daniele_g Inviato 15 Gennaio 2024 Inviato 15 Gennaio 2024 Il 13/1/2024 at 23:17, Napoli ha scritto: Velvet goldmine,alquanto noioso mi sorprende questa valutazione (ma ovviamente non la metto in discussione )
P.Bateman Inviato 15 Gennaio 2024 Inviato 15 Gennaio 2024 Napoleon, mi aspettavo peggio ma comunque privo di inventiva, scolastico. I Duellanti era tutt'altro.
dariob Inviato 15 Gennaio 2024 Inviato 15 Gennaio 2024 The Caine Mutiny Court Martial (2023) Ultimo film di William Friedkin. Court drama che riprende la trama de "L'ammutinamento del Caine" dei '50 con H. Bogart. Ottimo!!. Una piece teatrale solida con dialoghi tesi e appassionanti.
spersanti276 Inviato 16 Gennaio 2024 Inviato 16 Gennaio 2024 11 ore fa, meliddo ha scritto: Napoleon, mi aspettavo peggio ma comunque privo di inventiva, scolastico. I Duellanti era tutt'altro. I duellanti è magnifico. 1
Partizan Inviato 16 Gennaio 2024 Autore Inviato 16 Gennaio 2024 1 ora fa, spersanti276 ha scritto: duellanti è magnifico. Di più! Ciao. Evandro
Napoli Inviato 16 Gennaio 2024 Inviato 16 Gennaio 2024 Nomad-in cammino con Bruce chatwin,omaggio poetico di Herzog al suo amico scomparso troppo presto,su Sky.
Guru Inviato 17 Gennaio 2024 Inviato 17 Gennaio 2024 Dallamericaruso - Il concerto perduto. Stupendo, gran film di Walter Veltroni.
Questo è un messaggio popolare. Partizan Inviato 17 Gennaio 2024 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 17 Gennaio 2024 PERFECT DAYS di Wim Wenders Drammatico, 123', Giappone, Germania, 2023. *** 1/5 ** (3,5/5) Visto ieri sera in sala. ATTENZIONE, VIENE SVELATA LA TRAMA DEL FILM, FINALE COMPRESO. Un omaggio a Ozu il formato 4/3 dello schermo. Con la fotografia pulita di Franz Lustig, una Tokyo bellissima (non mi aveva fatto questa impressione quando ci sono stato) ed un attore meraviglioso, realizza un’opera di oltre due ore, che nonostante lo scorrere lento non disturba affatto, come non disturba la ripetitività dei gesti del protagonista, giorno dopo giorno. Hirayama, il protagonista è un uomo del passato, un sessantenne che deve ripartire dal suo passato che non conosciamo, ma deve essere stato catastrofico, e che nella pulizia estrema della sua vita cerca il suo riscatto, la sua felicità. Uomo del passato e analogico: analogiche le cassette con cui ascolta la sua musica americana anni ’70, Lou Red in primis ed analogica è la sua macchinetta fotografica, una piccola Olympus con cui riprende quasi esclusivamente alberi, anzi le chiome degli alberi. La sua giornata inizia il mattino presto quando lo sveglia la luce del sole, si alza arrotola il suo futon e lo pone in un angolo, guarda sorridente fuori dalla finestra e poi esce ad innaffiare le sue piantine. Si lava e si veste con la tuta, chiude la porta di casa, va al distributore di caffè in lattina, appena salito ne beve un sorso e poi col suo furgoncino, super attrezzato di utensili, percorre i grandi raccordi che lo porteranno nel centro della metropoli a svolgere il suo lavoro. Pulire i bagni delle Toilette pubbliche è la sua occupazione e lo fa con grande attenzione ed accuratezza. Sappiamo che si è costruito degli attrezzi per riuscire bene e raggiungere i punti più difficili, usa uno specchietto snodabile per verificare la pulizia delle parti poco raggiungibili delle tazze ipertecnologiche dei water giapponesi. Hirayama parla poco, per la prima metà del film sospettiamo sia muto, non ha frequentazioni sociali, ma quando ha contatti fugaci col prossimo è rispettoso e curioso degli altri, siano colleghi di lavoro, clienti delle bellissime toilette pubbliche, una ragazza che incontra al parco dove consuma un paio di tramezzini come pranzo e scatta alcune foto, o la sua giovane nipote che in conflitto con la madre, scappa di casa e si rifugia da lui, accompagnandolo nel suo lavoro, ed ammirata si offre di aiutarlo. Bellissima le scene della partita a Tris che gioca con uno sconosciuto dopo aver ritrovato un foglietto in un angolo nascosto di un bagno, quotidianamente apporrà soddisfatto la sua crocetta. La sera inforca la bicicletta e si reca al bagno pubblico e lo vediamo farsi scorrere l’acqua addosso seduto per lavarsi i capelli e poi immergersi nella vasca per rilassarsi. Poi si concede qualche snack alla tavola calda di una stazione che raggiunge sempre in bicicletta, veicolo che predilige nel suo tempo libero e nei giorni di riposo quando porta la sua tuta di lavoro ed altri indumenti a lavare nelle macchine a gettoni e nel frattempo va in un ristorante dove la proprietaria lo ha in gran considerazione ed ammirazione. Va dal fotografo a ritirare le stampe che poi archivierà con precisa classificazione, consegna il rullino e ne acquista uno nuovo che inserisce all’istante nella macchinetta. Poi va in libreria ad acquistare qualche vecchio romanzo americano o