo a mia figlia qualche tempo fa, discorrendo in realtà d'altro (il provincialismo nell'amare, assorbire e imitare in modo poco critico tutto ciò che ci viene dagli USA, e l'accelerazione del mondo negli ultimissimi decenni, ma sono altre storie). gli attori americani hanno una mimica e una gestualità che sono, inevitabilmente, figlie del loro mondo; ma quando vedo quella gestualità, l'alzare gli occhi come a fissare un angolo della stanza in una discussione, quel muovere le mani rigidamente aperte a taglio, non capisco davvero per intero il senso di ciò che quei gesti esprimono, il mondo e la vita che c'è dietro, e chissà quanti me ne sfuggono. quando vedo certi attori italiani, anche dei buoni 'generici', senza necessariamente arrivare al prim'attore, un'alzata di sopracciglio, un gesto a metà, una parola appena bofonchiata fra i denti, mi possono bastare a volte per vedere intera la vita del personaggio, anche quella non raccontata dal film, perchè mi pare di vedere mio padre e mia madre, l'umanità in cui e con cui sono cresciuto. ciò detto, Manfredi non era il mio attore preferito, ma ci sono alcune stranezze nel mio rapporto di spettatore con lui. ho apprezzato molti suoi film, ritrovandomi tuttavia spesso a pensare che Manfredi è sempre uguale; forse non è sempre se stesso, ma recita sempre allo stesso modo (con alcune eccezioni). e alla fine questa cosa mi infastidiva. di recente, tuttavia, ho visto una trasmissione commemorativa in cui erano inserite molte scene da film che avevo già visto più volte, e rivedendole questa volta mi sono ritrovato a pensare che... be', l'ho proprio apprezzato.
claudiofera Inviato 26 Marzo 2021 Inviato 26 Marzo 2021 @daniele_g Ti ringrazio per aver intuito ,se non addirittura compreso, ciò che in modo confuso...avevo appena sussurrato.@analogico_09 Lee Remick,magnifica. 1
analogico_09 Inviato 26 Marzo 2021 Inviato 26 Marzo 2021 37 minuti fa, claudiofera ha scritto: Lee Remick,magnifica. Sublime lei, bellissima, un film dell'anima, profondo, triste, disperato, catartico.., ecc, da un regista noto più per le sue pellicole melo-comiche, poliziesche,ecc... idimenticabile Hollywood Party, film di una tristezza allegra o di un'allegria con un fondo di tristezza.., parla un dondo di un "clown"... Io sempre pensato che gli attori comici "martirizzano" (cit) dentro di se una profonda tristezza... Il "clown".., Fellini lo aveva intuito e pochi altri... anche Mingus... sul fronte musicale, ma non sforiamo troppo. 😉 Ma mi rendo conto che è impossibile restare dentro dei binari rigidi.., è anzi utile, importante e naturale ampliare con i raffronti con le altre arti.., tutte le arti sono una sola arte; capire, amare la musica è anche amare il cinema, la pittura, la letteratura, ecc... I collegamenti, il fil-rouge, non possono essere recisi.., ovviamente senza esagerare, non nell'anarchia assoluta... e infatti... 4 ore fa, Gabrilupo ha scritto: C'è una canzone statunitense, divenuta uno standard nel jazz, che ha proprio il titolo del film, Days of wine and roses. Non so chi l'abbia scritta ma ne ricordo una magnifica interpretazione di Carmen McRae: La musica è di Henry Mancini, il grande compositore non solo di musiche da film, autore anche degli scores dell'omonimo film di Edward. I testo i sono di Johnny Mercer, il song, che giustamente diventò presto uno standard jazz, molto bella la versione della McRae, ricevette molti premi... the days of wine and roses laugh and run away like a child at play Through a meadow land toward a closing door A door marked "nevermore" that wasn't there before The lonely night discloses just a passing breeze filled with memories Of the golden smile that introduced me to The days of wine and roses and you (The lonely night discloses) just a passing breeze filled with memories Of the golden smile that introduced me to The days of wine and roses and you-oo-oo
dariob Inviato 26 Marzo 2021 Inviato 26 Marzo 2021 10 ore fa, analogico_09 ha scritto: capire che razza s di attore "tragico" era Jack Lemmon.. Cameo bellissimo di Lemmon in "America Oggi" (Short Cuts), di Altman. @analogico_09 "i giorni del vino e delle rose", bellissimo, ricordo che mi aveva colpito che ero ancora un ragazzino; devo rivederlo! 1
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