Il disco in vinile che state ascoltando ora!

[maabus]

[st1300]

Joe Jackson - Night and Day 

Uno di quei dischi che porterei sull'isola deserta.

 

[Berico]

Grazie ad @OTREBLA per averlo segnalato, qualità artistica e sonora eccelsa, discone.

[one4seven]

Ancora dalle parti della fusion... Con il grandissimo Al Di Meola. 

.

 

[maabus]

[MauJazz]

Golden edition

[one4seven]

@maabus addirittura il prog scandinavo...  

Non sapevo che fossero ancora in attività. Io sono rimasto al periodo 75/78...

[Panurge]

Sottofondo per predisposizione pace fiscale

 

 

[maabus]

@one4seven  si si, ancora in attività, dopo gli album usciti negli anni 70 ne hanno sfornato una decina, notes from the past uscito nel 2002 è il primo, prova a recupare gli ultimi 2 che sono usciti children of the sounds del 2017 e urskog del 2022, tra l'altro sono anche ben registrati oltre a essere bei dischi.

[Moe]

[MauJazz]

https://melius.club/topic/484-il-disco-in-vinile-che-state-ascoltando-ora/?do=findComment&comment=794267

 

Ci mettiamo anche il babbo ... disco geniale per innovazione ed uso della voce

 

Destino dannato comune

[fastdoc]

"Solar fire"(1973), quarto LP di Manfred Mann's Earth Band, uno dei migliori del gruppo che, almeno in Italia, non ha avuto il successo che merita (se non nella cerchia degli appassionati di prog). Tutti i brani sono di un livello medio elevato, con la particolarità della traccia di apertura "Father Of Day, Father Of Night" che trasforma una canzone di Dylan in un gran pezzo prog della durata di dieci minuti.

[Gaetanoalberto]

[Gaetanoalberto]

[Berico]

Arvo Pärt Trivium, non una buonissima idea da  ascoltare a quest’ora.😅

[Juju]

Disco imprescindibile dei Cramps, quando il garage si mescola col rockabilly, la musica psichedelica e la new wave. Psychedelic Jungle è questo ed altro. Seconda prova della sfortunata band di Lux Interior e Poison Ivy, recentemente alla rivalta perchè usato come colonna sonora di Wednesday la serie tv di Tim Burton.

 

[Gaetanoalberto]

In questo tardivo ed anziano personalissimo percorso alla scoperta dell'ignoto, nel tentativo di colmare il baratro enorme che mi separa dal tutto, scopro di sapere ciò che non so. Insomma, dare un nome alle arie che ho già sentito è come il vagito di un neonato, quale fui e sono, che si affaccia al mondo attraverso i sensi. 

Vabbè, direte voi, che c'entra? C'entra che adesso so che queste belle, delicate, fantasiose armonie del Peter Gynt, tante volte ascoltate, perfino mentalmente ripetute, le ha composte il buon Grieg, un tizio norvegese di origini scozzesi, che preferiva l'intimismo all'esibizione. 

[Gaetanoalberto]

Ma senza o sole che camp'affá?