Questo è un messaggio popolare. Mxcolombo Inviato 25 Marzo 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Marzo 2023 Registrato dal vivo nel lontano 1985 a soli 21 anni, live at village vanguard è il disco di Petrucciani che ascolto più spesso. Ricordo ancora il mio primo concerto al village: mi indicarono il tavolo e mi diedero il menu sul quale c’era scritto più o meno “da quando abbiamo aperto non abbiamo mai servito cibo pertanto, se qualcuno ti offre un sandwich, prima di mangiarlo controlla la data di scadenza. Cioè, anche se hai fame, non chiedere del cibo. Ricordo ancora il misto tra odore di muffa, sudore e alcol. Però la serata è stata fantastica. Ci sono tornato diverse volte fino a che non ho cambiato lavoro e ho smesso di andare negli Stati Uniti. Adesso mi consolo con il Ronnie Scott’s. 7
analogico_09 Inviato 25 Marzo 2023 Inviato 25 Marzo 2023 1 ora fa, Spadaccino1 ha scritto: La musica di Pergolesi mi ricorda quello che provai la prima volta davanti all'Estasi di Santa Teresa del Bernini in Santa Maria della Vittoria, un misto di sacralità e profanazione del luogo di culto. Analoghe sensazioni. Mi reco spesso ad ammirare l'"Estasi Berniniana", folgorante rappresentazione plastica e meta-concettualendel "mistero" che ri-unisce ciò che sembra "dicotomicamente" diviso: il sacro e il profano; lo spirito e la carne; la musica e la scultura; la musica, la scultura, l'architettura... Sono giochi di orbite diverse che si aprono alle singolarità restando tuttavia attraversate da un centro gravitazionale trasfiguratore unico e condiviso. Il miralcolo dell'arte... (c'è chi la chiama "religione" : religere, unire) 2
Questo è un messaggio popolare. Aletto Inviato 25 Marzo 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Marzo 2023 Nel 1910, a soli a 28 anni, Stravinsky compone il balletto “L’uccello di Fuoco” che lo fece uscire alla ribalta europea. Dopo tre anni ci fu la consacrazione con la “La Sagra della Primavera”, dove il mondo conobbe una “musica nuova” e un nuovo compositore geniale. D’altronde i suoi maestri ispiratori erano stati pezzi da novanta del calibro di Rimskij-Korsakov, prima e Djagilev (il papà del balletto russo) dopo. La prima del balletto fu rappresentata a nel giugno del 1910 a Parigi e secondo molta critica rappresentò l’inizio del balletto moderno. Oltre alla qualità artistica il disco (che è del 1980) ha però anche un interesse storico in quanto fa parte dei Red Seal Digital, fra le prime incisioni con tecnologia digitale che venivano immesse sul mercato. Questa è di RCA Europe “ Deutsche Pressung”, e ancora oggi vanta una ottima dinamica. Interessante e curioso è il foglio interno dove si parla di questa “nuova” tecnologia digitale spiegando al pubblico, ancora acerbo, i primi rudimenti del digitale. Buon week-end a tutti. 4
Gian Balance Inviato 25 Marzo 2023 Inviato 25 Marzo 2023 KING HANNAH - I'm Not Sorry, I Was Just Being Me 2
Questo è un messaggio popolare. iBan69 Inviato 25 Marzo 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Marzo 2023 Uno dei tanti meravigliosi dischi Living Stereo, della Analogue Productions. Rimango ogni volta stupito di come delle registrazioni dei primi anni 60, pur rimasterizzate e ristampate, possono suonare meglio dei dischi prodotti oggi. 😌 Stupendo! 4
Spadaccino1 Inviato 25 Marzo 2023 Inviato 25 Marzo 2023 Maurice André, Trompete Konzerte von Telemann und Handel Hedwig Bilgram, Cembalo. Munchener Bach-Orchester Karl Richter 2
Questo è un messaggio popolare. Spadaccino1 Inviato 25 Marzo 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Marzo 2023 Domenico Scarlatti - Sechzen Sonaten fur Cembalo Registrazione del 30 e 31 maggio 1964 (avevo solo due anni e mezzo... sic😔) nella Cattedrale di San Lorenzo in Lugano. Al Cembalo Neupert, Luciano Sgrizzi. L'antica fabbrica tedesca, in seguito, costruì pianoforti molto apprezzati da grandi artisti del calibro, tra gli altri, di Max Reger, Elly Ney, Walter Gieseking, Wilhelm Kempff, Wilhelm Backhaus. 3
