Gaetanoalberto Inviato 15 Marzo 2024 Inviato 15 Marzo 2024 16 minuti fa, sonoio ha scritto: l'audio e' a dir poco pessim Mah, per la mia esperienza l’incisione non era la migliore qualità dei primi Genesis. Riascolto la mia copia e ti dico 1
Alessandro Inviato 15 Marzo 2024 Inviato 15 Marzo 2024 Questa è la mia, qualità mediocre confermo, ciao
Alessandro Inviato 15 Marzo 2024 Inviato 15 Marzo 2024 @sonoio la qualità audio del mio Foxtrot è mediocre ma accettabile, diciamo che posso attribuirgli un 7,5 su 10. Questo anche per distinguerlo da altri vinili che ho nella mia collezione invece eccellenti, a cui posso tranquillamente assegnare voti 9/10 e 10/10, ciao 1
Questo è un messaggio popolare. Ferruccio Inviato 15 Marzo 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 15 Marzo 2024 Si dice...che per realizzare questo album, furono consumati fiumi di coca.... Fui folgorato dall'ascolto di questo album. Il mio primo ascolto avvenne su Tidal e appena ho avuto la possibilità di acquistarlo made in Japan, non c'ho pensato molto. Ogni volta che ascolto Dreams, immagino di essere alla guida di una datata Mustang lungo la Route 66...che album! 7
sonoio Inviato 15 Marzo 2024 Inviato 15 Marzo 2024 @Alessandro il dubbio che ho che sia la mia stampa peggiore o il disco magari e' stato lavato in modo barbaro e ha perso tutto o quasi.
Alessandro Inviato 15 Marzo 2024 Inviato 15 Marzo 2024 @sonoio la ristampa che hai comprato è usata, ho capito bene?
sonoio Inviato 15 Marzo 2024 Inviato 15 Marzo 2024 @Alessandro si ma immacolata, a vederlo sembra come se non fosse stato mai suonato.
Alessandro Inviato 15 Marzo 2024 Inviato 15 Marzo 2024 @sonoio non è da escludere che il disco, anche se ben maneggiato e quindi apparentemente ben conservato alla vista, sia stato parecchio "sfruttato/usurato" negli ascolti, a prescindere poi dal tipo di ristampa, ciao
Questo è un messaggio popolare. nickfats Inviato 15 Marzo 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 15 Marzo 2024 Mercury dell’etá dell’oro (1962) registrato su film fotografico che ancora non ero nato ma ancora molto ben suonante… anche rispetto alcune recenti produzioni digitali. Bellissimi i vividi colori dell’orchestrazione di Ravel e la briosa esecuzione americana. 4
Questo è un messaggio popolare. Gaetanoalberto Inviato 16 Marzo 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 16 Marzo 2024 Cominciamo la mattinata con uno sconosciuto talentuoso sassofonista. 2 1
Gaetanoalberto Inviato 16 Marzo 2024 Inviato 16 Marzo 2024 @sonoio Ho una ristampa italiana, che presenta una registrazione un po’ ovattata come capitava per alcune incisioni del tempo. Ad orecchio non riesco a definirla “orribile” devo dire, anche se non andiamo certo sul “brillante” o “trasparente”. In alcuni momenti la microfonazione delle voci sembra piuttosto inefficace. Dovremmo sentirle assieme per capire. D’altra parte fai finta che l’oscurità sia un pregio del percorso fatto dalla notte dei tempi😂. Certo che molte incisioni di fine anni cinquanta e sessanta erano mille volte meglio. 1 1
micfan71 Inviato 16 Marzo 2024 Inviato 16 Marzo 2024 1 ora fa, Gaetanoalberto ha scritto: Cominciamo la mattinata con uno sconosciuto talentuoso sassofonista. Se si impegna potrebbe anche fare carriera 2
sonoio Inviato 16 Marzo 2024 Inviato 16 Marzo 2024 @Gaetanoalberto sara' una registrazione simile alla mia da quel che mi dici, anche se a me e' una stampa tedesca. Ho comunque preso accordi per la restituzione dello stesso ; proprio non riesco piu' ad oggi ad ascoltare in questo modo.
Questo è un messaggio popolare. Moe Inviato 16 Marzo 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 16 Marzo 2024 4
nickfats Inviato 16 Marzo 2024 Inviato 16 Marzo 2024 Uno dei titoli più famosi del catalogo Deutsche Grammophon, la coloratissima interpretazione del grande direttore giapponese Seiji Ozawa, alla testa di una Boston Symphony Orchestra in forma smagliante, di tre dei massimi capolavori di Maurice Ravel. Correva il 1974 e, lo dico per i detrattori dell’etichetta gialla, mi pare di riferimento stellare anche dal punto di vista tecnico oltre che artisticamente sublime. Questa cosiddetta orchestra "francese" infonde i colori meticolosamente scelti da Ravel con un'intensità corposa e un virtuosismo mozzafiato. Ozawa si rivela un “raveliano” naturale, evocando magicamente l'atmosfera allucinogena di Prélude à la nuit di Rhapsodie Espangole, il delirio ubriaco di danza di La Valse e ancora le danze seducenti di Alborada del gracioso. Boléro, infine, è a dir poco maestoso, con gli ottoni di Boston che cantano virtualmente alla sua grandiosa chiusura. E non dimentichiamo quella sezione di archi, che, insieme ai legni, getta un incantesimo da sogno durante i momenti più introspettivi di Valse nobles et sentimentales e del Pavane. In sintesi, questo é un disco di cui nessun fan di Ravel può ragionevolmente fare a meno. 1 1
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