Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 5 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 5 Febbraio 2024 Una riscoperta, un grande disco di un musicista non particolarmente noto ai più, forse sottovalutato, che in tanti anni, acquistato a cavallo tra i '70 e gli '80, non avevo adeguatamente approfondito. L'ascolto serale, rilassato e più concentrato, favorito dal grigiore della giornata che invita rimanere in casa, mi ha fatto riscoprire un musicista molto musicale (non è automatico che un musicista sia anche musicale...), pianismo "morbibo", raffinato, "classico" e "classicheggiante", tocco intriso di blues e di swing, ottimamente coadiuvato dalla ritmica. Per farla breve.., il brano che mi è piaciuto di più, nel quale mi pare si condensino un po' tutti gli aspetti caratterial-musicali del "nostro", è il celebre "Red sails in the sunset" interpretato con grazia e sentimento, con ampio respiro melodico e mutevole spettro accordale, nella mistura di blues e di impressionismo con swing finale che crera un intrigante contrasto psicosonoro. Eccellente la registrazione; "colore" fonico proprio del jazzclub. "Les MacCann LTD. In San Francisco" Les McCann, piano Herbie Lewis, basso Ron Jefferson, batteria (non ho tolto l'obi che strinege molto, temo di rovinarlo) 2 1
Questo è un messaggio popolare. giorgiovinyl Inviato 6 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 6 Febbraio 2024 Nel 1954 Miles Davis dopo aver partecipato alla rivoluzione Be Bop con Charlie Parker e compagnia e avere successivamente inventato il Cool insieme a Gil Evans, Mulligan, Lewis etc. veniva da quattro anni di tossicodipendenza. Già aveva inciso un bel disco, Blue Haze, ma in due sessioni entrambe in aprile, sforna il primo capolavoro di quella che sarà una lunga serie che durerà 20 anni. Soprattutto la sessione del 29 aprile 1954 produce due capolavori assoluti: Walkin’ e Blues and Boogie. I musicisti li potete leggere nelle copertina. Questo Analogue Productions doppio 45 giri contribuisce a ricreare la magia del disco e mi costringe a non poltrire troppo. 8
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 6 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 6 Febbraio 2024 Rachmaninoff, piano concerto nr. 2 / 6 Preludi Un ascolto che mi lascia sempre un senso di impalpabilità musicale e sentimentale, di sospensione lirica quasi dolorosa, "ansiosa"..., severi e quasi mortuari rintocchi di campane; segreti, misteri, enigmi.., nulla si spiega; nuclei sonori "cantabili" frammentati, folate di note che sembrano fuggire le severe e ombrose costrizioni accordali verso altre direzioni. Tutto sembra così impressionistico, materiale ed in una astratto... Mi torna un po' all'orecchio la lirica "liquidità" smaterializzata del primo movimento del pianoconcerto nr. 2 in fa minore di F. Chopin ... Il resto non saprei spegarlo a parole se non che ritroviamo queste "impressioni" nei 6 Preludi che completano il disco, nel più celebre Preludio in do diesis minore, Op. 3, n. 2. la cui introduzione viene parodiata da Charlie Parker all'inizio della sua improvvisazione sul celebre standard "All the Things You Are"... (le prime tre note). Grande interpretazione di Svjatoslav Richter, uno dei mie pianisti preferiti di sempre. 6
Questo è un messaggio popolare. analogico_09 Inviato 7 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 7 Febbraio 2024 On This Night - Archie Shepp (seguirà presentazione.., forse, causa cena ritardata) 3
damiano Inviato 8 Febbraio 2024 Inviato 8 Febbraio 2024 @analogico_09 gran disco, è stato il mio entry point per Archie Shepp....🙂 Ciao D. 1
analogico_09 Inviato 8 Febbraio 2024 Inviato 8 Febbraio 2024 21 minuti fa, damiano ha scritto: gran disco, è stato il mio entry point per Archie Shepp....🙂 Ciao D. D'accordo, the best! Ho ripreso a dare una "ripassata" ai dischi di Shepp.., credo che il prossimo, quando potrò dedicarmici con calma e attenzione, sarà l'altro capolavoro: "The Way Ahead"...
