analogico_09 Inviato 21 Aprile 2024 Inviato 21 Aprile 2024 4 ore fa, Tigra ha scritto: Correttissima sottolineatura: infatti lo stesso Hammill, nella propria carriera solista, ha omaggiato il grande scrittore intitolando un album "The fall of the house of Usher"... disco invero non irrestistibile, come anche (parecchi?) altri del suo percorso in solitaria (soprattutto negli anni '80 e '90, col nuovo secolo il livello qualitativo è spesso alto). 👍🏻 I Racconti "Straordinari" di Poe seguitano ad ispirare scrittori, pittori, cineasti, musicisti... In campo rock c'è il grande, dframmativo progetto di Lou Reed intitolato "The Raven" titolo della poesia omonima dello scrittore americano; Molto suggestivo anche il "Tales of Mystery and Imagination" di Alan Parson e tanti altri, vari altri concept e canzoni anchje indirettamente ispirati al mondo "caotico" ed oscuro, estremamente affascinante di EAPoe. 1
analogico_09 Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 12 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Guarda, per pari sincerità, é la stessa opinione che ho io di quello che scrivi tu, ma per educazione in genere non sento il bisogno di dirtelo se non in replica. Carino il “plus barocco”: penso volessi riferirti al Rococò di cui sei maestro. So benissimo che qui non siamo a scuola, ma purtroppo sei tu che ti atteggi proprio e molto spesso a professore, anche quando cerchi di “fare il simpatico”. Magari non lo fai apposta, secondo me peró dovresti accorgertene, e proprio perché siamo tra adulti dovresti evitare di metterti in cattedra, e poi hai proprio sbagliato Pierino. Guarda che quello che dico lo pensano davvero in tanti, ma si guardano bene dall’attaccare turilla perché ti conoscono. Forse in me trovi uno sincero, che ogni tanto si arrabbia per le tue esternazioni poco cortesi e molto mirate, ad personam e continuamente ripetute, e te lo fa notare perché pensa che nessuno ha il diritto di fare la ruota ed esporre cresta e bargigli, anche se fosse per bullizzare un pulcino secondo lui bizarro. Ora, se credi, proporrei di fare quella santa cosa di metterci reciprocamente tra gli ignorati, per non disturbare noi stessi e gli altri, e permetterci di proseguire con una passione sincera. Lo considererei un gran regalo al forum. Grazie di tutto. Mi era sfuggito nella confusione del posta e riposta compulsivo l'intervento nel quote di cui avevo letto solo le righe iniziali, contenente accuse gratuite e leggermente acrimoniose, se non anche offensive della mia persona le quali vanno oltre il segno di una banale polemica da forum, in risposta al mio messaggio che-state-ascoltando-ora/?do=findComment&comment=1178616 nel quale mi limito a scrivere civilmente cosa penso di una questione di carattere generale prendendo spunto da quanto tu stesso avevi scritto, restando sul piano idee, argomentando come sempre il mio disaccordo sui contenuti "estetici" che condividiamo mettendoci in discussione dove il fatto di sentirti preso nel personale sarà semmai per qualche tua "incertezza", per così chiamarla... Dalla tua reazione sembrerebbe, sottolineo il condizionale, che tu non intenda tollerare il dissenso civile e democratica. Non c'è da parte mia nessuna intenzione mirata di prendermela ad persona con nessuno, né di bullizzare il povero pulcino che si sentirà egli stesso semmai un "calimero": ho il massimo rispettom per tutte le persone/utenti del forum anche quando si entra in polemica senza andare in "burnout". Mezzuccio dialettico ingenuo, diciamolo francamante, indebito colpo basso sotto la cintura ma ad effetto boomerang, credo anche vietato dal regolamento, sarebbe quello di chiamare genericamente in casusa i in raccolta i TANTI utenti del forum che temerebbero la mia "dittatura"? e che quindi non oserebbero attaccarmi. E' forse un tentativo di messa al bando verso il sottosceritto? E tu cosa ne sai.., non traspare nulla pubblicamente di ciò, c'è forse un passaggio segreto sotto la piattaforma nel quale si uasa il tam tam o i segnali di fumo per chiamare in raccolta i soldatini (se parli di "attaccare", brutto termine che rimanda alla guerra mi prendo la briga di replicare con analogo lessico). Da