Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 1 Novembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 1 Novembre 2023 2 ore fa, giorgiovinyl ha scritto: ne io ne gli altri spettatori facevamo tintinnare piatti e bicchieri come in questa magnifica registrazione del 25 giugno 1961! Cosa ci vogliamo fare.., il mondo va sempre più verso la disinfettazione, la "bella" presenza l'apparenza, ogni senso passato nelle lavanderie del "corretto, anche nell'arte ned è per questo che pure il jazz sia rimasto senza più quella vitale flora batterica viscerale e mentale tanto vitale di una volta.., alla fine pure isso è "morto"... Perfino con i dischi da live e da studio si fa del tutto perchè non si senta il minimo rumore.., tutto deve avere quel silenzio di "morte" altrimenti ci assale il nervoso da audiofilo fondamentalista sarà forse per questo che i dischi sono sempre più "blasonati", ambiti e più costosi. Mi chiedo se qualche casa discografica interessata ipoteticamente a produrre una registrazione fatta da me al concerto di Art Farmer che si tenne al Music Inn il 1 marzo del 1974 toglierebbe un "annuncio" alieno fatto in pieno concerto... Il jazzclub era situato in uno slargo che fungeva anche da capolinea di autobus. Poichè era difficile trovare parcheggio in loco qualche furbo diretto al concerto ogni tanto lasciava l'auto un po' alla selvaggia poco intreressato al fatto che avrebbe poco creare intralcio. Quella era accadde e vennero a bussare alla porta del locale. Qualcuno annunciò, sovrastando per un attimo la musica, che bisognava urgentemente sposare una jaguar grigia targata xxx ... Quelli erano tempi più morigerati e a sentir parlare di Jaguar noi del pubblico ci prestammo ad intonare un breve e sarcastico coretto di risatelle... Una cosa velocissima, mentre Pignatelli piacchiava sul rullante, spontanea, disinibita, simpatica anche a riascoltarla oggi. Mentre Art Farmer incurante, immerso nella sua arte, seguitava a suonarselo alla grande il suo caldo, pastoso e rotondo, magico flicorno accompagnato da Franco D'andrea al piano, da Giovanni Tommaso, basso, da Pepito Pignatelli alla batteria, il principe antesignano "hipsters" tra i primi nel belpaese, nonchè patron del leggendario Music Inn. Che Dio lo abbia in gloria per questo! Piccole, un po' ingenue nostalgie dei tempi che furono forse più disincantati, più "sociali", più umani e più vivi. Scusate il giro di boa ma la colpa è di Giorgio che mi ha risvegliato i ricordi... 4
giorgiovinyl Inviato 1 Novembre 2023 Inviato 1 Novembre 2023 @analogico_09 Peppe la mia era una battuta, il bello di Waltz For Debbie è proprio di, pur essendo una registrazione del 1961, di far (ri)vivere quel concerto tintinnio di bicchieri compreso. Sembra proprio di essere al Village Vanguard. Immagino poi che il jazz allora fosse una musica da vivere e non da ascoltare in sacrale silenzio come si fa per la classica.
analogico_09 Inviato 1 Novembre 2023 Inviato 1 Novembre 2023 35 minuti fa, giorgiovinyl ha scritto: Peppe la mia era una battuta, il bello di Waltz For Debbie è proprio di, pur essendo una registrazione del 1961, di far (ri)vivere quel concerto tintinnio di bicchieri compreso. Ma certo, avevo capito, è da questa falsariga che è partito il mio ricordo dei tempi andati. Anzi.., delle cose andate.., il tempo passa e se ne infischia di tutte le fesserie degli umani e pure delle cose più intelligenti...
Tigra Inviato 2 Novembre 2023 Inviato 2 Novembre 2023 @analogico_09 gran concerto dev'essere stato, Art Farmer e due quinti del Perigeo, mamma mia
Questo è un messaggio popolare. maabus Inviato 2 Novembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Novembre 2023 3
ferdydurke Inviato 2 Novembre 2023 Inviato 2 Novembre 2023 Victory and Sorrow un bel disco hard bop di Booker Little edito della scomparsa casa discografica Bethlehm Records 1
Questo è un messaggio popolare. giorgiovinyl Inviato 2 Novembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 2 Novembre 2023 5
one4seven Inviato 3 Novembre 2023 Inviato 3 Novembre 2023 @giorgiovinyl ma quanto è bello quel disco dei Galaxie 500
one4seven Inviato 3 Novembre 2023 Inviato 3 Novembre 2023 Ultima uscita soul della Dea, con un discone dei Kool & the Gang 1
giorgiovinyl Inviato 3 Novembre 2023 Inviato 3 Novembre 2023 15 minuti fa, one4seven ha scritto: ma quanto è bello quel disco dei Galaxie 500 Stupendo! E suona benissimo. La ristampa del 2009 è cut by Kevin Gray e stampata da RTI.
