transcriptor Inviato 7 Gennaio 2022 Inviato 7 Gennaio 2022 @vintagelover Complimenti, una curiosità , disponi anche di spazi e luoghi dove utilizzarle??? Perché io non riesco a ricavare spazi idonei , avrei necessità di una stanza hobby come per i bambini la stanza dei giochi
jopavirando Inviato 8 Gennaio 2022 Inviato 8 Gennaio 2022 Bellissime. Su tutte stupende la Nakamichi, la Pioneer e l'Akai.
vintagelover Inviato 8 Gennaio 2022 Inviato 8 Gennaio 2022 @transcriptor Concordo con te....ho una stanza dove sono conservati più di 100 apparecchi tra lettori cd,amplificatori integrati,pre e finali,giradischi,tuners,registratori a cassette,diffusori....ho 2 impianti montati in zona living e a rotazione li uso un pò tutti.....avrei bisogno di un hangar....mia moglie dice meglio questi che non una amante..... 1
Questo è un messaggio popolare. ediate Inviato 13 Gennaio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 13 Gennaio 2022 Ancora un apparecchio a cassette sotto esame: questa volta parlo del "canto del cigno" dell'Akai nel campo dei registratori a cassetta di pregio: la serie GX65-75-95 seguita, qualche anno dopo, dalla mkII di questi apparecchi. Questi registratori furono prodotti fino al 1996. Sono apparecchi belli massicci, alti, pesanti (mediamente 9-10 Kg a seconda del modello), dall'aspetto austero ed elegante. Sono tutti dotati di Dolby B e C, Hx-Pro (escludibile nei 75-95), tre motori (uno dei quali asservito all'apertura automatica dello sportello della cassetta), tre insuperabili testine Super-GX, doppio capstan, un bel display bicolore bianco/rosso con ritenzione del picco piuttosto completo, taratura manuale (ma con oscillatore interno) di bias/eq, ingresso diretto per CD (solo 75-95), alcune funzioni standard per questa classe di registratori giapponesi (ricerca del brano - fino a 16 - avanti ed indietro, memorizzazione con possibilità di ripetizione di segmenti di nastro, funzione rec-cancel utile specie quando si tara il nastro). La differenza tra i 75-95 mkI e mkII risiede principalmente nel fatto che, nei mark II, la testina rec/play è discreta - come le Nakamichi - quindi non integrata in un blocco unico, con la possibilità di tarare separatamente azimuth, inclinazione ed altezza per la testina di rec rispetto a quella di riproduzione, e, a livello estetico, a parte la scritta identificativa del modello, nello sportellino della cassetta, trasparente nella parte inferiore dello stesso per poter ammirare il blocco testine-capstan in azione nelle mkI, del tutto nero nelle mkII. L'ulteriore differenza tra le 75 e 95 (sia mkI che mkII) risiede esclusivamente nella presenza, nella 95, di due splendidi fianchetti in legno e del telecomando di serie; per il resto sono macchine assolutamente uguali. Come va? Come tutti gli Akai di fascia alta-altissima: registrazione indistinguibile dall'originale - specie con il Dolby HX-Pro inserito - e nastro di buon/ottimo livello, riproduzione "calda" e completa in tutte le sue componenti come solo le Akai, secondo me, sanno dare. Ho altre due Akai, la GX-F91 e la GX-F71, e tutte e tre suonano "uguali", con questa bella timbrica calda e completa. Macchina robusta e dall'aspetto rassicurante, con testine praticamente indistruttibili, che registra e riproduce molto bene; che si vuole di più? Uno Studer.... 😂 Vista ravvicinata del vano cassetta: La parte relativa al display e ai comandi di taratura: La parte relativa ai comandi di movimento e di rec/play/apertura cassetto: Il gruppo capstan/testine: La macchina in modalità taratura di bias/level: Durante la taratura (qui del livello): Quando, ruotando le manopoline level/bias, si fanno raggiungere agli indicatori le freccette che indicano il livello corretto di bias e level, il nastro è tarato. Buone registrazioni e buoni ascolti... 3 4
ediate Inviato 17 Gennaio 2022 Inviato 17 Gennaio 2022 Ho in serbo una sorpresina... appena arriva... 😛
v15 Inviato 17 Gennaio 2022 Inviato 17 Gennaio 2022 1 ora fa, ediate ha scritto: appena arriva Per caso hai trovato questo? 😋
jopavirando Inviato 17 Gennaio 2022 Inviato 17 Gennaio 2022 @ediate Il problema delle testine "discrete" cioè completamente separate, è la necessità di tarare l'azimuth per cui ci vorrebbe un oscillatore interno a 400 hz e la possibilità di farlo con i vu meter come ad esempio nei Tandberg o nei Nakamichi, cosa che nell'Akai mi pare che non ci sia. Per cui la regolazione la devi far fare ad un tecnico e non puoi farla tutte le volte che cambi nastro. Quindi tanto vale fare un tre testine separate ma nello stesso involucro già allineate in fabbrica.