parte mia non posso che replicare che TANTI o pochi essi siano - non ci tengo a tenere queste contabilità "vanitose" - gli utenti con i quali intrattengo buoni ed opttimi rapporti, apprezzano e lo scrivono pubblicamente, non in sacrestia, i miei interventi, la mia disponibilità a confrontarmi con tutti in maniera costruttiva, amichevole, a volte polemica ma in modo misurato e senza "permalosaggini" di risulta dove vi sia reciproco rispetto. Circa l'ignore list, non serve dire che potrai usare la funzione in piena e legittima libertà, per quanto mi riguarda ti ringrazio del suggerimento ma saprò decidere da me cosa fare, trovo sia una funzione inutile, basta saltare i messaggi o gli utenti che non ci interessano senza altera l'ordine logico e coerente delle discussioni. Quella del non disturbare gli altri con le polemiche accese andrebbe detto innanzitutto a se stessi, anche qui il sottoscritto modestamente sa cosa deve o non deve fare. Per quanto riguarda la passione.., ti assicuro che la mia è sempre sincera, e come tale mi sembra venga riconosciuta dagli altri interlocutori - pochi o tanti, non siamo in un concorso televisivo dell'ansia del primeggiare - ed è una passione per la musica e per l'atrte tuttas che nasce dal mio stesso intendimento intellettuale e sentimentale, dalle mie modeste conoscenze, dalla personali idee che maturo in proprio e che non mutua da "altri". In quanto ad apostrofarmi come "professore", mi complimento con te per il fatto che le tue "tonalità" dialettiche siano non già da semplice professore bensì da ministro della pubblica istruzione (perdona se cerco con queste battute scherzose di apparire nel mio piccolo un po' "simpatico".., non per farti concorrenza sul piano dell'arguzia umoristica e della simpatia dove ciascuno ci mettera del suo... )
analogico_09 Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 Un capolavoro discografico di Sun Ra, una registrazione MPS-Basf fantastica. Commenterò magari in seguito, devo andare It's After The End Of The World - Live At The Donaueschingen And Berlin Festivals (1970) (titolo di stretta attualità?)
Gaetanoalberto Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 21 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Eric Dolphy - Copenaghen Concert 1961/1973 Giusto per dare una svolta al pomeriggio, ho messo su questo doppio che, imho, è un piccolo capolavoro (nascosto?). Dolphy, nella successione dei brani, suona il flauto, il clarinetto ed il sax alto, esibendosi in duo con Israels al basso (Hi Fly), in solo (God bless the child) ed accompagnato per il resto dal trio europeo Axen, Moseholm ed Elniff. Si respira virtuosismo, capacità di innovazione, ed una eternazione di suoni che troveremo coltivati negli anni a venire, ma che a qualcuno dei contemporanei sembravano “stridenti”, tanto per tornare sul tema di quanta distanza può esserci a volte tra le sensazioni personali di ascolto e l’analisi critica. Ispirato, elaborato, lucido, trasparente, riesce a giocare su un motivo ed a trasformarlo in una idea brillante. Magari, vista la sua sensibilità musicale, si sarà reincarnato in un uccello, per citare Plotino. 17 ore fa, analogico_09 ha scritto: E per tornare a questo, vorrei dire cosa penso io al riguardo, in generale, ovvero che quando non si hanno gli strumenti per l'analisi critica centrata che si vorrebbero astrattamente andassero bene per tutto mentre non vanno bene sia per il generico sia per lo specifico caso preso in esame, quando, inoltre non si possieda, o si pensi e lo si dica di non possedere questa "conoscenza" esterica, storica, biografica, musicologica sufficiente, semplice, non si pretende l'astruso, né quella esperienza di ascolto sufficientemente navigata, assidua e approfondita, "assimilata", quando insomma non si hanno le informazioni corrette a tutto tondo su un musicista, su un gruppo, su una musica, sulla storia del genere musicale, etc, sarebbe meglio esprimere più modestamente ma non di meno utilmente le proprie sensazioni personali, specialmente quando si toccano i supremi geni della musica, del jazz per i quali vale il saggio "nanetto" - come parafrasava Frassica - gioca con i fanti e