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 25 Marzo 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Marzo 2023 Inutile ricordare a voi che si tratta di un bellissimo disco, forse indispensabile in una discografia jazz, sicuramemte non sprecato ed ottimo investimento. Un viaggio sul mare, che per noi isolani, in un’Italia i cui confini si protendono sull’orizzonte, è un viaggio che apre gli orizzonti, come assistere al sorgere ed al tramontare seduti a riva. L’uso ben studiato delle scale modali conferisce ancora piú spazialità alla scena sonora di un album ben inciso. Prima di cena, con un buon gin and tonic in mano, spazza via le fatiche. 5
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 25 Marzo 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 25 Marzo 2023 Ultimo ascolto della gioprnata del my favorite disco di John Coltreane (favorito insieme ad un altro paio di dozzine di LP del nostro...), diciamo uno dei miei dischi del cuore che trovo più stupefacente sia sul piano emozionale, prelogico, viscerale, che su quello ideale, del godimento estetico/linguistico puramente musicale. Un disco sul quale torno periodicamente.., come se avessi dentro di me un "orologio" che ogni tanto rilascia il motivetto del promemoria che fa : meditate gente, meditate... (scherzi a parte, restasempre un ascolto dell'anima). MEDITATIONS Ne parlai QUI, inutile che mi ripeta 3
Gaetanoalberto Inviato 25 Marzo 2023 Inviato 25 Marzo 2023 Dato che qui si tarda per cena, c'è tempo per qualcos'altro. E pensare che sono stato quella venticinquina d'anni senza ascoltare.... Mah! Devo dire che dopo la lavata anche questi dischi, stampati tra il 1965 ed il 1967 circa, hanno un loro bel perchè. In più, la lettura è istruttiva. 2
analogico_09 Inviato 25 Marzo 2023 Inviato 25 Marzo 2023 Avevo preparato questo disco del mio amatissimo Sam Rivers perchè ero cusioso di riscoprirlo, dal momento che lo avevo tenuto a lungo in sosteso in libreria, dimenticato. Con l'ascolto di Coltrane , il tempo di cenare, quattro chiacchiere in famiglia, avevo tuttavia sforato rispetto all'ora che mi pongo come limite d'ascolto dalle casse per non disturbare i vicini. Mi era rimasta la curiosità.., il timore che avrei potuto non dormirci su questa notte... :D ... e allora ho inforcato la cuffia e vai con SIZZLE di Sam Rivers. Un disco "leggerino" , una sorta di fusione con una spoveratina di manierismo free; si ascolta un Rivers passato nelle lavanderie del musicalmente corretto e pronto a commercializzarsi con una musica sostanzialmente vuota, già ascoltata, e pensare che con lui ci sono anche Dave Holland, Barry Altschul, chitarrista e batteristi sconosciuti... Bravi ma la musica è un'altra cosa. Riassumendo... ho rimesso a dormire il disco e temo che se non verrà lui da me, io mai più andrò da lui... 1 1
Gaetanoalberto Inviato 25 Marzo 2023 Inviato 25 Marzo 2023 Il 24/3/2023 at 07:31, Morenik ha scritto: Forse che con l'età che avanza si vuol tornare indietro.... Ah, ecco cos’è …
Morenik Inviato 26 Marzo 2023 Inviato 26 Marzo 2023 Il 24/3/2023 at 22:36, Discopersempre2 ha scritto: Oppure il panorama musicale di oggi..... ...non è per me. Tranne una, due cose.
minollo63 Inviato 26 Marzo 2023 Inviato 26 Marzo 2023 Il 24/3/2023 at 22:36, Discopersempre2 ha scritto: Oppure il panorama musicale di oggi...... ...ma anche no ! Ciao ☮️ Stefano R.
Questo è un messaggio popolare. Vinteuil Inviato 26 Marzo 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 26 Marzo 2023 The Necks - Travel (2023) 3
Dr.Faust Inviato 26 Marzo 2023 Inviato 26 Marzo 2023 Ciao, all'improvviso lo scopro in un angolo del bellissimo negozio di dischi in centro a Padova. Sembra scritto per le Magneplanar! 1
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