ediate Inviato 17 Gennaio 2022 Inviato 17 Gennaio 2022 @jopavirando Sono assolutamente d'accordo. Personalmente, non sono uno smanettone delle testine, non ho le attrezzature e so bene quali "guai" provoca un disallineamento, anche involontario, delle testine. Quello è un lavoro, concordo con te, per tecnici attrezzati ed esperti. 1
rock56 Inviato 18 Gennaio 2022 Inviato 18 Gennaio 2022 16 ore fa, v15 ha scritto: 18 ore fa, ediate ha scritto: appena arriva Per caso hai trovato questo? 😋 Che bella! Che Naka è?
ediate Inviato 18 Gennaio 2022 Inviato 18 Gennaio 2022 @rock56 La Naka 1000 ZXL.... un sogno. C'è sia "oro" che "nera". Prezzi.... lasciamo perdere! 😂
v15 Inviato 18 Gennaio 2022 Inviato 18 Gennaio 2022 28 minuti fa, ediate ha scritto: C'è sia "oro" che "nera". Certo che color oro è veramente pacchiana, però mi accontento lo stesso 😋
Amministratori cactus_atomo Inviato 18 Gennaio 2022 Amministratori Inviato 18 Gennaio 2022 @v15 il color oro per giustificarne il rezzo 2
Questo è un messaggio popolare. ediate Inviato 20 Gennaio 2022 Questo è un messaggio popolare. Inviato 20 Gennaio 2022 Il 17/1/2022 at 18:06, ediate ha scritto: Ho in serbo una sorpresina... appena arriva... 😛 Mi autocito. Adesso è il momento di svelare la sorpresina, dopo un attimo di "paura" che poi vi spiegherò... Arriva questo "nuovo" deck (ha solo 40 anni... 😂 ) lo provo con trepidazione. Si accende ma... non entra la cassetta!!!! Caspita, come mai? Il venditore (italiano, eccezionalmente gentile) mi aveva mandato foto e filmati, funzionava perfettamente... controllo meglio: il gruppo testine-pinch roller è rimasto alzato, non tanto in posizione di "play" quanto di "pausa". Scrivo al cortesissimo venditore, il quale mi dà l'autorizzazione ad aprirlo per vedere se riesco a rimediare (al limite me lo rimandi e ti rimborso, mi dice), lo apro e dopo una decina di sgrullatine al volano del capstan, dopo avere attentamente osservato il movimento del gruppo testine, lo rimetto a posto. Evidentemente, nonostante l'eccezionale imballo - veramente a prova di bomba - qualche "botto" lo aveva messo fuori uso. Adesso funziona perfettamente, come già sapevo perchè lo avevo visto dai filmati, e sono pronto a mostrarlo al mio pubblico di tre-quattro seguaci (forse sono anche troppi 😂). Eccolo qui prima con il flash: Poi senza, per far vedere la sua bellezza "oscura": Si tratta di una Aurex-Toshiba PC-X88AD. Le caratteristiche di questa macchina del 1982 sono straordinarie ancora oggi, figuriamoci allora: 3 testine, singolo capstan, bias e sensibilità regolabili, Dolby B e ADRES, peak-meter analogici ad ago, tastiera illuminata e servoassistita, monitor della registrazione anche con l'ADRES, possibilità di usare l'ADRES interno con un registratore esterno con taratura dell'ADRES con oscillatori incorporati al PC-X88AD e monitor, anche di questa piastra esterna, in tempo reale... insomma, una macchina che riassume in sè un eccellente registratore a tre testine dell'epoca e un ADRES AD-4. La macchina è dichiarata per una risposta di 20-20.000Hz con nastro Metal, 20-19.000Hz con nastri tipo II, 20-17.000Hz con nastri tipo I; la macchina gestisce anche i nastri tipo III, ma non è data la risposta in frequenza. L'intervento dell'ADRES aumenta il rapporto S/N di buoni 25dB (nel manuale c'è scritto 30dB, ma mi sembrano francamente eccessivi) portando il soffio del nastro a livelli trascurabili. Qui, un particolare della bellissima tastiera retroilluminata (solo lo "stop" è privo di luce): L'unica "pecca" del registratore è un contanastro analogico, praticamente