lascia stare i santi. Questo scrivi con riferimento al mio post e, cortesemente non nascondiamoci dietro un dito, alla qualità, ai contenuti ed al mio modo di commentare in generale. Dunque in primo luogo non hai capito che avevo ripetuto, dandoti ragione (cosa che faccio spesso per tagliar corto e non stufare), il concetto precedentemente citato (da te) di non affidarsi sempre a ciò che affermano i critici. Dopo non aver capito quello che ho scritto (imho), hai affermato che scrivo cose sbagliate, e che sarebbe meglio che un ignorante (un soldato, un fante, insomma, un non iniziato come il sottoscritto), non esprimesse opinioni sui geni della musica (lasciando queste cose a chi può, cioè tu che possiedi tutto l’armamentario necessario). E poi fai pure l’offeso. Io proprio non riesco a capire perché inneschi polemiche inutili su questioni marginali, affaticando le discussioni. Salta i miei post se non ti piacciono, o se denigri (me attraverso) quello che scrivo aspettati risposta. Credo che le persone siano libere di apprezzare quello che scriviamo, vale per te e per me ed ha poca importanza. Qui il punto è che lo stile dei tuoi commenti nello specifico dei miei post non si limita al contenuto, ma allude (senza alcun motivo) all’ignoranza di chi lo scrive. La cosa carina è che, da quando hai deciso di prendermi di mira, ascolto, studio sempre, e mi assicuro di scrivere ciò che è condiviso da altri “scienziati”, ovviamente quando coincide con la mia personale opinione. Penso che ci siamo spiegati abbastanza, mi scuso con tutti gli altri, e chiudo definitivamente l’argomento.
Questo è un messaggio popolare. alex2 Inviato 22 Aprile 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Aprile 2024 alex2 4
analogico_09 Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 4 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto: Questo scrivi con riferimento al mio post e, cortesemente non nascondiamoci dietro un dito, alla qualità, ai contenuti ed al mio modo di commentare in generale. E' rivolto a tutti, quindi anche a te e a me stesso. Ho diritto di esprimere la mia legittima e civile opinione dove non ho detto "cotica" nessuno, come si dice a Roma. Se un messaggio di analogo tenore, o pure soprano.., venisse rivolto a me non mi picchereiaffstto visto che non mi riguardano certe osservazioni, non farei tutto sto rumore per nulla e visto che ti sta cosi' l a cuore non disturbare gli altri che adulti e vaccinati sanno come saltare il fosso senza impantanarsi troppo, per me fine delle trasmissioni cosa che suggerirei facessi anche tu, a tuo libero arbitrio, ovviamente. Ah... non ho MAI scritto ne' di dritto ne' di rovescio che tu o chiunque altro sia un ignorante. Si tratta solo di accettare il confronto civile delle idee e delle opinioni. Sorvolo sul resto per limitare i fastidi all'utenza che non ha bisogno del tutore ed e' abbastanza navigata per non temere queste nostre farlocchette increspature d'onde Bye
Gaetanoalberto Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 Gerry Mulligan ed Astor Piazzolla. 1974. Questa copia francese coeva non reca titolo, ed ha una copertina diversa da quella italiana in cui l’album si chiama Summit. Comunque una produzione italiana, alla quale oltre al baritono di Gerry ed al bandoneon di Astor, contribuiscono il piano di Angel Gatti, la batteria di Tullio De Piscopo, il basso elettrico di Prestipino, una bella sezione archi. Anni in cui entrambi i due artisti si trovavano spesso (separatamente)nei locali milanesi. La collaborazione tra due grandi artisti produce quasi sempre qualità, e se si ama il bandoneon e il brivido del baritono di Mulligan, anche in questo disco la si trova. Anche in questo caso un pizzico di interazione o integrazione in più poteva far esplodere un potenziale veramente notevole del rapporto tra questi strumenti che mi sembrano fatti per lavorare assieme, soprattutto con l’armonia di un accompagnamento di archi. Anche Mulligan non amava essere definito un musicista jazz. I pezzi sono in gran parte di Piazzolla. Da ascoltare. 1
OTREBLA Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 Azz...qui si va sulle rarità...una stra-chicca proprio...
