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Melius Club

Il disco in vinile che state ascoltando ora!


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Stefanodirektor
Inviato
Adesso, OTREBLA ha scritto:

Hai dimenticato: un disco fondamentale, monumentale, eterno.

Alberto.

 

Sono ancora troppo poco addentro all'infinito universo jazz per azzardare certe definizioni, le mie lacune non me lo consentono. Potrei farlo col rock e col soul, ma non col jazz. Un disco che amo visceralmente, questo posso dirlo :classic_smile:

  • Melius 1
Stefanodirektor
Inviato
4 ore fa, Vinteuil ha scritto:

Prima stampa USA su Neutral

image.jpg

Ce l'ho, anche se non ce la fo più ad ascoltare certi tipi di musica. Che tranvate che tiravano!!!

analogico_09
Inviato
44 minuti fa, OTREBLA ha scritto:

Hai dimenticato: un disco fondamentale, monumentale, eterno.

Alberto.

 Mentre tu seguiti a dimenticare di condividere ANCHE il disco in vinile che stai ascoltando oggi. E radicalizzi il tuo OT. 

Inviato
1 ora fa, Stefanodirektor ha scritto:

Sono ancora troppo poco addentro all'infinito universo jazz per azzardare certe definizioni, le mie lacune non me lo consentono. Potrei farlo col rock e col soul, ma non col jazz. Un disco che amo visceralmente, questo posso dirlo :classic_smile:

Che alla fine è ciò che davvero conta.

Alberto.

 

 

Gaetanoalberto
Inviato
1 minuto fa, Kat62 ha scritto:

Quale prendo?

Direi il primo…

  • Thanks 1
analogico_09
Inviato
2 ore fa, Stefanodirektor ha scritto:

Sono ancora troppo poco addentro all'infinito universo jazz per azzardare certe definizioni, le mie lacune non me lo consentono.

 

Questo ti fa onore, l'apprezzamento al disco lo hai comuque dato avendone colto il valore con parole semplici senza impicciarti con vuote definizioni di circostanza scontate e risapaute che vanno bene per tutto e quindi per nulla.

Inviato

@Kat62 Il secondo mi sa più di...originale...

Il primo, con quella copertina lì, con scritto Blue Note...non so, non mi convince.

:classic_biggrin:

  • Haha 1
Gaetanoalberto
Inviato
32 minuti fa, OTREBLA ha scritto:

primo, con quella copertina lì, con scritto Blue Note

Scherzaci…che poi effettivamente la copertina non è sto gran bello…

giorgiovinyl
Inviato
12 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

mi ha fatto notare la cosa, così sono andato a riprenderli e li ho riascoltati.

Non mi ero reso conto di far parte anche io dell’esclusivo club dei 496.:classic_tongue::classic_laugh:

Club a parte, il pregio di questi dischi é il fatto di proporre musica non banale, in cui si percepisce non solo la bravura degli interpreti, ma un certo gusto e divertimento nel ritagliare percorsi originali, immagino per un pubblico dal vivo non di larga scala.

Eccellente il lavoro della Foné di Ricci, sul quale avevo inizialmente qualche sospetto ma che propone un ascolto davvero di qualità.

Vinili della Fonè non ne avevo, anche io avevo qualche diffidenza anche per il costo. Però grazie all'acquisto di una collezione di dischi di un amico audiofilo ma sopratutto melomane adesso ne ho qualcuno.

Shades of Chet con Rava e Fresu è molto bello per esempio.

giorgiovinyl
Inviato
11 ore fa, Stefanodirektor ha scritto:

Sono ancora troppo poco addentro all'infinito universo jazz per azzardare certe definizioni, le mie lacune non me lo consentono. Potrei farlo col rock e col soul, ma non col jazz. Un disco che amo visceralmente, questo posso dirlo :classic_smile:

Questo ti fa onore. Invece c'è chi pontifica sparando castronerie colossali

giorgiovinyl
Inviato
14 ore fa, Gaetanoalberto ha scritto:

Ho avuto la fortuna di incrociare questo vinile, collana “Jazz é bello”, di ottima registrazione e pagato poco. 

Anche io ho recentemente comprato qualche disco di questa collana, essendo ristampe italiane fortunatamente non hanno valore collezionistico  e si trovano a poco

Gaetanoalberto
Inviato
39 minuti fa, giorgiovinyl ha scritto:

Shades of Chet con Rava e Fresu è molto bello

Mai provato a cercarli nell’usato. Magari lo trovo, grazie.

I miei due dischi sono delle performance, non del tutto inquadrabili in un genere. Molto brava Petra Magoni, la cui splendida voce si sposa perfettamente con il contrabbasso di Spinetti, un esempio di come si possa fare musica con combinazioni inedite, una scelta di spezzoni su cui costruire anche con divertimento. Mesolella poi è un grande, e si muove tra jazz, rock, Napoli e sonorità mediterranee. Una band in un solo uomo.

 

Inviato
19 ore fa, Stefanodirektor ha scritto:

Ce l'ho, anche se non ce la fo più ad ascoltare certi tipi di musica. Che tranvate che tiravano!!!

I primi loro 2 album anche per me sono ascolti che devo centellinare. Sono loro che mi "chiamano" dallo scaffale. Accade di rado. Ma quando accade...

Insieme al successivo album rimane una delle opere più "pesanti" e annichilenti, a prescindere dal genere, della storia del rock, imho. Capolavoro epocale!

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