totalmente inutile. Un particolare degli spettacolari peak-meter, sotto di essi si può ammirare la pletora di comandi disponibili per un pieno controllo delle peculiarità della macchina: Un particolare del lato posteriore della macchina, in cui spiccani gli ingressi in-out per il registratore esterno a cui si può "donare" l'ADRES: Un particolare dell'illuminazione dei tasti ff e rew (gialli); il rec è rosso, il play è verde, la pausa è arancio: Qui la macchina impegnata in un compito improbo: tarare un vecchissimo BASF Chromdioxid ante norme IEC, quello che wikipedia definisce, in un ottimo articolo che ho postato in un altro thread, "IEC 0": C'è riuscita... pur mettendo la sensibilità al massimo e il bias al minimo, c'è riuscita!!! Merito, secondo me, della frequenza di bias particolarmente "bassa", 85KHz, che dà ulteriore credito (anche se non avevo mai avuto dubbi), a ciò che ha sempre sostenuto @Stereo . Non è riuscita, però, a tarare una vecchissima BASF Ferro Super LH I (quella verde). Come va? Sorprendentemente bene. Se ben tarata, con ADRES, la registrazione è indistinguibile dall'originale su CD (provata con TDK AR, TDK SA, Maxell UD-XL II, Sony UX-ES); anche la registrazione con il vecchio BASF Chromdioxid è ok (si percepisce solo una lievissima chiusura delle frequenze più alte, per cui il suono risulta un po' meno arioso, solo leggermente cupo; abbassando il livello di registrazione di 4-5dB il risultato è molto più simile all'originale, purtroppo i nastri al vero cromo sono molto sensibili alla saturazione). Se la macchina si trova, come nel mio caso, a riprodurre nastri prodotti con macchine "post-Prague", il suono che ne risulta è comunque molto fedele, con un po' di bassi in più. Sono molto contento, adesso posso vendere l'ADRES AD-2 che avevo comprato qualche anno fa... perchè questa macchina è più completa, permettendo non solo il collegamento di un secondo registratore sfruttando il suo ADRES interno, ma permettendo anche il monitor di una registrazione con ADRES in tempo reale. Inoltre, last but not least, la macchina è in condizioni estetiche da vetrina: solo qualche graffio (visibile solo in controluce) sul pannello superiore, per il resto è perfetta. Ho solo notato che la velocità del nastro è leggermente superiore al "giusto" - nastro registrato da Studer - (sono molto sensibile alle variazioni della velocità rispetto lo standard) e dal service manual non capisco come fare a regolare la velocità corretta: per questo chiedo aiuto a Matteo @Libra e a Luca @lufranz . Peccato che, negli stessi giorni in cui ho acquistato questa, mi sia sfuggita per un pelo una Marantz SD-930 a pochi spiccioli: era malmessa esteticamente, ma era macchina interessante (dbx, autotaratura del nastro e dell'azimuth, tre testine). Pazienza, mi consolo.... 😂 7 1
Libra Inviato 21 Gennaio 2022 Inviato 21 Gennaio 2022 Classico nastro test 3 kHz e frequenzimetro (o flutter meter). 1
cowboy Inviato 21 Gennaio 2022 Inviato 21 Gennaio 2022 Possiedo.anche io la aurex 88 e per regolare la velocità basta agire sul piccolo foro nel motore del capstan, dentro il fore c'è il trimmer per la velocità 1
transcriptor Inviato 21 Gennaio 2022 Inviato 21 Gennaio 2022 @ediate veramente bella e fascinosa quella Piastra, la immagino in funzione nel buio serale con una riproduzione di soft jazz 👍 1
Membro_0022 Inviato 21 Gennaio 2022 Inviato 21 Gennaio 2022 11 ore fa, ediate ha scritto: Non è riuscita, però, a tarare una vecchissima BASF Ferro Super LH I (quella verde). De Sade ti fa un baffo... 😂
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