Gaetanoalberto Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 13 minuti fa, OTREBLA ha scritto: stra-chicca Ehm…Dolphy o Piazzulligan?
OTREBLA Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 No il Dolphy è già più nella norma, come diffusione. Dico il Piazzulligan...mai visto...quella versione lì dico...
Gaetanoalberto Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 6 minuti fa, OTREBLA ha scritto: Piazzulligan Eh, interessante anche questo. Quando ti muovi da Berghem passa denter che ti Piazzollo la collezione, che go da pensá alla figlia che sa spusa 😂
OTREBLA Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 Aaaah! Anatema! La collezione non si smobilita, mai! Ci si fa seppellire assieme a lei, come i faraoni! E la figlia si sposa in economia! Che impari dai nostri vecchi, che c'è la crisi, la guerra ed i treni non arrivano più in orario. Che i giovini conoscheno il sacrificio! Una limonata, due ghirlande di fiori di campo, una gitarella fuori porta, e il matrimonio è bello che fatto! Alberto. 2
micfan71 Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 55 minuti fa, Gaetanoalberto ha scritto: Gerry Mulligan ed Astor Piazzolla. 1974. Questa copia francese coeva non reca titolo, ed ha una copertina diversa da quella italiana in cui l’album si chiama Summit. Comunque una produzione italiana, alla quale oltre al baritono di Gerry ed al bandoneon di Astor, contribuiscono il piano di Angel Gatti, la batteria di Tullio De Piscopo, il basso elettrico di Prestipino, una bella sezione archi. Anni in cui entrambi i due artisti si trovavano spesso (separatamente)nei locali milanesi. La collaborazione tra due grandi artisti produce quasi sempre qualità, e se si ama il bandoneon e il brivido del baritono di Mulligan, anche in questo disco la si trova. Anche in questo caso un pizzico di interazione o integrazione in più poteva far esplodere un potenziale veramente notevole del rapporto tra questi strumenti che mi sembrano fatti per lavorare assieme, soprattutto con l’armonia di un accompagnamento di archi. Anche Mulligan non amava essere definito un musicista jazz. I pezzi sono in gran parte di Piazzolla. Da ascoltare. Uno dei miei dischi preferiti, ce l'ho in cd e in due versioni in vinile. Emozionante, struggente, lirico! 1
Questo è un messaggio popolare. nickfats Inviato 22 Aprile 2024 Questo è un messaggio popolare. Inviato 22 Aprile 2024 Pithecanthropus Erectus é pieno di sontuosi colori e toni appresi dalla tradizione, specie la lezione di Duke Ellington, ma anche ricco di dettagli sonori che avrebbero potuto venire solo da un avventuroso modernista all’inizio dell’esplorazione di un universo tutto suo, dove spinge i suoi bravissimi musicisti (che qui includono J.R. Monterose al sax tenore, Jackie McLean all’alto e il pianista Mal Waldron) a uscire dagli schemi nel primo dei suoi più grandi lavori. 4
OTREBLA Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 Anche il Gyrodec fa il suo figurone eh... Intramontabile.