Questo è un messaggio popolare. Tigra Inviato 3 Novembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 3 Novembre 2023 Cupo, contorto, complesso, cattivo, opprimente, eppure affascinante anche se non lascia filtrare né luce né speranza: ciò nonostante è il lavoro dei Metallica che preferisco, un passo ancora oltre il pur bellissimo Master of Puppets, magari solo per questione di affinità elettive... vinili sottili e leggeri ma il suono fluisce come deve, senza lasciare un attimo di tregua, incisione ottima ed assolutamente adeguata al contenuto. Non lo consiglirei a cuor leggero a qualcuno che non lo conosce, ma se si entra in sintonia è uno di quei lavori che ti accompagnano per il resto della vita. 3
Questo è un messaggio popolare. Juju Inviato 4 Novembre 2023 Autore Questo è un messaggio popolare. Inviato 4 Novembre 2023 I Fall, gruppo del poeta maledetto e commentatore calcistico Mark E. Smith non ne hanno mai sbagliata una. Ogni disco va comprato a scatola chiusa. Alla base un ruvidissimo garage rock, a volte in purezza, a volte più elettronico o new wave. Sempre abbastanza oscuro e contorto. Grade personaggio Mark, despota e alcolizzato, famoso per locenziare in tronco quasi tutti i membri che nei Fall si sono succeduti negli anni. Impossibile vederlo sobrio ad un concerto o ad una intervista eppure sempre lucido e sprezzante, pronto a commentare senza peli sulla lingua qualsiasi argomento, dalla letteratura al calcio alla politica. Ogni disco è bello, come dicevo. Bend sinister non fa eccezione. John Peel aveva capito. 4
analogico_09 Inviato 4 Novembre 2023 Inviato 4 Novembre 2023 Acquisto abbastanza recente di un grande album con il quale ho sostituito una vecchia copia in CD "rimediata"... NEW YORK CONTEMPORARY FIVE - CONSEQUENCES Una produzione "Fontana" del 1966 un po' raro e costoso, ho trovato questa ristampa del 2017 *Limited Edition, Numbered, Reissue, Unofficial Release, 180 gram* della "Modern Silence" (Bootleg label based in Malta focused on classical, avant-garde, and jazz music . As most of their releases are marketed in Europe, please select this as country or leave it blank - Discogs) e l'ho presa superando qualche riserva incentivato anche dal fatto che costava meno di 20 euro... Ascoltato la prima volta provando un po' di "thriller".., devo diche che l'album suona abbastanza bene , vinile piattissimo, silenzioso, ben stampato e "molato". Ma la musica soprattutto, si ascolta un free-jazz "moderato", quasi da quintetto "da camera" nell'amalgama d'insieme molto coeso, negli svilupi solistici privi di impennate "ayleriane", per così dire, mai tuttavia "dormienti". Al contrario.., sempre magica la tromba di Don Cherry particolarmente attento, da grande maestro della musicalità, dell'abbondanza e della discrezione quale fu, a non sovrastare i compagni senza rinunciare alla sua leggendaria espressività contagiosa e trascinante. Idem dicansi per Archie Shepp e John Tchicai - sax tenore e contralto indistinti respirano insieme - lanciati verso le più ardite, poetiche e visionarie vette dell'improvvisazione, in "Consequences", forse il brano più bello del disco composto da Don Cherry. 2
Questo è un messaggio popolare. iBan69 Inviato 4 Novembre 2023 Questo è un messaggio popolare. Inviato 4 Novembre 2023 Appena uscito e appena arrivato. Ristampa Acoustic Sound di eccellente qualità sonora. La meravigliosa voce di Ella Fitzgerald accompagnata da solo piano. Qui, occasionalmente amplificata nel mio impianto da un finale vintage Cary Audio SLA70. Poesia pura. ☺️ 4
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