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Che cos'è la neutralità di riproduzione di un impianto audio?


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Inviato

Per ovvie ragioni sarà possibile un’eventualità su un milione di appassionati di potersi permettere di ospitare nella propria sala un piccolo gruppo di esecutori, anche la più piccola combriccola di jazzisti ci porterebbe a prendere il nostro bell’impianto “neutrale” e scaraventarlo dalla finestra😬

Inviato
17 minuti fa, Ggr ha scritto:

e guai a chiedergli da cosa nascono queste sentenze...

Beh ma che domande, la riposta è sempre la stessa: io son io, e voi….😊

la tautologia di se stessi applicata all’audio 

  • Haha 1
Inviato

@dadox questa però è un’altra cosa, ovvero live versus riprodotto, altro ambito piuttosto spinoso

Inviato
15 minuti fa, scroodge ha scritto:

questa però è un’altra cosa, ovvero live versus riprodotto, altro ambito piuttosto spinoso

Eh, ma allora decade tutto, la neutralità purtroppo non ha ragione di esistere in uno stereo se non confrontata con la realtà. Gli strumenti vero suonano così e basta, e quella è una legge di natura, lo stereo è una emulazione, quindi…

Inviato

Più che di neutralità sarebbe più utile parlare di CREDIBILITÀ  timbrica, dinamica, in estensione in frequenza etc... e anche di ARMONIOSITA' complessiva della resa ( musicalità)

Inviato

@Ggr certo! parlavo proprio di loro! come darko che ieri disquisisce sul suo canale del tubo sulle lumina II dicendo che sono poco neutrali! 

Inviato

@Ggr beh, dipende sempre qual’è il riferimento di neutralità che uno ha.

Descrivere una determinato ascolto, come quello più neutrale mai sentito, deve essere sempre interpretato come relativo alle esperienze di quel soggetto, e non in senso assoluto. Che poi l’audiofilio tenda ad esprimersi in termini entusiastici e assolutistici, usando iperbole, nella descrizione di ciò che percepisce, questo fa parte dell’esagerazione del gioco, e che dovrebbe essere sempre tenuta in considerazione, da chi scrive e da chi legge. Chi abusa di questo modo di esprimersi, d’altronde, deve rendersi conto, che rischierà di essere sempre meno credibile, agli occhi dagli altri.  

Ciò non toglie che, se noi percepiamo il suono di un impianto come particolarmente neutro, questo, non possa effettivamente ma, relativamente, esserlo, sempre considerando tutto ciò che abbiamo già scritto qui. 

  • Melius 1
Inviato
2 ore fa, scroodge ha scritto:

Va da se, che non conoscendo, ed è praticamente sempre così, le intenzioni degli artisti, l'unico parametro di giudizio è, nella gran parte dei casi,  il "mi piace", "non mi piace".

 

Osservazione corretta. Tuttavia se è vero che non si conosce con precisione in realtà si può desumere grazie all'esperienza e conoscenze.

Se ascolto Yellow moon dei Neville brothers curato da Daniel Lanois e non capisco che ha e deve avere un suono caldo e pieno quella registrazione e di conseguenza la riproduzione, allora vuol dire che ho un problema io come ascoltatore!

Se cerco il basso asciutto in quell'album vuol dire che non ho capito niente. Come esempio tra tanti.

Inviato
9 minuti fa, ClasseA ha scritto:

e non capisco che ha e deve avere un suono caldo e pieno quella registrazione e di conseguenza la riproduzione,

Siamo d'accordo, ma.. come fai a capirlo? Hai telefonato a Lanois? Perdona, vuole essere solo una scherzosa provocazione,  anche perché Daniel ti risponderebbe e te lo direbbe!!

Più probabile che, conoscendo, per aver ascoltato le tante produzioni di Lanois, uno si fa un'idea di come sia il "basso secondo Lanois" che mediamente, ti confermo è tutt'altro che asciutto..

Inviato
24 minuti fa, ClasseA ha scritto:

iù che di neutralità sarebbe più utile parlare di CREDIBILITÀ

Già questo è più facile, son d'accordo...👍

Inviato
7 minuti fa, scroodge ha scritto:

Siamo d'accordo, ma.. come fai a capirlo?

In realtà non è poi così difficile da capire.

Non esistono hifi che deformano completamente il segnale originario.

Dunque ti rendi conto se la registrazione è smilza e secca, fredda o se corposa, profonda e calda... e se l'hifi rende come dovrebbe rendere su quel pezzo

Ascoltando e informandosi sugli artisti e/o produttori, inoltre...

Nerodavola62
Inviato

@Cybe Provo a proporre una semplificazione: quando un impianto riproduce in modo palesemente differente registrazioni diverse (in modo differente e aggiungo, spesso – non sempe – ma spesso, anche “migliore”, almeno per mia esperienza e relativamente al repertorio classico) è “indicativo” del fatto che l’impanto è sufficientemente trasperente e, per conseguenza, potenzialmente neutro, poco colorato o caratterizzante.

E ovviamente vale l’opposto, quando invece tutte le riproduzione manifestano, con gradazioni più o meno marcate, qualche tipo di inprinting.

Questa è una drammatica semplificazione, ne sono consapevole, tuttavia quando si affrontano domande aperte di questo tipo che toccano i… massimi sistemi, è altamente probabile che poi si finisca per filosofeggiare, anche perché le variabili tecniche e le dimensioni del contesto sono quasi infinite.

L’estrema semplificazione di cui sopra prova a schivare questa fatale deriva 😊

mauro

 

Inviato
27 minuti fa, dadox ha scritto:
45 minuti fa, scroodge ha scritto:

questa però è un’altra cosa, ovvero live versus riprodotto, altro ambito piuttosto spinoso

Eh, ma allora decade tutto, la neutralità purtroppo non ha ragione di esistere in uno stereo se non confrontata con la realtà. Gli strumenti vero suonano così e basta, e quella è una legge di natura, lo stereo è una emulazione, quindi…

Scusa ma... "quale" realtà? Una volta che essa realtà entra in un (si vabbè uno.. e poi... quale) microfono, un cavo, un ampli microfonico, un convertitore, un pre-mix, un'acquisizione, una post produzione (tutto questo a discrezione di uno o più umani), di "realtà" dal vivo ne resta quel che qualcuno decide che resta. Ad essa IMHO l'impianto dovrebbe essere fedele, o meglio per dirla alla @ClasseA almeno, credibile

Inviato

Non so se concordate ma:

Non sempre credibilità e piacevolezza vanno a braccetto...

In particolare ci sono sistemi piacevoli ma non credibili oppure credibili ( poniamo dal punto di vista della dinamica) ma non piacevoli.

  • Melius 1
Inviato
6 minuti fa, ClasseA ha scritto:

Dunque ti rendi conto se la registrazione è smilza e secca, fredda o se corposa, profonda e calda..

ehmm guarda, senz apolemica eh, ma giusto per averlo visto e sentito con i miei occhi e orecchi in tanti anni, ma, in tutta sincerità... moooolto raramente quegli aggettivi riferiti alle caratteristiche della sala sono lasciate come tali nel prodotto finale.

Più spesso quegli aggettivi si riferiscono ad un buon o pessimo lavoro in post produzione...

E altrettanto moooolto raramente viene dettagliato tutto ciò nei credits...

  • Melius 1

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