giapponese, perché tutte le sere quando si corica nel suo futon inforca gli occhiali e legge, fino al sopravvento della stanchezza e del sonno. Tutte le notti i suoi sogni, che noi vediamo in bianco e nero, sono poco decifrabili, forme geometriche mescolate alle sua amate foglie ed alberi. Poi di nuovo il risveglio, la sistemazione in angolo del futon, l’innaffiare i fiori... la pulita ripetitività delle sue giornate, l’equilibrio delle stesse nella ricerca del suo equilibrio, nella forse ricercata solitudine, della sua felicità, dei suoi Perfect Days. L’ottima sceneggiatura, scritta a quattro mani con Takuma Takasaki, la grande interpretazione di Koji Yakuso (Palma d’Oro a Cannes per questo film) sempre in camera con il suo bel viso sempre attento, riflessivo e sorridente, hanno permesso a Wenders di tornare alla grande alla regia, dove mancava da cinque anni, e di cogliere l’essenza dello stile di vita, della cultura dell’uomo giapponese non giovane inserito nella stritolante società ipertecnologica della metropoli, e che cerca di sfuggirvi, almeno in parte, e di costruire i suoi giorni perfetti, magari ascoltando Perfect Days di Lou Reed. Sintomatico il fatto che Perfect Days sia stato proposto dal Giappone agli Oscar nella categoria di miglior film straniero. 3 1
dariob Inviato 18 Gennaio 2024 Inviato 18 Gennaio 2024 1 ora fa, Hironobu ha scritto: Saltburn Appena visto, non mi ha entusiasmato, anche se la storia offriva molte possibilità di sviluppo: ricorda "Il talento di Mr.Ripley" (1999) di A.Minghella. Ma le scelte registiche e il modo in cui viene raccontata, la voce fuoricampo, mi hanno lasciato l'amaro in bocca. Alla fine forse troppo incredibile, inverosimile. Mi piacerebbe sentire altri pareri. 1
dariob Inviato 18 Gennaio 2024 Inviato 18 Gennaio 2024 The Killer 2023- di David Fincher. Thriller con bellissime atmosfere e l'estetica di Fincher riconoscibilissime. Bellissimo da vedere appunto ma, aldilà di questo, la storia...è un po' debole? 1
Gabrilupo Inviato 20 Gennaio 2024 Inviato 20 Gennaio 2024 @Partizan Ho visto Perfect days ieri pomeriggio. Bellissimo. Il ritratto di un uomo pienamente libero, apparentemente distaccato ma capace di entrare veramente in rapporto con gli altri quando se ne presenta l'occasione (bellissima la scena con l'ex marito della ristoratrice). Un film che ti "costringe" dolcemente a rallentare per adeguarti alla sua velocità, cosa che, oggi, non può che essere un pregio. Merita tutto l'incredibile successo che sta avendo. 1
Guru Inviato 21 Gennaio 2024 Inviato 21 Gennaio 2024 The holdovers - Lezioni di vita: ha tutti i requisiti per diventare il nuovo "Una poltrona per due", anche se è decisamente più bello.
argonath07 Inviato 21 Gennaio 2024 Inviato 21 Gennaio 2024 Il 18/1/2024 at 23:41, dariob ha scritto: The Killer 2023- di David Fincher. Thriller con bellissime atmosfere e l'estetica di Fincher riconoscibilissime. Bellissimo da vedere appunto ma, aldilà di questo, la storia...è un po' debole? Visto, di sicuro non è uno dei di quei film per cui verrà ricordato Fincher...
dariob Inviato 21 Gennaio 2024 Inviato 21 Gennaio 2024 5 ore fa, argonath07 ha scritto: di sicuro non è uno dei di quei film per cui verrà ricordato Fincher... Credo anch'io! Però le immagini, e le luci sono di una bellezza... Mi ricorda l'estetica dei primo R. Scott o di suo fratello di " Miriam si sveglia a mezzanotte". 1
Velvet Inviato 21 Gennaio 2024 Inviato 21 Gennaio 2024 Perfect Days, Wim Wenders 2023 (al cinema). Magnifico. Imperdibile. Punto. Se il Wenders degli ultimi anni era apparso a tratti un po' appannato e discontinuo, qui sfodera tutta la sua grande classe nel narrare una storia fatta di poco ma densa di stati d'animo profondi e quotidiani che ci toccano un po' tutti. Sorprendente la risposta del pubblico italiano a questo piccolo capolavoro: sale affollate e incassi da blockbuster per un film lento, delicato, senza azione e senza personaggi di richiamo. C'è speranza per il cinema.
dariob Inviato 21 Gennaio 2024 Inviato 21 Gennaio 2024 1 ora fa, Velvet ha scritto: Sorprendente la risposta del pubblico italiano a questo piccolo capolavoro: sale affollate e incassi da blockbuster per un film lento, delicato, senza azione e senza personaggi di richiamo. Può essere la prova che il pubblico non vuole solo i film "marvel" o "i dinosauri", ma apprezza anche la qualità comunque rappresentata, vedi anche la Cortellesi. - Quello che NON vuole sono i film fatti per ottenere il plauso dei critici e quelli esclusivamente 'd'autore', quelli in cui 'l'autore' si guarda allo specchio per 2 ore, epperò sono dei capolavori, vuoi mettere? E neanche quelli il cui numero degli spettatori è inferiore a quello della troupe che li ha girati, magari anche col contributo statale.
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