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Le differenze: non le sento, ergo, non esistono.


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1 ora fa, alexis ha scritto:

Se fosse così non riconosceresti nemmeno la voce della moglie quando ti chiama per il pranzo…

Non puoi paragonare la voce della moglie con un segnale a spettro complesso

Comincio a desistere, si fa troppa confusione

Sarebbe come dire ricordarsi della forma di una foglia a confronto di un foliage visto in questi posti

Parco del Monte Beigua

Colli Piacentini

Val Masino

Foresta Umbra

Langhe

Valle dei Mocheni

Foreste Casentines

 

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1 ora fa, _Diablo_ ha scritto:

Questa invece è una semplificazione inesatta legata alla memoria a breve termine in compiti fonetici di attenzione, ma ricorderesti benissimo la voce di un tuo caro e la distingueresti in mezzo a tante senza alcuna difficoltà.

Ciò che è pregnante o rilevante viene memorizzato nella memoria a lungo termine. Lo stesso può avvenire per interi pezzi o particolari musicali. Certo non puoi pretendere che arrivino tutti i dettagli e siano richiamati intonsi, e man mano che passa il tempo vengono rielaborate o perse, ma se lo stimolo è ripetuto, fortemente emotivo e/o ci dedichi attenzione si sedimenta e può diventare quantomeno familiare o un riferimento.

Guarda che dall'orecchio al cervello arrivano poche informazioni, e tutte le volte che ripeti un ascolto queste (poche) informazioni si rimescolano

Parlate di soggettività e percezione che è meglio, l'uomo non è assolutamente adatto per confronti oggettivi, per questi ultimi ci vogliono le misure

Quando due appassionati si mettono a confrontare apparecchi, cavi ed accessori (meno i diffusori in quanto occupano un ruolo troppo evidente) non vi sarà neanche un solo caso in cui ci azzecheranno qualcosa

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io dico solo che le prove in cieco non sono mai servite a niente in nessun campo dove intervengono i sensi, che lavorano assieme. un piatto di qualcosa non è solo buono perchè è buono, ma anche perchè è bello, ben presentato e sai cosa c'è dentro. altrimenti invece di anatra confit con verdurine, limone e patate ti fai un frullato dello stesso e te lo bevi. e non venite a dirmi che è uguale perchè tanto i nutrienti tanto sono quelli.

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3 ore fa, mozarteum ha scritto:

??

.

Operistici pardon

.

2 ore fa, ilmisuratore ha scritto:

Guarda che dall'orecchio al cervello arrivano poche informazioni, e tutte le volte che ripeti un ascolto queste (poche) informazioni si rimescolano

Parlate di soggettività e percezione che è meglio, l'uomo non è assolutamente adatto per confronti oggettivi, per questi ultimi ci vogliono le misure

Quando due appassionati si mettono a confrontare apparecchi, cavi ed accessori (meno i diffusori in quanto occupano un ruolo troppo evidente) non vi sarà neanche un solo caso in cui ci azzecheranno qualcosa

.

L'uomo non sarà adatto, ma è l'unica misura delle cose che contano davvero per l'uomo stesso.

.

Poi comunque non è del tutto vero, c'è chi ci lavora con l'orecchio e la memoria uditiva a lungo termine ce l'ha. L'uomo è capace di avere un'impressione generale di quello che ascolta non solo analitica o meglio usa delle euristiche per raggruppare o attribuire caratterstiche sulla base di "somiglianze" presenti in ciò che sente. Altrimenti andando solo per dettagli e con memoria a breve termine sarebbe impossibile riconoscore musiche, toni, note, le voci o ricanticchiare melodie. Probabilmente non esisterebbero nè la musica nè gli audiofili.

 

 

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18 ore fa, Grancolauro ha scritto:

Mi vien da pensare che ci sono almeno tre categorie di ascoltatori.

sì almeno tre quindi ci sono sicuramente di più.

Fra i seguaci della verosimiglianza ci sono anche quelli che sono molto felici anche se non sono disincantati.

Alla fine contano le proprie esperienze.

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14 ore fa, Grancolauro ha scritto:

Se parliamo della Scala di Milano

Cha il suono a La Scala sia sordo, lo si capisce alla prima volta che ci si mette piede. Essendo un teatro d'opera, ci sta.

Per la Sinfonica è meglio altro.

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11 ore fa, audio2 ha scritto:

un piatto di qualcosa non è solo buono perchè è buono, ma anche perchè è bello, ben presentato e sai cosa c'è dentro

Spesso in trattoria mangi meglio del ristorante stellato...

...quello che cucinava la mia povera mamma ovviamente è fuori concorso, presentazione zero,solo sostanza.

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Scusate tanto… ma trovo che il suono alla scala sia superbo, il parlato è eccezionale, come ci si aspetta da un teatro dedicato alla lirica, tipicamente a ferro di cavallo.

ecco per l‘orchestra manca un po‘ di botta, suono in filo asciutto.. ma in genere… avercene.. di teatri cosi.. un tempio dedicato alla bellezza.

Al di là di tutto, un mio caro collega, progettista e amico, ha appena progettato una sala da concerto con nientepocodimeno dell‘ing. Suzuki come acustico.. uno dei più grandi al mondo, l‘autore delle Elbphilharmonie.. e pure lui continua a rimarcare quanto sia complessa e a tratti imprevedibile l‘acustica..  gli consiglierò di chiedere lumi ai sapientoni che popolano questi spazi.. 😎😃🤗

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Si facci dunque sapere a esimio " dott. Ing. Lup. Mann. Nientepopodimen. Mahatm. Suzuki San" che è un problema di rilevanza minima, nel contesto generale dell‘universo…

E mettetelo sto sub alla scala 

Nel sottoscala ci sta alla grande

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