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 8 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 8 Febbraio 2024 Il primo disco dei Weather Report. Inizio del viaggio di Zawinul e Shorter, cui con meccanismi che gli stessi protagonisti descrivono diversamente, si affiancano Vitous al basso, e poi Mouzon alla batteria, Barbara Burton alle percussioni ed infine Airto Moreira. Un debutto che non conoscevo, e che francamente mi é piaciuto molto. Al terzo ascolto devo ancora cogliere tutte le sfumature, che comunque sono ben diverse e decisamente meno elettriche di quelle dei Report degli ultimi anni. L'equilibrio tra i sax di Shorter e le tastiere di Zawinul con il resto del gruppo è notevole, e del resto anche il basso di Vitous gioca molto bene le sue carte. Abbastanza free, o almeno mi pare. Ma co’ sta storia delle definizioni di genere alzo le mani sia nella vita che nella musica. Comunque bello imho. 3
Questo è un messaggio popolare. Puzzerstoffen Inviato 8 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 8 Febbraio 2024 Serata Casino Royale Dainamaita CRX 3
damiano Inviato 8 Febbraio 2024 Inviato 8 Febbraio 2024 36 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Free, o almeno mi pare. Ma co’ sta storia delle definizioni di genere alzo le Bel disco Gaetano, e se non proprio free diciamo che nasce dalla volontà dei tre fondatori del gruppo, i due ex davisiani Shorter e Zawinul di lanciarsi su una nuova strada. Il terzo, Miro Vitous era il più convinto della cosa, tanto da uscire dal gruppo quando la rotta cambiò puntando ad una fusion più mainstream. In particolare questo disco è suonato senza elettrificazione, nel secondo, I Sing the Electric Body, venne introdotto il primo sintetizzatore. Ciao D. 2
analogico_09 Inviato 8 Febbraio 2024 Inviato 8 Febbraio 2024 41 minuti fa, damiano ha scritto: questo disco è suonato senza elettrificazione e nel secondo, I Sing the Electric Body, viene introdotto il primo sintetizzatore. Ciao Il primo uscì in sordina, se non sotto sostanziale silenzio in Italia, da quel che ricordo, altrimenti sarebbe stato subito mio e degli altri amici e conoscenti jazzofili; al contrario il secondo I Sing the body electric spaccò subito, fu grande successo che, secondo me, resta il miglio lavoro dei WR, detto senza aver ancora ascoltato il primo . Vale che di sicuro musicisti del calibro di Shorter, Zawinul (la mente del gruppo, grandissimo compositore) e VItous, in ogni caso, sia nel primo che nel secondo disco.., non averebbero mai potuto "suonare" men che al massimo della loro comclamata a tutti nota celebratissima fama.
Questo è un messaggio popolare. cla71 Inviato 8 Febbraio 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 8 Febbraio 2024 Il nuovo e secondo album 2024 di Thom Yorke. Con il suo nuovo progetto The Smile personalmente lo preferisco al primo. ciao cla 4
damiano Inviato 8 Febbraio 2024 Inviato 8 Febbraio 2024 44 minuti fa, analogico_09 ha scritto: secondo me, resta il miglio lavoro dei WR, detto senza aver ancora ascoltato il primo . +1, Unknown Soldier, la prima traccia, è un capolavoro assoluto ! Ciao D.
andpi65 Inviato 8 Febbraio 2024 Inviato 8 Febbraio 2024 2 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Il primo disco dei Weather Report. Se ti è piaciuto il primo dei WR "black market" ti stende 😀🤗 Scherzi a parte te lo consiglio, sempre se non lo conosci già. 1
Gaetanoalberto Inviato 8 Febbraio 2024 Inviato 8 Febbraio 2024 @andpi65 In “discoteca” ho solo “i sing the body electric” e l’altro omonimo. Magari lo cerco grazie.
Gaetanoalberto Inviato 8 Febbraio 2024 Inviato 8 Febbraio 2024 1 ora fa, cla71 ha scritto: preferisco al primo. Ascoltato in liquida. Mi piace parecchio.
giorgiovinyl Inviato 8 Febbraio 2024 Inviato 8 Febbraio 2024 Non immaginavo che questo disco fosse così bello. Milt Jackson e Wes Montgomery sembrano nati per suonare assieme. 2
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