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L'ultimo film che avete visto, al cinema, in casa, dove volete...


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The dreamers (Bertolucci, 2003, prod. ita-fra-uk)

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Film notevole, credo non tra i migliori di Bertolucci. Tecnicamente film erotico con risvolti politici, trova forse la sua reale giustificazione come pura letteratura, nel desiderio cioè degli autori (il regista e lo sceneggiatore + autore del romanzo dallo stesso titolo) di inventare e mettere in scena la complessità dei personaggi e del loro rapporto reciproco. Il resto - le numerose citazioni cinefile, la politica, le scene erotiche - sono solo gli ingredienti di una ricetta che sarà servita allo spettatore per il suo piacere e per l' auto compiacimento dei "cuochi".

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In dettaglio (attenzione: spoiler!):

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Cita

Parigi. Lui e lei, fratelli gemelli, giovani, piacenti, si amano un po' troppo - specie lei vorrebbe che la cosa durasse "per sempre" - anche se la loro intimità non sembra andar oltre il dormire (letteralmente) nello stesso letto. Forse spinti dal desiderio di risolvere la situazione, si chiudono in casa con un ragazzo americano conosciuto in strada, spaesato, solitario, gentile, educato e - soprattutto - di bell' aspetto. Lo coinvolgeranno in giochi a sfondo erotico inducendolo a fare l' amore con la ragazza, alla sua prima esperienza, in presenza del fratello, che ostenta indifferenza. Lui (il fratello) peraltro sembra cavarsela con le ragazze, una scena successiva infatti ci mostra la sorellina sofferente nell' ascoltare dalla stanza accanto i suoni dell' accoppiamento di lui con una accompagnatrice occasionale. Scaricata costei, i tre proseguono nei loro passatempi abbastanza innocenti godendo della reciproca nudità senza troppe ulteriori complicazioni erotiche.
(Nel romanzo, ma non nel film, c'é anche un rapporto sessuale completo tra i due ragazzi.) 
Le cose precipitano quando la ragazza si accorge che i genitori sono stati nell' appartamento mentre i tre dormivano nudi insieme e certamente li hanno visti. Nonostante la palese benevolenza dei genitori, che lasciano in vista un assegno per le piccole spese, la ragazza non regge la vergogna ed inscena un improbabile tentativo di morte collettiva, aprendo il gas mentre i due ragazzi ancora dormono.
A risolvere tutto - accantonare il suicidio, chiudere la parentesi erotica, scaricare l'americanino, inventarsi nuovi obiettivi per andare avanti - per i due fratelli ma soprattutto per gli autori, un provvidenziale sasso rompe un vetro, in strada c'é una sommossa giovanile (siamo nel '68)... i tre scendono in strada, i fratelli si uniscono agli studenti nel confronto con la polizia, l' ormai terzo incomodo - pacifista e poco convinto di quanto accade - uscirà facilmente di scena e dal resto della loro vita.
 

 

best_music

A ciascuno il suo un classico di Elio Petri con Gian Maria Volonté girato nel 1967, un anno dopo l'uscita dell' omonimo romanzo di Sciascia.

Disponibile in streaming su Raiplay una copia guardabile ma ridotta sicuramente peggio di tanti western italici della stessa epoca.

Antecedente alla creazione degli stereotipi cinematografici sulla mafia, il film non dà spazio sulla scena ai mafiosi, li rappresenta come probabilmente sono: personaggi sfuggenti, facce da contadini o da delinquenti di periferia Ruoli giustamente assegnati dal regista a poco più che comparse. Altro che "Il Padrino".

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Di più:

Cita

Credo che si possa riconoscere Sciascia come il padre del noir "politico" italiano, avendo scelto la forma del romanzo per parlare liberamente di quella forza oscura che all' epoca si diceva non esistere e che, infatti, nel film non viene nominata, rappresentando però come sodali politici "romani",  notabili locali ed un "qualcuno" che gli mette a disposizione, alla bisogna, una manovalanza violenta organizzata, lasciando alla fantasia dello spettatore immaginare la natura dei legami esistenti tra questi tre mondi.

 

 

 

papàpaolo
13 ore fa, selby998 ha scritto:

Nonostante" regia Valerio Mastandrea (2024).

Piattaforma dove l'hai visto?

Grazie

10 ore fa, Napoli ha scritto:

Joker:folie a'deux,mi è piaciuto più del primo,su Sky.

Piaciuto anche a me ma meno del primo.

analogico_09

Tematiche di grande attualità, ho rivisto il bellissimo film di John Boorman "Duello nel Pacifico), 1968 .


1944, Seconda Guerra Mondiale: un pilota statunitense e un ufficiale giapponese entrambi dispersi s’incontrano su di un’isola deserta dell’Oceano Pacifico, convin ti che la guerra sia ancora in atto. Prima si combattono, poi stringono un’alleanza per sopravvire alle evversità di luoghi selvaggi.

 

Interpretazioni da annali di Toshiro Mifune e Lee Marvin, grande regia visionaria e sorprendende del grandie Boorman, sceneggiatura, fotografia, montaggio al massimo in un film nel quale si parla pochissimo mentre quel poco che si dicono i protagonisti nelle rispettive lingue non viene compreso. La comunicazioine avviene a gesti nel silenzio dei luoghi selvaggi franti dai rumori diegetici e musiche "ambientate" non convenzionali. Un'opera antimilitartista, "neutrale", vibrante e vigorosa, insieme esistenziale, culturale, psicologica, priva di retoricismi e propagandismi ideologici d'accatto propri dei film bellici di registi "hollywoodiani" asserviti alla propaganda di potere. 

 

Possseggo una vecchia VHS ultra decennale che si vede maluccio, cercando nella rete ho trovato un sito a me sconosciuto che mette a disposizione una buona versione in streaming, gratuita e con pochissima pubblità. Da non perdere!

 

p.s. - Boorman fu costretto dalla produzione a cambiare il finale non brutto ma non all'altezza del resto. E' il finale della mia copia in VHS. Girano tuttavia copie con il finale originale, molto più interessante e filmicamente pregnante, il finale della versone che segnalo dovrebbe essere quello.



https://www.tokyvideo.com/it/video/duello-nel-pacifico-hd 


162471.jpg

  • Thanks 1
spersanti276
Il 08/08/2025 at 23:48, analogico_09 ha scritto:

Non ricordo di averlo visto, adoro Lumet, una garanzia. Vedrollo. 

 

E' uno dei registi che amo. Stasera ho visto questo, di cui si parla poco o nulla: magnifico. 

Ambienti chiusi, buio e strade inospitali sempre bagnate, niente di bello su cui riposare lo sguardo; immagini spezzettate di un passato da incubo che affollano la mente non lasciandogli scampo.

 

8054317089366.jpg

 

Ho letto che Connery si occupò personalmente della produzione.

Assolutamente magnifico ma claustrofobico.

 

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