analogico_09 Inviato 22 Aprile 2024 Inviato 22 Aprile 2024 Per errore nei miei quote figura @micfan71 che quotava @Gaetanoalberto quindi è a quest'ultimo che mi riallacciavo. Gerry Mulligan ed Astor Piazzolla. 1974. Gran bel disco, l'unico che ho di Mull & Piaz, a parte cose sparse e ciò che ho ascoltato dai vari "media". Mi pare capire invece da quanto affermi che dovresti aver discretamente approfondire la loro discografia giacchè esprimi un giudizio di mertito sicuro circa il fatto che i due "assi", ciascuno del proprio strumento produca "quasi sempre qualità" 4 ore fa, micfan71 ha scritto: La collaborazione tra due grandi artisti produce quasi sempre qualità, e se si ama il bandoneon e il brivido del baritono di Mulligan, anche in questo disco la si trova. Anche Mulligan non amava essere definito un musicista jazz. I pezzi sono in gran parte di Piazzolla. Mi suggeriresti cortesemente qualche altro disco per approfondire meglio la loro musica che indubitabilmente non potrebbe che essere sempre alta. Interessante invece questa cosa di cui non ne sapevo nulla. Mi sorprende non poco che non amava esser definito un musicista jazz dal momento che proviene dalla più pura, universalmente riconosciuta tale, "tradizione" del jazz, passando per il Bop per incontrare la modenrnità e la contemporaneità ... dove fu (faccio prima a riportare da wiki) **fra i primi a praticare sullo strumento l'idioma bebop. Gerry Mulligan detiene forse il primato per numero di collaborazioni con i più svariati musicisti. Ha suonato infatti, come solista o sideman, con quasi tutti i grandi del suo tempo: Paul Desmond, Duke Ellington, Chet Baker, Ben Webster, Johnny Hodges, Billie Holiday, Stan Getz, Thelonious Monk, Quincy Jones, Miles Davis, Astor Piazzolla, Count Basie, Dave Brubeck, Charles Mingus** Tutti musicisti squisitamente jazz (compreso Piazzola il cui spirito musicale era in parte in jazz, tra saudade e feeling) tra i "fondatori" tra l'altro del "cool jazz" o "jazz californiano" bianco. Etc. Mi piacerebbe saperne di più, da quale fonte sia stata tratta questa "info", se la frase assertiva che riporti sia stata per caso estrapolata da un contesto discorsivo più articolato e diversamente significante rispetto a quando se ne dedurrebbe dal "riporto" trancant. A me risulta che sia stato un musicista italiano, l'ottimo trombettista Fabrizio Bosso a dire testualmente (copio incollo da un sito di jazz uno dei vari nei quali approdo navigando nel web) "Bisogna variare – dice – andare incontro a nuovi approcci e musicisti che sappiano accenderti interessi non sperimentati, passioni nuove". E quindi: via le etichette per definizioni sbrigative. "Non mi piace essere definito un jazzista, preferisco definirmi un musicista". http://www.cottonjazzclub.it/magazine/cotton-jazz-club/pubblicazione-interviste.html Detto così ha senso compiuto e si capisce il motivo di questa "rotrosia" espressa all'interno di un conteso concettuale e dialettico integrale e "logico", benchè personalmente non condivida quello che per me rappresenta un legittimo, rispettabile "vezzo". D'accordissimo che le etichette siano spesso fittizie e di comodo, ma il Jazz, il termine Jazz non è un'etichetta, una definizione sbrigativa da tirar via, bensì un "titolo" di merito che le varie realtà musicali afroamericane dagli albori del secolo scorso hanno inteso adottare coralmente per dare un "nome" che identificasse quell'insieme nobile di cose musicali, mai disgiunte dagli aspetti socio-razzial, culturali, spirituali e antropologici proprie degli afroamericani, musicisti e non.., posto che i "neri" fossero un po' tutti musicisti... Questa musica nata in America è stata poi esportata quasi nel mondo intero mantendendo il suo nome originario. Jazz, una parola bellissima dal suono molto musicale. Mi dispiace non trovarmi d'accordo con l'ottimo musicista Fabrizio Bosso; rispetto ed apprezzo il fatto che preferisca definirsi "musicista, e che gradirebbe forse che anche gli altri lo appellassero in tal modo, ma non mi sembra che associando al termine "musicista" il termine "jazz" il primo termine perderebbe il suo nobile significato. Musicista Jazz.., da sentirsene onorati. Ma a volte si sa che gli artisti sono bizzarri.., forse anche il grande musicista di jazz Gerrry Mullighan? Mi piacciono i "misteri": proviamo a indagare su come stanno veramente le cose? Se non è jazz corale del più struggente e "se(n)(s)suale" questo... cos'altro? Corteggiata a turno da questi grandi musicisti "pezzi da novanta" tutti neri, compreso il solo bianco ("roscio"... indoviniamo chi?) lei, Lady Day li tiene legati a se in "circolo" con il suo incantatore "canto"...
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